Vittorio Alfieri, Rosmunda, 1783

ribelli insegne; ¶ uom di sangue non vil fra' suoi

ebbe Alboìn, tinto del sangue ancora ¶ dell'infelice mio

ogni empio avanzo ¶ del sangue d'Alboìno. In cambio

d'ira, e di sangue, a mensa infame assiso

a forza andrai. Nel sangue tuo si lordi ¶ altra

entro ogni vena il sangue. O d'Alboìno ¶ figlia

io n'avessi, il sangue. — ¶ Ad alta voce io

fermo ¶ sul suol di sangue lubrico mi sdrucciola, ¶ sì

Ella è, Romilda, unico sangue ¶ del Longobardo re: mal

ognor di pentimento e sangue. ¶ Ma, poi che aprirmi

male: ho col mio sangue ¶ difeso intanto il vuoto

Alboìn? Costei di un sangue nasce, ¶ cui mai novella

vendetta, atro sentier di sangue ¶ aprirmi io giuro... Almen

re; ma col tuo sangue, ¶ col sangue in un

col tuo sangue, ¶ col sangue in un della impudica

Tu, lordo ancora ¶ del sangue del mio padre, amor

stringer ti dee quel sangue che versasti, ¶ e il

le tenebre, e il sangue, amor giuravi, ¶ chiedendo amor

primo tuo consorte il sangue ¶ stassi, nel sangue ei

il sangue ¶ stassi, nel sangue ei del secondo il

vita a lui col sangue mio serbata, ¶ far sì

egli a lagrime di sangue. ¶ Presso chi mai non

forse io di notturno sangue ¶ macchiato il brando mio

Elena tu! rivi di sangue ¶ scorrer oggi farai: per

finor son tutti ¶ di sangue i voti miei; né

i voti miei; né sangue io veggo, ¶ che ad

niegherà nel vil suo sangue, e tosto. ¶ Non ti

io già... ¶ Rosmunda ¶ Del sangue vostro omai ¶ l'ira

noto ¶ t'era qual sangue io ti chiedessi. In