Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

novità che scopriva su se stesso, e perché apprendeva

neppure. Ricordava ancora, anche se era una cosa lontana

non disse niente. Non se la sentiva più di

scure del mare, anche se in realtà il naufragio

popolo, e allora Burlak se ne assumesse la responsabilità

che lo aspettava, anche se non sapeva cosa fosse

avrebbe fatto. Dentro di sé disse addio a Gavrila

essere inesplicabilmente maturato, come se ogni giorno, dalla morte

speranze trascinato dietro di sé. Cominciava a scorgere il

suoi richiami potenti. ¶ E se fosse rimasto davvero? Se

se fosse rimasto davvero? Se avesse ricostruito con lei

dei figli da lei? Se assieme a Marta avesse

accorse che i cosacchi se ne stavano andando via

proprio vero, i cosacchi se ne andavano, i tedeschi

loro, che di guerra se ne intendevano da secoli

passaggio per l’Österreich se non combattendo. ¶ Chi ci

perché la morte per sé e per i suoi

di cadavere dentro di sé. Era uno di quei

il sultano in battaglia. Se lui avesse resistito fino

di calamitare attorno a sé più forze partigiane che

di qua. Attorno a sé v’eran cadaveri gettati

stava cantando dentro di sé i dumy dei morituri

il loro favore, anche se Vento non c’era

camminare. Vedevano davanti a sé le Alpi Noriche, grigie

uno spirito antico, come se il popolo kazàk fosse

Ognuno almanaccava dentro di sé dove avrebbero potuto mandarli

spirito della follia, come se le madri di Alda

la fede dentro di sé, ossia il rimpatrio forzato

patto di Yalta, ma se qualche cosacco fuggiva tanto

avrebbe potuto fare di sé e degli anni futuri

perduto tutto, forse anche se stessa, e che aveva

poter contare soltanto su se stesso, di essere uno

uno scopo, a plasmare se stesso come fosse uno

Marta rimescolava dentro di sé pensieri già lungamente pensati

usare con parsimonia, anche se Marta non era più

fare il muratore, anche se il suo vero mestiere

e particolari segreti di se stessa, ma temette di

con pazienza, dentro di sé sorridendo della stranezza ironica

diversa da loro, anche se non avrebbero saputo dire

cominciato a tagliarsi da sé i suoi splendidi capelli

Marta” pensò Vento tra sé. Poi le disse: ¶ «Vieni

il fidanzato di Alda, se fosse stata ancora in

riprenderne possesso, di ritrovare se stessi e un modo

amici e anche per sé, accompagnandosi con la chitarra

per riconoscere la strada se l’era viste divorare

gettato dei sassolini colorati se li era visti dilavare

Per lei era come se il tempo non passasse

lontana di vent’anni. Se, per qualche stramberia del

tanti fallimenti, i partizany se li erano ripresi, o

totale nella lotta, anche se nessuno l’aveva dichiarata

le vittime. ¶ «E dove se no? Nel bosco? Mica

andava rimuginando dentro di sé che i cosacchi si

ramingo e abbandonato a se stesso. Non c’era

amara risata dentro di sé. Aveva sempre sospettato che

alleato dei partigiani, anche se Urvàn e Gavrila erano

sempre pensato e fantasticato. Se in tanti scontri con

il suo popolo e se stesso. Aveva la sensazione

ritirarsi con grosse perdite. Se pensava alla spia, gli

portata di mano, come se facesse parte del suo

una marea, e già se ne erano sentiti i

lo negava più a se stesso, lo attraeva. Il

facessero tutto questo, anche se Ugo non poteva avere

circassi. Ma la morte se l’era portato via

non ne era convinta. Se così fosse stato, Ugo

un volta veduto dipinto, se non le ali di

protezione della Madonna, anche se aveva il sospetto che

per lui e per sé. Immaginava di ritirarsi nella

cosacchi, e non sognavano se non di saltargli addosso

viveva nel passato come se lo zarismo ci fosse

anche il pope Stiepàn se ne era andato, portando

era andato, portando con sé le poche cose del

lettera. Urvàn non seppe se leggerla al presidio o

leggerla al presidio o se dire semplicemente che Stiepàn

né cose da fare, se non attendere il principio

abbagliarlo e accenderlo di sé. Aveva ancora dentro agli

capire che dentro di sé apparteneva a lui. A

Tante volte dentro di sé l’aveva chiamata “fattucchiera

avesse voluto portarla con sé in un’isba da

conoscere e sperimentare entrambe, se non fosse stata uccisa

solo un astuto calcolatore? Se odiava i Rossi perché

o che la morte se le portasse via tutte

dei rapporti umani, anche se non avevano più spazio

conto del colonnello, anche se Gavrila pareva uno che

più privato, che comprendeva se stessa e Urvàn. Allora

più facile per tutti se ognuno avesse pensato per

ognuno avesse pensato per sé. Marta gliele diceva di

a lei ben conosciuto. Se una volta uno degli

un pensiero consolatorio, perché se Ivos era Vento, v

cadavere” si diceva, come se fosse un altro. Si

e alla vita, anche se lì per lì non

non lo lasciate vivere, se vivono gli scoiattoli, le

si potevano sottrarre, anche se la guerra stava per

funerale? Le donne cosacche se lo chiedevano, e non

amici di Akmek, specie se anziani, maledicevano i partigiani

La peste li colga! Se li porti via il

calda. Fu un miracolo se né il cane né

da un brivido, anche se Alda non c’era

rideva il vecchio, come se la risposta fosse carica

vino, ma chiedendosi ormai se esso fosse il mezzo

di spavento. Ma quando se ne andavano? Possibile che

Tornerà. Noi aspettiamo.» ¶ Non se ne andavano, non avevano

incattiviti. Non solo non se ne andavano, e stavano

in varie direzioni, come se la loro azione fosse

era che la ragazza se ne stesse immobile, e

Ghirei. Ci pensi da sé a procurarsi le ragazze

entriamo?» disse un altro. ¶ «Se è svenuta non ricorderà

avanti.» ¶ «Andiamocene. Tornerà in sé da sola» propose qualcuno

regolarità, si sentì come se la povera Alda, che

Questa non torna in sé. Ma cosa diavolo le

a nutrire dentro di sé. ¶ «Ma come morta? Come

morta? Come è possibile, se nessuno l’ha uccisa

la ragazza era morta, se spesso non si riusciva

che erano tornate in sé, si erano liberate dei

e tramutandosi in furore. Se i cosacchi avessero ucciso

andasse alla ricerca di se stesso, senza nessuna speranza

tendine delle finestre. Adesso, se fosse andato da quelle

Ghirei sentiva dedicati a sé, ricevuti per interposta persona

comunque avvenisse, recava in sé il germe della maledizione

restò come murato in se stesso, e non voleva

da ogni riunione, come se ognuna di quelle cose

sua esperienza di anziano. ¶ «Se ci sarà uno scontro

buttati subito a terra, se vuoi salvare la pelle

Va bene, farò così.» ¶ «Se nella battaglia senti l

a capo chino, come se si vergognasse di qualcosa

persone le loro necessità. Se moriva un vecchio in

riempiva di mestizia, come se il morto fosse un

un suo parente, o se ogni funerale fosse quello

sentiva anche su di sé la responsabilità di quello

di tranquilla amministrazione, anche se Krassnov l’aveva nominato

ha pensieri soltanto per sé e la propria donna

pareva così chiuso in se stesso, e s’intratteneva

Era giovane, avrebbe dimenticato, se fosse riuscito a superare

Adesso, scavando dentro di sé, si accorgeva di non

per restare fedele a se stesso e al proprio

cacciato al fondo di se stesso. Era informe, appena

c’era e che, se volevano, potevano aspettarlo. «Va

fosse ormai abbandonata a se stessa e dovesse cercare

e dovesse cercare da sé la propria salvezza, se

sé la propria salvezza, se ci riusciva. Infatti gli

sarebbe stato relativamente facile se a comandarli fosse stato

c’erano più, che se ne erano andati per

era dimenticato, o come se lo fosse. Anche Urvàn

più parte della notte se ne andò in balli

in un certo senso se l’aspettavano anche in

o bambini come Elias, se non per eliminarli dalla

e piansero insieme, come se li legasse una parentela

un po’ sola con se stessa. Ritrovò il suo

a questo mondo, anche se la confusione della guerra

bere con noi!» ¶ E se li portarono dietro, anche

li portarono dietro, anche se vecchi e recalcitranti. Le

nelle casere. Si domandavano se per caso erano dei

avvertiva scorrere dentro di sé una potente carica di

vero cosacco, e non se ne separava mai, anche

ne separava mai, anche se non gli servivano. ¶ Le

strada è di tutti. Se non vuoi guardare, chiudi

padrone in casa tua, se volessi. Potrei requisire la

nascosta, che avrebbe realizzato se stessa fino in fondo

stessa fino in fondo, se non ci fossero stati

Alda era fiera di se stessa. Così ci si

sentì spuntare dentro di sé le luci vellutate della

spesso si dimenticava, o se ci pensava gli pareva

sono molto poco tranquilla, se vuoi saperlo.» ¶ «E hai

aveva saputo riconoscerli. Ma se erano partigiani perché non

una donna da salutare. Se non l’avevano ucciso

al di sopra di se stesso, come avesse avuto

grandi tegami, portati con sé dalla Russia, riempiendosi la

perduto la metà di se stesso, e andava cercando

anche di peggio, come se la sparizione del suo

confidente, una parte di sé, e senza di esso

vuole veramente una cosa, se la prende senza tante

Mai stato così sobrio. Se la vuoi davvero, te

contratta e disgustata come se ce l’avesse con

in modo ideale, come se li avesse collocati uno

rimorso perché capiva che, se fosse stato solo, senza

non volle che Alda se ne accorgesse. Decise che

partizany! Tutti accorrevano, come se sulle carrette ci fossero

dell’Africa; o come se le carrette fossero piene

consegnarli ai tedeschi. ¶ «Non se ne parla nemmeno. Se

se ne parla nemmeno. Se ci saranno dei prigionieri

Era un po’ come se una pernice di monte

Sentiva pesare su di sé il ricordo di tutti

il più duraturo, anche se, come i precedenti, anzi

occasionale di Ivos non se l’era più dimenticata

pareva tanto bizzarro che, se glielo avessero raccontato come

un po’ trasognato, come se lei non fosse del

sorprese, e si chiedeva se fosse proprio vero ciò

si preoccupasse senza motivo, se poi non c’era

voce scomparve, e non se ne seppe più nulla

tutti i giorni, anche se ostinatamente distrutto dai piedi

con viso furbesco, come se parlasse di vino, ma

in casa, che non se ne sarebbero andati tanto

Noi poca pazienza…» ¶ «Ma se vi dico che è

La ricordo benissimo. Figurati se no…» ¶ E Marta pensò

che anche lei, anche se era tanto diversa da

caverna preistorica per chiedere se i segni visibili sulle

compimento da due anni, se non di più. Eppure

per Anita, era come se essa non si concludesse

definitivamente su quel punto, se poteva pensare che Arturo

a Dunaika o a se stessa. E lei, lei

di non essere soltanto se stessa, la Marta che

po’ per l’Italia.» ¶ «Se un giorno ci andrà

degli anni francesi, come se la Francia fosse diventata

slanci giovanili avevano consumato se stessi, e che lui

non riconoscerlo nemmeno più. Se ci pensava non riusciva

e sentiva staccati da sé. Ma uno dei suoi

comandante del presidio, anche se si trattava di soldati

pensiero colpì Urvàn, anche se non lo voleva ammettere

e di guerriglieri. Comunque, se fosse possibile arrendersi ai

rimorso segreto, ammesso a se medesimo con mille difficoltà

spirito non arrivava. Ma, se era così, nulla ne

Tutti contavano sulla sorpresa. Se i partigiani c’erano

marcia, guardava davanti a sé con occhi attentissimi, perché

misteri si sarebbero chiariti, se esistevano per esempio davvero

Burlak. ¶ «E allora cercateli, se volete.» ¶ Cominciò un’ispezione

re pastore. La legge se la faceva lui, nel

e di sordo, come se d’un tratto gli

amo le chiacchiere, Urvàn. Se volete sono qua…» ¶ Prese

provava lo stesso, come se nascesse dai cosacchi, e

giorno vale solo per sé.» ¶ Urvàn cercò di allontanare

e lo travolse. ¶ «E se dovesse scendere qualcuno? Dunaika

e incomprensibile. Si domandò se lei fosse una donna

elementare, che attorno a sé, come sempre, non riusciva

non riusciva a vedere se non uomini, soltanto uomini

il kazàk non rubasse se non per sopravvivere, non

vuole far buona figura. ¶ Se aveva collocato Urvàn in

paese, e quasi nessuno se ne accorse, perché tanto

ne accorse, perché tanto se ne stava sempre appiattato

di definitivo. Lui, Gavrila, se avesse avuto fortuna, molta

di forza carismatica, come se loro stessi fossero presi

avanti dovevano arrangiarsi da sé. Ma tra essi v

pensava. Ma Burlak non se ne andava. Girava attorno

un significato segreto, e se ne andò con l

occhi feroci del circasso. ¶ Se per Burlak e Akmek

Una diecina di frustate se le dimenticava presto, ma

pensiero provava dentro di sé una sospensione misteriosa e

non uscisse mai nessuno, se non gli uomini più

d’intesa dolorosa, come se silenziosamente si parlassero proprio

seguì. Lo zingaro non se ne accorse. Marta lo

la stessa cura che se si fosse trattato dei

campi di lavoro, anche se abbiamo fatto di tutto

sentivano incombere sopra di sé come moli insensate e

presidio. Ma non riuscivano se non a percorrere giravolte

selvatica ed elementare, come se un’imboscata o un

Era un po’ come se due Abrek discesi dalle

del fiume, e poi se ne ritornavano per la

bordo, ma davanti a sé videro soltanto facce oscillanti

nella loro anima fanciullesca. Se erano riusciti a procurarsi

là, nella loro terra. Se c’era da combattere

che bisognava farlo. E se si moriva avrebbero fatto

uno in terra straniera. Se avesse dovuto scegliere di

all’altra. Era come se si accorgesse, così all

del presidio. Pensò che se non si fosse mosso

era stato un errore. Se il destino del kazàk

comandavano i Rossi, e se il kazàk si fosse

la propria terra e se ne andava altrove. Quello

tempo di pensare a se stesso, ai casi suoi

un misterioso dovere, come se l’avesse ricavato dalla

guerra non viene da sé. Sono i capi che

testa con rassegnazione, come se nell’intimo sapesse che

giorno segrete affinità fra sé e le donne del

Era un po’ come se nella steppa o nella

sono un uomo, anche se tu vorresti vedermi ancora

partigiani facevano parlare di sé in modi sempre più

alla sua terra, anche se non sapeva come sarebbe

del tutto dentro di sé lo slancio continuo che

delle attenzioni anche per se stessa, e si teneva

guardarsi allo specchio, chiedendosi se per caso fosse ancora

ancora una donna, e se un uomo avrebbe ancora

alle sue speranze come se la guerra non ci

non ci fosse, perché se la dimenticava. Oppure come

la dimenticava. Oppure come se, finita la guerra, ogni

vita dei cosacchi, come se da anni e anni

sarebbero stati problemi. Ma se la guerra durava più

a finire. E poi, se questo fosse accaduto, qualche

gridi, i giochi. Chiunque se lo vedesse davanti dimenticava

del suo linguaggio come se, sotto sotto, in qualche

toni a Baldo, come se volessero esprimere un ordine

i cavalli, e chi se ne accorse non poté

di cortesia russi, come se entrambe le lingue tra

vagabondo. Un bel giorno se ne sarebbe andato chissà

modo o nell’altro, se ne sarebbe andato da

un’occhiata e controllare se lui era sempre lì

le piaceva. Che importava se gli rideva sulla testa

gli rideva sulla testa, se gli chiudeva vistosamente la

ritornare dalla Russia, anche se i pochi superstiti erano

era molto bello, anche se lui era perso dietro

che chiamava dentro di sé strega e diavolessa, perché

di non accorgersi nemmeno se esisteva. La verità era

russi? Com’era possibile, se i russi combattevano duramente

più piccola notizia di sé. Evidentemente la logica della

nascosti, sopra quell’argomento. Se la ricordava come l

dai loro monti, come se il mondo finisse con

dicerie e delle chiacchiere, se i cosacchi continuavano a

ma per il resto se li immaginava ingenui come

tradizioni di un tempo. Se li immaginava stanchi, sfiduciati

sul ciglio della strada se voleva salire su un

con le mani e se la tiravano addosso ridendo

erano ancora arrivati, anche se erano attesi di ora

senza badargli troppo, come se, in certo modo, non

cominciarono a pensare a se stessi. In ogni occasione

cavallo e poi a se stesso. Eressero dei bivacchi

che di giovani non se ne vedeva neppure l

le sue eleganze, anche se i tappeti, i quadri

era il più autorevole, se fosse possibile domandare notizie

qualcosa da un tedesco, se non sguardi altezzosi e

e risposte seccate, come se lui, che pure aveva

e sentì che tra sé e la sua antica

come passare la giornata, se non girando per i

di girare attorno a se stesso. In più il

troppo raffreddato per farlo. ¶ Se Baldo imparò subito a

interrogandosi fino in fondo, se era un tenente invecchiato

aperto con i partizany, se era possibile. Loro se

se era possibile. Loro se ne stessero lassù, sulle

somigliassero tutte quante, come se nascessero dallo stesso modello

non ci fosse più. Se non ci fosse stato

vagante. Urvàn dentro di sé malediceva la Polonia. Sentiva

ascolto ai tedeschi, e se ne era venuto via

sapeva più tenere per sé tutte queste cose, e

ma parlando con lei se ne dimenticava. Era stupito

gli piaceva raccogliersi in se stesso, dimenticare le sue

suo esilio francese. Anche se non se ne rendeva

francese. Anche se non se ne rendeva conto, la

po’ di nostalgia come se, anche volendolo, non avesse

cacciare con la forza. Se l’Armata cosacca fosse

neanche lui giustificare a se stesso questa convinzione. Forse

la situazione. Rifletté su se stesso. Lui era soltanto

genitori erano contadini, anche se lui aveva frequentato qualche

situazione, e, secondo lui, se c’era qualcuno che

mai ricevuto un compenso. Se fosse stato nella sua

già così poco per sé. ¶ Ormai il cortile della

i suoi fiumi, come se, all’inizio dei tempi

non riflettere affatto, come se la cosa non lo

cosacchi venivano spesso attaccati. Se non erano gli Abrek

dei partigiani. Era come se un cosacco regalasse a

di una fattura, come se il vento avesse figura

quelle strade scivolose, come se lì dov’erano si

o vedeva attorno a sé la metteva in allarmi

e Marta si chiedeva se per caso non fosse

l’abbracciava stretta, come se da lei potesse attingere

Per lei era come se i soldati, costretti a

andare. Marta scopriva in sé la natura indistruttibile che

vicino ad Anita, e se la conduceva dietro nelle

e perché gli zingari se ne fossero andati così

in paese, a vedere se qualcuno ne fosse informato

alla villa, per controllare se per caso qualcosa di

ma in confuso, come se la paura le impedisse

in un angolo, come se la colpa di ciò

legna. È un miracolo se mi sono salvato. Hanno

misfatti dei tedeschi. Anche se non era più una

superflua e ingombrante, e se ne stava appartata e

strana della pietà, come se anche Caleb fosse stato

una stanza. Alla villa se ne stava per conto

giocare col cane, come se per Baldo egli volesse

egli volesse essere insieme se stesso e anche Elias

a tenere tutto per sé, e riuscire a farsi

sottraeva ad essa, anche se il cuore le sanguinava

uscì con lui, anche se non erano tempi da

assolutamente suo, personale, anche se era circondato da leggende

non aveva vicino a sé altra creatura con cui

Marta non sapeva decidere se fosse il suo nome

suo nome vero, o se egli avesse già assunto

sua persona. ¶ Anche Ivos, se si chiamava davvero così

avevano i tedeschi, anche se non sempre, e che

non sempre, e che se loro tentavano di salirvi

avrebbe voluto interromperlo, chiedergli se aveva qualche notizia del

di ogni buonsenso, anche se non osava dirlo a

fine, non sarà diretto se non a renderla più

di avere eliminato da sé tutto un mondo di

mentalità del reduce, anche se né la casa né

troppo, a questo mondo. Se no si diventa matti

Era un po’ come se lo zingaro, Anita e

pericolo che conteneva. ¶ «Allora, se ne va. È proprio

vista neppure dalla ragazza, se fosse salita per caso

desiderio di vivere. ¶ «Quando se ne va?» chiese a

forse tutti e due se l’erano immaginata per

avevano ragione, ma poi se lo dimenticava. Si lasciava

che non negava a se stessa? Finché, sul finire

l’ascoltava attentamente, come se chi era nei guai

quell’epoca devastata. Come se proprio la sua presenza

emettere brevi mugolii, come se le sue antenne canine

neppure il pensiero che, se anche fosse andato tutto

fosse andato tutto bene, se questo bambino fosse venuto

fantasie da bambina. E se, per un miracolo strano

si rasserenò; fu come se nella sua vita niente

ma non sapeva vivere se non in quello di

il significato. Pensava a se stesso come a un

di erba. Lui non se ne curava. Non era

giorni soltanto e poi se ne sarebbe andato, come

o un no, come se il resto del linguaggio

e di noto, come se lo avessero già visto

sfarfallio strano dentro di sé, e il suo interesse

non parlare con nessuno. Se qualcuno lo fermava e

pare proprio lui, anche se è tanto cambiato, e

in sospensione dolorante, e se le rigirava a lungo

raccogliticci e senza significazione, se ne stesse proprio Arturo

Per qualche ragione impenetrabile se ne era andato definitivamente

averlo spaventato e lui se ne era andato, si

veramente di Arturo? E se non era Arturo, perché

l’avesse visto, non se lo poteva dimenticare. Ma

altra di loro, anche se in realtà continuava a

memoria. Poi, lentamente, come se ormai non ci fosse

fretta, la strinse a sé, nel silenzio assorto della

Lager e Urvàn, che se n’era andato dalla