Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

saputo saviamente includere anche sè stesso, pur non avendo

non avendo (dice) di sè stesso una stima singolare

nell’acqua diaccia. E se a creare un uomo

seguenti anche troppo diffusamente, se non sbaglio. ¶ Queste pagine

figura (dicono) nei salotti. ¶ Se poi risulterà che il

amico aveva ragione e se queste pagine non riusciranno

e anche il giorno, se non sbaglio il conto

fortuna perchè non so se ammalandosi chiamerebbe me, e

ammalandosi chiamerebbe me, e se chiamando me riuscirei, che

il Governo non governasse. Se ne lamentava, ma non

a non fare niente. Se vi diverte, continuate”. E

vi diverte, continuate”. E se ne andò: non credeva

capirne niente. Ma certo, se donna sarà, sarà più

consolare me stesso; e se avranno mai un piccolo

documento, l’avranno solo se saranno state sincere, tutte

come cantava Renato Fucini. ¶ Se il paragone vi spaventa

vi spaventa, lasciamoci qui. Se no, cominciate, per provare

intentare causa al Comune se il manoscritto fosse stato

me, potrà da vivo, se l’ha, veder soddisfatta

d’uomini. Che importa? Se alla fine gli uomini

si contentavano di sospirare: – Se la guerra migliorasse anche

mi rivolgo a te. Se, quando tu fra tanti

ma sempre un profeta. Se invece l’umanità sarà

e borghese. Gli chiesi se almeno nel suo autocarro

stato tanto sicuro di sè, tanto sagace e pronto

società che Nestore rappresenta, se non sbaglio, alla perfezione

li ha scoperti e se li è fissati bene

e il suo potere, se l’ha, lo adopera

mentre i suoi coetanei se ne restavano seduti ed

di rompersi la testa, se ne poteva allora comprare

hanno dati, per forza. Se non glieli davano, non

m’assicurava scientificamente che, se io la guarivo dell

uomo era padrone di sè. Nè il cervello è

invece oggi ti toglie, se vuole, la luce, il

un congegno quanto accomodava sè stesso ai suoi tempi

congedo. Lo vedo come se mi stesse davanti adesso

un garofano rosso, e se lo mise all’occhiello

condotta prima di me. Se c’era dunque due

Ogni italiano è in sè una Roma, con modestia

borghese, e un altro, se occorrerà, per un presidente

e non udirli mai; se no, in un’ora

uomini più intelligenti o, se vi piace, più italiani

di quel che capiscano sè stessi, e da questo

a lungo quando essi se ne sono spiccati.... ¶ Troppe

onda. ¶ Questo è però, se non sbaglio, ciò che

del tempo suo. E se una speranza ho ancóra

parte i suoi comodi, se giudico bene il suo

lavorando, che di notte, se un contadino scendeva dalla

si doveva attaccare da sè il cavallo al suo

laurea, magari in legge se proprio gli seccava di

Udir Nestore parlare, come se fosse tutta roba sua

di notte al bujo se ci ripensavo tra due

dentro i muri, come se la vera facciata monumentale

d’ingenuità infantile e, se vi piace meglio, provinciale

ma mi ci diverto, se posso dire, sul serio

m’ero riposato come se avessi dormito e sognato

ventiquattro ore non so se di riposo, turno, sciopero

ed aggiunse pensando a sè: – E senza libertà. ¶ Il

le braccia esterrefatta come se m’avesse veduto scavalcare

ma non pensi che, se non era venuta la

finire il prossimo atto, se non proprio la commedia

nè un grazie”. Così se non ti daranno niente

d’aver venduto a sè stesso, essendo sindaco, un

prudenza richiuse dietro a sè il portone. Alle sette

un gran rombo come se una macchina onnipotente si

aveva voluto accanto a sè continuando anche su me

Fui tentato di chiedergli se quella frase doveva intendersi

estranei al partito – che, se raccontate, potevano offendere i

di mai più, come se vi avesse trovato fiele

perchè andrà avanti da sè. L’esempio che ha

richiesta. E giura che se gli torna quello sfogo

poi si fermò come se si fosse dimenticato di

a testa bassa cercava se sul pavimento fosse caduto

ritrovato nelle mani. ¶ Quelli se ne andarono alla Camera

banchetto fu infinita. Più se lo inventavano abbondante e

a far confusioni tra sè stessa e la Madonna

a giudicarmi, anche male, se così ti piace, perchè

uomo come tu sei, se pure, quando mi leggerai

gridava nei comizii, e se là per là credetti

e parlare senza veli. Se credessi negli spiriti, giurerei

sospirare, penare ed agire, se proprio non volevo mettermi

fretta e furia, come se la rivoluzione volesse divorare

le uova crude, e se lo portarono a casa

più matte e spaventate, se era possibile, degli uomini

la Rosina. ¶ — Scusa. Ma, se ci fossi stato io

vissuta in quella casa, se lo ricordasse meglio di

me. ¶ — Che dirà Nestore se cápita a casa? ¶ Quarto

fuori d’Italia. E se scoppia la reazione.... ¶ — Ho

contava appena fosse guarito. ¶ — Se ci saranno trambusti, – mi

rotoli, involti, scatole. Una, se ne capovolse grandinando bottoni

è vedere. ¶ — Signor padrone, se non le prendevo io

il sottoprefetto decifrò da sè il telegramma con cui

Nei calcoli delle probabilità (se c’è ancora qualche

non mi rimproverare. E se hai almeno l’ombra

umiltà e di compunzione, se non peccasse tanto? E

occhi alla luce come se si svegliasse da un

Bisogna rispettare il peccato se si vuole onorare la

male a nessuno. ¶ Certo se il commendator Pópoli suo

di pubblico monumento. E se, in genere, il nostro

della capitale del regno, se avessimo un sindaco scapolo

a detta di chi se ne intende, s’ingrassa

architettura comunicano, a chi se ne intende, la loro

detto; – Pronto. Anche domani se vuole. – Quella non sapeva

vuole. – Quella non sapeva se mostrare più offesa o

scoperta, che sorrideva. Non se n’era trovati altri

di suicidio, l’arma se l’era puntata troppo

pensò più a Cencina se non per sorriderne. Fu

sensibili (tu, lettor mio, se hai tempo, puoi constatarlo

del loro fidanzato come se lo avessero sposato in

breve, chiaro, pacato come se l’avventura fosse stata

far lì. Pareva beato, se m’è lecito scrivere

donna Vincenza Pópoli. Ora se questi fatti sieno derivati

guardandoti attorno, e considerando se i socialisti dei tempi

i borghesi socialisti. Certo se dopo tante lotte, processioni

ripeteva guardando i presenti: – Se il dottore ci raccontasse

nè usciva dal Municipio se non portava con sè

se non portava con sè lo stato di cassa

medicine le quali ajutano, se non il malato, la

altra nostra servetta che se ne stavano lì a

alto, secondo la moda. Se li ravviava con le

è tutta mia. Non se la prenda con questo

il Governo centrale” come se ve ne fosse veramente

un telegramma “decifri da sè” in Sicilia o in

un modo per consolare sè stesse, per ingannare sè

sè stesse, per ingannare sè stesse prima degli altri

mai: dall’inganno di sè medesimo. ¶ Il fatto si

sebbene io creda che, se egli avesse fatto conoscere

a me sembrava scorretto, se non addirittura disonesto, che

faceva più ferma ascoltando sè stessa. Egli s’interrompeva

impedire che la stampa se ne occupasse. ¶ Avevo fatto

a una posizione, lodando sè stesso e facendosi lodare

io, padrone di casa, se volli entrare nella mia

tutto, accetta tutto, per sè o pel suo partito

mangiare a quella creatura, se non moriva. ¶ Che abbia

sputava in terra come se le piastrelle bianche e

così che non sapevo se volesse con quel “nostri

chiedevo, un’altra volta, se dovevo sì o no

che dice lei. E, se è lecito, lei di

anche a lei? Bravo. Se stesse un giorno a

rispetti, che cioè rispetti sè stesso. Perchè del rispetto

depose nelle mani e se ne andò alla finestra

sette. ¶ — Stasera alle sette. Se non ha capito ancóra

è un incomodo, – e se ne andò indifferente, accomodandosi

malato di nevrastenia acuta. ¶ — Se anche jersera ha parlato

suoi interlocutori. Saltellava come se il pavimento fosse arroventato

Cavaliere, lei lo sa se le vogliamo bene. Facciamo

Mingozzo. Faccia lei. Veda se può dargli questi venticinque

e aggiungerei noi medici, se anche i fedeli della

chiari occhi turchini come se le pene fossero d

suoi cari compagni e se ne andrà al suo

sa a chi, e se l’è messa in

la seconda mio figlio se l’è meritata quanto

gesticolava. ¶ — Lecca presto, Spia. Se no, ti vedono, – disse

giro giro per vedere se nessuno l’aveva scoperto

sua igiene personale. Solo se egli fosse salito in

sillabava lento lento come se le parole facessero uno

da noi, nè onestamente se ne può accusare il

portata di mano anche se gli venivano porti solo

ma lei lo scosse, se lo distese sul petto

Allora si quietò e se ne andò. ¶ Per qualche

mio. ¶ — Ma che figliolo! Se dovessi scegliermi un padre

il limone sulle ostriche: ¶ — Se dovessimo caricare sulla macchina

che v’era su, se lo alzò con le

la giustizia, e molti se la presero con l

lo stesso scherzo e se il vetturino non era

Hanno tripla razione. ¶ — E se la volessero quadrupla, l

quadrupla, l’avrebbero che se la meritano. ¶ — E non

d’un artista, specialmente se è donna. Per mantenere

piamente che il deputato se ne commosse e mi

statue come a chiedersi se sotto quell’impeto sarebbero

Leda. ¶ M’avvicinai come se niente avessi veduto, e

e amorosa così che se lo teneva per una

altro capo: dolce immagine, se oso dire, della fuggevole

Egli, per fortuna, continuava: ¶ — Se suo figlio potesse darci

la guerra quella chiesina se la prese l’autorità

s’intende, dei poveri. ¶ — Se l’avessi saputo due

del suo consorte legittimo se lo aspettava, dell’arrivo

offesi. Come? Io avevo, se posso dir così, il

mi salutava fredda come se io fossi un estraneo

un soffice divano, come se stanza, divano e presidenza

ministro delle Finanze deve, se fuma, fumarne di simili

due, e un altro se ne accese per sè

se ne accese per sè, e solo quando si

nome non battè ciglio. Se Pópoli fosse stato scapolo

con quel tenente egli se la prendeva anche, in

Eccellenza è da loro. – Se fossimo stati due ricchi

entrammo. ¶ — Caro Pazzotti, perdonami se t’ho fatto aspettare

due o tre periodi se lo cambiava di posto

finchè non ti chiamo. Se telefonano, sono alla Camera

nemmeno prima della guerra, se ti ricordi.... Del resto

ci sarò più lo? Se non ci sarò io

altro nuovo, e come se da quella novità gli

me, alla mia scrivania. Se preferisci, ti chiamo il

di gran strette come se volesse rimpastarla a nuovo

quei due aggettivi e se li portò con sè

se li portò con sè attraverso tutta l’anticamera

egli era impassibile e, se interrompeva la lettura per

il passante distratto non se ne avvede, e una

Che avrebbe fatto Nestore se si fosse, come si

pensiero non mi sconvolse. Se nemmeno la guerra aveva

aveva mutato il mondo, se nemmeno l’imminenza della

colpa era stata mia se m’ero lasciato rapire

ossa e mal rase, se mi ti fossi trovato

follia. Pure alla nazione, se i governanti fossero stati

unità, l’avrebbe arrecato. Se i governanti fossero stati

neutralisti. Voglio dire che se domani i bacilli della

altro, i nostri governanti. ¶ Se poi vogliamo giudicare la

tutto il male che se n’è detto e

sofferto nei secoli, non se n’è impedita nessuna

fine si sappia bene se sono stati dei truffaldini

cavaliere. Ella lo sa: se le posso essere utile

parlava. Margherita teneva con sè per coltivare il mio

súbito andava al marito se c’era o, se

se c’era o, se no, alla stessa donna

ordine e con rispetto, se non della mia proprietà

della sua protetta, e se la rivestiva alla lesta

e rideva. – Le balie se le cercava magari nove

arrivato anche Nestore e se n’era andato con

felice e padrone di sè e del mondo, come

sul posto, a lotti, se proprio vuol vendere. ¶ — Queste

portata lassù in campagna. Se non era una poltrona

sentì sul soffice: – E se è un buon affare

cinquemila lire. Le ho. Se non le avessi, le

te lo dà. Ma se te lo dà, un

possedere? In altri termini, se invece d’essere un

chi farete sindaco? ¶ — Te, se vuoi. ¶ Rividi la lisca

della mia pace domestica se avessi dovuto in quel

per andare alla stazione. ¶ — Se sai di altri buoni

a chiedere a Matteo se l’ignoto compratore avrebbe

della minoranza; ma insomma, se avesse vinto il blocco

causa da discutere. Veramente se la discuteva tra sè

se la discuteva tra sè e sè, tanto disdegnava

discuteva tra sè e sè, tanto disdegnava gli avversari

lui, e la lapide se la smurarono quando era

che non sapevo più se fischiasse il tricolore, la

e a chi giovava se m’era lecito soltanto

non si capì bene se dalla polvere o dall

dell’altro. Maldicenza quanta se ne vuole; ma la

e spudorata la quale, se narrata da qualche giornale

donna magra in alto, se posso dire, e grassa

voltò le spalle e se ne andò. ¶ Ma intanto

si tenga celato. E se l’offesa sarà divulgata

continuava a parlare a sè stesso, ricominciando talvolta i

donna, sono donna ancóra. Se lei m’assicura che

posso venire da lei? Se vuole, vengo súbito, stanotte

Tocci rimurava la lapide. Se n’era andato non

apparizione nella notte o, se il paragone non è

suoi era tramontato, perchè, se anche Pascone, con quel

compera dell’oliveto; perchè, se Nestore s’era impicciato

hanno bastonato il sindaco. ¶ — Se Nestore che è consigliere

era di raso viola, se ne ammantò, e a

vedere che il vento se li portava via, e

le quali nei mercati se ne restano accovacciate all

restano accovacciate all’ombra, se non c’è altro

e le imposte come se gli elettori loro non

Consiglio s’era deciso, se i fascisti arrivavano, di

e di contadini non se n’era veduto nemmeno

di scusarsi con lui, se ne beffavano e gli

labbra di tutti, che, se vi fosse stata minaccia

vicino, presuppone in chi se ne serve un odio

da un toro. Nè se ne mortificarono come sarebbe

mortificarono come sarebbe accaduto se a burlarsi di loro

della sua inutilità. Anzi se mi fosse dato di

verità, scanzonato. Dopo tutto, se Nestore nell’universale trambusto

guardare il motore, come se fosse salito a Poreta

poco aggiunse di suo, se non la necessità che

automobile, mi chiese sottovoce se era vero che io

fatte. ¶ — Un’altra domanda se è lecita. Come mai

Bravo: adesso ragioni bene. ¶ — Se poi vi unirete, come

metterlo a nome tuo. Se non vuoi, lo metterò

Stasera torna a casa? Se resta su, si va

borghesi. Io so che, se continua così, dovrò pregare

non avrebbe rinunciato nemmeno se Cencina l’avesse supplicato

di tela incerata come se nel breve tragitto da

il nostro dottore.... – Poi se la prese francamente con

la prese francamente con sè stesso, e fu quello

malinconica di tartaruga che se ne infischia delle pedate

il cappello e poi se lo rificcò sulla nuca

gli chiedeva cogli occhi se poi il fatale istromento

mi fissava curiosa come se mi vedesse per la

la prima volta, come se lassù nella mia soffitta

serio. Prima agiva come se lo fosse, ma non

a ritrovarsi sicuro di sè stesso e, alla fine

malati credersi guariti, anche se non riuscivano a mettere

e commosso il pubblico. ¶ Se dovessi e sapessi scrivere

di costanza, di pazienza, se ti ci metti per

contatti che direi fuggevoli se, in confronto a quelli

in questo: che lei se lo diceva e dai

dai suoi successivi amanti se lo faceva dire da

due della mia vita, se ho un torto, è

e quella soddisfazione di sè stessa che dalla poltrona

genuflessioni, i sacrifici, magari, se cápita, umani? I socialisti

costumi ne soffrono. ¶ Nestore, se ho da parlare per