Rossella Bernardi, Il lato oscuro, 2010

potessi interloquire, sbottò: ¶ “Così sei tu la maestrina di

è ascensore, né portiere, sei piani di scale ripide

Che piacere rivederti. Ma sei uno splendore!” ¶ Penso che

l’anima, tu invece sei piena di fuoco e

latino a tua sorella?” ¶ “Sei solo una donna che

farmi la predica? Chi sei, una catechista, una psicologa

Fammi sentire piuttosto se sei pronta”. ¶ E nel dire

visto il tatuaggio?” ¶ “Beh, sei tutto da leggere.” ¶ “Falco

o prepariamo gli striscioni”. ¶ “Sei mai stato ferito o

Ti sembra l’ora?” ¶ “Sei ancora alzata, no? E

E di cosa? Non sei venuto per questo, forse

conversazione, butto lì: ¶ “Ah, sei poi stato a quella

loro... e poi ci sei tu, che sai come

una sigaretta. ¶ “Accidenti, piccola, sei una bomba! Come godo

discorsi fai? A letto sei una bomba, ma hai

viscido?” ¶ “Viscido? Ma dai, sei sempre la solita! E

sua madre... del resto, sei una donna straordinariamente attraente

è? Lo conosco?” ¶ “Perché sei così sicura che si

una madre di famiglia, sei ben maliziosa...” ¶ “Madre di

suo disagio. ¶ Sono le sei di sera, mi aggiro

no, vuol dire che sei malato e che della

aspettavi a casa... dove sei stata? Troia, sei una

dove sei stata? Troia, sei una troia, come tutte

bene, so che donna sei e come vuoi essere

ecco...” ¶ “Sicuro, signor Silien? Sei stato uno scapolo impenitente