Massimo Carlotto, Il maestro di nodi, 2002

lontana. ¶ Mi guardai attorno. «Sei solo. Chi ti sostituisce

Marco» disse Virna. «Dove sei?». ¶ «In giro. Per lavoro

e sbarbato. «Non ti sei nemmeno spogliato» mi rimproverò

Helena, vorrai dire». ¶ «Ne sei proprio sicuro, eh?». ¶ «Dopo

marito?». ¶ «È uscito alle sei per andare in fabbrica

Preferisco il mio “beverone”». ¶ «Sei un barbaro senza speranze

invece è una guardia sei costretto a sopportare tutte

Visitando i siti ti sei fatto qualche altra idea

l’amica di Giraldi». ¶ «Sei sicuro?» chiese Max stupito

altra. “Tu, come me, sei solo una schiava e

non ti è passata. Sei insopportabile quando hai il

Che palle ’sta storia». ¶ «Sei palloso. Se con Virna

un’altra donna. Non sei più un ragazzino». ¶ «Non

anni, Marco sette. Tu sei quello che ne ha

di più, Max. Tu sei stato quasi sempre al

Il migliore in Italia. Sei un privilegiato. Io e

Preferisco giocare in casa». ¶ «Sei un uomo complicato, Max

al mercato coperto. Alle sei del mattino commercianti, trasportatori

Max. Lo sai che sei sul filo del rasoio

parte del movimento». ¶ «Ti sei dimenticato cos’è successo

più di tanto. Quando sei dietro le sbarre pensi

troppi danni. E quando sei libero vuoi solo dimenticare

banda. Era composta da sei elementi. Il capo non

sorrise. «Ha detto che sei il suo consulente musicale

braccio. «Perché te ne sei andato? Avevamo appena iniziato

piena di anelli. «Viviana». ¶ «Sei carina, Viviana». ¶ «Anche tu

amico dice che forse sei solo sbronza». ¶ Sorrise. «Bevo

il mafioso? Imbranato come sei non ti basterebbe tutta

preparare le copie». ¶ «Allora sei l’artista della compagnia

della pistola sul cuore. «Sei sicuro di non sapere

dove “recitava” Helena. Erano sei. Nella prima era legata

di testa. ¶ «Non ti sei ubriacato?» domandai. ¶ Scosse la

lei chiamare». ¶ «Ma tu sei un gentiluomo...». ¶ «Più che

passate da poco le sei del pomeriggio. Ero chiuso

mascherato che stava fuggendo. «Sei stato tu ad ammazzarlo

vuoi bere?» domandai. ¶ «Ti sei già dimenticato cosa bevo

se ne andò offesa. ¶ «Sei il solito pirla» mi

mettere anche tu». ¶ «Ti sei risentito perché è venuta

poteva solo aspettare. ¶ Alle sei del mattino squillò il

cazzo di casino ti sei cacciato». ¶ «Ero in mezzo

sentire» disse Max. ¶ «Non sei stanco di sentire cazzate

plurale comprende anche te. Sei un marginale e lo

milanese. «Come mai non sei al mare con Sylvie

occhio sorridendo. «A volte sei proprio un fesso, Marco

Stava mentendo. «Sì. Tu sei il tipo che non

ha steso Jacovone». ¶ «Tu sei tutto scemo». ¶ «Ragiona: lavora

nulla». ¶ «Se non collabori sei morta» aggiunse Rossini scandendo

Che vuoi incontrarlo ma sei libera solo domani» spiegò

solo fame» sbuffò Donatella. ¶ «Sei avvertita». ¶ Compose a memoria

filartela. Non farlo o sei morta». ¶ Lei si divincolò

proprio voglia di parlare». ¶ «Sei preoccupato per domani?». ¶ «Non

Max. «Come te la sei passata in questo periodo

troppo precipitosi. Come lo sei stato tu quando hai