Paolo Volponi, Corporale, 1974

ancora spurgarmi per altri sei giorni o dieci ma

da te, che mi sei amico, e dalla tua

che mi smuove. Tu sei innamorato di due ragazze

teneva alla cattedra, tremando. ¶ – Sei contento? – dissi. ¶ Non sentivo

anche quella dei telefoni. Sei mesi prima ero andato

detto che quando avevo sei anni ero in un

la rivoluzione o se sei pronto a farla, oppure

Non capisco se tu sei malato veramente come sembrerebbe

diede una cassa di sei bottiglie, prelevata dal retrobottega

caffè dicevano che erano sei o sette, tutte in

torturando troppo. ¶ – Perché? ¶ – Perché sei irrequieto, corri avanti e

necessario? ¶ – Voglio dire che sei irrequieto. Forse ti sei

sei irrequieto. Forse ti sei stancato nello sforzo per

altro e tu non sei certo altrove. Se ti

è la tua pianta. Sei sola? Come me e

senza mutandine. Anche tu sei piú brutto, e con

degni di te. Perché sei cosí risentito? Vieni all

dici questo? ¶ – Perché tu sei giovane, tanto giovane, ecco

ci siamo seduti qui? ¶ – Sei tu, Gerolamo, che mi

alzai estenuato. – Ma non sei tu quello che ha

sai bene. Tu non sei un piccolo poeta: solo

regressiva. Ma tu mi sei volato al collo come

bisogno di parlare. ¶ – Dove sei nata? ¶ – A Mogadiscio. ¶ – Ho

mia barchetta, – disse. – Ma sei figlia di un fascista

Oh, mia cara, tu sei troppo preparata. Conviene quindi

tema, – gli disse. – Perché sei venuto in collegio? ¶ L

senza rispondere. ¶ – Di dove sei? ¶ – Di Varese. ¶ – Cosa fa

in un altro ospedale. ¶ – Sei figlio unico? ¶ – Sí. ¶ – Come

in silenzio. ¶ – Dimmi tutto, sei già diventato rosso, di

letterario e siccome non sei un genio è solo

disse recitando il messicano… ¶ – Sei tu che ti senti

la luce nelle fessure. Sei cosí biondo che fai

Vuol dire che tu sei la sua donna. ¶ – Vuoi

Brava, brava carina. Come sei carina e sai anche

quel modo. ¶ – Tu invece sei proprio uno di quegli

Ivana. ¶ – Nemmeno tu che sei la piú brava e

bella di tutti noi sei santa a quel modo

santa a quel modo. ¶ – Sei uno di quei prefetti

supporti è la mia. Sei mezzo santa perché ami

pesantezza che impressionò Aspri. ¶ – Sei brava, – disse, – ma non

di fare certe cose? Sei tu che mi hai

quella disperata banalità. – Tu sei una bella ragazza proprio

e tre. ¶ – Sí, – rispose. ¶ – Sei contento? ¶ – Sí. ¶ – Spoglio Ivana

con loro. ¶ – Perché ti sei buttato dall’altra parte

Peste. ¶ – Cattiveria. ¶ – Vedi come sei buono, – disse Overath, – come

domandò l’assistente. ¶ – Tu sei bravo e buono e

Bisogna verificare presto». ¶ – Tu sei bravo, – disse il marito

è un affare. ¶ – Come sei cambiato, – disse Murieta, – che

propri piedi. – Evviva, – disse. – Sei smascherato, – e puntò anche

unita. Tu altro non sei che un individualista che

altra cosa: tu vi sei soltanto piantato sopra come

nemmeno come palo perché sei troppo bravo… a penetrare

e il papa. Tu sei anche bello e dolente

piú una novità. ¶ – Tu sei un buon attore, – disse

goccia, – disse Murieta. ¶ – Come sei bravo, – continuò Overath, – ecco

paura di rivelartelo. Ma sei davvero cosí presuntuoso da

l’autonomia della meccanica. Sei stato montato. Adesso sei

Sei stato montato. Adesso sei al massimo, sta’ attento

guarnizioni e all’olio. ¶ – Sei tu da friggere. Pescare

tuo manuale d’istruzioni sei finito: servire e farsi

missione teatrale e basta. Sei il contrario di Saul

Saul, figlio di Kis; sei uscito per cercare un

Ti ho detto che sei tu che ti gonfi

hai aiutato e mi sei stato amico? ¶ – Perché ti

fiducia, ignoranza, perché non sei mai stato condizionato da

Per fortuna non ti sei mai arreso e hai

se non hai vinto sei almeno riuscito a non

manageriale. Tu qualche volta sei andato avanti figurandoti un

la tunisina. ¶ – Ma non sei tu che chiami le

e non senta, che sei sul punto di cadere

in festa quando a sei, sette anni insieme con

il fascista futurista. ¶ – Fascista sei tu, mio piccolo gagliardetto

smorfia. ¶ – Il vero fascista sei tu, labaro nero: bassetto

nero: bassetto centurione; lo sei nell’anima, nelle manine

disse il bassetto. ¶ – Tu sei anticomunista. Tu non sai

la superbia. ¶ – Tu non sei comunista, sei un provocatore

Tu non sei comunista, sei un provocatore. Ti sistemerò

il bassetto. ¶ – Ah ah sei troppo piccolo per la

cosa è un vecchio. Sei un nonno, vero? Ti

io… ¶ – Sí, tu lo sei, nonno. Vecchia quercia del

Anche. ¶ – E che occupante sei allora, in nome di

agire da solo? Non sei una specie di anarchico

miglior causa. Tu non sei un delinquente e nemmeno

tanto meno un matto; sei un grande disturbatore. Certamente

sempre. Ma tu non sei né un delinquente, né

volte di false vesti. Sei soltanto un disturbatore, senti

non prima di cinque, sei, la sede allora potrà

liberarmi, proprio perché tu sei tornato qui davanti a

anche tu, caro intelligentone, sei fatto di cassetti dentro

posso arrivare a perdonarti. ¶ – Sei sempre a livello dell

fabbrica leggera. Ma tu sei rimasto dietro il muro

energie e invece tu sei corso a slacciare loro

maestre. È che tu sei un altro maestro della

grande bove. ¶ – Tu invece sei per il toro: tutto

me stesso. Caro Overath sei stato sempre cosí bravo

sempre capito tutto, ma sei ancora dentro le brache

sdebitarmi. Dobbiamo festeggiare. Tu sei stata sempre brava e

smetta. Trasmanati è morto sei mesi fa, ma già

e dove vuole arrivare». «Sei una puttana e ti

una puttana e ti sei già spogliata». «Sí, – gli

averne voglia anch’io. Sei ancora giovane e bello

e bello e non sei prepotente. ¶ – Perché? ¶ – Perché c

di aereo in metallo. ¶ 87 SEI PIATTINI posacenere. ¶ 88 LOTTO di

oggetti vari. ¶ 89 LOTTO di sei oggetti vari; tre vaschette

comprarlo lui. ¶ – Ma tu sei sicuro che valga molto

ho capito io. Tu sei forestiero; non vuoi stare

coltivare il tuo grano. Sei diverso da Candido. Candido

lo dico sinceramente. Tu sei d’accordo con il

Come puoi dirlo? Non sei stata tu a portarmi

metà della metà. ¶ – Ma sei sicuro che sia cosí

fosso. ¶ – Tu scherzi perché sei sicuro oggi di trovare

assistere alla tua angoscia: sei tu che devi cercare

porta esterna vi saranno sei paratie, piú la porta

piatto cinquantenne della luce sei punti di sutura al

squamato? quattro mani piú sei pinne? la testa stretta

ore dopo. Ho scavato sei ore il primo giorno

che tu non ti sei fatto piú vedere. Come

ogni sera all’incirca sei ore e vincevo dalle

non ne è dotata? sei ancora molto indietro. Dico

ragione. Addio. ¶ – Ma tu sei fuori della realtà. Il

con un affetto minore. ¶ – Sei bello, – mi disse, – e

tu mi ripaghi perché sei bello come sempre. Sempre

Anche la neve ti sei messo intorno per rendere

anticipato tutto. Ma tu sei un poeta: il piú

aggiornato, abbacinante estenuazione fantascientifica. ¶ – Sei preparato bene, – disse Overath

falle il culo. Non sei un grande cerimoniere? Inseguila

se ti scappa. Non sei ancora quel grande corridore

giudizi… ¶ – Ma tu non sei con loro? ¶ – Vuoi già

sempre bene. E tu sei il mio amico prediletto

esatti e che da sei aveva iniziato ad amministrarne

dall’uscita dall’ospedale. ¶ – Sei disposto a farmi un

fine tu giudichi? ¶ – Ma sei stato tu a domandarmi

Imelde: ¶ «Cara Imelde, come sei lontana e ti sento

tutto intorno a me. Sei stata la prima cosa

anni. ¶ – Lo so chi sei; lo so che sei

sei; lo so che sei brava e che ti

eri anche tu? O sei tu che gli hai

tolgono il gesso. Fra sei o sette giorni sarò