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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittoria Colonna, [Rime], 1538

concordanze di «sempre»

nautoretestoannoconcordanza
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fiamma ardente speme ¶ Fu sempre dolce nodrimento ed esca
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lieto varca! ¶ Chè non sempre al principio il fin
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Della cura mortal che sempre il preme: ¶ Sì le
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conteso ¶ A lor fu sempre il puro raggio intero
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salma ¶ Prova più grave sempre e più molesta. ¶ E
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spirto degno, ¶ Del tuo sempre d'onor desire acceso
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d'ogni ben per sempre escluse. ¶ SONETTO XXVII. ¶ Fiammeggiavano
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abitar in questo carcer sempre ¶ Le saria lunga dura
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SONETTO XXXI. ¶ A che sempre chiamar la sorda morte
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in cielo, e qui sempre più caro, ¶ Chè 'l
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cui luce io fui sempre nodrita; ¶ Qual dura legge
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Fe dolci che son sempre agli altri amare! ¶ Non
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Fanno il vostro valor sempre più chiaro ¶ Quei che
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altero ¶ L'altro; ma sempre stabile e beato. ¶ Questo
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quel gran sol che sempre aggiorna ¶ Dentro 'l mio
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alti pensieri, ¶ Ch'odoran sempre per quell'alma luce
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Ch'ogni basso pensier sempre l'offende. ¶ SONETTO LVII
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ognor, nè 'l piagner sempre ¶ Fa minor il dolor
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mondo il freno ¶ Fortuna sempre al vostro ardir seconda
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poi mostro sovente; ¶ Ascolto sempre e veggio ognor presente
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ognor più lieto, e sempre aggiunge ¶ Al maggior uopo
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voi ¶ Dal secondo morir sempre guardato. ¶ Deh potess'io
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che 'l cor non sempre intende ¶ Quanto lungo dal
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e spene ¶ Mi tenner sempre fra diletti e pene
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gran sol, ch'è sempre intento ¶ Col suo lume
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allevia, l'altro preme: ¶ Sempre è dubbioso il nostro
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alma nel suo duol sempre proterva, ¶ Prego che 'l
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non la finga, ¶ Ma sempre intorno ne dimostri amore
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mi nasconde: e pur sempre aggio ¶ Al già visto
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alma desiosa e lieta ¶ Sempre si volge al suo
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sua luce intiera ¶ Serberà sempre; e quel soggetto raro
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là col bel pensier sempre la porta: ¶ A l
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ascoso il foco ¶ Mai sempre, sì di fuor rasciughi
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bel conforme il vede ¶ Sempre più chiaro; onde per
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superbo dorso il monte sempre ¶ Sostien perch'aspirar al
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del mal, ond'ho sempre il petto carco, ¶ Mostro
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contempla un sol che sempre aggiorna? ¶ Chi non ammira
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Occaso non vedrà, ma sempre in orto ¶ Sarà la
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erge e accende ¶ Di sempre farsi conto all'alte
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io martiri. ¶ D'arder sempre piangendo non mi doglio
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lei fiamma maggiore. ¶ Però sempre l'amai, senza disegno
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Convenirle di mal nodrirsi sempre. ¶ Ma par la speme
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si dolse, ¶ Quant'io sempre mi doglio, poca speme
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rabidi affamati, ¶ Rodendo stavan sempre nel mio core. ¶ Credeva
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per me, dolente, abbandonata! ¶ Sempre dubbiosa fu la mente
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Ma io, misera me! sempre pensava ¶ L'ardito tuo
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Altri chiedeva guerra, io sempre pace, ¶ Dicendo: assai mi
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l ver costringe lor sempre a lodarvi. ¶ Morte col
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del mondo i frutti sempre in erba ¶ Veggio, nè
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pensiero ¶ Gioisce, perchè amor sempre gli ha dato, ¶ Poscia
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con l'alto desio sempre mostrasti. ¶ Ora il disegno
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gloria e bella ¶ Ebbe sempre l'altero animo inteso
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voi dispensa ¶ Eterno e sempre nel diletto nuove ¶ La
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secondo. ¶ Spero ben viver sempre: e d'altro coro
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un dì sazia per sempre. ¶ SONETTO VI. ¶ Se in
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Signor n'aspetta, e sempre ¶ Tiene al nostro girar
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L'occhio divin che sempre il tutto vede, ¶ Nulla
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cor, poichè da me sempre aggio ¶ Tenebrosi pensier, superbe
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cieca al sol, cui sempre adoro, ¶ Mi volgo, e
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l vero sol, cui sempre invoco, ¶ Mandasse un lampo
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santo amor v'è sempre il volto impresso, ¶ Sicchè
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Madre all'ultimo figlio, sempre fia ¶ L'arma ch
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spero ormai che 'l sempre vivo e chiaro ¶ Foco
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suoi fra noi comparte ¶ Sempre con non men pia
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ed empio, ¶ Che porta sempre in più profonda valle
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segno in van percuote. ¶ Sempre è più dolce il
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leggiero ogni gravoso pondo. ¶ Sempre son l'onde sue
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vide nè vedrà, ma sempre vede, ¶ Toglie dal petto
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quelle membra ¶ Che vivon sempre unite, sua mercede, ¶ Al
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infinita ¶ Virtude, e creder sempre a sì bel segno
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uom securo ¶ Di star sempre con lui nel cieco
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voglie al suo voler sempre congionte; ¶ Il salutifer sacro
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braccio irato. ¶ Ma perchè sempre intero il cor serbato
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sangue suo ne ciba sempre, ¶ E dal fero angue
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nostro error difese. ¶ Fur sempre all'altrui ben sue
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Uomo all'eterno duol sempre obbligato, ¶ Miser, tristo, prigion
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altro non miri, avrai sempre presente ¶ Il suo bel
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umiltà la gloria vera: ¶ Sempre le par che 'l
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di luce infinita ¶ Lampeggiâr sempre le virtù divine. ¶ L
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ma caro in mano ¶ Sempre serbò quel bel cristallo
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giorno ¶ Quel sol che sempre gli è fidata scorta
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possente ¶ Mentre toccherà lei, sempre più bella ¶ Risplender la
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Precetti andaste voi più sempre ardente! ¶ Il vostro santo
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Onde là su nel sempre bel sereno ¶ Al beato
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serrar gli occhi per sempre, ¶ Per sempre aprirgli in
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occhi per sempre, ¶ Per sempre aprirgli in quello eterno
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infine alla sua sepoltura ¶ Sempre ebbe il cor d
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gli spirti ebbe accensi ¶ Sempre d'un solo ardor
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l'opre ¶ Che vivran sempre in quello eterno giorno
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ch'ogni vigore ¶ Ha sempre in guerra di vittorie
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effetti ¶ Del sol che sempre lor fa chiaro giorno
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a tanta armonia mai sempre avvezze. ¶ SONETTO CXI. ¶ Spirti
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gran Padre, ¶ Come saresti sempre in quel conflitto ¶ Dell
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velo, e mille desti ¶ Sempre al ben far, pensier
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E più fiera mai sempre par ch'adopre ¶ Contra
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quella stella, ¶ Ch'è sempre seco; e s'egli
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mille modi ¶ Dal mio sempre vêr voi sì dolce
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CXXV. ¶ Fermo al ciel sempre col fedel pensiero ¶ L
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Dallo spirto divin, che sempre sale. ¶ Non han principio
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altro diporto ¶ Sottragga al sempre procurarvi onore ¶ I sensi
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patria vera. ¶ Ma la sempre rubella voglia altera ¶ Che
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di frutti e fior sempre fecondi. ¶ SONETTO CXXXIV. ¶ Parmi
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amare e di viver sempre in pace. ¶ Piacque al
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a noi della sua sempre maggiore ¶ E sopra ogni
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arra secura ¶ Di viver sempre in quell'eterno giorno
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suoi fra noi comparte ¶ Sempre con non men pia
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in labirinto vano; ¶ Ma sempre fido al sol che
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t'offende, ¶ Nè per sempre Signor, vuoi ch'io
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io con falsa sete sempre ¶ Del tuo sì largo
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grazia viva ¶ Manda nel sempre suo fertil terreno! ¶ Sicchè
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Federico, invitto il cuore ¶ Sempre mostrasti, ma più assai
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solo, Signor, sol dolce sempre, ¶ Il cui giogo soave
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chiede ¶ Che gir per sempre, ove sovente riede ¶ Al
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alma al cui valore ¶ Sempre s'inchini, e la
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del sacro sangue ¶ Vive sempre temendo, infermo langue ¶ Dal
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convien che cange ¶ Il sempre fermo suo divino obietto
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qui in terra sparsi, ¶ Sempre s'avvolge fuor, dentro
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mar, dell'aere oscuro, ¶ Sempre più chiaro e più
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l vero ¶ M'ha sempre così ben nell'alma
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e fisso in voi sempre vi veggia? ¶ Chè mentre
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veglie, ¶ Lasciasser sol parlar sempre all'amore. ¶ SONETTO CXC
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il morir per viver sempre, ¶ E chiuder gli occhi
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SONETTO CXI. ¶ Vorrei che sempre un grido alto e
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vero cibo suo mai sempre il brama: ¶ Onde all
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altra è simíle ¶ Cui sempre mira il vostro alto
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M'avvezza, che non sempre il desir erra. ¶ Onde
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legno ¶ Che a pianger sempre il primo error m
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Costui, con l'alma sempre al ben far calda
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interna. ¶ Dovrebber star pur sempre i pensier fissi ¶ Nel
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Deriva ognor per farvi sempre liete ¶ Della bontà di
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suo mi serba ¶ Il sempre contra me sì irato
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alta luce prima ¶ Fermar sempre vorrei, ma questa ardente