Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

dolce. Ma lei partiva senza rammarico perché erano ventisei

di concentramento. Bisognava nasconderli senza dire nulla a nessuno

un autunno felice, stavolta: senza dolori. Sorrise al viaggiatore

Giovanna. ¶ «No» rispose lui, senza esitare. ¶ «Perché?» chiese Giovanna

York?» ¶ «Sì» rispose lui senza esitare. ¶ «Io, invece, sono

alza, tragico e grigio, senza una curva, una voluta

di poltrone intatte, materassi senza uno strappo, bistecche appena

duecento giornali per volta senza che tu abbia fatto

poteva andarsene sola e senza paura nel gran gorgo

vecchie, coi pacchi e senza pacchi, nemmeno un uomo

Hultz, invece, rideva benigno: senza seguire i loro sussurri

napoletano sta al sole senza far nulla. Passa un

Perché stai al sole senza far nulla anziché lavorare

si viene per caso, senza sapere nemmeno perché c

va ad un cocktail senza sapere perché c’è

era solo quel Balin senza nulla. Si morse il

la stringevano forte, riconobbe, senza emozione, quella voce malcerta

ero. Qualcuno mi trascinò senza dirmi nemmeno di che

tornò indietro e lei, senza accorgersi di un volto

che riesci a cavartela senza di me?». Chiamò un

cestino ed io parta senza averti spiegato il mio

Martine. Cercò di ricordare, senza riuscirvi, com’era fatto

dispositivo di allarme suonò senza che la cameriera avvertisse

molto in quest’epoca senza apparenti tragedie.» ¶ Continuò a

di Bill. Bill bevve senza far smorfie. ¶ «Ti piace

organi necessari a riprodursi senza contatti d’amore. Prima

le donne si riprodurranno senza contatti d’amore: dalle

piacciono in quest’epoca senza apparenti tragedie…» ¶ La notte

appariva un incubo giallo, senza principio né fine, con

dire qualcosa. Invece partì senza aggiungere altro. Richard non

il telefono squillò, rispose senza precipitarsi. ¶ «Sei tornato, figliolo

avuto tempo, mammy.» ¶ «Partisti senza salutarmi, figliolo.» ¶ «Era tardi

in platea che ottenne senza fatica: «Per lei sempre

i capelli. Sembrano spinaci senza clorofilla. Non lo dico

palcoscenico. Giovanna lo seguiva senza interesse: ma non muoveva

si strinse nelle spalle, senza capire. ¶ «Hallo?» ¶ * * * ¶ Era Richard

quei piedi che camminavano senza fermarsi, quei volti che

quei volti che sfilavano senza fermarsi: e la coglievano

i sospetti in interrogativi senza risposta. Poi si alzava

lanciò un’occhiata obliqua senza fare commenti. E alle

e lui ti risponde senza scomporsi che vicino c

Il commesso la guardava senza reagire. Poi aveva preso

era uscita dal negozio senza comprare ciò che voleva

alle spalle degli altri senza far nulla, che non

puzzo di nafta. Cominciavano, senza che lei lo sapesse

incertezze. E la attendeva, senza che lei lo intuisse

tardi a ballare; accettò senza entusiasmo il programma che

deserto, sotto i grattacieli senza colore. L’autunno incombeva

Sbadigliando Richard rispose che senza quel tempo non sarebbe

incedere delle due figure senza volto né mani né

te. Resti sulla soglia senza appartenere né all’uragano

strade tagliate a coltello, senza nomi ma numeri, capaci

ad accarezzare il visone, senza nemmeno alzare la testa

non serve a nulla senza un tipo come me

America fosse tutta grigia, senza colori.» ¶ «Ne ha fino

sì: siamo un paese senza sfumature. Tutto bianco o

la gente lo vede senza sfumature. Tutto bianco o

uno scherzo?!» gridò Richard senza cogliere la parola sconfitta

perché era un americano senza orgoglio che rimetteva il

tavolo: il primo americano senza orgoglio che avesse mai

Igor.» ¶ «Ciao, Giò.» ¶ Partirono senza che Igor facesse un

torpore solo per ripetere senza ragione: «Spasibo, spasibo!», oppure

spasibo». Richard era partito senza un pezzo di pane

New York. Duecento dollari senza il cinturino.» ¶ Richard e

tua.» ¶ «Sì, Giò.» ¶ Uscirono senza salutare nessuno e quella

Che è un americano senza un soldo? Lo so

solo conoscerla e giudicarla senza prevenzioni. Lo sai, figliolo

bucavano il viso mormorò senza sorpresa: «Buonasera signora Baline

uno strillo. Si distruggevano senza rumori fuorché quello sbattito

esclamò Richard, stupito. ¶ «Figliolo, senza Giò mi divertirei molto

telefonò ancora a Richard. Senza avere risposta. ¶ Allora telefonò

abbassate, giostre immobili, zoo senza bestie, un vento gelido

Ora dimmi cosa vuoi.» ¶ Senza affrettarsi a rispondere, Giovanna

provocava. Tutto è successo senza che io lo volessi

vivi in un mondo senza misteri: è dunque vero

piace fare il cavaliere senza paura, no? Sicché corri

Bill posò il bicchiere, senza rispondere nulla. Poi riprese

ad aprire la porta. Senza impedirglielo, Bill si appoggiò

vestiti di stracci. Guardò senza eccessivo interesse quei corpi

al primo piano, entrò senza fare rumore. La porta

poteva osservare un panorama senza confini. Ora invece il

a precipizio le scale senza nemmeno pigliar l’ascensore

arrivato da Igor che senza mostrar meraviglia o fastidio

si tolse gli occhiali. ¶ * * * ¶ Senza gli occhiali, anche il

volto appariva spogliato. Giaceva senza più forza, nel letto

vita è già dura senza chiarezza: figuriamoci poi con

in un mese e senza sudare. Non era già

stessa, tradire, mentire, confessare senza vergogna, ricostruire come se

decide il Giocatore Invisibile senza chiederti se sei o