Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

a sfrecciare all’indietro senza beccare qualche pedone, anche

ragazzino attraversò la strada senza guardare, alla ricerca del

settimane mi ronzava attorno senza mai, però, venire a

piedi e all’improvviso, senza tuoni e particolari avvisaglie

e si era allontanato senza aggiungere altro. ¶ Il nonno

serial killer,” commentò Bea senza guardarci, con un piede

mano al rosario, ripeteva senza sosta quest’unica frase

nel vedermi sempre solo, senza mai un amico, mi

le giornate all’aperto, senza dover stare lì a

perché mi sfilò davanti senza dire una parola e

dire una parola e senza voltarsi. Fatto sta che

detto?” domandai d’impeto, senza rendermi conto che stavo

il buffone, dici frasi senza senso e sembri uno

e provò a calciare senza nemmeno attendere che Giancarlo

quindi girò i tacchi senza degnarmi di uno sguardo

come un tipo strambo, senza particolari doti e alcun

come un’ombra silenziosa, senza degnare di uno sguardo

sprofondai in una crisi senza ritorno e quando Sasà

fastidio?”. ¶ Il nonno rispose senza sollevare il capo: “Ma

contribuì a farmi restare senza parole. ¶ “Faccio solo un

passione per delle pellicole senza trama!” sbottai. ¶ Lui mi

l’unica mano funzionante senza trovare il coraggio di

perché Sasà si avvicinò senza che me ne accorgessi

sulla guancia dell’altro, senza alcuna possibilità di avere

ammirare il suo sogno senza trovare il coraggio di

lei. ¶ Rimasi a fissarla senza dire una parola, nella

eroi”, e si allontanò senza salutare. ¶ “Scommetto che in

sembrava un vecchio rincitrullito senza lo spessore e il

di lei. In realtà senza occhiali distinguevo solo la

gente si guardava incredula, senza capire la reale portata

che tolsi il gesso senza che nessun altro, a

allenatore, avevo riscontrato, forse senza nemmeno rendermene conto, la

Torre Annunziata,” aveva detto senza fermarsi, “lavoro lì.” Poi

ripetizione, iniziò a canticchiarli senza accorgersene e in breve

rispondere, invece lo seguo senza aprire bocca. ¶ Secondo me

mi ero ritrovato, quasi senza volerlo, a girare avanti

lì a fissarci inorridita, senza sapere cosa dire. Era

dispiace...”. ¶ Restai in silenzio, senza sapere più cosa dire

gran voce il figlio senza neanche salutarmi. Rimasi lì

neanche salutarmi. Rimasi lì senza sapere cosa fare, intimorito

gli porsi la mano senza esitazioni. Lui sorrise e

capivo come potesse farcela senza una madre, un padre

una moglie, dei figli, senza una casa, seppure minuscola

Lui mi guardò serio. “Senza i soldi non potrai

parlare per un po’ senza intromettermi, anche perché la

era molto meno accogliente, senza piante e con un

di parolacce in serie senza un vero perché, forse

mi sedetti sul divano senza partecipare ai giochi e

e dondolava i piedi senza, credo, ascoltare ciò che

si gettò sul letto senza offrirmi lo sguardo. Sul

aveva preso a fissarmi senza aprire bocca, le mani

mia musa mi guardò senza capire. “Il pesce rosso

la prima bugia romantica senza neanche rendermene conto, preso

un ammasso di volti senza nome che ci lasciamo

per tutto il tempo senza dire una parola, ogni

infezione,” aveva risposto secco, senza aggiungere altri dettagli. ¶ Era

tunnel...” ¶ L’avevo guardato senza ribattere. ¶ “Mi ha tolto

quei discorsi filosofici e senza speranza non facevano altro

facesse trovare ancora impreparata, senza trucco o con le

te la prendere,” rispose senza malizia, “è che tua

restai a bocca aperta, senza avere argomentazioni valide con

tradirlo l’attimo seguente senza neanche rendersene conto. ¶ Prima

mi fumo una sigaretta, senza tua nonna che mi

pensieri si spostarono lentamente, senza che neanche me ne

il russare di papà, senza neppure immaginare quanto la

e alla mia famiglia. Senza sapere che l’avrei

rabbia, qualche settimana dopo. Senza lontanamente immaginare che con

di sfuggita al buio senza comprenderlo fino in fondo

rispetto!” avevo urlato quasi senza accorgermene e lui aveva

Sasà mi aveva risposto senza distogliere lo sguardo dal

un quarto d’ora, senza aprire bocca e pallida

così assorbe le notizie senza sforzo. Dovresti saperlo, non

e mi ero allontanato senza chiederle altro. Non volevo

sul prezzo per minuti, senza indietreggiare di un millimetro

voluto montare un antifurto. ¶ “Senza ’e fesse, ’e diritte

era messa a vorticare senza tregua. ¶ Qualche volta mi

immobile, la bocca spalancata, senza trovare il coraggio di

pensieroso in volto, spesso senza dire una parola, a

giorni davanti alla tv senza dire una parola. La

tuo tempo in portineria senza porti mai un obiettivo

una valanga che cede senza tentennamenti, vada come vada

affanno. ¶ Lui mi guardò senza di nuovo sapere cosa

aveva ripreso a stirare senza aggiungere altro. ¶ “Nun v

nonno dalla sua poltrona, senza distogliere lo sguardo dalla

sensi.” ¶ Restai in silenzio, senza sapere cosa dire, perciò

un amico, quindi riagganciò senza nemmeno salutarmi. ¶ Sgusciai fuori

avevo guardata di sbieco senza rispondere. Che ne sapeva

del suo piccolo mondo senza neanche pensare a una

nulla”. ¶ Rimasi a guardarlo senza sapere cosa dire o

in mente alcun oggetto senza passare per un incapace

resisteva più tempo sotto senza respirare. A un certo

cinque del pomeriggio, digiuno, senza soldi in tasca e

ragazza,” risposi d’istinto, senza immaginare la caterva di

a portare il caschetto senza fiatare e alle feste

gli cadevano sulle spalle senza un senso, tanto che

quel momento. Lo guardai senza capire, allora lui diede

se ne restò lì senza muovere un muscolo e

detto, ed era uscita senza salutarci per saltare fra

a masticare l’hamburger senza riuscire a ingoiare finché

dell’ottantacinque lo trascorsi senza di lui, spedito in

Mangiare una pizza,” risposi senza distogliere gli occhi dalle

artificiale”. ¶ Lei aveva proseguito senza ascoltarmi: “Saranno migliaia... ma

cosa che faceva spesso senza accorgersene. ¶ “Gli astri visibili

Mi dispiace,” aveva risposto senza guardarmi. ¶ “Il secondo desiderio

lanciato sulle sue labbra senza nemmeno sapere cosa fare

amico, noioso a volte, senza un minimo di fascino

Poi si era alzata senza attendere la mia risposta

di Atreiu...” ¶ Avevo sorriso senza voglia e l’avevo

Man combatterebbe la mafia senza doversi preoccupare dei figli

di casa e uscii senza salutare, con il viso

a Matthias, che pur senza occhi era arrivato a

un po’, lui ricambiò senza troppa enfasi e allora

dai pericoli dell’amore, senza immaginare che il suggerimento

sua torta di mele senza uvetta (come piaceva a

secolo, crescere dei ragazzi senza avere in casa, a

struzzi e io rimasi senza parole. Erano a pochi

accovacciai accanto a lui senza dire una parola. “Mimì

sgusciò fuori dalla palpebra senza che potessi fare nulla

fu vicino. Mi guardava senza sapere cosa fare. ¶ “Non

simile prova; io che, senza esserne cosciente, nella vita

la coda che scodinzolava senza tregua. ¶ “Beethoven,” ripetei all

o non torno,” risposi senza titubare. ¶ “Guarda che tuo

solo un vento freddo senza odori che sembra spazzare

grande ricerca di Atreiu senza dire una parola. Chiudo

spalla e torno dentro senza voltarmi. ¶ L’ultima volta

gite sul lungomare (due) senza mai fermarsi perché papà

rivisto Viola ero rimasto senza parole. Sembrava essersi trasformata

perciò rimasi a guardarlo senza capire. ¶ “Il terremoto, Mimì

spaventarla, quindi mi allontanai senza voltarmi. ¶ “Ué, grande Mimì

Ero giunto sotto casa senza nemmeno rendermene conto. ¶ “Ma

Altrimenti ci si perde senza sapere neanche il perché

punk e una maglietta senza maniche. Aveva i capelli

D’Alessandro ci fissava senza remore. “Ma che vita

a battere di nuovo senza regola e allungai la

e Viola mi guardava senza capire, e mio padre

Io continuo a guardarlo senza controbattere, cosicché lui infila

Beethoven, che un pomeriggio, senza dire niente a nessuno

e studiare e studiare senza un perché, a testa

ha fatto la storia senza saperlo e senza volerlo

storia senza saperlo e senza volerlo. Una delle facce