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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «sera»

nautoretestoannoconcordanza
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diede a Stefano una sera ch’ egli le andò
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E poiché appunto la sera innanzi, era stato a
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giorno egli andava la sera a discorrere col suo
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per il primo!... ¶ Una sera tuttavia, per precauzione, gli
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orecchie da mattino a sera. Quanto alla sua Eugenia
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l’aveva incontrata, una sera di scoramento indicibile, sola
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Andarono a casa quella sera, stretti stretti, in una
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dello carte. ¶ Poi, la sera, sovra un balcone semibuio
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tutti i rumori. ¶ Una sera, mentre stava sul balcone
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cicalando. ¶ In quella calda sera d’estate il suo
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Mai come in quella sera aveva respirato con l
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bosco taciturno. Poi, una sera, egli le disse per
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fanno. ¶ Venivano al sabato sera il Riotti e il
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fette di cocomero, la sera. ¶ Si ballava, sotto i
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donna Grazia, una domenica sera, fecero un giro di
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rincasò pure, attendendo la sera. Una indefinibile paura gli
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fuor di senno quella sera; poi si diede a
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venivano da mattina a sera. ¶ Cinque o sei volte
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pur qualcosa. Ma una sera finalmente, preso il coraggio
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Siamo intesi, e buona sera, — fece, mostrando vagamente l
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pendolo. ¶ Questo pensava la sera, curvo su l’archetto
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quel pover’uomo!... ¶ Una sera finalmente, una sera che
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Una sera finalmente, una sera che il buon Stefano
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a lungo, ed una sera fece pregare padre e
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vi auguro la buona sera. ¶ Se ne uscì calmo
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perduto, egli, che tutta sera aveva temporeggiato, apriva sagacemente
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quel teatro suburbano tutta sera stavano a rimirarle con
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e vi tornan la sera, imbacuccati nella pelliccia, quando
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lussuria esotica, ed una sera a condusse a cena
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il tè vicini. Una sera, ch’ella non cantava
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limpida e rossa. ¶ Una sera l’accompagnò da presso
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porta di casa. ¶ Unèaltra sera lèaspettò presso la soglia
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lui, di giorno, di sera; lo aveva qualche volta
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volgare e sciocco: la sera stessa non ci avrebbe
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conoscervi mai. La prima sera che v’ho intesa
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Ruskaia ricomparve la prima sera in iscena, bisognò che
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canocchiali si piegavano, tutta sera, dai davanzali dei palchi
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il violino, ed una sera, nel ridotto, si fece
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altrui. ¶ Totò Rigoli una sera l’invitò a pranzo
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gli disse un’altra sera: — Perchè non venite mai
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che per quell’unica sera campale tutta la vita
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a mescersi per qualche sera nei cenacoli d’arte
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fu accolto. Annodò di sera in sera le più
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Annodò di sera in sera le più svariate conoscenze
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che avrebbe spese la sera in una bottiglia di
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di palazzo Altomarino, la sera di Sant’Eufemia; andar
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settimana, quando fu la sera del sabato, prima di
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Massimo Randa, che ogni sera traversava il lago in
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sua propria vanità. Ogni sera, nella intima villetta, furon
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acque, all’avvicinarsi della sera. Le aperte magnolie si
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era in teatro quella sera, disinvolto e sorridente. Lo
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volta di sé. ¶ Una sera fu lì lì per
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d’amore. Poi, una sera, verso l’ora in
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competitore. ¶ Al Circolo, una sera, si parlava di due
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lei piaceva. ¶ Ma una sera che le tende gonfie
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Riotti, Arrigo ebbe una sera la curiosità di rivelare
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diffidente e timoroso. ¶ Quella sera la famigliola pranzava. La
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provava nel guardarlo. ¶ — Buona sera, Arrigo, — fece il fratello
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capitato in principio di sera. ¶ Ella entrò come un
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fatto mangiar troppo ieri sera. Non sono avvezzo a
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insomma, caro mio, una sera, perchè non venisse a
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fare. Intanto potremo una sera andare a teatro insieme
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ma non vanno per sera. ¶ — Eh, lo so! ¶ — Falle
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vento cade. ¶ V. ¶ Una sera, quando la sarta ebbe
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di scusa. ¶ — Allora buona sera a tutti, — fece Arrigo
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balbettava, scappava; poi la sera, nel mettersi a letto
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un po’ storditi quella sera, come se andassero a
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ho mangiato pochissimo questa sera. ¶ — Dunque ceneremo, — egli disse
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buoni odori. Faceva una sera tiepida e chiara. Il
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prima della Carmen quella sera. Giunsero che lo spettacolo
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sue lenti curiose. ¶ Quella sera il teatro, come un
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nome, augurandogli la buona sera. ¶ — Addio, Rafa, — rispose Arrigo
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avrebbe saputo dire quella sera che opera sì desse
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per apparirgli davanti una sera, inattesamente, al fianco d
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presto: buon giorno, buona sera, e chi s’è
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eran divisi, l’ultima sera, con una specie di
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male. ¶ — Verrò un’altra sera, se vi fa piacere
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una certa umiltà. — Questa sera fa così bel tempo
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di festa, un sabato sera; le comitive inauguravan per
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di fragranze vegetali nella sera primaverile. Anche il ronzino
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suburbio, festeggiante il sabato sera. Quel buon sangue popolano
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orlo del piatto. Quella sera ella non portava il
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in bagordo, il sabato sera, con tutto il parentado
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chiassosi, che imbaldoriavano quella sera in compagnia di due
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non parlarono più. ¶ La sera, e la musica, e
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a schiaffi l’altra sera un ufficiale, il tenente
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che s’ubbriaca ogni sera, e quand’è ubbriaco
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Di fatti, l’altra sera, in casa De Vincenzi
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cosa, dal mattino alla sera nè dalla sera al
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alla sera nè dalla sera al mattino, senza che
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lire, e per questa sera. — Buttava le parole aspramente
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sei stanco? Prima di sera tutto sarà in ordine
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Riposa tranquillo fino a sera. Verrò a svegliarti io
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meglio un cappellone da sera, si son comprate un
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per caso conosciute una sera. Cortigiane libere; venute sole
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Più tardi, verso la sera, con il pretesto di
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a cercarlo, forse quella sera stessa sera, prima del
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forse quella sera stessa sera, prima del pranzo, come
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il signore? ¶ — No, questa sera non mi cambio. ¶ — Sta
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gran caldo — anzi, la sera si sta meglio con
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darle un bacio, la sera, prima del pranzo, e
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e navigaron fino a sera; fin quando su le
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egli, — come la prima sera che abbiamo cenato insieme
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sorella: ¶ — T’annoierai la sera; qui non c’è
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dei cantori lontanava nella sera lunare, e fievole si
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sciorinavano sui prati. La sera, qualche finestra rischiarata le
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vestito in abito da sera, con un soprabito, o
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di casa, mattina e sera, senza dare alcun pretesto
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che da mattino a sera leggeva o ricamava, ricamava
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per l’appunto quella sera egli era da poco
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forte e disse: ¶ — Buona sera. ¶ — Dove vai? — le domandò
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poi disse: ¶ — Ma la sera probabilmente bisognerà ch’io
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rematori che cantavano, di sera, navigando sotto io stelle
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VI. ¶ Egli tornò una sera, improvvisamente, perchè il suo
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nella ventilata ombra della sera. ¶ Tutto gli parve mutato
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contento che già fosse sera, per poterla traversare più
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che, già vestiti da sera, andavano probabilmente a pranzare
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maggiordomo, quello che la sera levava le decime dalle
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date a lui, di sera, nell’ombra, con brivido
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dintorni. Ma invece, la sera dolce, inebbriandola a poco
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del suo galante. ¶ — Questa sera non verrà il signore
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A Villa Giuliani quella sera si dava un pranzo
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una città splendidissima. ¶ Certa sera, vedendo un uomo che
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Perchè sei sola questa sera? ¶ — Sono molte volte sola