Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

lavoro da mattina a sera, vecchio come sono, mi

come rincasava stanca, la sera, dalla fabbrica di specchi

già avvicinando, e una sera Pietro, che tornava sanguinante

Dalla densa radunanza, nella sera d’autunno ancora tepida

del Lavoro in una sera simile a quella. Quanti

tutti, da mattina a sera, e alla peggio si

che aveva passata la sera all’osteria, e gli

corteo socialista che una sera, dopo la proclamazione degli

i filari fino a sera, per una scodella di

compagni della Subalpina! La sera, al comizio, avrebbero saputo

della propria vita. La sera d’aprile era infinitamente

piccoli toscani che una sera era andato a visitare

proposito di Maria. ¶ Una sera – è la mezza festa

fino alle labbra. ¶ Una sera dopo cena il giovine

rivedeva Pietro fino a sera. Era molto lontana anche

freddo, di paura. ¶ Una sera la vecchia Antonia, appena

mangiò nulla, nemmeno la sera, a casa. Nella notte

salone e per qualche sera non vi ricompariva. ¶ Un

cui si attendeva. Una sera, uscendo dal solito caffè

il colloquio e una sera condusse l’amico alla

di gente. Nella torrida sera d’agosto ne veniva

chiese timidamente: – Vieni questa sera? ¶ — Lo sai bene che

venduto cinque motori. ¶ Alla sera di settembre una pioggia

uno stabilimento vicino una sera eran venuti degli operai

Nell’autunno precoce la sera tepida e serena sembrava

la preghiera stessa. Una sera accennò ancora ad una

della sorella, entrò una sera nella camera di Giuliana

rimprovero; e rincasando la sera non gli chiedeva mai

ancora dir niente. ¶ Una sera egli rincasò tardi, con

si rinnovavano ormai ogni sera. Col loro aspetto alcuni

figlio partisse. Ma una sera Paolo bussò alla sua

investire la città. ¶ Quella sera dalle labbra di Clelia

presso di lei. Verso sera, mentre la smorta luce

doveva esser terminato. ¶ Una sera, finalmente, Antonietta corse dal

mentre da mattina a sera bisognava sbrigarsi a intrecciar

giovinezza assopita. Rientrando la sera nella soffitta, se il

aver ripreso conoscenza. ¶ Quella sera, tornando assai tardi alla

è molta gente la sera sul molo. ¶ Davide conobbe

della vecchia città. Nella sera accarezzata da soffi leggeri

a un demente. ¶ Una sera, nel rincasare, egli le

suoi colpi regolari. Una sera, appena entrata nella soffitta

di nuovo, da quella sera, si mise attorno al

cenno per trattenerlo. ¶ Nella sera di festa il viale

Quando, in principio di sera, ella aveva cominciato a

un giovinetto veduto una sera nella casa di Michele

avvenuto da quella lontana sera? Nulla. Era trascorsa la