Vittorio Alfieri, Sofonisba, 1789

ove pur mai duol si potesse ¶ alleviar di vinto

che antiveder suoi strali ¶ si den, cui tardo ogni

quella, che l'uom sì spesso inganna e regge

regno ¶ or perdo io, sì; la fama, e di

omaggio a sue virtù, si ponno ¶ pagar da me

piace, il fa'. Scipion si avanza; ¶ parlargli io vo

perché mi accogli ¶ in sì freddo contegno?... Entro il

tuo fedele amico ¶ tu, sì, nascondi un grande arcano

furore a prova ¶ ti si pingono: or, donde in

come Cartagin debellare affatto ¶ si debba omai; come possanza

dall'insultarlo lungi, ah! sì, tu primo ¶ ne sentirai

modo alcun, sia qual si voglia, spento ¶ Siface cada

immutabil partito al fin si appiglia ¶ il re numìda

mal suo grado ¶ salvar si debbe: è d'alto

qui compia; il mio si cangia, ¶ al rivivere tuo

tuo cospetto ¶ no, non si piange, o Scipio: ma

lor destrieri; e taciti si appiattino ¶ dov'io ti

al tuo cospetto ¶ or si appresenta il tuo mortal

appresentato il mio rival si fosse ¶ mentr'io brando

e possanza ricovrato avrai, ¶ sì che venirne al paragon

Ma, se inseguirci pure ¶ si attenta alcun, giuro che

umane cose miri. Ma, si asconde ¶ sotto serena imperturbabil

straziato assai ¶ del tuo, si asconde tal funesta fiamma

nullo, insulto nullo ¶ non si faccia ai Numìdi. Itene

onda a scoglio, ¶ infranger si dovrà. — Ma il passo

ascolto? oh cielo!... ¶ Scipione ¶ Sì, Massinissa; io te lo

suo gran cor sprone si aggiunge il forte ¶ ultimo

folgor ratto ecco ei si avventa al brando ¶ del

a furor sovr'esso ¶ si precipita tutto... ¶ Massinissa ¶ Oh

te, di propria man si svena: ¶ io, non vinto

lascia: in ambo voi si affida ¶ il tuo Scipion

rogo ¶ al morto re si appresti... ¶ Sofonisba ¶ Almen, qui

tradimento? ¶ Massinissa ¶ Il tradimento, sì: mentr'io mi appresto

che il mio dolor si agguaglia al tuo... ¶ Massinissa

Massinissa ¶ Mi credi ¶ dunque sì vil, ch'io a