Egisto Roggero, L'eredità del genio, 1898
concordanze di «si»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1898 | gruppo degli amici che si allontanavano, parlando e ridendo | ||
2 | 1898 | tarda ora. Poi lentamente si mosse: inoltrò a caso | ||
3 | 1898 | sul mare antico: poi si prese la testa fra | ||
4 | 1898 | passionale errore dell'amico. Si era scaldato, avea difeso | ||
5 | 1898 | supremo della sua passione; si era scagliato contro il | ||
6 | 1898 | stessi suoi amici... ¶ Ma si era fermato ad un | ||
7 | 1898 | padre.... ¶ Doveva guardarsi. ¶ * ¶ * * ¶ Marino si alzò. ¶ Una leggera brezza | ||
8 | 1898 | infinito. La nebbia luminosa si era fatta più intensa | ||
9 | 1898 | sonoro. A un tratto si fermò. Un piccolo noto | ||
10 | 1898 | arbusti sola vegliava. ¶ Egli si appoggiò un momento alla | ||
11 | 1898 | figuretta della dolcissima amica si profilò un istante alla | ||
12 | 1898 | Poi scosse la testa, si mosse e si allontanò | ||
13 | 1898 | testa, si mosse e si allontanò. ¶ E i suoi | ||
14 | 1898 | E i suoi passi si perdettero nell'ombra. ¶ * ¶ * * ¶ Ed | ||
15 | 1898 | color del vecchio legno, sì caro agli artisti innamorati | ||
16 | 1898 | portiera, fuori la testina, si ritrasse subito silenziosamente e | ||
17 | 1898 | profumata letterina elegante. ¶ E si alzò e si pose | ||
18 | 1898 | E si alzò e si pose a passeggiare ¶ Oh | ||
19 | 1898 | ed allora il volto si rasserenava e gli occhi | ||
20 | 1898 | grande studio. ¶ Esso tutto si animava, in que' rari | ||
21 | 1898 | padrone, parea irradiasse e si ripercotesse in tutti gli | ||
22 | 1898 | Di fuori il cielo si anneriva vieppiù e pareva | ||
23 | 1898 | Alcune gocciole d'acqua si sentivano risuonare sul lucernale | ||
24 | 1898 | un altro sigaro e si sdraiò sulla solita poltroncina | ||
25 | 1898 | questo. ¶ Povero padre suo sì grande e tanto infelice | ||
26 | 1898 | ad un uomo, Marino si era sviluppato precocemente. Istintivamente | ||
27 | 1898 | anima di donna Maria si sarebbe ineluttabilmente imposta alla | ||
28 | 1898 | aveva amato, così ei si era legato ad una | ||
29 | 1898 | nello studio e gli si piantò davanti. ¶ Lo considerò | ||
30 | 1898 | io ti ho prescritto? ¶ - Sì - disse Marino. ¶ - Ed allora | ||
31 | 1898 | melodrammi.... sta bene. ¶ E si diresse alla grande vetrata | ||
32 | 1898 | chiama per questa sera. Si dice mirabilia di ciò | ||
33 | 1898 | prima di partire? ¶ - Forse sì - disse Marino. ¶ Ritto in | ||
34 | 1898 | giovine dottore concluse: ¶ - Ti si attende, dunque questa sera | ||
35 | 1898 | veniva dall'aperto balcone si era dileguato. Il cielo | ||
36 | 1898 | padrone dello studio. ¶ Marino si guardò intorno. ¶ Che freddo | ||
37 | 1898 | lo avea generato! ¶ Marino si coprì il volto con | ||
38 | 1898 | i fiori che le si sparsero ai piedi. ¶ E | ||
39 | 1898 | sparsero ai piedi. ¶ E si guardò intorno. ¶ Ella non | ||
40 | 1898 | che partite. È vero? ¶ - Si - rispose Marino. ¶ - Lo sapevo | ||
41 | 1898 | silenzio. ¶ Poi ella gli si avvicinò, gli cinse il | ||
42 | 1898 | così titubante - ella già sì audace, allora, in quei | ||
43 | 1898 | idea la mia collera si accrebbe. Dunque anche in | ||
44 | 1898 | Quando mi fu dinanzi si fermò. E alzò la | ||
45 | 1898 | manina, perduta nella mia, si riebbe. Si guardò paurosa | ||
46 | 1898 | nella mia, si riebbe. Si guardò paurosa, indietro. Compresi | ||
47 | 1898 | E mentre la tempesta si avvicinava vorticosa dal mare | ||
48 | 1898 | prima rivelazione! Era stato sì bello il mio sogno | ||
49 | 1898 | allora ed ella era sì divina nel peccato!.... Dolce | ||
50 | 1898 | figlia, voi? ¶ Ella sorrise. ¶ - Sì. Non lo sapevate? E | ||
51 | 1898 | Spesso le nostre mani si stringevano: la gelida della | ||
52 | 1898 | ella contenta di questo? Si faceva ella complice del | ||
53 | 1898 | pensiero il cuore mi si agghiacciò. Perderla? Ma era | ||
54 | 1898 | a venti anni avea sì dolorosamente perduto - che sempre | ||
55 | 1898 | il mio essere non si ribellava adunque a l | ||
56 | 1898 | d'uomo. Ed ei si spegneva lentamente, della volgarissima | ||
57 | 1898 | ch'io portavo ancor sì recente nella mente e | ||
58 | 1898 | Ella scosse la testa. ¶ - Si, non chiama, non vuole | ||
59 | 1898 | ho paura. ¶ - Avete ribrezzo! ¶ - Si, ho paura, ho ribrezzo | ||
60 | 1898 | domandò, ancora: ¶ - Ma Dalgas si è proprio ridotto così | ||
61 | 1898 | Un'idea per Dalgas? ¶ - Sì.... addio per ora. ¶ E | ||
62 | 1898 | le mani. ¶ La carrozza si mosse ed io la | ||
63 | 1898 | mensa piena di fiori, si rifrangeva sprizzante sui cristalli | ||
64 | 1898 | poeta, ebbro del tutto, si alzò barcollante e brindò | ||
65 | 1898 | quelle anime. ¶ Ma Venere si alzò, splendida nel suo | ||
66 | 1898 | la trina dal collo si volse al banchiere: ¶ - A | ||
67 | 1898 | assentirono, in silenzio. ¶ Darvia si gettò avidamente sul fiocco |