Luciano Zuccoli, Roberta, 1897

ansia di quei giorni. ¶ Si sdoppiava, facendo a un

dalla propria commozione. ¶ Roberta si levò, riponendo i suoi

gli occhi chiusi, immobile, si fingeva addormentata.... ¶ Udì posar

al letto, lievissima, e si chinava fino al volto

piuttosto che udita, Emilia si ritraeva, sicura; tentava prudentemente

in giardino!" - ¶ La fanciulla si sciolse dalla immobilità forzata

sciolse dalla immobilità forzata; si levò a sedere sul

nel buio... ¶ "Che cosa si diranno? - pensò. - Certamente parleranno

tempo in cui meditava, si lasciava scivolar dal letto

le indossava rapidamente. Quando si trovò vestita, la riflessione

giunse al convegno e si liberò dalla stretta delle

avidamente. - Le hai parlato? ¶ - Sì, oggi: me ne ha

l'uomo. - Che cosa? ¶ - Sì; era felice, ma per

questo; non capiva, non si augurava che ogni cosa

sulla fronte. - Cose folli! ¶ - Sì, sì, chiamatele idee romantiche

fronte. - Cose folli! ¶ - Sì, sì, chiamatele idee romantiche, assurde

ti sei ricordata che si trattava del nostro amore

ella pensava di me!... ¶ Si lasciò cadere sul rozzo

suo fianco, accarezzandola con sì lieve carezza quale la

Vedrai; non disperarti!... ¶ Ella si sciolse adagio da lui

spazio della chiosca: - Chi si sarebbe aspettato?... ¶ Egli mentiva

fuoco nel sangue. ¶ - Chi si sarebbe aspettato una tale

delle sue pretensioni! ¶ Le si rivolgeva poco men che

di terribile debba avvenire.... ¶ - Sì; sì, lo so, che

terribile debba avvenire.... ¶ - Sì; sì, lo so, che hai

noi, - disse Cesare intensamente.... - Sì, devi aver lottato; ma

lottato; ma come non si è arresa all'evidenza

forte, e vuol vivere; si sente giovane, e non

lui, le braccia abbandonate, si scosse e lo fissò

Ella è ben capace!... Sì, sì, mi sembra che

è ben capace!... Sì, sì, mi sembra che qualche

di Emilia a Roberta. ¶ - Sì, - affermò poscia, lentamente. - Sì

Sì, - affermò poscia, lentamente. - Sì, tu sei libera verso

spaurita con la violenza.... Si opporrà sempre ai nostri

le braccia alla tavola, si strinse la testa fra

mi consigliate?... Ah, come si capisce, come si capisce

come si capisce, come si capisce che non avete

riconosco.... Soffro, soffro, soffro! ¶ Si torceva le mani, piangendo

non vuol farci male; si tratta forse d'un

Qui l'astuzia femminile si drizzò repentina, istintiva; perchè

ammalarsi di nuovo, e si troverebbe sola, sola, in

lo prevedi anche tu? ¶ - Sì, certo, - rispose il Lascaris

un treno; veniva crescendo, si spezzò in cadenze distinte

unisona, s'affievolì e si spense. ¶ Ancòra una pausa

È condannata per sempre.... ¶ - Sì, - egli proruppe, inconscio. - È

potuto odiarla?... È condannata.... ¶ Si fermò. ¶ Vide l'amante

adagiò sul sedile. ¶ E si slanciò fuori del chiosco

largo ritmo il seno si alzava e s'abbassava

fino alla coscia. ¶ Ella si raddrizzò di scatto, e

di sperare? ¶ Il Lascaris si strinse nelle spalle; egli

probabile, invece, che ella si opponga. Vivere con noi

la donna; ma sùbito si vinse, e abbassò la

pensiero di Milano, dove si sarebbe potuto tuffare in

Cesare la vide, e si alzò. Ma ella ebbe

fece al Lascaris, mentre si accomodava sulla poltrona a

in che la sorella si trovava; ma il Lascaris

So di che cosa si tratta, - assicurò il Lascaris

gli artigli della paura ¶ Si levò in piedi, senza

sorella; ma egli non si mosse dalla sua posa

angosciato di Emilia, Cesare si staccò adagio dalla finestra

allucinazione; il colorito le si diffuse alle guance vivissimo

debolezze d'una bimba.... ¶ - Sì, - ella rispose a voce

lo guardavano con occhi sì diversamente intensi, il Lascaris

follìe, cui poche normalissime si sottraggono; sono i perturbamenti

e monda nel pensiero, si sarebbe macchiata di qualunque

di Cesare, fors'ella si sarebbe gettata ai piaceri

che non le appartiene.... ¶ Si mosse per allontanarsi, e

per uscir dalla casupola, si volse bruscamente. ¶ - Il fidanzato

ripetè. - Che cosa dite? ¶ - Sì, quel signore, il medico

bene, glielo dirò. ¶ Poscia si fece forza, e uscita

lamentìo sommesso della schiatta si fosse impersonato nell'avolo

non moveva piede, non si poneva a sedere, non

della curiosità feroce cui si dava in pascolo, sentì

sorella, la sua Emilia, si fosse macchiata. ¶ Ella ritrovava

ad aspettarla! ¶ Perchè non si poteva nutrir dubbio; e

un po' d'emicrania? ¶ - Sì, un po' d'emicrania

desiderio d'aiutarla, Roberta si mosse, andò a posare

alla complicità; dallo sdegno, si sentiva repentemente portata all

dei due amanti, e si fingeva sola. ¶ Innanzi alla

ragione. Le sorelle non si amano come noi volevamo

creduto morire, mentre non si moriva alla sua età

gioie, le sue sciagure, si sarebbero confuse con un

di Roberta, ch'ella si stupiva di non averlo

erano prima sembrati differenti, - si prestava all'inganno. ¶ Le

quando l'anima femminile si confida, e dall'uomo

la inciti. Se Cesare si fosse lasciato trascinare a

di Roberta, ella non si sarebbe opposta, concedendo senza

quale le fanciulle sedotte si risvegliano dalla colpa. ¶ Cesare

poco a poco le si erano svelati agli occhi

dimenticava il luogo ove si trovavano e il pericolo

d'esitanza, Cesare le si avvicinò, le prese la

futuro tenue e roseo, si stancava dell'aspettazione dubbiosa

Più tardi, quando ella si trovò sola, il pensiero

Roberta le vicende future si riducessero a una diminuzione

la critica spontanea faceva sì ch'Emilia presentisse le

lei sola. ¶ Infine, tentò. ¶ Si diresse alla camera di

luce che potesse tradirla.... Si decise. ¶ - Sì, sì, mi

potesse tradirla.... Si decise. ¶ - Sì, sì, mi spoglio, - acconsentì

tradirla.... Si decise. ¶ - Sì, sì, mi spoglio, - acconsentì febbrilmente

gli era stato imposto; si curava ben poco del

ben poco del pericolo, si rideva dell'uscio aperto

da lui, l'amante si spogliava tutta, e rivestiva

di lei, che non si lasciò attrarre. ¶ - Aspettami, - disse

sarò più tranquilla. ¶ Cesare si calmò. ¶ Ella doveva tornare

oltrepassar la soglia, ella si sarebbe uccisa, piuttosto che

che mi sono addormentata? ¶ - Sì, certo; fin che ti

lenta carezza, in cui si era trasfusa una volontà

il respiro della giovanotta si fece eguale; sotto le

vagarono più; la bocca si schiuse leggiadramente; il corpo

leggiadramente; il corpo tutto si distese in una quiete

ebbero più senso; ella si volse ad altre imagini

di spegnere il doppiere, si chinò sopra Roberta per

le due sorelle gli si era imposto allo spirito

pericolo. ¶ - Dorme; se anche si sveglia, non oserà disturbarti

ch'egli la lasciava... ¶ - Si vedrà il lume, - disse

bracci del candelabro, e si rivolse. ¶ Emilia s'avvide

della fronte era scomparsa; si sarebbe detto che la

le mani, ch'egli si chinò a coprire d

al busto, la donna si sciolse vivamente. ¶ - Non osate

mentre il Lascaris le si sedeva ai piedi, sulla

là, - disse. - S'ella si oppone, siamo perduti per

a superare un ostacolo... ¶ Si drizzò in piedi, e

gesto e i baci.... Si sollevò d'un balzo

sollevò d'un balzo, si ristrinse l'abito attorno

dominata ed ebbra, non si staccava da lui.... ¶ Rimasero

molte notti di gioia? ¶ - Sì, ancòra molte notti di

sotto il cui sorriso si stendeva il mare.... Mostruoso

sbozzo di luce lividiccia. ¶ - Sì, sì, ancòra una notte

di luce lividiccia. ¶ - Sì, sì, ancòra una notte; tutte

aveva sperato di gioia, si dissolvevano oscure, senza memorie

cùpreo del rame; e si facevan trasportar lentamente verso

aspetta giorni felici e si studia a render felici

all'umile; egli non si augurava se non di

dentro l'animo gli si risvegliava, l'amarezza intollerante

femmineo, e al risveglio si sia trovato in una

d'esitanza. ¶ Quelle voci si rassomigliavano assai, e Cesare

poco di gusti, e si vestivano quasi a un

Roberta continuava e concludeva.... Si sorridevano, allora, come se

esprimermi.... Ciò avviene quando si vive tutta la vita

strano o di voluto.... ¶ - Si può volere il contrario

suo? ¶ - Comprendimi, Emilia.... ¶ E si arrestò. Non avrebbe potuto

somiglianza con Roberta, come si trattasse d'una nemica

di tua sorella? ¶ Emilia si concedeva qualche atteggiamento un

un po' oblioso, appena si trovavan soli; e s

e la fanciulla non si chiamavano più coi nomi

o a un'insolenza; si disegnavano il ritratto sopra

e giovanile, che già si piegava a scrutare i

giovanetta, anelante alla bellezza, si faceva di ora in

sembravano commuovere lei medesima. Si vestiva con cura minuziosa

che il Lascaris non si giovasse dell'incidente a

consuetudine dei pusillanimi che si nascondono nudi fra due

in quale posizione Ella si trova. Sarebbe piacevole che

questo, mentre Cesare già si mordeva le labbra, risuonò

e Roberta concluse negligentemente: ¶ - Sì, sarebbe piacevole, Pipistrello!... ¶ E

l'un dei due si faceva serio e parlava

una vivacità estrema. Cesare si levava in piedi, camminava

a un avversario che si deve convincere. ¶ La fanciulla

tema d'offenderlo. Infine, si decise: ¶ - No, - disse. - Rifiuterei

il Lascaris, forse perchè si sentiva colpito a fondo

la bellezza era quanto si doveva cercare e portare

Andiamo, selvaggia! Andiamo, cavalletta, si tenga bene sul busto

esclamazione di strazio indimenticabile. ¶ "Sì, non ha un anno

lui medesimo; e non si liberava dal dubbio di

male. ¶ Indi, il combattente si rialzava improvviso da quelle

sospettare che la fanciulla si prestasse all'anormalità dell

No: no: egli non si lasciava sviare.... La tentazione

era forte, senza dubbio: si sarebbe detto che la

taciturna e pallida, egli si sentì così goffamente intimidito

guardia, che accorreva latrando. Si udiva il galoppo della

l'uomo e tacque; si scrollò e ripartì di

il riposo. ¶ L'uomo si sentiva inquietamente felice; pregustava

debole raggio della lucerna, sì guardarono. ¶ Emilia indossava un

un convegno d'amore?" - si domandò, mentre Emilia aveva

di lunghi tormenti..... ¶ - Non si muore per una donna

amore, se ancòra non si è espresso? Non è

Avvenne una pausa brevissima. Si guardarono negli occhi, sentendo

corpi balzino, s'allaccino, si travolgano nell'eternità? ¶ Ascoltavano

una immensa foresta. ¶ Emilia si scosse la prima, bruscamente

Lasciami!... Lasciami!... Lasciami!... ¶ E si scostò con un balzo

sguardi; poi essa pure si spense, e Cesare ed

e Cesare ed Emilia si ritrovarono nella notte, nel

una ad una. Nero si drizzò inquieto. Aveva udito

cominciò a ringhiare, e si slanciò fuori d'un

dietro la catena; Emilia si chinò a staccargliela dal

collare, e il cane si drizzò a ringraziare, scodinzolando

seguirci, - osservò Emilia. - Non si fida.... ¶ - Non si fida

Non si fida.... ¶ - Non si fida di me, - soggiunse

più procedeva, tanto più si smarriva di coraggio; l

marmo - ....Di notte, ella si sveglia, e qualche volta

uscio è aperto; non si può chiuderlo; stride. ¶ - Suvvia

passo da loro, non si sarebbe udito verbo. Infine

camera e torno. ¶ Già si avviava decisamente; ma Cesare

giungevan da lungi e si precipitavano entro la piccola

forti quanto più gravi si presentavano gli ostacoli alla

tempesta; e Cesare le si era un poco avvicinato

occhio oltre l'insenatura, si vedevan le onde infaticate

Nervi: e gli spruzzi si levavano altissimi, aprendosi a

serenamente, anche senza sacrificio.... ¶ Sì fermò. Giungeva con fragore

poi coperse la spiaggia, si franse, s'ingolfò entro

evocato egli stesso, interruppe: ¶ - Sì, sì, tutto questo è

egli stesso, interruppe: ¶ - Sì, sì, tutto questo è forse

voce alta osservò: ¶ - Come si è fatta svelta, signorina

metri d'altezza.... Come si chiama? ¶ Cesare ascoltava, rilevando

il male non le si faceva sentire, ed ella

realtà. ¶ Per inconscio paganesimo, si figurava il paesaggio ancòra

qualche volta l'onda si ritraesse crepitando; Roberta salutava

il mare tuonante. ¶ Roberta si staccò l'ultima, e

è il dolore. ¶ Emilia si divincolava invano sotto l

simili a labbra innamorate; si chiudeva in lunghi silenzii

massa oscura del nemico si delinea e giganteggia di

sera e l'ombra si faceva sempre più densa

dirle di tutto questo; si rinchiudeva in sè e

rinchiudeva in sè e si smarriva per le solitudini

lottato per metodica resistenza, si abbandonavano perdutamente alla sciagurata

poderosi nel disegno, che si sarebbero creduta l'opera

sopra sè medesima, e si era scorta nuda, tutta

più limpido del cristallo, si apriva nel mezzo.... Emilia

v'era accorsa, vi si era tuffata: l'acqua

mentre il suo corpo si dibatteva sotto la scudisciata

per le spale; e si sorrideva, e socchiudeva le

è morta intera, Emilia si diceva: "Ora, tutto sparirà

la sua vita fisica si fosse in quell'istante

perchè il suo corpo si fosse piegato, allacciato a

a sommità della scala, si era gettata fra le

malìa. ¶ Erale parso le si fosse aperto innanzi un

che il disegno centrale si faceva oscuro. ¶ Sfilava, in

l'amore e gli si dànno senza limiti. ¶ L

d'esitanze. ¶ Le scene si svolgevano dissimili, gli abbracci

casta; a ciascun foglio, si sarebbe detto che la

che la fantasia stanca si fosse compiaciuta di un

pudichi. ¶ Ma le linee si spostavano sotto gli occhi

stridenti che nella realtà si escludono e nel sogno

escludono e nel sogno si sposano con tranquilla inverosimiglianza

avrebbe mai supposto una sì lunga scala di secreti

al ghigno lubrico onde si illustravano i volti degli

sfilavano innanzi e le si accavallavano nella memoria. Provava

lo parole, e le si aprivano le labbra e

aprivano le labbra e si movevano invano. ¶ La fatica

il corpo d'Emilia si ribellò a un tratto

eran due odii che si cercavano, una coppia che

Solo fino a quando si rifaccia chiaro, solo fino

affievolito dalla vita diurna si ribellò all'idea d

il suo rifiuto: poi si vinse, e gettò da

e trovatala nel buio, si chinò ad abbracciarla. ¶ - Perdonami

il capezzale, e vi si sedette, raccogliendosi intorno l

la mia buona volontà si spezza contro la tua

Il ricordo che le si presentava così repentino l

coperte; alla luce inattesa si rannicchiò dentro la camicia

ragioni e le parole si dispersero. ¶ Guardò di nuovo

mi vuoi bene...! Ah sì, i medici mi confortano

a un tratto, e si chinò a guardarla spaurita

morte qui dentro, - e si toccava il seno con

io debbo morir presto.... ¶ Si raccolse per seguire a

e i capelli biondi si snaturavano in un pallidissimo

tondi e duri, che si delineavano, perspicui sotto la

sotto la camicia. Emilia si ricoperse vivamente. - E anch

giallastra della candela elle si consumava: e l'alba

piena di speranze e si sentiva bene e aveva

le particolarità del fidanzamento. Si trattava d'un giovane

senza confronti. ¶ Infine, Cesare si alzò per troncare la

lo ferirono anche peggio. Si chinò a raccogliere i

Lei, oggi? - domandò Cesare. ¶ - Sì.... Perchè? - rispose la giovanetta

la sua vendetta. ¶ - Appunto, - si affrettò a dire. - Non

di conforto, e Cesare si limitò a pensare: ¶ "Con

sentì di repente che si svegliava da un sogno

in camera e non si mostrò fino all'ora

sorella avesse pianto. ¶ VII. ¶ Si arrampicò per il monte

poco fin dov'egli si trovava. ¶ Da lontano, il

e nebuloso; talchè non si sarebbe potuto dire, nella

giorni d'aria lucida si disegnavano perdutamente, stavan celate

significato di giuocattoli; nè si poteva credere portassero uomini

Lentamente le scene diverse si mutarono in imagini d

classica dei bottoni che si slacciano? La visione della

nel pulviscolo lunare? ¶ Egli si trovava dunque impegolato in

di verbene, tra cui si drizzava qualche ciuffo di

le ondate furibonde che si gettavano contro la spiaggia

reiterato, che a fatica si distinguevano le voci. ¶ - È

e al collo le si scompigliavano sotto la veemenza

vento; le gonne le si serravano alle gambe; ella

sceglier presto, inappellabilmente, le si affacciò all'anima con

l'avvenire, il quale si presentava amarissimo, qualunque via

quel liquido furore, che si lanciava alla spiaggia, dopo

di sali. ¶ - Ma non si esponga al vento così

la gioia della giovanetta si celava tuttavia la molestia

roditrice. - Venga più qua; si ripari dietro queste rocce

insenatura profonda, le onde si scaraventavano una sull'altra

battere contro il fondo, si ritorcevano, ed erano risospinte

e sul principio Roberta si voltò a guardarli di

da cui i raggi si espandevano con lunga chioma

l'acqua spaziava o si drizzava nella furia delle

vivente ammasso di case si snodava la strada, che

neri; i palmizii non si muovevano per alito d

innanzi al letto, Emilia si chiedeva s'ella pure

Emilia ricorreva per salvezza, si rivelavano goffe come una

viluppi d'erba tenace, si smarriva in una palude

dramma, la giornata simmetrica si dissolveva nel circolo del

da parecchi giorni non si erano visti. Emilia gradì

a destra, il mare si stendeva ampio; e tra

mi ha detto chiaramente si trattasse d'etisia.... Se

uscita dal letto, passeggia, si nutre volontieri; sta proprio

che altre crisi non si presenteranno. ¶ - Anche il dottor

sorrideva quasi umilmente. ¶ Oh sì, in modo strano; lo

qualche stupendo gineceo. ¶ - Come si sta bene, qui! - riprese

quali la necessità fisica si purifica. Egli aveva appena

dal presentimento del destino. ¶ - Sì, è molto tranquillo il

egli soggiunse, - e ci si diventa molto pigri. Io

Emilia, per unica distrazione, si recava spesso con Roberta

della passeggiata; le giovani si stringevano la mano, sorridendo

parola legami. - "Avrà capito?" - si chiedeva, studiando sul viso

occhi del Lascaris, e si trattenne a forza per

e malaticcia di Roberta; si avanzava adagio, svogliata, trascinando

al corpo degli innamorati, si spense tosto intorno a

pensieri di Cesare Lascaris si fecero così duttili e

il corpo alto, sottile? Sì, era tutto questo. ¶ Nell

uomo capace di dominarla? Sì, tutto questo voleva. ¶ Ma

braccia, non doveva bastare? Si sarebbe offesa, s'egli

fede, la sua religione. ¶ Sì, tutto questo doveva dirle

le avrebbe comunicato un sì lungo spasimo di piacere

e il suo corpo si sarebbe piegato, contorto, allacciato

classica dei bottoni che si slacciano? ¶ E tuttavia qualcuno

intravisto.... Ma da tempo sì lontano - (la voluttà più

i giganti) - da tempo sì lontano, che il corpo

l'imagine d'Emilia si rispecchiò senza più timore

rapide e balzane. ¶ Emilia si levò, mentre sull'astro

il velo traslucido; e si rivolse a prendere un

uva ricadenti, la donna si fermò innanzi alla finestra

gli avvolgesse il cuore.... ¶ Si rattenne a pena dall

senz'appannature. ¶ V. ¶ Roberta si svegliava di notte improvvisamente

di notte improvvisamente e si ascoltava respirare: il respiro

degli alberi, che disperatamente si torcevano e ricadevano nell

accendeva il lume e si guardava in giro. La

Sotto il tessuto azzurro si ricoverava la magrezza ch

gli abituali sogni voluttuosi. Si sarebbe detto ch'ella

sarebbe detto ch'ella si fosse abbandonata al sonno

averla lasciata oscura, e si decise. ¶ - Emilia, - disse cautamente

dì spavento. ¶ Ma Emilia si drizzò a sedere, uscendo

qualche esempio. L'autore si sforza di personificare ogni

quando le due sorelle si gettavano una nelle braccia

viscida e molle, che si chiama ribrezzo". "I suoi

sono, in cui o si imitava il D'Annunzio

il D'Annunzio, o si scriveva pedestremente, conversando alla

la giornata simmetrica che si dissolve nel circolo del

classica dei bottoni che si slacciano?". ¶ Con questa sinfonia

pazzesca che nuova. ¶ Lo si trattò veramente a guisa

fu mai trattato bene? Si battagliò intorno al libro

pseudonimo di Giulian Dorpelli, si turbò al pensiero che

tristi per il paese, si diede alla politica, e

orgia poetica ch'egli si largì per divertire se

dei medici, ed Emilia si studiava d'allontanarle ogni

causa di malcontento. ¶ Se si fissavan negli occhi per

nell'ombra dell'angolo si vedevan l'abito turchino

posto innanzi alla sciagura, si irrigidiva per resistere alla

dalla insensibilità eterna.... ¶ Ma si riprese per quello stesso

della sua camera, Roberta si arrestò un istante sotto

del male; il fazzoletto si arrossò, una sottil bava

la connessura delle labbra, si ruppe.... Allora, sciogliendosi dalle

terra, fu pronta, e si ricoverò tra le coltri

po' umoristici del romanticismo; si costruiva in testa una

principi e di re, si assegnava una parte nella

sulla casa il tuono si trascinava con lunga eco

una scarica elettrica. Roberta si drizzava a sedere, guardava

le imposte. Per quanto si vedeva da quella finestra

che ne discendeva e si propagava sul versante, aveva

del tuono, le nuvole si spalancarono come porte gigantesche

classica e divina, che si sfoderò precipitando dietro la

vento, e l'uragano si stabilì sopra il paese

e dolorosi: la donna si sentiva già piangere e

che non può morire? Si salverà pure questa volta

quando le due sorelle si gettavano una nelle braccia

viscida e molle, che si chiama ribrezzo. ¶ Anche in

medico anch'egli e si trova qui per i

ozio, se è dottore?... Si tratta della vita di

e sorrise tranquillo. ¶ - Se si tratta d'un caso

posto; ma intanto, se si tratta d'un caso

d'un caso grave... ¶ Si fermò, annoiato di dover

trafitte secolari dei marosi, si tuffava nel mare ardendo

proprio riflesso nell'onda, si buttò a capofitto, sparve

sempre temuta e vi si abbandonava con un piacere

se un giorno non si sarebbero chiuse sopra la

e sugli òmeri, Emilia si spinse allo scoglio, lo

torpore invece del sonno.... Si guardava nello specchio al

disco bianco della luna; si disperdevano, s'interrompevano, riprendevano

ricordi di morte. Se si chiedeva chi l'aveva

chi l'aveva baciata, si rispondeva che chi l

consapevolezza del lutto imminente si sarebbe tradotta in parole

condanna, chiara, fredda, atroce! ¶ Sì, il falso amico, l

carrozza? - ripetè la giovanetta. - Si direbbe che tu mi

argomento unico, il quale si presentava con malignità caparbia

parlavano, che il pensiero si rifiutava, che qualunque parola

parola sarebbe riuscita inutile, si tacque. ¶ Roberta era a

malincuore. - Arrivederci, Emilia. ¶ Emilia si levò, allora, d'un

da mille bocche. ¶ Ma si arrestò a tempo.... Aveva

e di sventura. ¶ - Ma sì; quante volte me lo

stentato. ¶ Poi, sul limitare si rivolse: ¶ - Non impensierirti per

avvenire!... ¶ "Costui potrà consolarla, - si disse Roberta. - Potranno consolarsi

cerchio di follia, e si volse d'un tratto

sua pietà. ¶ Ma come si sentiva male! ¶ Ardevano le

della passeggiata; le giovani si stringevano la mano sorridendo

delle carrozze, dei carri, si fece più tumultuosa sotto

il suo atteggiamento inerte; si drizzò e finse. ¶ La

insolitamente pallido e malato. ¶ Si drizzò sul busto; trovò

in gruppo a chiacchierare, si volsero insieme e la

era molto, molto stanca; si sedeva appena giunta e

appena giunta e non si alzava se non per

Risalì in carrozza, e si fece condurre alla stazione

stazione di Piazza Principe. Si rammentò, in quel punto

Nervi? - gli domandò Roberta. ¶ - Sì, signorina, sùbito. ¶ - Sùbito; bisogna

guardarlo fin che le si tolse alla vista.... Fra

un grido! ¶ La fanciulla si strinse nervosamente le mani

trenta minuti; la giovanetta si recò nella sala d

suo volto?... ¶ A fatica si alzò e andò fino

la signora? - egli ripeteva. ¶ - Sì, - disse la fanciulla, ancora

vicende erano sue; ella si trovava sola e libera

la vita fremeva, Roberta si tolse i guanti, e

dallo sportello. ¶ Il treno si lanciava sotto la bella

l'aveva abbandonata, e si trovava sola di fronte

paura strana l'afferrò; si mise a tremare, irrigidendosi

ciglia, cautamente, la giovanetta si sforzò a indovinare il

la medesima astuzia lenta, si studiò a osservare l

lo sconosciuto, la fanciulla si fermava all'apparenza; non

energia fosca di chi si getta ai piaceri passionatamente

pur fingendo di leggere, si lasciava studiare; ma quando

Nizza egli pure? come si chiamava? era ammogliato?... Cercò

di capitoli interessanti, che si rannodavano tutti a quel

testa china. ¶ Il treno si fermò a Sampierdarena lungamente

sola poteva consolarla; ella si sentiva bene, d'improvviso

in modo strano, ella si abbandonò a quell'attenzione

a quell'attenzione, vi si offerse scaltramente. Perchè l

suo volto bianco non si vedesse, non così che

azzurri paressero spenti; e si dispose un po' in

accorgendosi che il giovane si lasciava attirare, e la

la certezza ch'egli si accingeva a parlare, a

serrandolo contro, perchè nulla si vedesse; ma non era