Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983
concordanze di «si»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1983 | che razza fossimo, e si era reso conto che | ||
2 | 1983 | moschea della sua fiducia. Si fidava più di noi | ||
3 | 1983 | stranamente, una conchiglia, che si mostrava all’ospite sopra | ||
4 | 1983 | il nostro sguardo subito si voltava dalla parte della | ||
5 | 1983 | perché ognuno di noi si era organizzato per raccogliere | ||
6 | 1983 | bosco tutto ciò che si poteva mangiare o comunque | ||
7 | 1983 | non zoppicò quasi più. Si univa a noi regolarmente | ||
8 | 1983 | la voglia di vivere si fosse del tutto rinsecchita | ||
9 | 1983 | avvizzita dentro di lui. Si dimenticava persino di mangiare | ||
10 | 1983 | animale del bosco, che si tenesse pronto a fuggire | ||
11 | 1983 | re di Gerico ormai si fosse dimenticato di lui | ||
12 | 1983 | il tartaro, di cui si parlava ancora nei villaggi | ||
13 | 1983 | sete di giustizia. Marco si sentiva nell’intimo un | ||
14 | 1983 | lui e il popolo si elevava la muraglia dei | ||
15 | 1983 | sottozero. Spesso ai forzati si congelava un piede, o | ||
16 | 1983 | che catturati dalla tagliola si staccavano la zampa prigioniera | ||
17 | 1983 | essere controvento perché non si accorse di me. Solo | ||
18 | 1983 | in ognuno di essi si era rifugiato e aveva | ||
19 | 1983 | della linea siberiana. Mi si spalancò davanti una prospettiva | ||
20 | 1983 | affacciato, o forse anche sì, ma subito mi ero | ||
21 | 1983 | Ma il pensiero non si fermava qui. Andava avanti | ||
22 | 1983 | Arrivava fin là dove si poteva scorgere una somiglianza | ||
23 | 1983 | alle sue mille catene. Sì, Silvestro aveva forse ragione | ||
24 | 1983 | più. ¶ In qualche modo si diffuse nel villaggio la | ||
25 | 1983 | una scimitarra affilata, che si passavano di mano in | ||
26 | 1983 | parte alla giostra come si trattasse di una carica | ||
27 | 1983 | Pensavano che per ora si limitavano a colpire la | ||
28 | 1983 | o contro chi, e si vedevano sulla scia della | ||
29 | 1983 | corpo, di cui ormai si sapevano servire perfettamente. Vidi | ||
30 | 1983 | sono giganteschi come elefanti. Sì, è un kirghiso» concluse | ||
31 | 1983 | esso in ottobre. Forse si trattava di una delle | ||
32 | 1983 | Ghircik, e di lui si erano perse le tracce | ||
33 | 1983 | sempre. Forse quella notte si era scatenata una tempesta | ||
34 | 1983 | propensione per i simboli si misero in movimento un | ||
35 | 1983 | essa veniva demolita, subito si riedificava, come il ponte | ||
36 | 1983 | avevano trasformato, e quando si era allontanato dal villaggio | ||
37 | 1983 | soltanto un periodo fuggitivo. Si era dissolta con la | ||
38 | 1983 | un piccolissimo popolo che si attendeva di essere condotto | ||
39 | 1983 | perdute, la famiglia che si era dissolta subito dopo | ||
40 | 1983 | il lavoro della ferrovia si sarebbe compiuto felicemente e | ||
41 | 1983 | e improvvise, che non si potevano nemmeno immaginare. ¶ I | ||
42 | 1983 | come prima di cominciarlo. Si riformò dentro di esso | ||
43 | 1983 | credevano nella ferrovia e si sentivano solidali con quelli | ||
44 | 1983 | per giorno, anche se si trattava di un lavoro | ||
45 | 1983 | le nostre risorse costruttive. Si mescolava con la vita | ||
46 | 1983 | soltanto dopo il ritorno. ¶ Sì. Ciò che aspettavamo era | ||
47 | 1983 | delle stellette che non si vedevano, ma di cui | ||
48 | 1983 | per davvero, perché non si poteva lavorare nella taiga | ||
49 | 1983 | subito si ricomponeva. Non si lamentava mai. Ragazzi e | ||
50 | 1983 | modo s’incrinava e si crepava. Più volte il | ||
51 | 1983 | i lastroni di ghiaccio si erano inclinati e rovesciati | ||
52 | 1983 | un brivido di paura. Si segnavano e invocavano la | ||
53 | 1983 | della vergine Maria. ¶ Marco si spaventava, inorridiva, eppure si | ||
54 | 1983 | si spaventava, inorridiva, eppure si sentiva sempre più attratto | ||
55 | 1983 | inesplicabili nefandezze. Infatti esso, si diceva, era anche bellissimo | ||
56 | 1983 | un’arscina di ghiaccio si vedevano i pesci nuotare | ||
57 | 1983 | lo era perché vi si specchiava il cielo, ma | ||
58 | 1983 | in un bicchiere. Eppure si trattava di acqua purissima | ||
59 | 1983 | sopra cui gli scienziati si rompevano il capo senza | ||
60 | 1983 | nevosi, dove la taiga si diradava. Anche quando parlava | ||
61 | 1983 | sul banco da lavoro, si sedeva sul seggiolone e | ||
62 | 1983 | stesso, sdegnoso e corrucciato. Si calava in una solitudine | ||
63 | 1983 | una solitudine silenziosa, come si fosse dimenticato chi gli | ||
64 | 1983 | ogni lavoro, e insieme si ritiravano nell’interno dell | ||
65 | 1983 | nell’interno dell’isba. Si sedevano su un pancone | ||
66 | 1983 | attaccato alla parete e si mettevano a bere silenziosi | ||
67 | 1983 | una vita diversissima, eppure si adattavano l’uno all | ||
68 | 1983 | altro come un coltello si adatta al suo fodero | ||
69 | 1983 | che di queste cose si occupasse la gente di | ||
70 | 1983 | le occasioni che gli si offrivano, perché non gli | ||
71 | 1983 | longevi, di quelli che si cibano soltanto di latte | ||
72 | 1983 | gli chiedevo. ¶ «Penso di sì. Andrò a bere due | ||
73 | 1983 | vodka col vecchio Anataj. Si sta bene laggiù.» ¶ Indagando | ||
74 | 1983 | o l’altro che si era perduto nella vastità | ||
75 | 1983 | come un vecchio sonnacchioso. Si trattava di un insieme | ||
76 | 1983 | stessa paura di chi si sente ricadere nello stato | ||
77 | 1983 | nello stato barbarico, e si aggrappa alle cose che | ||
78 | 1983 | definire le domande, subito si dissolvevano. Loro del resto | ||
79 | 1983 | che i nostri destini si mescolavano come le fiamme | ||
80 | 1983 | fanali a petrolio, che si uniscano a formare una | ||
81 | 1983 | lavorando. Che importava se si trattava dell’impresa di | ||
82 | 1983 | possibilità, e in esso si sommavano le colline, le | ||
83 | 1983 | mio stesso desiderio, quando si aggiravano silenziosi, con le | ||
84 | 1983 | con la cupola che si elevava sopra ogni chiesa | ||
85 | 1983 | non erano da contadina. Si può dire che il | ||
86 | 1983 | un niente. Subito però si dimenticava delle cose tristi | ||
87 | 1983 | anche le sue dimensioni si accordavano al senso dell | ||
88 | 1983 | la riempiva. Lo stesso si poteva dire per le | ||
89 | 1983 | precipitasse nella sventura. Ci si meravigliava quasi di non | ||
90 | 1983 | cose smaltate e dipinte, si leggeva la volontà di | ||
91 | 1983 | nella casa di Ajdym si respirava l’aria del | ||
92 | 1983 | dal re di Gerico, si fossero rifugiati nella casa | ||
93 | 1983 | nei suoi occhi, e si sentiva restituito a se | ||
94 | 1983 | Ajdym ed Anataj non si chiedeva mai niente. Avevano | ||
95 | 1983 | del vecchio, che spesso si mescolava col mio, avesse | ||
96 | 1983 | direzione. Pareva che Ajdym si divertisse a rivolgersi proprio | ||
97 | 1983 | padre, come suo nonno, si sarebbe considerato un uomo | ||
98 | 1983 | di tutta la zona si erano riuniti prima della | ||
99 | 1983 | scure, il segone… Quando si muovevano, tintinnavano come i | ||
100 | 1983 | birra. Poi gli uomini si dividevano per mestieri e | ||
101 | 1983 | settimane di lavoro, Marco si accorse di non trovare | ||
102 | 1983 | tronco di cedro e si guardò attorno in una | ||
103 | 1983 | universale. Senza i guanti si sentiva un poveraccio senza | ||
104 | 1983 | notti siberiane, in cui si sentiva l’ululato del | ||
105 | 1983 | il bramito dell’orso. Si perse dentro la malinconia | ||
106 | 1983 | solitudine, di irrealtà, e si vide calato e smarrito | ||
107 | 1983 | li aveva nascosti. Marco si mise a ridere. ¶ «Avete | ||
108 | 1983 | volte, con un guizzo, si metteva ad arrampicarsi sui | ||
109 | 1983 | e gli abeti, che si alzavano verso il cielo | ||
110 | 1983 | prevalentemente ai cavalli che si rivolgevano le sue predilezioni | ||
111 | 1983 | laggiù risorgevano in eterno, si sedevano accanto a lui | ||
112 | 1983 | avuto a lungo. Lei si illudeva di tenerlo in | ||
113 | 1983 | il luogo da cui si poteva dominare un uomo | ||
114 | 1983 | tagliato le ali come si fa ai galli, perché | ||
115 | 1983 | guardare le fate che si davano convegno sulla Tenca | ||
116 | 1983 | tempo tutte le fate si erano mutate in streghe | ||
117 | 1983 | da sopportare, e ci si rifugiava nelle illusioni e | ||
118 | 1983 | mago del legno. Quando si trattava di valutare la | ||
119 | 1983 | della sua lunghezza, lui si concentrava un momento in | ||
120 | 1983 | e sottili. Pareva non si fosse mai occupato se | ||
121 | 1983 | lontani da quell’avventura. Si erano buttati su di | ||
122 | 1983 | la sabbia del fiume. Si erano costruiti condotte forzate | ||
123 | 1983 | crivelli, vasche di decantazione. Si erano consumati gli occhi | ||
124 | 1983 | da fucile nel petto. Si trattava di un delitto | ||
125 | 1983 | il miraggio dell’oro si era spento nella gente | ||
126 | 1983 | gli operai stranieri, come si trattasse di un’influenza | ||
127 | 1983 | lupi, che nella notte si udivano distintamente, e il | ||
128 | 1983 | passo nella taiga, che si scuriva sempre più, in | ||
129 | 1983 | veniva interrotto, e non si udivano più i colpi | ||
130 | 1983 | aveva discussi e non si sarebbe mai sognato di | ||
131 | 1983 | mai sognato di farlo. Si limitava ad eseguirli, così | ||
132 | 1983 | stato soldato. Sentiva che si doveva, che così bisognava | ||
133 | 1983 | e la nostra stanchezza si esalava la gioia elementare | ||
134 | 1983 | isbe del cantiere non si vedevano più, e quelle | ||
135 | 1983 | qualsiasi, un ramo che si spezzava, lo sfrascare causato | ||
136 | 1983 | il proprio Dio, che si poteva sentire soltanto attraverso | ||
137 | 1983 | restava neppure in casa. Si metteva l’abito della | ||
138 | 1983 | il bianco della neve si decidesse a lasciare il | ||
139 | 1983 | tutta la settimana, e si metteva a falciare l | ||
140 | 1983 | In tutte le cose si gettava allo sbaraglio, senza | ||
141 | 1983 | sottovoce. In poche settimane si era già fatto amico | ||
142 | 1983 | capaci dei suoi barconi si riempivano ancora di pesce | ||
143 | 1983 | padrone come un tempo. Si stancava di stare in | ||
144 | 1983 | dell’artrite, ma subito si ricomponeva. Non si lamentava | ||
145 | 1983 | allegra. Ma ogni tanto si metteva a lamentarsi e | ||
146 | 1983 | un ordigno nero che si muoveva da sé, gettando | ||
147 | 1983 | l’ordine del mondo. Sì, padre Nichanor aveva ragione | ||
148 | 1983 | che la ferrovia non si doveva fare, e che | ||
149 | 1983 | Kirkovsk l’aveva dimenticato. Si diceva però che fosse | ||
150 | 1983 | cui sui giornali non si era mai parlato. Come | ||
151 | 1983 | risposte s’incrociarono e si mescolarono come lane filate | ||
152 | 1983 | avido di conoscenze, come si aspettasse che noi, venuti | ||
153 | 1983 | come andrà a finire…» Si carezzava il mento lentamente | ||
154 | 1983 | Alzò le spalle e si mise a raccontare di | ||
155 | 1983 | i venti del nord. Si lavorava alla luce di | ||
156 | 1983 | nel pozzo. Gli operai si ammalavano di polmoni, tisi | ||
157 | 1983 | perché all’aria consumata si aggiungeva anche il pulviscolo | ||
158 | 1983 | non servivano a niente. Si tossiva in continuazione. Se | ||
159 | 1983 | il buio della miniera si avrebbe avuto l’impressione | ||
160 | 1983 | stare in un sanatorio. Si lavorava a torso nudo | ||
161 | 1983 | tutto due mesi. Non si ricordava più bene nemmeno | ||
162 | 1983 | a una donna lontana. Si erano scritti per un | ||
163 | 1983 | raccontavano le loro cose si sentiva messo in un | ||
164 | 1983 | come un oggetto che si vende e si compra | ||
165 | 1983 | che si vende e si compra al mercato. Ma | ||
166 | 1983 | vivente che la ferrovia si era impastata con l | ||
167 | 1983 | dei riti, che non si usavano più sulla terra | ||
168 | 1983 | ferrovia, con la quale si mescolavano ormai da tanto | ||
169 | 1983 | infangata. Ma la neve si andava sciogliendo, e il | ||
170 | 1983 | il percorso di giorno si modificava in un fiume | ||
171 | 1983 | che nella stagione qualcosa si andava modificando, e che | ||
172 | 1983 | dentro la taiga, come si aspettasse ogni momento d | ||
173 | 1983 | visti al cantiere. Non si sapeva neppure se stessero | ||
174 | 1983 | lavorava Silvestro, nella quale si ricavavano con le mine | ||
175 | 1983 | cane rabbioso, ma ci si scaldava lavorando, e dopo | ||
176 | 1983 | con me perché imparasse, si ambientasse, e non fosse | ||
177 | 1983 | il pensiero della ferrovia si velava di un’ombra | ||
178 | 1983 | ai primi di aprile, si mise silenziosamente a nevicare | ||
179 | 1983 | creatura il cui destino si realizzava completamente sulla terra | ||
180 | 1983 | che, da quel che si sentiva dire, appariva insaziabile | ||
181 | 1983 | erano convinti copertamente che si trattasse di un malocchio | ||
182 | 1983 | affrontare la vita secondo si presenta di volta in | ||
183 | 1983 | dieci minuti. Certe volte si guardava in giro smarrito | ||
184 | 1983 | di stupori, come non si rendesse conto del fatto | ||
185 | 1983 | Tuttavia, nello stesso tempo, si era subito adattato al | ||
186 | 1983 | dice?» ¶ «Gli operai. E si dice pure che quelli | ||
187 | 1983 | presenza in certo modo si respirava anche in Siberia | ||
188 | 1983 | perché il suo ritratto si vedeva pure a Kirkovsk | ||
189 | 1983 | suoi anni, e poi si metteva a divagare sulle | ||
190 | 1983 | bacino. Ma le ossa si erano aggiustate male, lui | ||
191 | 1983 | il suo mestiere non si poteva più discorrere. E | ||
192 | 1983 | turno. Il suo cuore si era riempito di ignoti | ||
193 | 1983 | un lavoro definito quasi si vergognava di esistere. Provava | ||
194 | 1983 | momento della sua vita si era sentito altrettanto superfluo | ||
195 | 1983 | già pensando, cosa credete…» ¶ Si grattava i capelli, come | ||
196 | 1983 | da quando il villaggio si era gremito di operai | ||
197 | 1983 | operai. ¶ Finì di vestirsi, si mise il giubbotto di | ||
198 | 1983 | straniera. Marco e Bastiano si misero seduti su un | ||
199 | 1983 | anche una scure rugginosa. Si mise a spaccare i | ||
200 | 1983 | che ci legavano subito si sbriciolavano e si dissolvevano | ||
201 | 1983 | subito si sbriciolavano e si dissolvevano. Io intanto cercavo | ||
202 | 1983 | delle stanze. ¶ L’isba si scaldò rapidamente, e fu | ||
203 | 1983 | come se un treno si fosse rimesso in movimento | ||
204 | 1983 | rubatori e predoni, dove si macchinassero cupezze e piraterie | ||
205 | 1983 | fosse una accanita fumatrice. Si chiamava Katja. Parlava con | ||
206 | 1983 | stormo di cornacchie che si erano posate sul tetto | ||
207 | 1983 | della rimessa. Gli uccelli si levarono in volo gracchiando | ||
208 | 1983 | furori della donna, che si scagliava contro di loro | ||
209 | 1983 | lei un ribrezzo istintivo. Si chiamava Mironicha, come presto | ||
210 | 1983 | figure del villaggio che si notavano di più. Katja | ||
211 | 1983 | mangiatore ed anche, be’, sì, bisognava pur dirlo, anche | ||
212 | 1983 | Lui, durante l’operazione, si buttava via dalle risate | ||
213 | 1983 | un villaggio balcanico che si era ribellato ai turchi | ||
214 | 1983 | durata mesi e mesi, si era fermata a Kirkovsk | ||
215 | 1983 | appena l’ebbe vista, si infatuò di lei come | ||
216 | 1983 | finito per dirgli di sì. Aveva avuto con lui | ||
217 | 1983 | lepri e marmotte. Lei si metteva a cucinare con | ||
218 | 1983 | amici. Mangiavano e poi si mettevano a ballare, mentre | ||
219 | 1983 | stabilmente dalle malinconie. Come si poteva continuare con la | ||
220 | 1983 | Gobi, e invano lui si ostinasse a seminarlo. Su | ||
221 | 1983 | o dei cacciatori che si erano avventurati troppo in | ||
222 | 1983 | troppo in là, e si erano perduti. Si aggiunse | ||
223 | 1983 | e si erano perduti. Si aggiunse alla schiera dei | ||
224 | 1983 | gente del villaggio come si conosce una filastrocca o | ||
225 | 1983 | dimenticati, e di loro si ricordavano soltanto i vecchi | ||
226 | 1983 | vecchi, la cui mente si aggirava sempre attorno a | ||
227 | 1983 | fucile a tracolla, e si ritrovassero tra di loro | ||
228 | 1983 | implacabile, micidioso, eterno, che si era fatto il nido | ||
229 | 1983 | volte, pensando a loro, si impantanava in malinconie umide | ||
230 | 1983 | tenerla in ordine. Marco si era già spinto fino | ||
231 | 1983 | anche con l’isba si sentivano senza certezze, perché | ||
232 | 1983 | cucs. Dico bene?». E si muoveva tra le pareti | ||
233 | 1983 | con la sua tribù, si era sistemato a Kirkovsk | ||
234 | 1983 | che da Ulan Ude si sarebbe diramata la linea | ||
235 | 1983 | di lavoro prima che si potessero vedere i camini | ||
236 | 1983 | locomotiva, da quelle parti. Si stava ancora disboscando la | ||
237 | 1983 | verste, o poco più, si scendeva verso la Mongolia | ||
238 | 1983 | paese, salutando ognuno perché si accorgesse di me, di | ||
239 | 1983 | dello Zar, che lui si poteva permettere perché era | ||
240 | 1983 | Ulan Ude: ecco, quelli sì, quelli erano lavori seri | ||
241 | 1983 | e che a volte si metteva a saltare sui | ||
242 | 1983 | più a trovarle, come si fossero dissolte nel niente | ||
243 | 1983 | molto forte, ma non si fermava mai. Il rullio | ||
244 | 1983 | se fossimo rumeni. Spesso si mettevano a rovistare dentro | ||
245 | 1983 | giorno, senza motivazioni evidenti si toglieva i valenki, e | ||
246 | 1983 | per cui le voci si caricavano di profonde commozioni | ||
247 | 1983 | con una voce baritonale si mise a raccontare del | ||
248 | 1983 | sull’enorme lago che si era formato, con le | ||
249 | 1983 | accompagnati dal pensiero che si entrava sempre più nella | ||
250 | 1983 | Ogni tanto il treno si fermava a una piccola | ||
251 | 1983 | quelle solitudini… ¶ A volte si scorgeva il villaggio appena | ||
252 | 1983 | una stazioncina il treno si fermò più a lungo | ||
253 | 1983 | piuttosto grande il treno si fermò in mezzo alla | ||
254 | 1983 | impresa smarrita, insensata, che si era bloccata contro le | ||
255 | 1983 | scarsa sicurezza delle piste. Si parlava di predoni di | ||
256 | 1983 | di assaltatori di diligenze. Si sussurrava vi fossero vere | ||
257 | 1983 | Quelli a cavallo non si sognavano neppure di andare | ||
258 | 1983 | asiatiche e misteriose. Se si scambiavano una parola tra | ||
259 | 1983 | Europa, e per anni si adattavano a vivere nella | ||
260 | 1983 | quale ogni cinquanta verste, sì e no, si apriva | ||
261 | 1983 | verste, sì e no, si apriva la radura di | ||
262 | 1983 | serie di quinte e si perdevano nella lontananza. Quelle | ||
263 | 1983 | lì non capii. Credetti si trattasse del suo nome | ||
264 | 1983 | mostrandomi le montagne. Allora si accese dentro di me | ||
265 | 1983 | certo senso rassicurato che si vedessero dei monti perché | ||
266 | 1983 | impervi e rocciosi, lo si capiva anche se erano | ||
267 | 1983 | dei punti neri che si muovevano in cerchio lentamente | ||
268 | 1983 | non conteneva né un sì né un no. Pensavo | ||
269 | 1983 | non avevo nessuna informazione? Sì, non v’era nessun | ||
270 | 1983 | sul nostro taràntas nessuno si dette il minimo pensiero | ||
271 | 1983 | come, la taiga mi si addiceva. Mi pareva, in | ||
272 | 1983 | le tigri, che non si vedevano ma che forse | ||
273 | 1983 | vedevano ma che forse si sentivano, e che per | ||
274 | 1983 | a cambiare i cavalli. Si trattava sempre di un | ||
275 | 1983 | alle pareti, i russi si mettevano a cantare. I | ||
276 | 1983 | loro occhi diventavano brillanti, si perdevano in lontananze indefinite | ||
277 | 1983 | in lontananze indefinite e si gremivano di nostalgie. Il | ||
278 | 1983 | trasportato noi, e poi si perdeva nel nulla, per | ||
279 | 1983 | Attraverso i finestrini non si vedeva quasi niente perché | ||
280 | 1983 | e anche all’interno si sentivano le folate di | ||
281 | 1983 | lago così limpido che si riusciva a scorgerne i | ||
282 | 1983 | ogni prospettiva. ¶ I compagni si addormentarono presto, ma io | ||
283 | 1983 | occhi giallastri, in cui si condensava tutta la luminosità | ||
284 | 1983 | della notte. Non abbaiò. Si limitò a seguirmi con | ||
285 | 1983 | del bosco il cielo si schiariva sempre di più | ||
286 | 1983 | anche noi. Lo starosta si mise la mano sul | ||
287 | 1983 | per i viaggiatori. Bastiano si lisciava e si arricciava | ||
288 | 1983 | Bastiano si lisciava e si arricciava i baffi nervosamente | ||
289 | 1983 | Con me gli operai si confidavano. Mi dicevano anche | ||
290 | 1983 | sete di giustizia, che si esalava in suppliche e | ||
291 | 1983 | fiocchi. Come Bastiano, quando si chinava sopra la pietra | ||
292 | 1983 | di misura perfetta, che si potevano sovrapporre alle altre | ||
293 | 1983 | in ogni direzione, e si era calato negli usi | ||
294 | 1983 | parola del linguaggio, quasi si trattasse di una palude | ||
295 | 1983 | era più salvezza. Non si allontanava mai troppo da | ||
296 | 1983 | tagliati dalle slitte spartineve, si potevano leggere gli strati | ||
297 | 1983 | e di timori, adesso si era fatta piuttosto tranquilla | ||
298 | 1983 | combinazioni astrali, e ambedue si occupavano dell’evento che | ||
299 | 1983 | pesca. Mi persuasi che si lasciasse andare alla sapienza | ||
300 | 1983 | tanto qualcuna di esse si affacciava alla balaustra delle | ||
301 | 1983 | voce impaziente. Lo scalpiccio si faceva più agitato e | ||
302 | 1983 | di lena. ¶ «Vado io» si offerse il padre. ¶ «Ma | ||
303 | 1983 | a una grotta. Non si vedeva nemmeno una stella | ||
304 | 1983 | cornice del tempo, che si era messo a galoppare | ||
305 | 1983 | stato e che tutto si era dissolto. «Andiamo, andiamo | ||
306 | 1983 | che talvolta dal bosco si spingevano fino in città | ||
307 | 1983 | città. Una luce estenuata si diffondeva tra gli alberi | ||
308 | 1983 | nella pianura. In lontananza si vedevano appena le montagne | ||
309 | 1983 | di neve. Ogni tanto si udivano dei colpi secchi | ||
310 | 1983 | sacca da viaggio, che si poteva trasportare senza fatica | ||
311 | 1983 | della città, dove Ekaterinburg si spegneva lentamente, modificandosi e | ||
312 | 1983 | condotto da loro. Bastiano si era un po’ organizzato | ||
313 | 1983 | in una città che si affacciava alla Siberia. Avremmo | ||
314 | 1983 | Se fossimo scomparsi pochi si sarebbero accorti della nostra | ||
315 | 1983 | che valeva. Bastiano invece si sentiva minacciato e oppresso | ||
316 | 1983 | grandi spazi della Russia. Si ricordava sempre di un | ||
317 | 1983 | lettere spedite dalla famiglia si perdevano chissà dove. Erano | ||
318 | 1983 | come se l’uomo si fosse perduto nella steppa | ||
319 | 1983 | estero, di qualunque paese si trattasse, e stava eternamente | ||
320 | 1983 | tensione dentro di me, si dilatava, si sollevava. Io | ||
321 | 1983 | di me, si dilatava, si sollevava. Io conoscevo, sia | ||
322 | 1983 | c’entriamo?» ¶ Ma Bastiano si sbagliava. Il progetto della | ||
323 | 1983 | villaggio della Transbajkalia che si chiamava Kirkovsk. Da tempo | ||
324 | 1983 | chiamava Kirkovsk. Da tempo si sentiva dire e si | ||
325 | 1983 | si sentiva dire e si leggeva che gli sforzi | ||
326 | 1983 | maggiori dell’impresa adesso si concentravano sul Bajkal. La | ||
327 | 1983 | parte meridionale. Da anni si lavorava a scavare gallerie | ||
328 | 1983 | a picco sul lago. Si costruiva pezzo per pezzo | ||
329 | 1983 | portavo dentro e che si svegliava ogni tanto? O | ||
330 | 1983 | d’impressioni stralunate, e si mise in moto il | ||
331 | 1983 | era totale. Sembrava non si rendesse conto non soltanto | ||
332 | 1983 | una nervosa perplessità, che si mostrava nel suo continuo | ||
333 | 1983 | La sveglia di Marco si era messa a trillare | ||
334 | 1983 | quell’avventura. «Auf! Aufstehen!» si era messo a gridare | ||
335 | 1983 | e mezzo, tanto valeva si mettessero subito a riempire | ||
336 | 1983 | avesse penetrato, e non si potesse grattar via in | ||
337 | 1983 | quella delle brezze che si avvertivano di mattina e | ||
338 | 1983 | immenso. In ogni lato si estendevano le sue pianure | ||
339 | 1983 | viva degli spazi che si dilatavano attorno a me | ||
340 | 1983 | governo del mio paese. Si chiamava Ratchis. Molti secoli | ||
341 | 1983 | di vodka che non si poteva scolare da soli | ||
342 | 1983 | sfiorava la sua pelliccia. Si sentiva che l’aria | ||
343 | 1983 | di là del fiume, si scorgevano nidi di gazze | ||
344 | 1983 | le venivo dicendo Irina si fece presto un disegno | ||
345 | 1983 | Se cercate una stanza, si potrebbe combinare a casa | ||
346 | 1983 | della vita tranquilla, dove si poteva dormire in pace | ||
347 | 1983 | in un cantiere dove si preparavano le pietre per | ||
348 | 1983 | zia e il padre si muovevano come ombre silenziose | ||
349 | 1983 | incerte notizie di Kostja. Si trovava in un villaggio | ||
350 | 1983 | con la sensazione che si portassero via qualcosa di | ||
351 | 1983 | da Irina, le moltiplicava, si faceva la cassa armonica | ||
352 | 1983 | di cose indifferenti, che si tenessero ben distanti dal | ||
353 | 1983 | loro strada. Per lei si trattava di un’eventualità | ||
354 | 1983 | globi di fumo che si dissipavano sopra il mio | ||
355 | 1983 | di fuga di Irina si riducevano e diventavano insignificanti | ||
356 | 1983 | avrebbe sopportato. Il padre si trasferì nella camera di | ||
357 | 1983 | l’ufficio postale. Non si vedeva ancora niente, ma | ||
358 | 1983 | al minimo rumore e si rimpiattavano tra le foglie | ||
359 | 1983 | nemmeno in quale direzione si trovasse la città. ¶ Il | ||
360 | 1983 | più il suo pensiero. Si era infilato dentro una | ||
361 | 1983 | sviluppavano tutta la natura. Si mise a dire alla | ||
362 | 1983 | e nelle lepri, e si svegliava e prendeva coscienza | ||
363 | 1983 | scherzasse. ¶ I miei pensieri si rivolgevano piuttosto in direzione | ||
364 | 1983 | con brividi lunghi come si era sfasciata la sua | ||
365 | 1983 | messo in pensione. Kostja si era messo a sognare | ||
366 | 1983 | sogni. Perché le famiglie si sfasciavano, e ognuno seguiva | ||
367 | 1983 | zampettii degli uccelli e si divertiva a immaginare di | ||
368 | 1983 | immaginare di che volatile si trattasse. Se riuscivamo a | ||
369 | 1983 | provava emozioni rabbrividite, e si stringeva a me sorridendo | ||
370 | 1983 | in ferrovia. Certe volte si dimenticava che suo padre | ||
371 | 1983 | e Bastiano, al cantiere, si sentivano calati da tempo | ||
372 | 1983 | ci lavoravano direttamente, e si limitavano a tagliare pietre | ||
373 | 1983 | verso il futuro, e si aspettasse a breve scadenza | ||
374 | 1983 | e più ricco. Quando si metteva i suoi guanti | ||
375 | 1983 | di più colori, Marco si calava ancora meglio dentro | ||
376 | 1983 | sorpresa e di attesa. Si sentiva dentro delle zone | ||
377 | 1983 | po’ velata e assorta. Si era sentito subito in | ||
378 | 1983 | non lo avevo invitato. Si era già investito dell | ||
379 | 1983 | di gioco. A volte si metteva a seguire ragazzini | ||
380 | 1983 | impedivano quasi di respirare. Si ficcava nel bosco, che | ||
381 | 1983 | costantemente nei suoi pensieri. Si figurava che egli non | ||
382 | 1983 | e i loro piedi si posavano frettolosamente sulle passatoie | ||
383 | 1983 | Solo da lui ci si poteva aspettare giustizia. ¶ Un | ||
384 | 1983 | e la martellina, gli si riacutizzava il dolore di | ||
385 | 1983 | rigurgitarla. Finalmente anche lì si misero a fare il | ||
386 | 1983 | il terrapieno, che presto si sarebbe unito al nostro | ||
387 | 1983 | mise allegria, forse perché si cominciava una nuova costruzione | ||
388 | 1983 | scavata in una montagna si era trasformata in un | ||
389 | 1983 | un terrapieno già costruito si era messo ad affondare | ||
390 | 1983 | vicini ai cantieri. Essi si erano riempiti di un | ||
391 | 1983 | un’entità malefica che si era insinuata nel cantiere | ||
392 | 1983 | un verme solitario che si sia istallato in un | ||
393 | 1983 | soldi, e al massimo si lasciava andare a una | ||
394 | 1983 | per vedere quando essa si sarebbe illuminata della sua | ||
395 | 1983 | andargli a catafascio… ¶ Arrigo si mise in aspettativa del | ||
396 | 1983 | finiti, quando una notte si scatenarono i venti freddi | ||
397 | 1983 | il vento, la neve si sarebbe sciolta, e il | ||
398 | 1983 | che la regolarità non si sarebbe ripristinata nel tempo | ||
399 | 1983 | giustificazioni, perché l’inverno si era introdotto abusivamente in | ||
400 | 1983 | pieno autunno. ¶ Un giorno si diffuse la notizia che | ||
401 | 1983 | allegri sulla neve che si stava sciogliendo nel sole | ||
402 | 1983 | di mezzogiorno, il cielo si oscurò, e mise la | ||
403 | 1983 | fu scomparso, e non si riusciva più nemmeno a | ||
404 | 1983 | passo. Un’ombra fredda si era andata addensando dentro | ||
405 | 1983 | noi, e chissà quando si sarebbe ritirato. Bisognava lasciargli | ||
406 | 1983 | precedevano le spaccature. ¶ «Che si fa?» chiese Bastiano. ¶ «Si | ||
407 | 1983 | si fa?» chiese Bastiano. ¶ «Si va avanti. Le isbe | ||
408 | 1983 | Mi seguirono senza replicare. Si affidavano a me, né | ||
409 | 1983 | e rapinose. Il sarma si era portato via persino | ||
410 | 1983 | e l’alito già si andava condensando in un | ||
411 | 1983 | da soldato, una volta si era perso coi compagni | ||
412 | 1983 | Ogni tanto, senza che si capisse bene perché, aveva | ||
413 | 1983 | nel fatto che lo si dicesse capace di dominare | ||
414 | 1983 | quasi buio. Non ci si vedeva a poche arscine | ||
415 | 1983 | stavano ancora a cacciare? Si ritiravano nelle tane alle | ||
416 | 1983 | apocalisse avrebbero potuto risvegliarci. Sì, era quello senza dubbio | ||
417 | 1983 | silenzio. Il nostro passo si faceva faticoso, ma continuavamo | ||
418 | 1983 | ero davvero così disperato? Sì, lo ero, e nello | ||
419 | 1983 | strani e incoerenti, che si erano svolti a casaccio | ||
420 | 1983 | cessò e la tormenta si ritirò dietro di lui | ||
421 | 1983 | dure come risi, e si poteva camminare speditamente. Anche | ||
422 | 1983 | fu chiaro che qualcosa si era andato spegnendo alle | ||
423 | 1983 | che il mio animo si dilatasse e crescesse su | ||
424 | 1983 | dal fatto che Bastiano si mise improvvisamente a parlare | ||
425 | 1983 | e che invece non si era mai visto. Aveva | ||
426 | 1983 | il posto a tavola, si sapeva il suo nome | ||
427 | 1983 | più giorni, finché ci si era stancati di parlarne | ||
428 | 1983 | di parlarne. ¶ «Russo Vincenzo, si chiamava. Veniva da un | ||
429 | 1983 | Una sorpresa lo aspettava. Si era sposata. E, ciò | ||
430 | 1983 | mi diceva anzi che si avvicinava il momento in | ||
431 | 1983 | le cose confusamente. Ma si può rimediare.» ¶ Anataj sorrise | ||
432 | 1983 | in qua i giovanotti si occupano delle cose dei | ||
433 | 1983 | soltanto a quelli che si riferivano alla soddisfazione del | ||
434 | 1983 | caricati per dire di sì a tutto ciò che | ||
435 | 1983 | in prima linea, dove si combatte e si muore | ||
436 | 1983 | dove si combatte e si muore. Non marcavamo mai | ||
437 | 1983 | roccioso, sopra il quale si potevano costruire i piloni | ||
438 | 1983 | temevo che i compagni si fissassero sul malinconico pensiero | ||
439 | 1983 | tutto dentro di noi si limasse e si guastasse | ||
440 | 1983 | noi si limasse e si guastasse lentamente, e ci | ||
441 | 1983 | senza fondo, dal quale si poteva attingere all’infinito | ||
442 | 1983 | avevamo alle nostre spalle si confondevano tra loro. Parevano | ||
443 | 1983 | medesimo giorno, eterno, che si ripresentava per burla sopra | ||
444 | 1983 | e sembrava che non si dovesse mai arrivare al | ||
445 | 1983 | tutta la regione, che si fosse spinto più lontano | ||
446 | 1983 | e della sua costruzione si sarebbe parlato come di | ||
447 | 1983 | avrebbero potuto dire: “Eh, sì, ci ho lavorato anch | ||
448 | 1983 | valli, quella di Resia, si era stabilita da tempo | ||
449 | 1983 | di russi. Così almeno si diceva. Di certo v | ||
450 | 1983 | quello che abbiamo.» ¶ «Ma sì. Figurati. Io mica mi | ||
451 | 1983 | testa di morto che si vedeva volare in eterno | ||
452 | 1983 | cantieri, in attesa che si posasse su uno di | ||
453 | 1983 | di pietre. Il cavallo si era imbizzarrito all’improvviso | ||
454 | 1983 | In un tempo rapidissimo si diffusero tutte le possibili | ||
455 | 1983 | cantiere in ogni momento si sarebbe potuto levare in | ||
456 | 1983 | sappiamo tutti. Ma quando si guardano da vicino non | ||
457 | 1983 | neanche vere, e non si riesce a darsi pace | ||
458 | 1983 | di lavorare all’impresa si fosse rassodato al punto | ||
459 | 1983 | tane di talpa. ¶ Quando si parlò di altre disgrazie | ||
460 | 1983 | in cantieri lontani, Arrigo si spaventò per davvero, e | ||
461 | 1983 | con la sua partenza, si sarebbe verificata una grossa | ||
462 | 1983 | non sapevamo quando essa si potesse ritenere inaridita del | ||
463 | 1983 | occuparsi di lui. Egli si sentiva a suo agio | ||
464 | 1983 | mimetizzato nel gruppo, e si comportava esattamente come gli | ||
465 | 1983 | risposta ci sarebbe stata, si era chiesto come potesse | ||
466 | 1983 | ferrovia, di cui nessuno si accorgeva. Perciò gli pareva | ||
467 | 1983 | gli sarebbe mancato, e si sarebbe sentito come un | ||
468 | 1983 | sensazione che in Siberia si potesse perdersi perché era | ||
469 | 1983 | XIV ¶ La tormenta ¶ Arrigo si consolava soltanto al pensiero | ||
470 | 1983 | un fantasma in cui si davano convegno soltanto stravolte | ||
471 | 1983 | una casa abbandonata. Non si sarebbe troppo meravigliato se | ||
472 | 1983 | dimenticato da tutti. Nessuno si ricorderebbe nemmeno che sono | ||
473 | 1983 | insidie spaventanti. Ogni tanto si risapeva che era stata | ||
474 | 1983 | dai lupi, e lui si sentiva subito lambito da | ||
475 | 1983 | annoso, quasi cieco, che si era infuriato di colpo | ||
476 | 1983 | un vulcano spento che si svegli all’improvviso. Anche | ||
477 | 1983 | che sotto il lago si verificavano terremoti con impressionante | ||
478 | 1983 | gente gli pareva rassicurante. Si era saputo che in | ||
479 | 1983 | protagonisti erano siberiani. Non si sentiva del tutto sicuro | ||
480 | 1983 | dove ormai da anni si era ingaggiato il lunghissimo | ||
481 | 1983 | rifiutava la ferrovia, e si schierava spiritualmente dalla parte | ||
482 | 1983 | voci di funzionari che si facevano pagare dagli impresari | ||
483 | 1983 | senza occulte elargizioni, niente si muovesse e niente funzionasse | ||
484 | 1983 | nostra opera all’impresa si velava di nebbie umide | ||
485 | 1983 | rovesciarsi nel suo contrario. Si andava rinsaldando invece un | ||
486 | 1983 | Dopo settimane di attesa si seppe che intanto dovevamo | ||
487 | 1983 | di quello definitivo, che si sarebbe fatto soltanto dopo | ||
488 | 1983 | tal modo le cose si allungavano, si moltiplicavano per | ||
489 | 1983 | le cose si allungavano, si moltiplicavano per due, e | ||
490 | 1983 | tutto il nostro slancio si sarebbe esaurito, perché certe | ||
491 | 1983 | rientrava certamente nel numero) si potevano fare una volta | ||
492 | 1983 | di esecuzione della ferrovia si raddoppiavano, e che la | ||
493 | 1983 | la fine di essa si allontanava sempre più, ci | ||
494 | 1983 | avesse giudicati e condannati. Sì, sì, era così. Eravamo | ||
495 | 1983 | giudicati e condannati. Sì, sì, era così. Eravamo fratelli | ||
496 | 1983 | diffusa che la ferrovia si sarebbe finita chissà quando | ||
497 | 1983 | chissà quando. Da come si erano messe le cose | ||
498 | 1983 | l’altro. Forse, come si era sempre sussurrato, non | ||
499 | 1983 | irsuta disperazione. A noi si poteva chiedere qualunque sacrificio | ||
500 | 1983 | ma in nessun modo si doveva chiudere la fontana |