Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

a lui fosse intervenuto, si sarebbe contro al perdonare

Il giovane così concio si partì, e tornossi al

La parte de' Neri si ridusse a casa Frescobaldi

appresso tutti i popolani, si partiro, et chi lavorava

Cancellieri per li Fiorentini si racconciassono insieme, ma i

in favore de' Ghibellini, sì mandarono a Corte a

fu dinanzi da lui, sì 'l pregò che faciesse

guerra con niuno; onde si tornò in Firenze, e

gli altri, avvenne che si trovarono insieme in casa

che la prese, ella si partia. Ma non di

che erano armati perchè si guardavano dei Donati, ed

appunto perchè li riconoscessero, si spinsero loro addosso coi

il naso, ben non si seppe da chi, e

et per ciò fare si fece il pilastro a

Vecchio, et convenne che si rimovesse la statua di

giullari; e spezialmente uno si chiamava Scampolino, che rapportava

rapportava molto peggio non si dicea, perchè i Cerchi

dicea, perchè i Cerchi si movessono a briga co

per ricoverare loro stato, sì mandarono loro ambasciadori a

erano esaltate e sfrenate sì più assai, e così

anno ultimo del secolo, si sparse tra' cristiani una

Roma;265 da due milioni si conta che vi passarono

d'Asti, che vi si trovò. Di Firenze vi

e l'altro. Ancora si può dubitare se allora

memoria del giubileo pur si trova nel Purgatorio; cioè

Bianca e Nera: onde si fa molto probabile, che

schietto uomo ei ci si mostra per ogni dove

et sette incominciate, non273 si faceva eletione de' Priori

quasi la città non si commovesse a subuglio, e

parte de' Donati non si voleano partire, mostrando che

lettere. E alle villate si comandò pigliassono i passi

Iacopo de' Bardi tanto si procurò, che i Lucchesi

i Lucchesi ubidissono. ¶ «Molto si palesò allora la volontà

dispiacque assai; e però si levò uno di non

il Cardinale, il quale si ficcò nell'asse. E

il Cardinale per paura sì partì di quindi, e

i consigli palesi non si può dare più moneta

Dante; e contuttochè esso si scusi» (certo nella medesima

a Castello della Pieve, si rimase di fuori. A

che a lui non si debba imputare. Più dice

parte et l'altra, si vollono assalire onde tutta

ch'era alla morta, si levarono a romore. Et

cavallo in questa baruffa, si deduce che, quantunque infermo

e del macigno, ¶ Ti si farà per tuo ben

tra li lazzi sorbi ¶ Si disconvien fruttare il dolce

incolpato messer Corso. Non si cercò il maleficio, perocchè

il maleficio, perocchè non si potea provare; ma l

quali erano ben veduti, sì perchè erano uomini di

seconda, che niuna legazione si ascoltava, o a niuna

ascoltava, o a niuna si rispondeva, niuna legge si

si rispondeva, niuna legge si riformava, a niuna si

si riformava, a niuna si derogava, niuna pace si

si derogava, niuna pace si faceva, niuna guerra pubblica

faceva, niuna guerra pubblica si prendeva, e, brevemente, niuna

quale alcun pondo portasse si pigliava, se egli in

i filosofi.»226 Peccato è sì, che in mezzo a

scostasse, e facendosi matricolare, si venisse più e più

di rigettarla; se non si voglia fare il medesimo

tanto più probabile che si dessero a Dante, uomo

in patria, e non si fosse acquistato nome di

a cavallo, e con sì poca pompa, che sovente

era con istenti, come si può vedere due secoli

capitano di 500 fanti, questi si accostò agli Aretini, e

entrasse in tali trattati, si vede dal capitolo 13 del

Roma per aderirvi, vennevi sì, ma accompagnato dai due

non trovandosi memoria di sì gran fatto negli storici

Machiavello lor negligenza; e si può credere, che avendo

scrittori troppe numerose opere si rifiuterebbero, se s'ammettesse

nel popolo fiorentino. Più si studiano questi tempi del

medio evo italiano, più si vede che fu loro

quali cose, conveniva che si raunassero i sindaci ed

Santa Croce di maggio, si fondò la grande e

piccola a comparatione di sì fatta città; et ordinarono

Arno, ch'erano Ghibellini, sì ordinarono che nel detto

d'Arno-di-sopra si facessono due nobili terre

Due anni dopo, nel 1298, «si cominciò a fondare il

Finalmente, «nel 1299 di novembre, si cominciò a fondare le

tempo che non vi si murò più innanzi.»241 E

i Fiorentini quando intrapresero sì ampia cerchia. E così

fue riedificata o prima, sì di grandezza et potenza

grandezza et potenza, et sì di numero di genti

per tutta la città si faceano le brigate, e

poi condannatine e dispersi, si confusero in breve con

stessa, se non vi si trovasse impigliato il nostro

dire, non poche contraddizioni si trovano, ed alcune forse

squarci originali. Ei mi si dirà forse che non

vicinato di Dante crebbe sì da farsi, per cagione

immortale. «Per le invidie si cominciarono tra' cittadini le

una principale et maggiore si cominciò nel sesto dello

Donati. L'una parte si mosse per invidia, e

di sangue, ma non sì ricchi. Onde veggendo i

l'ebbe. Di che si generò molto scandalo e

sen gìo ¶ Senza palarmi, sì com'io stimo; ¶ Ed

fu della donna che si chiamò Madonna Bianca, e

per opposito, gli altri si dissero Cancellieri Neri (e

infino a questo dì si conteneano con gli detti

ultimo; posciachè il Poeta si meraviglia di vederlo già

Dove tempo per tempo si ristora. ¶ Ed egli a

Ed egli a me: sì tosto m'ha condotto

impeti ¶ Colui che mo si consola con nanna. ¶ Deh

tanto meno se vi si aggiunga e l'impenitenza

quale volendo trarla, non si sa per qual ragione

aggiunta sulla volontà efficace, si debba inferire che la

la mente tua ben si riguarda, ¶ Non mi ti

che tu mi dici, ¶ Sì che 'l raffigurar m

fansi nostre voglie stesse. ¶ Sì che, come noi siam

mare, al qual tutto si muove ¶ Ciò ch'ella

cielo è paradiso, e sì la grazia ¶ Del Sommo

non vi piove. ¶ Ma sì com'egli avvien, s

la gola, ¶ Che quel si chiere, e di quel

chiere, e di quel si ringrazia; ¶ Così fec'io

Nel vostro mondo giù si veste e vela; ¶ Perchè

n fino al morir si vegghi e dorma ¶ Con

dolce chiostra: ¶ Dio lo si sa qual poi mia

l'ingiunta penitenza, che sì eccellente quasi Barone stette

di quelle novelle, onde si spiegano dal volgo o

in tal famiglia, come si scorge in un luogo

vi fu, rimase o si fece amico sì de

o si fece amico sì de' più giovani e

pettegolezzi i quali appunto si fanno ne' vicinati per

generata, ¶ Fiorenza, in te, sì che tu già ten

trionfo guelfo, fu partecipe sì del governo guelfo durante

tempi, ogni volta che si vuol negare la potenza

stimato potere; ed, o si ritorna a restituir ai

di potenza legale, o si progredisce a tor loro

ultimo termine. In Firenze si venne a questo. Sollevossi

e fecesi leggi, che si chiamarono Ordini della giustizia

e che i maleficii si potessero provare per due

in coscienza, cosicchè non si potesser rifare, e lagnavasi

alcuni fediti. L'accusa si fe da amendue le

le parti, e però si convenia procedere secondo gli

popolo lo seguisse, e si ritraesse per le sue

del cavallo: il perchè si tornò a dietro. I

il furore; e crebbe sì, che eglino arsono la

modo che mai non si trovarono. Molti feciono di

celati. ¶ «Il dì seguente si raunò il consiglio, e

che le cose rubate si rendessono al Podestà, e

fusse pagato: e così si fe, e partissi.»220 Anche

timore di sua persona, si fuggio di palagio, di

Avvegna che col popol si rauni ¶ Oggi colui che

nè di grande potere si trassono del numero de

Aldighieri, poeta fiorentino.224 Onde si vede quanto vano sia

quei mezzi termini che si usano ne' governi liberi

al governo di quella si diede. E fugli in

di Leon Poggi) «elle si trassero verso me per

la mia voce era sì rotta dal singulto del

occasione; la quale tanto si riferisce ai fatti narrati

quella ha nome Amor; si mi somiglia.157 ¶ E di

principalmente chè quanto più si confrontino l'une coll

sia lo Signore che sì mirabilmente sa operare!»160 Ora

a miracol mostrare. ¶ Mostrasi sì piacente a chi la

che dalla sua labbia si mova ¶ Un spirito soave

gentile, ¶ Che nessun la si può recare a mente

beata Beatrice.163 » Barbari, ci si conceda di soggiugnere, barbari

maravigliar l'eterno Sire; ¶ Sì che dolce desire ¶ Lo

Non era degna di sì gentil cosa.165 ¶ ––––– ¶ E spesse

color nel viso; ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ¶ E sì fatto divento, ¶ Che dalle

quel ch'io sono; ¶ Sì mi fa travagliar l

vita, ¶ La qual è sì invilita, ¶ Ch'ogni uom

la mia donna il si vede, ¶ Ed io ne

donna ond'io vo sì dolente, ¶ Tanto dolore intorno

più belli che allor si facessero, e caro alle

poi ovunque lo vedea, si facea d'una vista

di simile colore gli si mostrava tuttavia. Ed egli

di questa donna in sì nuova condizione, che molte

acciocchè la mia vita si riposi. E molte volte

quasi altro pensare! Poi si rilevava un altro pensiero

siccome nella Vita Nova si può vedere. E siccome

se non misericordioso, perchè sì volentieri lo senso di

andar là ov'ella si dimostrava veracemente, cioè nella

a vicenda. E prima, sì fatta filosofia veracemente dimostrata

della vita di lui, si riferisce più probabilmente un

nella sua prima età «si fece frate minore dell

la lussuria, non parmi si possa interpretar meglio, nè

Santa Chiara, sorella, come si sa, in religione a

questo avversario della ragione si levò un dì, quasi

mal pensiero e desiderio, si rivolsero tutti i miei

siccom'ella sa veramente. Sì che, se piacere sarà

esso d'amore, che si faceva da 150 anni, e

e poco o nulla si può trarre dai biografi

queste: «Egli era già, sì per lo lagrimare, e

per lo lagrimare, e sì per l'afflizione che

cuore sentiva dentro, e sì per lo non avere

che ad amici veder si lasciasse. Questa compassione e

essi con la filosofia si dilettino, la quale è

da tali generalità non si può, contro alla stessa

di Dante su Gemma si voglia pure arguire in

Per li quali ei si vuol tornare al vicinato

di tal vita che si veggono nelle Novelle del

e dall'altra parte si stendono verso i Giuochi

Portinari, Cerchi e Donati si passò la vita cittadina

della gola, nel quale si vuol dire che perseverasse

come succede a chi si vuole accostare a una

lo universo mondo ove si seppe, fortemente ripresi e

renderne conto, e non si sa se ne fosse

di Firenze che presto si mosse a vendetta, questo

come maturata tale impressione si manifestasse poi in quella

di serenità celestiale: ¶ Indi si fece l'un più

ciel movete, ¶ E sem sì pien d'amor, che

Quella sinistra riva che si lava ¶ Di Rodano, poi

per qual via; e si vinse per quella del

altre castella di Valdesa: sì che fu il numero

Bibbiena, a uno luogo si chiama Campaldino, dove erano

i nimici; e quivi si fermarono e feciono una

le guerre di Toscana si solevano vincere per bene

Aretini assalirono il campo sì vigorosamente e con tanta

I pedoni degli Aretini si mettevano carpone sotto i

molti, di cui non si parlava, furono stimati. Assai

dare colpo di spada, si partì. Molto bene provò

Adimari e i suoi si tornarono presto a loro

con la vittoria, che si sperava con poca fatica

in uno luogo, che si chiama Campaldino presso a

che pur in Dino si vedono aver portato il

molti altri nobili cittadini si missono tra' feditori.136 » Messer

la condannazione; et francamente si mosse con sua schiera

giovane e bene stimato si trovò nelle armi, combattendo

cavalieri alla schiera pedestre, si ferono tutti un corpo

d'arme in che si trovasse.* Ad ogni modo

non volle disegnare, ma si offerirono eglino volontari. E

corpo di lui non si trovò più; e come

qual ventura ¶ Ti traviò si fuor di Campaldino, ¶ Che

di Campaldino, ¶ Che non si seppe mai tua sepoltura

sai come nell'aere si raccoglie ¶ Quell'umido vapor

di sopra fece intento ¶ Sì, che 'l pregno aere

pregno aere in acqua si converse: ¶ La pioggia cadde

come ai rivi grandi si convenne, ¶ Ver lo fiume

fiume real, tanto veloce ¶ Si ruinò, che nulla la

di profittare della vittoria, si rivolsero in agosto del

Lucchesi; e stativi 25 dì, si ritrassero poi assalendo e

lenti e contentarvisi di sì poco frutto i collegati

tutto l'opposto, come si vede, del fratello. Presersi

argomento, su cui poggia sì alto il pregio dell

che questi due: onde si vuol aggiugnere, che più

le impressioni allora ricevute si facessero tanto più vive

padre (siccome da molti si crede, e vero è

gentilissima Beatrice alcuna volta si muoia. E però mi

però mi giunse uno sì forte smarrimento, che, chiusi

Dante, queste visioni giovanili, si riproducessero poi nel Poema

nnanzi appariro, ¶ sonava Osanna, sì che unque poi ¶ Di

verso il cielo; «e sì forte fu la mia

della lingua che ci si parla, delle occupazioni che

delle occupazioni che ci si lodano, è quella che

secoli de' quali non si contano. Nè ciò è

più o meno non si valesse di quelle fatiche

che non fecero, poterono sì mostrare ingegno, capacità, disposizioni

in quel conto che si fa ora de' dialetti

imparata dall'uso, che si ritrova poi in Petrarca

lui, il quale non si avanzò oltre alle prime

filosofi e teologi che si comprendono più o meno

della dialettica aristotelica-scolastica si può scorgere all'età

abusi della dialettica, secondo si suol dire, fino al

a sragionare, se non si dimenticassero appena imparate; e

pure i letterati!96 Nè si astenne Dante da tali

luogo suo come vi si dilettasse, in Napoli forse

in che pure ei si mostra pratico di quanto

di sua vita dovunque si fosse. «E che? Non

troppo gli astronomi non si contentavano allora di siffatte

vorrebbe, ma a tardi si pente. ¶ Inf. XX. 115-120. ¶ L

Della quale forse alcuno si meraviglierà fosse compresa in

evo, per ispiegarle, ei si vuol ricorrere alle origini

dell'ordinamento degli studii, si vede che fu fatto

a ragione. Ma non si vituperino coloro che ci

spiritualità, tutti i sommi si vogliono non che ammirare

le belle arti, ei si può abusare, e si

si può abusare, e si abusa da coloro che

ci viene meno. Nè si ripudii così una parte

principalmente il Boccaccio. «Sommamente si dilettò in suoni e

Commedia, ove il Poeta si mostra sensitivo, come agli

E di calcar nessun si mostra schivo; ¶ Così al

avante, ¶ Per abbracciarmi con sì grande affetto, ¶ Che mosse

l'ombra sorrise, e si ritrasse; ¶ Ed io, seguendo

ragiona, ¶ Cominciò egli allor sì dolcemente. ¶ Che la dolcezza

eran con lui, parevan sì contenti, ¶ Come a nessun

di Dante; la quale si vede così essere stata

che nella lingua mia si scerna. ¶ Inf. XV. 82-87. ¶ Non

Il quale nato, non si sa in qual anno

scuole raccolte, che allora si dissero studii ed ora

dai Papi; i quali si disputavano non meno che

quello di Bologna, e si toglievano i maestri e

e stranieri; e vi si studiavano non solo la

di Bologna e Padova. Si fa poi da taluni

Nè per gli studi si racchiuse in ozio, nè

ad ogni servizio giovanile si trovava.119 » «Niente tralasciò delle

se non quelli che si nascondono in solitudine ed

le quali guelfe amendue si rivolsero contro la vinta

di Gallura in Sardegna (si sa che i giudicati

pisane in quell'isola), si rivolse contro all'avo

uno nè l'altro,* si riaccostò ai Ghibellini, fra

o platonico che dir si voglia; e se non

tollerate dagli interessati, come si può vedere nelle storie

me; tuttavia era di sì nobilissima virtù, che nulla

presente, nel quale è sì fuggito ogni onesto piacere

certo poi ei non si trovò all'ultimo della

quali v'aveva che si rideano tra loro. Altre

donna Amore;* ¶ Per che si fa gentil ciò ch

ogni uom ver lei si gira, ¶ E cui saluta

fa tremar lo core. ¶ Sì che bassando il viso

un poco sorride ¶ Non si può dicer, nè tenere

nè tenere a mente, ¶ Sì è nuovo miracolo e

dice: Sire nel mondo si vede ¶ Meraviglia nell'atto

che se più tardi si concepiscono altre sorta di

ambe sono lingue del sì. Anzi, tra' dialetti stessi

tra' dialetti stessi italiani si osserva maggior mescolanza di

prime composizioni letterarie che si trovino, sono senza dubbio

perciò alla lingua del sì. I migliori trovatori e

la civiltà tutta, giunsero sì in Toscana più tardi

paesi di lingue di sì, d'occa o d

difficile a trovarsi, se si cerchi nella condizione speciale

Arezzo, Lucca e Firenze, si trovarono nel primo caso

Firenze, che quest'uomo si fosse già educato ed

nel giudicar degli emuli si suol porre primo chi

Dante con seco. E sì, che tutte le memorie

poco la brigata curava), si fu egli leggiadrissimo, et

della opinione degli Epicurei, si diceva tralla gente volgare

di cercare se trovar si potesse che Iddio non

disturbatone da un fanciullo, si alzava a batterlo, e

alcune delle sue poesie si leggono anche oggi per

più a gradire oltre si mette, ¶ Non vede più

stilo; ¶ E quasi contentato si tacette. ¶ Purg. XXIV. 49-63. ¶ Nel

più a gradire oltre si mette ecc. L'assunto

e sè stesso. E si vede che Dante lodator

Quanto ad esso poi, si deduce chiaramente dai versi

non sare' io stato sì cortese ¶ Mentre ch'io

Di tal superbia qui si paga il fio ¶ Ed

ha Giotto il grido, ¶ Sì che la fama di

più oscuri, primo appunto si conta Cimabue; e, scolaro

i contemporanei. Nè Dante si contentò di testimoniarne, e

fu coltivatore, o se si voglia, dilettante d'arti

Napoli «furono, per quanto si dice, invenzioni di Dante

suoi disegni.88 ¶ Ed ora si scorge quali fossero i

che signoreggiavano la terra, sì si fece nella contrada

signoreggiavano la terra, sì si fece nella contrada di

e nominata che mai si facesse in Firenze et

di Christo 1289, alhora che si cominciò la divisione tra

per lo contado, come si convenia».89 ¶ CAPO QUINTO. ¶ STUDI

de' fatti che ci si adempiono intorno, della lingua

età, astri e sogni si osservavano. Brunetto Latini, maestro

se io non fossi sì per tempo morto, ¶ Veggendo

riconosco ¶ Tutto, qual che si sia, il mio ingegno

dell'animo umano; come si può vedere nel Purgatorio

grandissima fonte; e quivi si sentia partorire un figliuolo

meritamente, perocchè ottimamente, siccome si vedrà, procedendo, seguì al

e Rocca d'Arce, si drizzò a Benevento, dove

soldato.* «Ma per alcun si disse, che poi, per

il ver, s'altro si dice. ¶ Poscia ch'i

la bontà infinita ha sì gran braccia, ¶ Che prende

Che prende ciò che si rivolve a lei. ¶ Se

d'ogni sorta vi si videro. Manfredi era stato

corrotti gli Italiani, poichè si lasciavano vincere con tal

dalla parte nazionale. ¶ E sì che fatta appena questa

Brescia, Cremona, Piacenza, Parma si rivolsero di Ghibelline in

Firenze poi, addì 11 novembre, si sollevarono i Guelfi, facendo

e Piemonte, onde poi si univa al suo stato

e quindi poi, mentre si ordiva e tardava questa

in Firenze; che riammise sì gli esuli Ghibellini nel

come dicevasi, s'erano sì ordinati in arti, e

d'allora in poi si chiamarono e furono essi

furono essi Signori. Così si compiè in Firenze la

agli altri studi liberali si diede, niente lasciando indietro

madre di lui non si vede fin quando sorvivesse

in che egli tanto si compiacque. E n'avranno

la più evidente che si possa, de' costumi de

femminili in Italia, quando si trasferì la corona, la

medio evo, è necessario si figuri non solo i

alla sua giovanissima etade si convenia. In quel punto

cuore, cominciò a tremare sì fortemente, che apparia nei

mia, la quale fu sì tosto a lui disponsata

cercando, e vedeala di sì nobili e laudabili portamenti

che certo di lei si potea dire quella parola

l'entrante primavera. Or si fa per lo più

puerilmente con gli altri si diede a trastullare. Era

ei ne venisse in sì frale e debole condizione

di lui ragionavano. Così si celò più anni; e

aveva celiato, convenne che si partisse della sopra detta

Mi pose in vita sì dolce e soave, ¶ «Ch

tutta mia baldanza ¶ «Che si movea d'amoroso tesoro

dire mi vien dottanza. ¶ «Sì che, volendo far come

de' più graziosi; e si vede che in quegli

alquante lagrime; ma piangendo si propose di dire della

lagrimando;» occasioni vere, ove si educò l'ingegno del

e da quanto segue, si vede essere sempre stata

fosse allora disposata, come si sa che fu a

Bardi cavaliero. Quando precisamente si facessero tali nozze non

nel Poema. Ma ei si vuol tener ragione della

che, innanzi che morisse, si rimise nelle mani di

fatto della sua fine sì lunga mentione, però che

come per l'intendenti si potrà comprendere; et acciocchè

direi impossibile, se impossibile si potesse dire qualunque sforzo

di Romagna, le quali si potrebbero attribuire alla prima

e da così lungi, si potrebbe anzi credere che

destra della sua foce, si prolunga nel mare Monte

Nelle altezze delle quali si corona quel golfo, frequenti

Italiano sembra essere stato sì bene osservato fin dalla

che appena in latino si possono da' migliori spiegare

da' migliori spiegare, egli si sforzò di chiarirle in

egli con modo famigliare si trasse di seno e

magnificenza (siccome quegli che si propone d'integrarla dalla

con gli altri che si sanno di Dante, e

un volume: ondechè, chi si contenti dell'opinion mia

che per l'universo si squaderna. ¶ Parad. XXXIII. ¶ Tempo

anche nello stile, Dante si dee dir sommo; dovendosi

tanto che, ora solamente, si può dire, essersi fatto

così memore; e vi si trasforma, si rinforza e

e vi si trasforma, si rinforza e s'innalza

sarebbe del tutto insufficiente. Si contentino, quindi, i leggitori

Vita Nova, se vi si avesse a leggere come

quali non sapevano che si chiamare.»515 Ma confrontando questo

alle spiegazioni del Poema. «Si vuole sapere, che le

sapere, che le scritture si possono intendere, e debbonsi

quattro sensi. L'uno si chiama litterale.....,518 e questo

questo è quello che si nasconde sotto il manto

savi, nel penultimo Trattato si mostrerà.519 Veramente, li Teologi

usato. Il terzo senso si chiama morale, e questo

loro discendenti; siccome appostar si può nel Vangelio quando

tre: in che moralmente si può intendere, che alle

compagnia. Lo quarto senso si chiama anagogico,520 cioè sovra

questo è quando spiritualmente si pone una scrittura, la

eternale gloria; siccome veder si può in quel canto

anima del peccato, essa si è fatta santa e

lettera, poi in quanto si vuole avere allegoricamente. Adunque

e intorno tale stato si rivolge tutta l'opera

l'opera. Se poi si prenda l'opera allegoricamente

opera finita, e che si possono od anzi si

si possono od anzi si debbono scartare da' leggitori

di cui esso scrittore si fa protagonista; è sunto

perdonatolo a Dante (e si perdona anche a Byron

anno del Giubileo 1300, ci si trovò per una selva

cadendo la notte, Dante si sgomenta; e sono quindi

gli rappresenta, che potè sì scendere all'inferno Enea

Dante ebbero tanta e sì dolce divozione. Adunque, perchè

restare? E riconfortato, Dante si mette di nuovo in

de' mille pensieri, onde si conformò il gran pensiero

che Dante rimase ritirato sì, ma non indifferente ai

anzi perchè ingrata gli si facea la dimora in

lui, ed egli non si potea fidar guari che

nessuno moderno. Ai contemporanei si vuol ricorrere per veder

sorse in età, e si rivolse contro tali Papi

tali Papi che fecero sì gran danno alla Santa

Santa Sede; ondechè quella si vuol dire figlia, anzi

e facendo come Dante, si mostrarono di tempo in

altro lato. L'assedio si stabilì. A settembre, due

Ghibellini, e la città si rivolse a Guelfa-Nera

Nera. Allora i Pistojesi si arrendettero, addì 10 aprile 1306. Pistoja

Studio a Bologna; e si rimase poi in Italia

ed a' luoghi dove si travagliavano tali cose; onde

ch'io vidi, ¶ Qui si parrà la tua nobilitate

che ab antico vi si stabilirono esuli pur di

città ghibelline;477 ondechè non si può dubitare che passasse

fine del XII, ella si partisse in due rami

Obiccino, e, come francescamente si direbbe, nipoti alla moda

procura e di pace si vede: 1° che Franceschino fu

in questo dì, fu sì presente Corradino, non il

conforme a quanto altro si sappia di lui; massimamente

poco gobbo, come Dante si dice che faceva. E

suoi seguaci, esso medesimo si partì e andossene a

ciò che dentro vi si trovò. È vero che

stato quanto esser più si potesse familiare ed amico

che di questi due si dica il vero o

però, se l'autore si partì all'ora premostrata

scriva, niun benefizio maggiore si può fare che dargli

tal pace confortatrice, Dante si mostrò grato di questo

onoranza lor fatta, ei si trattiene da ogni vituperio

non fui: ma dove si dimora ¶ Per tutta Europa

e grida la contrada, ¶ Sì che ne sa chi

vostra gente onrata non si sfregia ¶ Del pregio della

spada. ¶ Uso e natura sì la privilegia, ¶ Che, perchè

ch'il sol non si ricorca ¶ Sette volte nel

in pria di Neri si dimagra; ¶ Poi Firenze rinnova

repente spezzerà la nebbia, ¶ Sì ch'ogni Bianco ne

quella schiatta. Ma non si confonda mai, come altri

qualche tempo in presenza, si ritrassero verso il fine

e il principio del 1308, si trovano così ben descritti

a cagion di Ferrara, si congiunsero nuovamente con amichevoli

per l'altra parte si disse, che messer Corso

disse, che messer Corso si voleva fare signore della

volea essere compagnone. Quale si fosse il vero della

era assalito dal popolo, sì si tornò addietro, e

assalito dal popolo, sì si tornò addietro, e' cittadini

serraglio cominciarono a partire; sì che messer Corso rimase

mani et ne' piedi, si lasciò cadere da cavallo

nostro. Dove poi ei si volgesse non ci è

m'era del polmon sì munta ¶ Quando fui su

piuma, ¶ In fama non si vien, nè sotto coltre

a portare. Non pochi si son veduti morirne d

dolori, scoraggiamenti e desiderii si succedessero in lui; sarà

dubiteranno tutti coloro che si risolvano a leggerlo attentamente

il fosse prima del 1305, si vede dal modo in

anno.439 Parmi quindi che si possa tener per fermo

s'innamorò, e poi si disamorò, «cacciando questo mal

s'hanno o non si sa quali sieno, parlavano

e che perciò, dove si leggeva amore, si doveva

dove si leggeva amore, si doveva intendere studio; dove

di tal commento. Dico sì, che lo scrittore esponendo

Poema. Del resto, non si vuol apporre a Dante

niuna: ei lo fa sì nella Commedia, ma ne

alle quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando

ma di minor pregio si fece ogni opera sì

si fece ogni opera sì già fatta, come quella

a mostrare quanto Dante si scostasse da coloro che

che principia e finisce. Si contentino quindi i leggitori