Giulio Bertoni, Introduzione alla filologia, 1941

filologia. Queste idee non si possono cogliere se non

e studiosi dei quali si noteranno influssi in più

Che il nostro pensiero si faccia trasparente a se

a se stesso e si organizzi nella espressione verbale

espressione verbale, è cosa, si può dire, ammessa ormai

e di ispirazioni che si fanno immagini e idee

ovvero, se nasca e si svolga col nascere e

o la soluzione, che si dà a questo problema

risposta: che, cioè, comunque si considerino le cose, resta

espressione medesima, sia che si riduca al di là

la sfera della quale si compie sempre, a ben

pensiero pensato). Il «pensiero» si rivela nella lingua ed

estetico del pensiero e si palesa nell'accento, nel

con l'animo turbato, si ricercano affannosamente e si

si ricercano affannosamente e si dibattono nello sforzo di

con la vita non si rompe mai, neppure nel

pur dentro la storia. Si dirà che queste sono

secoli di storia, non si cancellano, perchè sono assorbite

lingua» che solo idealmente si contrappone al «pensiero che

che da un lato si prestano a un sottile

appartiene e in cui si articola, perchè ognuno di

snatureremmo il nostro esame. Si parte sempre dalla realtà

da queste sedi non si giunge all'espressione che

parole, le medesime locuzioni, si illuminano di luce nuova

mezzo di comunicazione, non si può fare prescindendo dall

lingua. ¶ Nell'espansione culturale, si diffondono propriamente i contenuti

L'influsso dell'Ariosto si avverte in molte opere

slancio dello spirito che si traduce in un nuovo

sua lingua, nella quale si rivela la verace storia

sue vicende. Questa storia si rivela nelle opere degli

animato dalla loro personalità. Si pensi, ad es., al

sua verità razionale, scientifica, si denuda in una prosa

dei diritti dell'esperienza. Si esamini, dico, questo modello

di prosa scientifica e si vedrà come coi nuovi

come coi nuovi contenuti si generi, in un solo

Non lo stile, come si afferma comunemente, ma la

è tutto l'uomo. Si consideri, anche, la lingua

lingua del Vico che si sforza di aprirsi faticosamente

involucro della tradizione e si illumina talora di luci

la sua ansiosa meditazione. Si ha, leggendo, l'impressione

di un nodo che si sciolga con isforzo; vi

sciolga con isforzo; vi si sente riflesso il dolore

in sedi distinte che si chiameranno: fonetica sperimentale, fonetica

non soltanto ciò che si dice grammatica e stile

E, allora, la linguistica si fa filologia. ¶ Nei poeti

di divino, che non si definisce ma si sente

non si definisce ma si sente e si rivive

ma si sente e si rivive, perchè è bellezza

timbro diversi. Se non si può definire la suggestione

definire la suggestione che si sprigiona da quel Dio

quel Dio ascoso, che si chiama ispirazione, ben si

si chiama ispirazione, ben si può indicare dove batta

e se stesso e si chiude in sé e

di motti satirici, quando si presentino con l'assurda

e di riflessione che si concretizza nella storia, cioè

materiale per la storia, si esercita, conformemente alle idee

cronache o narrazioni, e si esplica con accurate edizioni

un benemerito ricercatore – è, si può dire, agnostica, in

dire, agnostica, in quanto si tien paga ad assommare

nelle quali l'intelletto si adagia e si fortifica

intelletto si adagia e si fortifica e nelle quali

norme o regole, o si accinge a partizioni, a

entrerebbe per la finestra. Si possono attaccare, con piena

la loro relativa solidità; si possono attaccare, con non

contrapponendo fatti che non si lasciano condurre entro l

nessuna di queste classificazioni; si può combattere la teoria

genere appartenga; ma non si può distruggere (a meno

della loro origine pluralistica si è usi parlare, comunemente

lingue obbiettivate. E, allora, si tratta di un problema

ragionevole. Diventa assurdo, se si confonde con la «lingua

attività. In questo modo si può risolvere una delle

esso sia addirittura insolubile. Si può riconoscere infatti la

in lingue «sorelle» poichè si tratta pur sempre di

un'altra finitima. E si noti che, se si

si noti che, se si può dimostrare in sede

sul grado di parentela. Si può, cioè, riconoscere la

loro storia particolare. Altrettanto si dica delle lingue di

deve esser chiaro che si parla per proposizioni e

appunto l'astrazione che si fa dalle classi delle

dalle forme più complesse si debba arrivare alle forme

già visto che se si può parlare del problema

è chiaro che non si può accettare l'opinione

Curtius, che nel linguaggio si possano distinguere diversi strati

da uno stadio radicale si passi ad uno stadio

suoi seguaci, i quali si opponevano risolutamente alla teoria

nome di simbolismo) non si potevano spiegare per variazione

con radici, a cui si aggiungono segni di relazione

flessive). Ma lo Schleicher si riattaccò alla concezione dei

nei punti essenziali. ¶ Se si voglia prendere la realtà

il primo), e non si può dire che questo

nei loro effetti. Non si possono invocare per lo

mondo organico, e non si possono attribuire caratteri di

alle lingue quanto più si risale nel tempo. Questi

negazione, ecc. ecc.) non si può applicare il principio

seno del pensiero, che si manifesta con una fenomenologia

quale, caso per caso, si propaga entro certi limiti

ma in generale, quando si tratti di lingue affini

francesi, da cui non si potrà disgiungere senz'altro

interessantissimi. ¶ Dalle cose dette si capisce come sian venute

Di questa concezione non si può salvare che un

parlanti, purché per mentalità si intenda il grado di

periodi e purché non si ipostatizzi il pensiero al

in queste manifestazioni ci si sforzi di sentire la

gli occhi degli studiosi si sono appuntati, come già

la quale Giov. Schmidt (1872) si oppose al sistema della

che il dominio indoeuropeo si sia successivamente esteso, e

continuata delle lingue indoeuropee – si raffigurava l'espandersi delle

guisa di ondate, che si propaghino con moto progressivo

progressivo, mentre queste innovazioni si diffondono, con le parole

di «irradiazioni», le quali si distendono, a seconda delle

momenti schleicheriani delle lingue si succederebbero ininterrottamente dando luogo

di quei problemi che si possono relegare nel limbo

e linguisti. ¶ Se non si imposta il problema delle

veri termini, se, cioè, si esce dalla realtà linguistica

che è realtà spirituale, si corre il rischio di

quale, per contro, esse si sottraggono sempre. Ogni trasformazione

lingue. Queste tendenze non si possono negare (Meillet, Grammont

un individuo, dal quale si propagano a seconda che

quelle differenziazioni; e poiché si dimostra che le lingue

sforzo o sacrificio possibile. Si sa che questo principio

la cui piena formulazione si deve alla scuola economista

alla scuola economista positivista, si fonda sul concetto che

minore sforzo individuale; ma si sa anche a quali

più grande e complessa si fa più acutamente sentire

labour». Ma assolutamente non si capisce come si possa

non si capisce come si possa in questo modo

come per quelle sociali, si è escogitata la scappatoia

linguistico. È quella che si manifesta adeguata ad ogni

incessante. Senza leggi intellettualistiche si posson fare (e si

si posson fare (e si sono fatte, checché si

si sono fatte, checché si dica) buone etimologie; ma

storia buone etimologie non si fanno. ¶ V. Lessicologia e

dirsi che quanto più si rafforza la preparazione filologica

preparazione filologica, tanto più si sia condotti verso l

energie degli studiosi. E si disse che la Romanische

della nostra scienza, perchè si risolve in uno strumento

i risultati, a cui si perviene. La geografia linguistica

dal tempo, dietro cui si vede talvolta profilarsi l

un energico impulso e si presentano alla nostra meditazione

le ricerche linguistiche non si limitano soltanto all'esame

una nuova lingua; oggi si estendono, queste ricerche, alla

umana. I piani prospettici si sono, per tal modo

il quadro della ricerca si è allargato. L'orizzonte

è allargato. L'orizzonte si è fatto più vasto

anche l'investigazione etimologica si è venuta orientando, in

verso fini più concreti. Si è sentito il bisogno

questa sua astrattezza, essa si sottrae ad un effettivo

esame storico. Dato che si potesse (e, in realtà

e, in realtà, non si può) staccarla veramente dal

conferiamo. Per isforzo, che si faccia, la «lingua» bisogna

per istudiarla (comunque la si studî). Onde non ci

serio, occorrerà sempre che si industri di adeguare alla

una sintesi, poichè non si può pensare che per

realtà, dal pensiero non si prescinde mai. Il naturalista

da lui uditi. Non si può fare un'etimologia

fare un'etimologia, se si perde di vista il

di una parola. Non si può fare grammatica, se

modi, onde nell'espressione si manifesta l'attività spirituale

molteplici determinazioni, in cui si è obbiettivato il pensiero

assoluta d'informazioni non si otterrà mai, ma lo

ogni seria etimologia. Esemplificazioni si potrebbero moltiplicare con estrema

significato di sorta e si ridurrebbero a un assurdo

degradazione la grammatica pur si salva, la ragione è

la grammatica, che non si rassegnino a mantenersi sull

del ritmo, per cui si attua l'espressione concreta

alla storia letteraria che si volge a quella che

ogni individuo, per cui si dice che ciascun uomo

quest'orma divina o si riversi, con la rapidità

con esigenze che non si possono o non si

si possono o non si debbono accampare in sede

come in un sogno: si apre il regno della

eternità. ¶ La «poesia», insomma, si fa «arte» quando avviene

anzi consola, il grido si fa canto, e un

hanno più peso; tutto si fa lieve, trasparente, luminoso

La ricchezza dei contenuti si risolve nella ricchezza della

la forma e non si potrà più dire che

tre regni ultramondani, quali si sono configurati nel suo

e presente. Così, non si chiederà conto al Boiardo

i loro eroi cavallereschi si sono portati via nelle

ignoto stupore. E neppure si vorrà dal Leopardi la

fantasia, la cui necessità si fa sentire con tutta

estetica non esista, non si ha un'opera d

opera d'arte, ma si hanno dei frammenti, di

tanto che per essa si creano le così dette

espressione fattasi comune non si ricerchi il suggello artistico

Il migliore elogio che si possa fare d'un

sottile, paziente, laboriosa quanto si voglia) si sottragga nell

laboriosa quanto si voglia) si sottragga nell'onda melodica

cui la tecnica non si annulli, come la linea

patto: che, cioè, non si perda mai di vista

quella. Poichè dalla poesia si passa alla tecnica, e

meglio, tecnica e poesia si svolgono insieme. Se un

un'originalità, che mal si accomodava ai vecchi ritmi

la personalità empirica, mentre si afferma la personalità profonda

animo; in un terzo si colora d'una leggera

vasta e ampia sinfonia. ¶ Sì, una breve parola può

d'ogni miglior promessa? ¶ Sì, si potrebbe rispondere, la

ogni miglior promessa? ¶ Sì, si potrebbe rispondere, la parola

involucro materiale, in cui si fa concreta, e che

concreta realtà spirituale e si identifica, in altri termini

quanto e per quanto si svela), il quale non

espressione intesa come attività. ¶ Si potrà pensare da alcuno