Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

farci cosa, che ci sia cutigna, ¶ Che non gli

voi, che l'uom sia cieco? ¶ Va, leggi l

E fa che ciaschedun sia ben battuto. ¶ Poi gli

tra essi, ¶ Acciò che sia di tutto ben compiuto

il Limbo? e chi sia che si dolga ¶ Veggendo

quattro gotti, ¶ E se sia ver, con esso chiarirotti

E che 'l Giardin sia sodo, ti motteggi ¶ Le

d'Accia vuol che sia tessuto. ¶ LXXXII ¶ Muove dal

che se la mente sia sicura ¶ Quando verrà colui

in verso te, che sia più calda. ¶ Questa ancor

di catasto: ¶ Questo vi sia di basto, ¶ Intanto ch

Popone, ¶ Fiutalo, che non sia zucca, o mellone; ¶ Tolo

del sacco, che non sia percosso: ¶ Se de' buon

stati licenziati, ¶ E che sia ver, più parte n

vorrebbon mandar dove che sia, ¶ Ch'a Firenze n

Ora quel che si sia, ¶ Per mio consiglio vadino

oncia il tagli: ¶ Poi sia fonduto come argento, od

simile martoro: ¶ Così eterna sia per lui la danza

di Guasparrone: ¶ Il primo sia Anselmo Calderone, ¶ Che non

sugo. ¶ Questa ricetta gli sia molto sano, ¶ Ma guardi

si tien, che Vico sia più saggio, ¶ Che quei

mi par che costei ¶ Sia sì gentil di sangue

è niun, che non sia concio a rete: ¶ Non

alcuna cosa, della qual sia vago: ¶ D'ogni mestier

vangajuole, ¶ Ei crederà che sia un topolino: ¶ Però coperto

ben ch'ella non sia di miccia, ¶ Perch'i

una piccia; ¶ Che non sia la corteccia troppo arsiccia

Tone un fiasco, che sia di buon magliuolo, ¶ E

Non guardar ch'i' sia solo, ¶ Va torna tosto

un Sparvieri; ¶ Il qual sia grosso, e di rosso

abbia in effetto, ¶ E sia famoso, animoso, e spietato

mano stia bello, ¶ E sia gentile, e aspetti il

di questo penso, che sia ricco: ¶ E goccia sempre

son rimasi, ¶ Ch'ei sia sommo Pontefice de' Nasi

E fa che questo sia prima che 'l giorno

scosto: ¶ Fa che mi sia risposto ¶ Da te con

tua rima adorna, ¶ Qual sia quell'Animal, che porta

quel, ch'e' si sia: ¶ Farei gran villanìa, ¶ Non

Chiesa, in qual tu sia Visconte: ¶ A macca de

inventrice, ¶ Che confitta ti sia tra le morice. ¶ CCVII

Al Cavalier, che ti sia tosto al lato, ¶ Sarai

fa, stu puoi, che sia ben fazzionato, ¶ Che gli

Largo nel petto, e sia bene schienuto, ¶ E dalla

tenuto, ¶ Bene azzampato, e sia di mezzo taglio, ¶ Sia

sia di mezzo taglio, ¶ Sia avveduto, e ben vada

ALAMANNI. ¶ Bench'io non sia malato, io non son

vale; ¶ Che stitico non sia più oggi che jeri

lo Santol, danza, che sia acciso, ¶ Malditta mali muorti

morto, ¶ Ma ch'io sia vivo, per tardi, o

A voler poi che sia del mal vincente: ¶ E

Amore. ¶ Costui poi che sia nato il falso erede

Ed anche so, che sia la Salamandra, ¶ Che l

quà in Vacchereccia, ¶ Che sia travaglio un gli rispose

piena, ¶ E quel migliaccio sia fatto di vena, ¶ Per

un Statuto, ¶ Che te sia fatto un crestier coll

e l'ospidale, ¶ E sia uscito fuor del generale

avviene, ¶ Ed e' si sia di chi si vuol

danno, ¶ E 'l pro sia di colui, cu' arriva

muti, ¶ E io mi sia se sono altrui a

la diè, priego che sia. ¶ CCLXI ¶ Chi non può

sogna; e fa che sia legata ¶ Insieme con un

saprai ¶ Che ben si sia; e al mal del

fa che cinque notti sia bollito ¶ In un vasetto

torrai una mascella, ¶ Che sia d'un magro piccolo

Determinatamente si ragiona, ¶ Qual sia più verde, ovver degna

tuo ostello, ¶ Quella sedia sia fatta per tua stanza

che mutazion face, ¶ Che sia voltabil tienlo per destino

so dir qual Uom sia quelli, ¶ Che vedessi quel

accidente. ¶ Che ti affannasse, sia da te partita, ¶ Sobriamente

ombra vegno; ¶ Dichiarata mi sia giusta sentenza; ¶ Qual arte

Medèa, ¶ E sanza furia sia Pantasilèa, ¶ Ed Ercole nimico

sarà fedele Enèa, ¶ E sia sanza dolcezza Citerèa, ¶ E

harà valore, ¶ Spirito gentil sia senza sdegno, ¶ E sarà

senza rumore, ¶ Prima che sia da' tuoi belli occhi

tu puoi, benchè ti sia gran duolo, ¶ E fai

ragion che non ti sia Figliuolo. ¶ CCXCII ¶ Sempre si

me non par che sia dovuto ¶ Per un inganno

alle mie spese, ¶ Che sia Villan, laddove fui cortese

facci, ¶ Più in lui sia grazia che crudel coltello

Che par che tu sia stato alla magnona ¶ A

Quanto la vita mia sia dura, e amara, ¶ S

tristo ¶ Per tema non sia preso il Lombolare, ¶ Che