Luigi Pulci, Morgante, 1483

ho detto, tra noi sia segreto. - ¶ E dipartissi questo

matto, ¶ credo che sgocciolato sia il barletto». ¶ Dilïante rimase

sul letto. ¶ - Adunque, Dilïante, sia contento - ¶ diceva Orlando - far

mi di' traditor, ma sia in buon'ora: ¶ forse

sa dove e' si sia; ¶ e diceva al suo

a creder Ganellon si sia ritratto ¶ da' tradimenti, e

da' tradimenti, e non sia quel che soglia: ¶ fa

piano, ¶ e domandò chi sia questa brigata, ¶ e chi

questa brigata, ¶ e chi sia il capitan di tale

si potre' dir qual sia lo strazio ¶ de' morti

a combatter con Rinaldo? ¶ Sia maladetto ch'io t

t'ho mai creduto! ¶ Sia maladetto la tua deïtà

maladetto la tua deïtà! ¶ Sia maladetto chi t'ha

t'ha mai piaciuto! ¶ Sia maladetto chi t'adorerà

maladetto chi t'adorerà! ¶ Sia maladetto il Ciel, ch

ch'io lo rifiuto! ¶ Sia maladetto la tua crudeltà

maladetto la tua crudeltà! ¶ Sia maladetto chi il tuo

il tuo nome onora! ¶ Sia maladetto il dì ch

nacqui e l'ora! ¶ Sia maladetta la disgrazia mia

vien domandando: ¶ - Dimmi chi sia, e soldo ti darò

ragionamento: ¶ - Chi tu ti sia, pagano, o di qual

bene, ¶ convien che interpetrato sia alfin male, ¶ e pòrtone

a tedio; ¶ credo che sia di Dio volontà suta

io troverrò dove che sia Rinaldo. - ¶ Così fu liberato

l'altro braccio anco sia cionco. - ¶ L'Arpalista una

questa impresa or non sia molle. ¶ Sappi ch'egli

questa nave in qua sia comparita; ¶ e 'ntanto io

stimi ch'un uom sia di ghiaccio. - ¶ Rinaldo le

la via. ¶ Dove tu sia, peregrin, ti rammenta ¶ della

caval vede, ¶ e che sia forse Fuligatto crede: ¶ Se

è possibile, ¶ quanto e' sia mala bestia Fuligatto: ¶ pure

coscia avea. ¶ Rinaldo chi sia questo ha domandato; ¶ disse

Io credo che tu sia incantato ¶ qualche dïavol dell

Tu farai, innanzi vi sia, più d'un callo

pugno per istizza. ¶ Maladetto sia tu, - dicea - rozzone! ¶ Maladetto

tu, - dicea - rozzone! ¶ Maladetto sia l'orzo ch'io

t'ho dato! ¶ Maladetto sia il fren, caval poltrone

fren, caval poltrone! ¶ Maladetto sia io che t'ho

t'ho stregghiato! ¶ Maladetto sia il tuo primo padrone

tuo primo padrone! ¶ Maladetto sia mai chi t'ha

t'ha allattato! ¶ Maladetto sia l'erba c'hai

c'hai pasciuto! ¶ Maladetto sia il dì ch'io

fia; ¶ se non, lodato sia quello agnol nero. - ¶ Disse

creder vendicato il Veglio sia: ¶ ben surgerà di lui

l'abisso: ¶ credo Tu sia di nuovo crucifisso. ¶ Io

che il lor signor sia morto. ¶ E tutti infine

e statico il monton sia dato e' cani: ¶ e

Gano il mal seme sia spento, ¶ e pur se

disse: - Chiarïon, dimmi chi sia ¶ colui che porta così

petto il cuor gli sia caduto. ¶ L'anima sua

m'incresce costui morto sia, ¶ ché mai non monterà

ella rada: ¶ pargli che sia da uom d'alta

non è sangue che sia punto vile, ¶ ma forse

gentil ch'al mondo sia; ¶ e tiene in Francia

tosto ¶ per che cagion sia tanto abbracciamento. - ¶ Orlando innanzi

del Danese quanto e' sia gagliardo, ¶ ché lo conobbe

che tutta in piazza sia la gente armata; ¶ e

Signor teco in sempiterno sia, ¶ o benedetta, o santa

hanno ordinato ¶ che Aldighier sia imperador chiamato; ¶ benché Aldighier

Greco qui tuo sposo sia; ¶ e darotti tal dota

venien disegnando ¶ come guardato sia da ogni canto, ¶ e

che 'l terren si sia riscosso. ¶ Della qual cosa

ritorna Durlindana, ¶ quantunque ella sia forte e ch'ella

vostra gagliardia; ¶ e libero sia Gan come vi piace

non vo' che ne sia, ¶ se non che mai

Alardo che 'l vedea: - Sia maladetta, - ¶ diceva - Astolfo, la

del campo, e disfidato sia, ¶ ch'io so di

nulla tu non ti sia mosso: ¶ vedrai che presto

stabilito ¶ che 'l ben sia ristorato e 'l mal

che l'angiol gli sia scorta. ¶ Orlando si recò

quel che d'Orlando sia; ¶ Rinaldo rispondea che 'l

e non guardar chi sia, ¶ dice il proverbio; e

ha qui mandato. ¶ Ma sia chi vuol, ch'io

e disse: - Va', Macon sia tuo sostegno. - ¶ Astolfo in

atto piaciuto. ¶ Rispose Astolfo: - Sia quel delle pugna. - ¶ Orlando

domando, ¶ chi tu ti sia, cristiano o affricante, ¶ il

ch'io credo che sia pur più sù che

non conosce ancor chi sia costui, ¶ e parla tuttavia

Donna, fa' che tu sia saggia ¶ e quel che

valletto, ¶ come e' si sia, noi non sappiam la

non ci è che sia sicura: ¶ però non si

il Verbo. ¶ CANTARE VENTESIMOSECONDO ¶ Sia benedetto il figliuol d

destrieri ¶ non so chi sia. Incontro loro andiano. - ¶ Vanno

vuole; ¶ e bench'io sia cristian, pur pel dovere

pensar che vantaggio vi sia: ¶ rupponsi tutte, e' destrier

trattate ¶ e quel che sia da far si disputava

un bel tratto. ¶ Ma sia che vuole, al dito

le tue serpe. Or sia contento. - ¶ Diceva Astolfo: - Io

fussi il Credo. ¶ Così sia tu tagliato a pezzo

partire. ¶ Rinaldo volle Filiberta sia ¶ reina, e 'l popol

sua la signoria; ¶ poi sia di Greco dopo il

un feroce afferrante, ¶ dicendo: - Sia mio il danno s

disse: - Baron, che tu sia Marte dubito: ¶ io non

doleva che in Francia sia guerra, ¶ poiché Calavrïon questo

Questo credo io che sia la verità: ¶ tanto è

non crede che vi sia più grascia: ¶ guarda chi

troppo mi par che sia da biasimarlo. ¶ Ed oltre

tu quel che si sia? - ¶ Rispose Orlando: - Saranno i

ti priego che tu sia contento. - ¶ Rispose Orlando: - Il

Salicorno, come addormentato ¶ crede sia il campo, uscì della

addosso, ché pensò che sia fornito. ¶ Orlando, ch'a

avvisassi d'Ulivier che sia, ¶ e ritornassi qualche volta

appunto. - ¶ Disse Morgante: - Tu sia il ben venuto: ¶ ecco

fede, ¶ e credo che sia salvo chi gli crede

e biasima, ¶ credo che sia il sogno o la

tu veder che fede sia la mia?, ¶ che nato

diresti certo ch'io sia ghiotto; ¶ o quante parte

vuol farne stima. ¶ Piccolo sia, questo è proverbio antico

e fa' che non sia povero di panni, ¶ però

l'assanni; ¶ fa' che sia caldo; e puoi sonar

che d'ogni cosa sia, come io, malfusso; ¶ né

t'appiatta tanto che sia giunto, ¶ che tragga a

io vedrò che giusta sia, ¶ e poi l'avanzo

il nome del Signore! ¶ Sia benedetto il nome del

si vuole. ¶ Chiunque e' sia, par molto afflitto e

catene, ¶ sanza saper che sia di ciò cagione: ¶ credo

ciò cagione: ¶ credo che sia perché da cacciar viene

Disse Beltramo: - Al nome sia di Dio, ¶ io tel

gioco; ¶ dunque veggiàn chi sia di miglior razza: ¶ io

addosso, ¶ che par che sia sopra una bica un

a veder quel che sia: ¶ ode una bestia e

grotte ¶ che dove e' sia da posarsi non sanno

pur, Margutte, ch'e' sia cotto, ¶ ch'io vo

io vo' che questo sia l'uficio mio. - ¶ Margutte

ora innanzi tra noi sia divisa ¶ la compagnia, se

costumi de' pagani: ¶ - Laudato sia Macone in sempiterno, - ¶ dicea

cosa nuova ¶ ch'io sia cattivo con tutti i

o sai chi e' sia, ¶ e 'n qual paese

conoscìa. ¶ Maravigliossi ch'ella sia sì sola, ¶ dicendo: - Questa

pianto, ¶ e come io sia vivuta e 'n qual

Attendi alla cucina, ¶ che sia provisto ben sera e

Può fare Iddio tu sia sì sciagurato? ¶ Tu m

Quel che e' si sia, e' seppe ogni malizia

e detto dov'io sia, ¶ e come io abbi

domandò chi questo pastor sia; ¶ e' gli risposon: - Un

or saper dove quel sia; ¶ perché, passando per questo

fatto ch'io non sia più amico; ¶ io lo

la trama, ¶ benché e' sia uso gli armenti a

E' converrà che ci sia del biscotto. - ¶ Come il

Scirocco che buon vento sia; ¶ e finalmente la nave

non intendo che la sia qui rotta. - ¶ Allor Rinaldo

la balena. ¶ Che maladetto sia tanta sciagura! ¶ O vita

chiamava, ¶ e domandò chi sia questa brigata. ¶ Orlando disse

ciò ch'io ho sia tuo sanza più dire

tua gente in Francia sia tornato, ¶ e che tu

crede ch'altro ben sia in paradiso; ¶ e la

Pàrti che 'l tempo sia conforme a questo? ¶ Pàrti

Pàrti che 'l tempo sia da innamorarsi? ¶ Pàrti che

Pàrti che 'l tempo sia qui lungo o presto

Pàrti che 'l tempo sia dover più starsi? ¶ Pàrti

Pàrti che 'l tempo sia tranquillo o infesto? ¶ Pàrti

Pàrti che 'l tempo sia da motteggiarsi? ¶ Pàrti che

Pàrti che 'l tempo sia da dama o lancia

Pàrti che 'l tempo sia d'andarne in Francia

disputar quel che amor sia ¶ con un che sol

ch'io l'uccidrò, sia che vuol poi; ¶ se

la dama, ¶ par che sia tratto il cappello al

sarà paruto ¶ ch'io sia molto per certo pigra

riscalda el fucile. ¶ Maladetta sia tu per certo, Antea

mostra: ¶ parmi ch'uscito sia dello intelletto. ¶ - E così

che tempo da ritrarsi sia, ¶ e faccendo altro, sare

che solo Iddio ¶ che sia di qui partito così

parlare: ¶ Chi tu ti sia, cristiano o saracino, ¶ tu

farlo la Fortuna ¶ che sia Rinaldo, e sia così

che sia Rinaldo, e sia così soletto ¶ sanza cavallo

nominanza ¶ così sanza caval sia sol rimaso. - ¶ E disse

dico. ¶ Ma dimmi come sia rimaso a piede, ¶ e

al tuo ritorno. ¶ Macon sia teco! - E poi voltò

trentamila menassi, ¶ prima che sia raffreddo questo vampo. ¶ Orlando

che nella Mecche tu sia andata ¶ e 'n pochi

sogno interpetrato ¶ ch'io sia quel desso; e già

dilegua, ¶ convien che finalmente sia essaudita. ¶ Or se tu

e vo' che tuo sia sempre a tuo talento

ci è che ti sia in piacimento. - ¶ Rinaldo disse

arei caro intender qual sia quello ¶ che t'abbi

Antea: - Per Macon, ciò sia fatto. ¶ Piglia del campo

ché nol passò, benché sia molto acuto, ¶ perché e

disio, ¶ né insin che sia tornato, il cor mi

infermo, o dove e' sia arrivato. ¶ Io te ne

che sicura vuoi che sia la strada, ¶ e non

una fanciulla lor tributo sia: ¶ tocca questo anno alla

so ben chi si sia quel cavaliere, ¶ ma so

la sua alfana, benché sia robusta: ¶ dunque fu il

vano; ¶ da ora innanzi sia come tu vuoi, ¶ ché

non so dove si sia ¶ Rinaldo ancor; ma s

non sanno ¶ dove perduta sia già stata tanto, ¶ sì

la persona, ¶ prima che sia Rinaldo a lui tornato

dolcezza, ¶ ch'Orlando ristorato sia da quella; ¶ e vuol

io crederrò che ci sia frodo. - ¶ Diceva Orlando: - Certa

isguizza, ¶ che conosciuta non sia da' baroni: ¶ rivoltossi a

a' prigion fatto non sia villania. - ¶ E tutti si

così a furia si sia mosso, ¶ troppo mi par

il crederrai ch'io sia quel desso. ¶ Io mi

che 'l mio destriere ¶ sia governato; e poi sempre

voglio ubbidire, ¶ che tu sia salvo, e salvo te

quell'altro ben guardato sia: ¶ di questo non aremo

insino a Carlo ne sia gito, ¶ e che tu

quel che stato ne sia la cagione. ¶ Così a

presto in Pagania. ¶ Astolfo sia gonfaloniere eletto, ¶ ché so

e a Ricciardetto. ¶ Gan sia sbandito all'usato e

che disse: - Così posto sia il suggello. - ¶ Così da

reverenzia; ¶ e 'ncrescemi tu sia sì rimbambito ¶ ch'a

piglia; ¶ questo destrier si sia di chi il guadagna

Né credo che vi sia campato un solo; ¶ e

dove e' credea ¶ che sia il caval, benché nol

che forse al mondo sia: ¶ non crede in Cristo

si maravigliorno ¶ come sofferto sia questo tiranno. ¶ Venne la

tu che in Ciel sia più giustizia, ¶ malfusso, ladro

gridare a una boce: ¶ - Sia benedetto chi il tiranno

d'oro saldo, ¶ dove sia disegnata questa istoria. - ¶ Rispose

nobil parentado: ¶ ogni cosa sia tuo ch'è in

in Levante, ¶ acciò che sia quest'opera più degna

ch'e' rispose: - Tu sia ben venuta. - ¶ Rimontati a

terrò perché del tuo sia il pegno; ¶ questo terrò

non sa chi si sia questa brigata ¶ e molta

Può Macon far che sia desso? ¶ Troppo mi piace

a maglia. - ¶ Rispose Orlando: - Sia quel che ti piace

stento, ¶ e ch'io sia vivo mi par maraviglia

a furïare. ¶ Orlando che sia vòlto anco si stima

prosa né rima ¶ qual sia il valor ch'ognun

hai tue, ¶ e che sia traditor mai dirò piùe

Orlando parlava: ¶ - Che costui sia prigion tu intendi chiaro

potevo vendere. - ¶ Orlando disse: - Sia come si vuole, ¶ con

Disse il gigante: - Disfidato sia, ¶ da poi che tu

che 'l mio padre sia distrutto ¶ e dare al

fato vuol ch'io sia ¶ in grazia tanto a

appresso: ¶ «Giunta la letter, sia impiccato il messo». ¶ Rinaldo

cader quello: ¶ - Benedetto ti sia - gridò - la mano, ¶ ch

contratti: ¶ che la città sia lor liberamente, ¶ salvando tutta

questa terra vo' che sia reina ¶ pe' benefìci e

l tuo Copardo re sia coronato. - ¶ E fe' dell

e duolsi l'amostante sia perito, ¶ ma che comunche

comunche la cosa si sia, ¶ che s'appartiene a

Trevicante ed Apollino, ¶ e sia distrutto ogni fedel cristiano

da tua parte ¶ udita sia dalle gente cristiane, ¶ non

appresso, ¶ perché nato non sia di Chiaramonte: ¶ piccola testa

Se questo non farete, sia con Dio! ¶ Noi proverrén

tardo! ¶ Ma licito ti sia, poi che cavasti ¶ (se

o qualunque e' si sia. ¶ Tu uccidesti il nostro

tuo valimento, ¶ ogni cosa sia tuo che tu hai

e par ch'io sia di questo error contento

stimi punto, ¶ ch'io sia di questa gente conduttore

questa meschinella ¶ domanda come sia così cascata. ¶ Dice la

e' rispose, benché e' sia nel pozzo, ¶ che 'l

nobil legnaggio, ¶ benché e' sia saracino e lui cristiano

io vo' che Satanasso sia il mio iddio ¶ o

col pagano stuolo. ¶ Cristo sia sempre il vostro aiuto

giusto e verace; ¶ laudata sia la tua benigna madre

sé tanta arroganza ¶ che sia passato tra le nostre

alcun t'avvezzi ¶ che sia col brando; e tu

uccidrebbe cento. - ¶ Allora Erminïon: - Sia maladetta ¶ tua deïtà, Macon

questa volta fa' che sia gagliardo. - ¶ Poi si rivolse

può far ch'io sia caduto la Fortuna? ¶ Egli

l roncione; ¶ e che sia ver, che dormì pel

Rinaldo, e 'l conte sia più forte, ¶ non una

del campo e ciascun sia sfidato. - ¶ Rinaldo non gli

e disse: - Oh! Cristo sia sempre laudato! ¶ Se vuoi

troppo a tedio. ¶ Cristo sia vostra salute e rimedio

lo vide, abbracciarlo: ¶ - Ben sia tornato il mio Gan

Fate che presto costui sia pigliato, ¶ se non che

trovassimo a camino, ¶ che sia spogliato e messo a

spada; ¶ e Ricciardetto ancor sia malandrino. - ¶ Rispose Astolfo: - Perché

la Virgine Maria, ¶ che sia spogliato e toltogli il

non si sa dove sia ito. - ¶ Grifon rispose al

persona, ¶ acciò che non sia tolto o cognosciuto; ¶ e

detto. - ¶ Carlo rispose: - Gan, sia tua tal cura: ¶ fa

tuo peccato è tempo sia punito, ¶ e dopo il

d'Inghilterra ¶ come schernito sia da quella gente: ¶ per

fatta ha cosa che sia atroce, ¶ del tuo Gesù

incresciuto; ¶ e disïava Carlo sia distrutto, ¶ da poi ch

a Gano scorreggiare ¶ che sia segnato dal capo a

sa dove e' si sia fuggito, ¶ gliel manifesti: se

a furore ¶ e che sia morto il vecchio imperadore

diceva - e fa' che sia segreto. - ¶ Vedi s'Orlando

nterpetrar dovessi quel che sia; ¶ e parmi aver nella

o di bronzo, anzi sia d'oro ¶ con la

di dir quanto tu sia nel Ciel beata, ¶ tu

Rinaldo crederrà ch'io sia lontano ¶ e ch'io

pensò che Rinaldo quel sia: ¶ uscì del bosco con

e vuol che Gallerana sia in effetto, ¶ perché molto

è questa! - ¶ Rispose Orlando: - Sia quel ch'esser vuole

pagan: - Laudato in sempiterno ¶ sia Gesù Cristo e tutti

più famoso uom che sia al mondo: ¶ s'io

amostante parlò cortesemente: ¶ - Ben sia venuto, cavalier possente; ¶ Macon

venuto, cavalier possente; ¶ Macon sia sempre la vostra difesa

la dama - cavalier sovrano? ¶ Sia benedetto chi t'ingeneròe

ogni modo, ¶ purché punito sia questo cristiano: ¶ così la

certo indovino ¶ come tu sia cristian par ch'abbi

perdona ¶ che e' non sia alfin sempre amato chi

aver fatto io ne sia più contento: ¶ s'io

che partito pigli. ¶ Così sia maladetto il giorno ch

ritrovar possiam dove e' sia gito. ¶ Detto ci fu

ardir si farà maraviglia ¶ sia chi si vuol del

Disse Ulivieri: - Iddio ci sia in aiuto! ¶ Credo più

aiuto! ¶ Credo più tosto sia la Befanìa ¶ o Belzebù

Rinaldo: - Ignun non si sia mosso: ¶ tìrati addrieto e

che a molti essemplo sia quel mostro. - ¶ Poi colla

quando e' va che sia di verno, ¶ per non

lassù tu hai, ¶ laudato sia il tuo nome e

man d'una campana, ¶ sia che armadura vuol, che

i' mora, ¶ che sciolta sia dal cor quella catena

possa ¶ prima che cener sia la carne e l

quello, ¶ e dice: - Maladetto sia il lïone! ¶ S'avessi

so il paese come sia chiamato, ¶ ma il suo

inganno non seguisse, ¶ contento sia di venirmi a vedere

lieto; ¶ ma sopra tutto sia presto e secreto». ¶ Il

sicuramente. ¶ Chi sa chi sia quel guerrier del lïone

s'usa in guerra: ¶ sia che si vuole o

fiume gittando ¶ e che sia morto con seco pensava

troverrai ¶ a cavalier che sia di valimento: ¶ usanza è

che la battaglia mia sia in ogni modo, ¶ per

che sempre ove io sia l'amerò morto. - ¶ Non

fero distino ¶ ch'io sia pur tua, come tu

pur l'arco, ¶ benché sia sorïan, sai che si

ogni amoroso incarco, ¶ e sia contento di qui far

tua gente, ¶ tra noi sia fatta, e questo sia

sia fatta, e questo sia abbastanza, ¶ poi che più

Cristo vi guardi e sia sempre con voi. ¶ CANTARE

priega ch'a lei sia cavalier cortese ¶ e che

l nostro Macometto iddio sia vano, ¶ io mi battezerò

tuo amore ¶ perché tu sia poi sempre il mio

che per tua man sia Montalban distrutto». ¶ La lettera

della venuta sua che sia cagione. ¶ Erminïon rispose come

piacqui mai, ¶ che domattina sia contento io m'armi

lui che non ci sia; ¶ ma per me tanto

ed hanno dubitato che sia morto. - ¶ Carlo ogni cosa

ti parrà ch'io sia come un gigante. ¶ Il

saracin, sentendo nominarlo, ¶ rispose: - Sia nel nome di Macone

Mattafolle, ¶ e disse: - Questo sia pel tuo peccato, ¶ ché

lo mio amor ti sia raccomandato. - ¶ Con gran sospir

E' par che tu sia così fioco; ¶ io vo

lancia o con brando, ¶ sia tuo il caval, non

Disse Rinaldo: - Bestial saracino, ¶ sia chi tu vuoi, che

quel che credon Fieramonte sia. ¶ Rinaldo in su la

piacere, ¶ fa' ch'io sia capitan di nostre schiere

la nostra amistà non sia lontana. - ¶ Disse Ulivier: - S

tu credi che costui sia forse Marte? - ¶ Orlando un

abate: - Il ben venuto sia. ¶ Di quel ch'io

da Dio e me sia benedetto. - ¶ Orlando, poi che

per mille volte ringraziato sia: ¶ sentito t'ho nomar

santi, ¶ acciò ch'ognun sia più sicuro e certo

che di piacer ti sia ¶ andar per l'acqua

vaso pieno, ¶ maravigliossi che sia tanto forte; ¶ così l

ventura, ¶ chi tu ti sia, ch'io non ricerco

movesti mia barca, ¶ tu sia il nocchiere intento sempre

calamita: ¶ che questa istoria sia per te finita. ¶ L

naturale: ¶ credo che io sia nipote o consobrino ¶ di

pace. ¶ Disse l'abate: - Sia come a voi piace

questo non par che sia convenïente. - ¶ Disse Morgante: - Questo

sa quel che beneficio sia, ¶ non si ricorda ch

si ricorda ch'io sia suo nipote ¶ o ch

sa come a Rinaldo sia tornato. ¶ Morgante ne va

prese, ¶ e disse: - Benvenuto sia, barone. ¶ Dismonta, e poi

quello: ¶ - Chi tu ti sia, saracino o cristiano, ¶ ti

il tuo venir non sia qui invano, ¶ soldo darotti

alcun più Macometto ¶ che sia sì forte, per più

perché in piacer vi sia, ¶ benché far vi vorremo

cavallo, ¶ mi par che sia tuo debito, pagano, ¶ di

s'accorse che Brunoro sia. ¶ Orlando giunse e diègli

disse la dama: - Tu sia il mal venuto. ¶ Se

ti duole ¶ che spento sia il valor della tua

Corona ¶ dicendo: - Carlo, tu sia il ben trovato, ¶ di

Disse Rinaldo: - Ch'Orlando sia morto: ¶ a questo fine

Ricciardetto: ¶ - Fate che Montalban sia ben guardato, ¶ tanto ch

cugin mio perfetto: ¶ ognun sia presto là rappresentato, ¶ ch

Lasciàngli andar, che Cristo sia lor cura, ¶ e tratterem

può giudicar questo, ¶ qual sia migliore? Io odo il

Disse Rinaldo: - Come vuoi sia fatto: ¶ se tu m

battaglia, ¶ l'abate liber sia lasciato in pace ¶ dalla

a maglia, ¶ vo' che sia tuo; ma s' tu

benché del suo partir sia sconsolato; ¶ nunche dimitte servum

Cristo vi scampi e sia sempre in aiuto. ¶ CANTARE

che questo buon concetto sia. ¶ Io son contento poi

cotto, e' basta che sia caldo. - ¶ E cominciorno del

che tal gita non sia amara: ¶ ella è qui

si fugge. ¶ Credo che sia sol pe' nostri peccati

spirito suo drento vi sia ¶ in questa fera, di

figlia. ¶ Corbante disse: - Tu sia il ben venuto, ¶ se

aveva intanto così detto: ¶ - Sia chi tu vuoi, o

Dimmi pur tosto qual sia il tuo pensiero, - ¶ diceva

salvar mi piace; ¶ poi sia che vuol della fera

disposto sono ogni cosa sia vostro. ¶ Ma sempre piangerò

mostra scorto ¶ che tu sia grato, e giusti i

a la città portato sia il serpente; ¶ e poi

non è sazio, almen sia stanco; ¶ ma egli aveva

e ch'ogni mosca sia per l'aria un

che il lor giudicio sia qui strano ¶ di mandar

bando ¶ ch'ognun presto sia in punto in su

che il resto poi sia due cotanti; ¶ e portavan

mano il prese: ¶ - Ben sia venuto il mio gentil

quell'ora ¶ ch'io sia con seco un poco

me ne doglio, ¶ ma sia che vuol, che debito

lancia pur per lui sia rotta, ¶ da poi che

per certo non mi sia creduto. ¶ Io veggo tuttavia

qui scrisse ¶ par che sia tratto della Apocalisse». ¶ Chi

Fatevi innanzi, ignun non sia codardo! ¶ Tagliate tutti costor

tua maestate ¶ pace che sia di buona voluntate. ¶ E

prima pace fa' che sia nel core; ¶ e se

Carlo: - Savio imbasciadore, ¶ tu sia per molte cose il

di questo, ¶ con ciò sia cosa ch'e' non

di Francia ¶ credo che sia la pace e non

dove e' ci duole: ¶ sia fatto infin ciò che

temo ¶ che: «Amice,» non sia detto «ad quid venisti

mai vien tempo tu sia vendicata. ¶ Ma il tempo

mignatta, ¶ e disse: - Questa sia per pace fatta. - ¶ Sorrise

imbasciata: ¶ che, bench'ella sia fatta parigina, ¶ non ha

ciò che manda lei, sia il ben venuto, ¶ e

che vuol che questa sia, poi che ti piace

palese ¶ che vuol che sia tutto tuo regno espresso

chiostro ¶ prima che infusa sia nel corpo nostro. ¶ Gli

muoia Orlando, e così sia; ¶ ed Ulivieri; e sai

spalle. ¶ Né vo' che sia chiamato tradimento, ¶ ch'io

debbe gire ¶ credo che sia l'alloggiamento or preso

bene, innanzi ch'io sia morto; ¶ e parmi il

Piè di Porto, ¶ che sia proprio al bisogno accomodato

ma credi qualche cosa sia di questo, ¶ perché la

ti bisogna; ¶ e non sia ignun che consigli altrimenti

tre giorni in Roncisvalle sia. ¶ Un'altra cosa ti

volta: ¶ credo ch'e' sia quel ch'egli è

però questa fatica mi sia tolta; ¶ e so ch

di necessitate ¶ convien che sia Quel che tutti adorate

ordin donde ogni ordin sia construtto, ¶ una caüsa a

e' par che e' sia qui ingiusto il suo

non lo rifranca; ¶ né sia chi l'altra oppinïon

parer quel che non sia: ¶ chi si diletta ir

mai saldo; ¶ e non sia altra oppinïon contraria, ¶ ché

al baucco ¶ che mi sia riprovato un bruscolino, ¶ che

alto, ¶ e cominciò: - Laudato sia Macone! ¶ ché sempre quello

imperii e regni, si sia vostro, ¶ ché sanza voi

gagliardo: ¶ fate che questo sia salvato solo, ¶ però ch

quel messaggier chi e' sia ¶ che così tosto ha

sorrise e disse: - Tu sia il benvenuto. - ¶ E poi

tu chiaro ¶ che questo sia il signor di Montalbano

sùbito par che spiritato sia: ¶ però, se tu bevesti

la migliore acqua che sia al mondo, ¶ e non

questa nuota; ¶ e non sia ignun che si fidi

questo verso del Petrarca sia, ¶ ed è già tanto

ti prego che tu sia contento ¶ che noi mutiamo

tanto duro par che sia; ¶ co' denti quasi di

che quasi carbonchio par sia, ¶ sì che di notte

Padre, a questa volta sia ¶ la tua somma pietà

in lui cosa che sia buona, ¶ ma fa come

e par che e' sia la fede; ¶ poi, se

sé inganna, ¶ e non sia ignun che a se

or che l'effetto sia mortale; ¶ dunque è proprio

d'Orazio o Curzio sia ¶ felice il nome come

ognun di questo ammaestrato sia, ¶ che come Orlando si

in effetto, ¶ e' non sia ignun che mi tagli

Della battaglia ognun libero sia: ¶ qui non è cavalier

e con sopportazion tutto sia detto ¶ che invero Astolfo

Io credo ch'e' sia buono ¶ (dico così quel

fra noi ¶ gentilezza non sia: sai che si dice

della sua radice ¶ benché sia tralignato il frutto poi

inferno ti credo che sia ¶ gentilezza, amicizia e cortesia

che guasto non gli sia l'ordine dato; ¶ perché

morto!». ¶ «Fa' che tu sia alla bocca del corno

aspetta che il cerchio sia fatto; ¶ e come e

tempo, scritto: ¶ quantunque doppio sia questo conforto, ¶ vederti vivo

e sanza fede, ¶ maladetto sia tu e chi ti

Ciel che qua Rinaldo sia? ¶ Tu se' venuto per

sarà vendicato Ferraùe! ¶ Maladetto sia egli e il Cielo

modo ch'ognun sente: ¶ Sia maladetto il dì che

benché molto con lui sia pitetto ¶ si ricordò della

il padre tuo, dovunque sia, ¶ non ti perdona questo

Orlando. ¶ E benché e' sia sopraggiunto Rinaldo ¶ e Ricciardetto

però quel che ciò sia pensar non posso, ¶ se

e domandò Terigi ove sia quello: ¶ non sa che

è meco, avverso me sia detto! - ¶ e cominciògli a

e' bisogna: ¶ però non sia quel ch'io dico

tu suoli onore: ¶ questa sia sempiterna egregia lalde ¶ del

fusse seguito, ¶ e dove sia Rinaldo capitato. ¶ Disse Terigi

guerra; ¶ e bisognòe che sia mezzo bisesto, ¶ perché un

tanta gente però morta sia; ¶ ma perch'io ho

e' fu di maggio sia ridetto. ¶ Sai ch'e

venne, il ben venuto sia; ¶ se non vi venne

mai torrà che Orlando, ¶ sia maritata con miglior fortuna

Iobbe, ¶ «sì ch'io sia obedente insino a morte

il nome del Signor sia benedetto». ¶ Ma se tu

la via piana; ¶ questa sia in luogo di quel

incarcerato in una torre sia, ¶ dove si va per

più il tuo poter sia manifesto, ¶ l'ordine dato

par supervacano, ¶ benché e' sia aüttor da farne stima

la sua morte, ¶ maladetto sia il dì ch'io

siamo obligati, ¶ la qual sia proprio all'uom da

gloria è strutto, ¶ maladetta sia tu, dolente valle! ¶ Che

signore inginocchiossi ¶ (e non sia maraviglia, poi che il

non so dove io sia né donde i' vegno

mostra ¶ per carità qual sia la gente nostra. - ¶ E

ch'almen come regina sia ammazzata, ¶ e che non

non sofferse e' gli sia fatto ingiuria. ¶ E poi

impetro, ¶ sì che tu sia di maggior gloria ereda

la reina e Lucïana sia ¶ libera data nella mia

vo' che il fatto sia prima che il detto

così in una notte sia distrutta, ¶ ché le moschee

son ben contento ¶ che sia trattato di questi due

la spada del Ciel sia sempre sopra, ¶ e s

l'arte non ispenta sia, ¶ ché so che tu

acciò che indrieto nessun sia tornato. ¶ E ritornossi a

quando tu credi che sia ben lontano. ¶ Or forse

parigino; ¶ or par che sia dello intelletto cieco; ¶ onde