Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

assessore voleva riferirne al sindaco. Il preside voleva ricopiarlo

del prefetto o del sindaco, udirgli ripetere, gesti e

riverito, anzi temuto, dal sindaco, dal prefetto e magari

l’apostrofe del nostro sindaco dopo la presa di

di Gorizia (il nostro sindaco, anni quarantadue ma richiamabile

ufficiale territoriale, esonerato perchè sindaco; suo fratello, esonerato perchè

l’apostrofe del signor sindaco: – E a queste povere

a sè stesso, essendo sindaco, un bosco comunale. Sarebbe

annunciò trionfante: – Roba del sindaco. ¶ Dovetti fare una faccia

L’ha mandata il sindaco, l’ha mandata la

mandata la moglie del sindaco, supplicandomi di tenerla nascosta

proprio la moglie del sindaco la supplicava, con ansiose

lettera della moglie del sindaco, le avrei risposto di

caffè. ¶ — La moglie del sindaco come ha saputo dei

telefonato il sottoprefetto al sindaco. Al sottoprefetto glielo avevano

reazione.... ¶ — Ho capito. Il sindaco borghese ci manda i

in casa? ¶ — Ventiquattro del sindaco, dodici del conte Zacchei

accettate che quelle del sindaco. Le galline si sentono

è la moglie del sindaco, come lo chiamiamo per

abitudine. Dicono che il sindaco, dopo il breve e

per lo più, è sindaco; Pópoli è occupato dalla

vedere la moglie del sindaco, al pranzo di gala

regno, se avessimo un sindaco scapolo, peggio un sindaco

sindaco scapolo, peggio un sindaco con una moglie brutta

ricchezze della cantina del sindaco. Possedeva tre o quattro

la moglie del signor sindaco. Che le avrebbe mai

difesa. I vecchi poteri, sindaco compreso, potevano servire finchè

Dalla famiglia trovai il sindaco, il prefetto, il colonnello

aveva indirizzato proprio al sindaco, chi sa magari pensando

non comparve mai. Il sindaco Pópoli si presentò sempre

m’imbattevo sempre nel sindaco o in sua moglie

animo; e quello, il sindaco, ogni sera, al Circolo

più di me. ¶ Il sindaco Pópoli non era un

Si calmino. Sono il sindaco. Loro si sbagliano. ¶ Aveva

proprio la moglie del sindaco incatenata così alla mia

proprio alla moglie del sindaco, e proprio nell’imminenza

all’onore del nostro sindaco non si ripetessero dentro

come ho detto, allora sindaco della mia città. Aveva

e perchè il nostro sindaco non rida mai. Ma

e sbarrata. E il sindaco voleva prima delle elezioni

a cercarlo. ¶ Promisi al sindaco che o quello o

In quel punto il sindaco mi presentò al colonnello

l’ajuto legale del sindaco e del colonnello, un

le parole stesse del sindaco Pópoli. A quel nome

vuole. ¶ Io corsi dal sindaco che m’aspettava all

io ripensai al mio sindaco. Dov’era finito? Cercai

Guardabassi per cercare il sindaco. Ma non volle: ¶ — Non

faccenda. Quando parlerà col sindaco d’oggi o col

d’oggi o col sindaco di domani, lo preghi

verso l’oliveto del sindaco. L’oliveto Pópoli si

te, l’oliveto del sindaco? ¶ — L’oliveto? ¶ — Già, l

Già, l’oliveto. Il sindaco vuol vendere l’oliveto

conoscere le intenzioni del sindaco? ¶ — Da Matteo che cerca

balia pel fratello del sindaco: voglio dire pel figlio

figlio del fratello del sindaco. E per ingraziarselo gli

certo. ¶ — E chi farete sindaco? ¶ — Te, se vuoi. ¶ Rividi

offriva addirittura d’essere sindaco. Confesso che la differenza

rossi e fu eletto sindaco l’avvocato Pascone comunista

egli sarebbe stato il sindaco della nostra città, un

nostra città, un bel sindaco con due medaglie d

mandato a chiamare il sindaco, dicevano, e aspettavano gli

suo posto. E il sindaco? Il sindaco non s

E il sindaco? Il sindaco non s’era veduto

più fitti. E il sindaco non si vedeva. All

il Municipio: – Ecco il sindaco! Ecco il sindaco! – E

il sindaco! Ecco il sindaco! – E tutti già alzavano

comunale quando invece del sindaco vi apparve il tricolore

è scomparso, come il sindaco –, e ricominciò a fischiare

Si può fischiare il sindaco? E fischiamolo. Acqua che

Ma ci resterà? Il sindaco dove è? Il capitano

da giù disse: – Il sindaco, il sindaco. – Un altro

disse: – Il sindaco, il sindaco. – Un altro lo ripetè

alto della piazza: – Il sindaco, il sindaco, lassù! ¶ E

piazza: – Il sindaco, il sindaco, lassù! ¶ E tutti si

sull’orecchia sinistra. – Il sindaco, il sindaco! – Ma la

sinistra. – Il sindaco, il sindaco! – Ma la folla ha

folla ha pudore. Quel sindaco che le riappariva, in

il conto che io sindaco ne faccio. Guardate.” E

Pascone! Viva il nostro sindaco! Viva Lenin! Bravo! Continua

ad imitare il suo sindaco, tenergli compagnia, dargli il

quando giunse vicino al sindaco, lo vedemmo dargli uno

facondo Pascone, il gran sindaco rosso. Quello era un

al cappellaccio nero del sindaco abbandonati lì sui selci

Teta fu uscita: ¶ — Il sindaco ha bisogno di lei

vuole scandali. ¶ — Andiamo dal sindaco. ¶ — Io torno a casa

verso la casa del sindaco bastonato. ¶ M’aprì la

almeno la casa del sindaco? ¶ — Stia tranquillo. Mi lasci

da parte d’un sindaco. I carabinieri che fanno

andò. ¶ Ma intanto il sindaco agitandosi s’era scoperto

Pascone! Evviva il nostro sindaco! Fuori Pascone! ¶ Certo erano

dagli applausi al loro sindaco. Mi fermai titubante. La

i comunisti! Abbasso il sindaco! – e, in una pausa

conosceva. ¶ Delle bastonate al sindaco nessuno parlava. Tocci aveva

avevano bastonato il loro sindaco perchè era scappato in

che hanno bastonato il sindaco. ¶ — Se Nestore che è

dintorni; ma il povero sindaco rosso, non fidandosi, aveva

a malmenare, dopo il sindaco, gli assessori, i consiglieri

giro nell’oliveto del sindaco. ¶ E restai a dormire

Matteo, davanti al fu sindaco, rappresentava il comune, l

ammansì: ¶ — Magari domani, signor sindaco. ¶ Signor sindaco, signor sindaco

domani, signor sindaco. ¶ Signor sindaco, signor sindaco: un assessore

sindaco. ¶ Signor sindaco, signor sindaco: un assessore comunista, un

amministrazione vincitrice lo chiamava sindaco, sindaco come ai bei

vincitrice lo chiamava sindaco, sindaco come ai bei tempi