Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

del mattino, ¶ e 'l sol montava 'n sù con

ripigneva là dove 'l sol tace. ¶ Mentre ch'i

fatiche loro; e io sol uno ¶ m'apparecchiava a

chiusi, poi che 'l sol li 'mbianca, ¶ si drizzan

Or va, ch'un sol volere è d'ambedue

rio, ¶ semo perduti, e sol di tanto offesi ¶ che

aere dolce che dal sol s'allegra, ¶ portando dentro

l governo d'un sol galeoto, ¶ che gridava: «Or

non ci avrai che sol passando il loto». ¶ Qual

intrare appresso lui; ¶ e sol quand' io fui dentro

intrò per questo regno. ¶ Sol si ritorni per la

del primo grado, ¶ che sol per pena ha la

sinistra innanzi spesso; ¶ e sol di quell' angoscia parea

ciò non fu' io sol», disse, «né certo ¶ sanza

vendetta li martelli». ¶ «O sol che sani ogne vista

a veder se tu sol più di noi vali

che d'intrambi un sol consiglio fei. ¶ S'elli

vita non pasce, ¶ ma sol d'incenso lagrime e

ed era quel che sol, di tre compagni ¶ che

l'alto mare aperto ¶ sol con un legno e

esperïenza, ¶ di retro al sol, del mondo sanza gente

infin che l'altro sol nel mondo uscìo. ¶ Come

mane ha fatto il sol tragitto?». ¶ Ed elli a

l vedea come 'l sol fosse davante. ¶ «Chi siete

qua vostra reddita; ¶ lo sol vi mosterrà, che surge

saettava il giorno ¶ lo sol, ch'avea con le

alto si dislaga. ¶ Lo sol, che dietro fiammeggiava roggio

rimira ¶ com' io rimango sol, se non restai». ¶ «Figliuol

mai fender sereno, ¶ né, sol calando, nuvole d'agosto

gentil fu così presta, ¶ sol per lo dolce suon

a veder l'alto Sol che tu disiri ¶ e

non varcheresti dopo 'l sol partito: ¶ non però ch

Or va; che 'l sol non si ricorca ¶ sette

la sera ¶ essere al sol del suo corso rimaso

cominciansi, la spera ¶ del sol debilemente entra per essi

raffronta. ¶ Ma come al sol che nostra vista grava

soppresso, ¶ spera eccellenza, e sol per questo brama ¶ ch

sù, pur che 'l sol ne riluca; ¶ però ne

mirava; e come 'l sol conforta ¶ le fredde membra

monte, ¶ e andavam col sol novo a le reni

dianzi non era io sol; ma qui da presso

seconda. ¶ De la mondizia sol voler fa prova, ¶ che

rimira là dove 'l sol veli». ¶ Per ch'io

di colui», ¶ e 'l sol mostrai; «costui per la

andate pensando sì voi sol tre?». ¶ sùbita voce disse

guarda il calor del sol che si fa vino

di te parete ¶ al sol, pur come tu non

guardar nol potei. ¶ «Lo sol sen va», soggiunse, «e

dinanzi a me del sol ch'era già basso

i saggi, ¶ che 'l sol corcar, per l'ombra

ombra, mentre che 'l sol ferve, ¶ guardate dal pastor

l'arte. ¶ Vedi lo sol che 'n fronte ti

che qui la terra sol da sé produce. ¶ Mentre

Augusto, ¶ ma quel del Sol saria pover con ello

con ello; ¶ quel del Sol che, svïando, fu combusto

e la faccia del sol nascere ombrata, ¶ sì che

in lo specchio il sol, non altrimenti ¶ la doppia

occhi pur testé dal sol percossi, ¶ sanza la vista

ma le quattro un sol corno avean per fronte

la selva, ¶ tanto che sol di lei mi fece

serba. ¶ S'i' era sol di me quel che

de la fiamma del sol, che pioggia o fiume

quasi adamante che lo sol ferisse. ¶ Per entro sé

ne l'eclissi del sol, per trasparere ¶ lo lume

sì che poi sappi sol tener lo guado. ¶ Lo

ch'elli siano.] ¶ Quel sol che pria d'amor

carità, che fa volerne ¶ sol quel ch'avemo, e

era. ¶ Sì come il sol che si cela elli

persona ¶ con l'atto sol del suo etterno amore

che s'elli avesse sol da sé dimesso; ¶ e

la stella ¶ che 'l sol vagheggia or da coppa

rivolta s'era al Sol che la rïempie ¶ come

balasso in che lo sol percuota. ¶ Per letiziar là

ch'era dentro al sol dov' io entra'mi

maraviglia; ¶ ché sopra 'l sol non fu occhio ch

cominciò: «Ringrazia, ¶ ringrazia il Sol de li angeli, ch

ch'amor consunse come sol vapori, ¶ e fanno qui

la lunga foga, ¶ lo sol talvolta ad ogne uom

rilevarsi; e vidimi translato ¶ sol con mia donna in

fenno, ¶ però che 'l sol che v'allumò e

poco, ¶ sì come 'l sol che l'accende sortille

serra. ¶ Ma tu che sol per cancellare scrivi, ¶ pensa

la storia». ¶ Così un sol calor di molte brage

consuma, ¶ lo ciel, che sol di lui prima s

flailli, ¶ ch'avieno spirto sol di pensier santi! ¶ Poscia

scala santa ¶ discesi tanto sol per farti festa ¶ col

mia fidanza, ¶ come 'l sol fa la rosa quando

mi pinse ¶ con un sol cenno su per quella

sotto la quale il sol mostra men fretta: ¶ sì

migliaia di lucerne ¶ un sol che tutte quante l

Come a raggio di sol, che puro mei ¶ per

com' è scritto ¶ nel Sol che raggia tutto nostro

un mese d'un sol dì. ¶ E come surge

in ballo ¶ vergine lieta, sol per fare onore ¶ a

e due volumi ¶ di sol desiderai questo concilio; ¶ e

che seconda, ¶ come 'l sol muta quadra, l'ora

capra del ciel col sol si tocca, ¶ in sù

questa aiuola; ma 'l sol procedea ¶ sotto i mie

che 'l lume del sol giù non si porse

la chiarissima ancella ¶ del sol più oltre, così 'l

così mi disse il sol de li occhi miei

sua circunferenza ¶ sarebbe al sol troppo larga cintura. ¶ Fassi

odor di lode al sol che sempre verna, ¶ qual

soverchia quella dove 'l sol declina, ¶ così, quasi di

son per gradi differenti, ¶ sol differendo nel primiero acume

Così la neve al sol si disigilla; ¶ così al

possente, ¶ ch'una favilla sol de la tua gloria