Cesare Zavattini, Totò il buono, 1943

Contis amava il giallo solo perché era la tinta

espresse da quell’istante solo con dei tutù, dei

ciò che vedeva, non solo lo avrebbe scusato, ma

avviò, dietro c’era solo Totò, non si videro

testa bassa e pensava solo alla signora Lolotta ma

sapere il nostro Totò solo in un orfanotrofio chi

un uomo sensibile, non solo per i vestiti sempre

sempre smacchiati; era il solo in verità con la

passavano da quelle parti solo con l’automobile e

era stato un caso solo, poco lodevole: un certo

però che Mobic non solo era così ricco ricchissimo

si convinse a desistere: solo l’occhio lo raggiunse

ridere era sempre Elio, solo al cominciarla rideva tanto

del suo nemico. Non solo, ma dentro il corpo

diventare tutti più piccoli. Solo Ric si nascose secondo

di questa distinzione. ¶ Il solo che non sognasse era

Gero rispose: “Basto io solo.” E per la verità

ne disponeva di uno solo quando si decise a

continuavano a volare. Non solo: il cielo era diventato

più quelle di prima. Solo Rap stette zitto, si

quella stagione abbondavano: lasciò solo una zanzara senza aculeo

dei nostri si svegliano solo fra mezz’ora,” aveva

urlo e fuggì. Non solo con le mani ma

occhi che si vedevano solo gli occhi dei baracchesi

offerse di affrontare da solo il nemico, ora egli

Totò si era ritirato solo soletto a contemplare la

mi vedesse un minuto solo diventato così forte.” Chiuse

I compagni lo lasciarono solo col suo dolore. Tanto

a Totò che rimasto solo continuava a far ritornare

in soffitta. ¶ Totò rimasto solo era diventato ancora più

del latte, aveva non solo fatto ritornare nelle mani

anche loro miracoli. Invano. Solo Bib che aveva avuto

vuotò d’incanto. Riapparve solo un braccio ad afferrare