Grazia Deledda, Leggende sarde, 1894

siti - rocce o grotte - sono guardati con un vago

crede che molti aschisorjos sono custoditi dal diavolo, e

dentro. Gli esempi abbondano: sono uomini morti di ferro

montagne di Orthubene, che sono forse le più belle

mia infanzia! ¶ I diavoli sono indispensabili nelle leggende sarde

ed in talune anzi sono gli eroi principali. Però

monte in monte. Talune sono lunghe e spaventose; altre

curiosi che la tentano sono pochissimi. A memoria dei

di Castel Doria ¶ Interessanti sono le leggende intorno a

discendenti di quella donna sono fra i più ricchi

costruzioni pisane o andaluse, sono circondate da una tradizione

mio piccolo giaciglio non sono che spine; mille e

sembro. Quando vi arrivi sono fredda come la morte

in Sardegna le leggende sono infinite, tutte improntate dalle

Sarda. Ora le leggende sono di moda, e nella

delinea nitidamente il carattere. ¶ Sono personaggi storici che si

streghe e le janas; sono i giganti, da cui

fossero abitati i nuraghes, sono i Saraceni, i Pisani

del male all'isola. Sono i Doria e i

Doria e i Malaspina, sono i giudici di Torres

fiorite nel medio-evo, sono le scorrerie e le

secoli prima del mille, sono artisti ignoti, forse del

di pane. Ah, come sono misera! Non mi era

da venticinque lire: io sono salva, la mia vecchiaia

musica di violino: ¶ "Io sono Nostra Signora del Buon

abbandono gli afflitti, e sono la madre dei dolorosi

di Ollolai", "Madama Galdona", sono state pubblicate in Natura

fratelli" e "Monte Bardia" sono state pubblicate in Vita

seguente "San Michele Arcangelo" sono state tratte da Onoranze