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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
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la fortuna. Ve ne sono tanti a cui va
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ninnolo, una gita. Ne sono stanco in fondo... ma
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può dimagrirli, e indurirli... Sono un po’ molli... ¶ — Ah
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non ci pensare; queste sono cose da sbrigarsi fra
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incominciò Stefano. — Io non sono responsabile di quello che
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uomo perduto. ¶ — Me ne sono andato per semplificare le
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ripararlo piuttosto, ed io sono pronto a farlo, se
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forzatamente una grande libertà, sono la vera provvidenza delle
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una grazia indefinibile sorrideva. ¶ — Sono stato scortese... — disse il
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silenzio che gli pesava. — Sono stato un poco scortese
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di malessere. ¶ — Io? chi sono? ¶ Egli parve cercare un
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poco la risposta. ¶ — Nulla sono. Uno fra i tanti
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non è vero? Nulla sono. Di me non potrei
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che mi è simpatico. ¶ — Sono del tuo parere, — ammise
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denaro, affogo nei debiti, sono in piena rotta con
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Finalmente se ne risovvenne. ¶ — Sono incaricato... — L’avevano incaricato
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ella lo guardò. Vi sono certe donne le quali
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battere familiarmente all’uscio. ¶ — Sono io, — disse dal di
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gli dava del tu. ¶ — Sono venuto por duo motivi
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Pazienza! Intanto ti ringrazio. Sono venuto da te, sapendo
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Non esagero affatto! Chi sono questo Levi e questo
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contratti una collera spaventosa. ¶ — Sono l’unico, — disse con
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modo di dire: cioè sono rimasta in casa. ¶ — Piccola
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pensando alle cose che sono passate, alle cose che
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il tuo tempo. Io sono invece liberissimo, se vuoi
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gli rispose. — Io mi sonò avveduto di una cosa
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giro? Dopo tutto non sono forse in casa mia
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l’abito nero perchè sono atteso a teatro. ¶ — Cosa
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una vita insopportabile! Io sono un po’ come te
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troppo ieri sera. Non sono avvezzo a quella cucina
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io gli ho detto: « Sono sua sorella »; e son
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ancora, forse? ¶ — No, mi sono riposato abbastanza; rimango disteso
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in gola. ¶ — Buttala via. ¶ — Sono turche? ¶ — No, egiziane. Siediti
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primo venuto. ¶ — Sai, non sono stupida, io! — E mise
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più ch’io non sono servo e che ti
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ho mai detto chi sono veramente. Abbi fiducia in
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ti ripeto che non sono sciocca! ¶ — Ma dimmi dunque
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vedi, quel giovine... Oh, sono eccellenti questi « marrons »! ¶ — Mangia
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venisse a scoprire chi sono e dove sto, gli
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davvero? ¶ — Nessuna; ma ci sono andata presso, per dire
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chiaro e tondo. Ma sono stata un poco in
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che sei mia sorella, sono perduto. Ecco, Lora, quello
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abito, cosa faccio, chi sono. Quanti giri per sviarlo
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non c’è più. Sono due fratelli. ¶ Si lasciò
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perchè? ¶ — Me lo domandi? Sono tuo fratello prima di
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queste cose... Ora che sono qui, mi sembra quasi
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di prendere il bagno? Sono le tre del pomeriggio
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alle quattro; non vi sono andata per venire da
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oggi. Però me ne sono liberata in fretta; eccomi
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in un negozio dove sono amica della padrona. ¶ — Ma
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risata; e soggiunse: —Però sono morbidi. Chi è? Sempre
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Certo. Devi sapere che sono molto curiosa... di certe
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Poi, qualche volta, vi sono certe ragioni che tu
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soffrire, perchè in fondo sono un brutto tipo, io
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che i miei gusti sono come i tuoi: tu
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hai potuto... anch’io sono pronta a riuscirvi come
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dopo avervi pensato. — Io sono del parere che ognuno
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pudore: ¶ — Ma, di’, non sono troppo... nuda? ¶ — È la
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Ma i fiori non sono che il suo biglietto
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solo dalle apparenze. Vi sono alle volte certe ragioni
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Io, ve lo ripeto, sono un po’ eccentrica... Ma
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Insomma sentite, Loretta: mi sono innamorato di voi, scioccamente
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non può più durare. Sono stata leggera, molto leggera
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mi dai. Vedi, non sono esigente, non insisto più
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capite! ¶ — Capisco benissimo; ti sono indifferente, ti ho divertita
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Naturalmente anch’io non sono di cera n’è
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si può... ¶ — Ma io sono un galantuomo, Loretta! — egli
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da vivere, e ci sono, vi ripeto, certe ragioni
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anche a me. Non sono certo una ragazza da
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ho già detto che sono una ragazza diversa dalle
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mie idee singolari, mi sono già messa in urto
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Le conosci? ¶ — Sì. ¶ — Chi sono? ¶ — Quella di destra era
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ammazzato pochi mesi or sono. L’altra è una
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giornaliere, quando ne trova. ¶ — Sono due belle donne. ¶ — Peuh
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Io, veramente, non lo sono stato ancor mai. ¶ Ella
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campagna, e le tavole sono in giardino. Vuoi? ¶ — Sì
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mano. ¶ — Perchè mai non sono più allegra come l
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cosa. Perchè io, che sono tua sorella, voglio bene
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il vetturino svoltò. ¶ — Non sono mai venuta fin qui
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ammirazione infantile, — guarda come sono bianche e come dormono
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quella dei semplici, che sono i più comunicativi. ¶ Eran
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altro come Rafa? Io sono libera, capisci? Padrona di
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di noi. ¶ — Me ne sono accorto. ¶ — Cosa posson dire
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mani un po’ irrequiete. ¶ — Sono stato occupatissimo, — ripetè, come
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mi raccontiate qualcosa. ¶ — Dunque: sono stata due sere fa
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come lei stamattina. Vi sono andata con la Miss
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sa bene che non sono pettegola affatto. Naturalmente, se
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vuol poco, signorina; io sono un uomo serio. ¶ — Peuh
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come una madre. ¶ — Ah... Sono disperato!— egli esclamò in
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esclamava con sincera veemenza — Sono venuto da te perchè
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stesso: ¶ — Ah, che vigliacco sono io! — esclamò. ¶ — Taci, taci
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bene vince, se no... ¶ — Sono parati!... — ella esclamò, stringendo
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scudisci, sbucarono in dirittura. ¶ — Sono tre, mi pare, insieme
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un po’ rabbuiato. ¶ — Bah! Sono sciocchezze! Andiamo. ¶ Scesero. A
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qui cosa scegli allora? ¶ — Sono incerto fra Eglantine e
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da esitare: scegli Theremosiphon. ¶ — Sono anch’io di questo
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più pani un grido: Sono partiti! E il campanello
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l’ho già detto. ¶ — Sono disposto a rischiare tutto
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ragionate un poco: io sono una signorina, dopo tutto
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paura è insensata! Non sono certo un uomo capace
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una ragazza molto leggera... Sono qui con voi... Ne
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curiosità rispettosa. — Qui ci sono le chiavi. ¶ E le
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Che ora è, Filippo? ¶ — Sono le cinque meno un
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le perle? ¶ — Sì, tanto! Sono il gioiello che preferisco
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tu le stai... » ¶ — Cantano… sono allegri! — disse Loretta con
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invidia. — lo non lo sono più. ¶ Egli riprese, come
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quasi non sai che sono tuo fratello... Invece io
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tuo amore... Non senti? Sono tutta profumata come un
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talmente gravi, che ne sono turbata; vorrei piangere, ma
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bocca è innamorata... Baciami! Sono tua... Tua... Prendimi! Non
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grottesco. Gli uomini innamorati sono molto spesso ridicoli. ¶ — E
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io credo, non lo sono quasi mai. ¶ — Che? grottesche
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anni, a quest’ora, sono già in campagna — disse
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era pieno di rimprovero. ¶ — Sono un po’ in ritardo
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interruppe il Riotti, ironico. — Sono le otto e mezzo
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tanto. Non ho fame; sono qui e vi ascolto
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energia, — chi deve parlare sono io e non altri
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sempre, in tua balìa. Sono ebbra, sono folle come
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tua balìa. Sono ebbra, sono folle come te... Prendimi
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ed il tempo, che sono per lo più i
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di quelle forze che sono maggiori della volontà umana
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vede così male qui… ¶ — Sono stato un po’ indisposto
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Egli cercò di sorridere: ¶ — Sono stato un po’ male
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con un amante, io sono un uomo rovinato e
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alle proprie mogli. Ci sono poi quelli che vanno
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è la Gigetta. — Ci sono gli amanti delle signore
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andata e ritorno; ci sono gli spiantati che vanno
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partita. ¶ — E poi ci sono i misteriosi... — continuò I
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pieno di malizia. ¶ — E sono molti quest’anno, — riprese
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la Clementina dice che sono in luna di miele
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tutte le virtù che sono state o che potevan
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parole, sembrano quel che sono in verità: segni troppo
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cadere sopra una poltrona. ¶ — Sono stanco... — mormorò, e con
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parevano pieni di sole... ¶ — Sono stanco, — egli ripetè ancora
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fa bene. Io non sono più nulla, tranne che
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avevo tormentata, e perchè sono stato anche vile: sono
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sono stato anche vile: sono fuggito, lasciandola sola. Ho
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che ho fatto io?... Sono fuggito. Uno spettro mi
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io viva: —mio padre. Sono fuggito lontano, all’impazzata
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mi turbano. ¶ — Raccontami: quali sono i tuoi sogni? ¶ — Son
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sogni? ¶ — Son molti e sono pieni di miracolo, signora
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aperta infinita campagna, ove sono i fiumi dalla corrente
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e di resine, ove sono i frutteti e le
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non mi riconosci. Eppure sono ancora lo stesso. Intendi
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null’altro. Forse mi sono anche ingannata. ¶ Egli la
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sei sola questa sera? ¶ — Sono molte volte sola, — ella
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bontà, Lora, perchè io sono ancora lo stesso... Ti
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andrò, — disse il giovine. — Sono venuto a vederti per
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te. Ma evidentemente mi sono ingannato. ¶ Ella non diede
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non dovrà essere… Io sono morta per tutti, per
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vederti, solo per vederti .Sono stato nella casa di
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fuori come un cane. Sono stato fra quelli che
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questo momento comprendo che sono stato un pazzo quand