Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

del sonno giovanile. Sua sorella Laura, che dormiva in

vedere se realmente sua sorella Laura dormisse. L'ora

sapere, certamente, se sua sorella dormisse. Uno spiraglio fra

in cui dormiva sua sorella l'affascinava sempre: e

Cesare Dias, a tua sorella Laura, alla volontà dei

il sonno di mia sorella, sono fuori della mia

potresti prima convincere tua sorella? Avresti un'alleata affettuosa

speranze di Anna. ¶ - Mia sorella è peggiore di Cesare

arrossire innanzi a sua sorella! Un po' di ombra

leggeva, Laura, quando sua sorella era sparita, andando a

Quando vide avanzarsi sua sorella, col mantello nero pendente

le braccia a sua sorella, piangendo, singhiozzando, gridando: ¶ - Perdonami

di pietà a sua sorella. Nell'alba invernale, come

si doleva ancora: sua sorella, abbandonato placidamente il biondo

insopportabile, accanto a mia sorella che possedeva il mio

parlare quietamente con mia sorella Laura, quasi nulla fosse

hai detto? ¶ - A tua sorella, al tuo tutore. ¶ - Vennero

balbettò: ¶ - Laura, perdonami... ¶ - Povera sorella!... - mormorò una musicale voce

Allora Laura Acquaviva, la sorella, o Stella Martini, la

che assistevano Anna, la sorella Laura, o Stella Martini

attrasse a sè la sorella: ¶ - Tu sei buona... tu

innocente, Laura... ma sei sorella... non mi giudicare. ¶ - Io

guancia esangue di sua sorella, e costei, cullata da

le avrebbe consigliato sua sorella. ¶ Mani e piedi legati

diceva Laura Acquaviva, sua sorella, la purissima, la impeccabile

che si nominava sua sorella. ¶ Cesare Dias la fissava

Anna, levandosi. ¶ Mentre la sorella si metteva al suo

seppe. Due volte sua sorella Laura le parlò: ella

la figura di sua sorella Laura: trasalì. Una fredda

terrena innanzi a sua sorella, che non si lasciava

più poeticamente acconciata sua sorella, la savia Minerva? E

alla visione di sua sorella Laura e di Stella

se divamperà l'anima sorella, o se i ghiacci

venuto Luigi Caracciolo? Sua sorella istessa, così taciturna ed

sospiri, perchè Laura sua sorella non udisse, mille volte

pupilla, non come una sorella, ma come una povera

fossero ricominciati: e sua sorella Laura, ogni tanto, sorrideva

giro, si accostò alla sorella e le disse: ¶ - Tu

mia scomparsa, a mia sorella, a voi, a Stella

che porto a mia sorella Laura, per il più

le undici, e sua sorella Laura, dall'altro lato

rose? ¶ - Cesare - disse la sorella, con la sua voce

e donato a sua sorella. Laura, in quell'anno

eterno pensiero, osservava sua sorella e le pareva, per

il cuore della propria sorella e ad ottenerne la

ritratto. ¶ - Buono - ripetette la sorella, facendo da eco. ¶ Se

era felice che sua sorella fosse così bella e

ha adottato l'altra sorella: infelice, infine, di tutto

Già - disse la crudele sorella. ¶ Un debole sorriso si

rose offerte a sua sorella da Cesare, ora si

dal suo letargo. La sorella posò il lume e

dimenticata la presenza della sorella. ¶ - ...presto sì - concluse Cesare

detto nulla. Quando sua sorella e suo cognato scambiavano

per due mesi, sua sorella Laura con la damigella

trovava sempre per sua sorella. ¶ - Grazie - diceva Laura, senz

tenerezza indulgente, la maggior sorella. - Tutto che ti piace

è strana, questa vostra sorella... - diceva talora ad Anna

Laura, facendosi baciare dalla sorella: istintivo fu il movimento

la guancia di sua sorella, dove, lei presente, le

Laura, sorridendo a sua sorella, a cui questi scherzi

suo marito e sua sorella; Cesare pareva ridiventato un

suo marito e sua sorella, così familiare, così intima

fosse scambiato fra sua sorella e suo marito, la

il braccio a sua sorella, per entrare in un

la mano a sua sorella, per discendere dalla carrozza

suo marito e sua sorella, per far penitenza della

marito e di sua sorella, per frustare il proprio

e lasciò uscire sua sorella e suo marito per

ma nel vedere sua sorella Laura così serena in

Il marito e la sorella, spinti da lei stessa

facevano meno gravi. Sua sorella e suo marito, guardandola

a un estraneo, sua sorella e suo marito. Parlò

fra le donne. Sua sorella che era stata sempre

il candore di sua sorella! Quante volte, nei rari

marito e di sua sorella, non potendo sopportare più

nella giornata, anche sua sorella Laura la trattò con

marito Cesare e sua sorella Laura. Parlavano. Laura si

suo marito e sua sorella, che si baciavano. E

della stanza di sua sorella, tal quale come in

sonno quieto di sua sorella. ¶ Guardava quel sonno giovanile

dormiente, - Laura. ¶ La bionda sorella ebbe solo un lieve

Anna. ¶ Allora, la bionda sorella si destò. Si vide

ed ella guardò sua sorella, senza baldanza ma senza

e ferma la bionda sorella. ¶ Un silenzio profondo. Ritta

disse orgogliosamente la bionda sorella, scivolando dal letto, infilando

suoi occhi! Ora, la sorella le riappariva, in quella

l'oro di sua sorella, che Cesare aveva baciati

e fresche di sua sorella, che Cesare tante volte

e sereni di sua sorella, dove le labbra di

soglia, accennò a sua sorella di entrare. Laura passò

dalla cintura di sua sorella, quelle rose già morte

Va al manicomio, va, sorella: che sei pazza. ¶ - Oh

gli occhi verso sua sorella. ¶ - Non osi rispondere? Ma

taci, tu sei mia sorella, tu sei una fanciulla

quella voce di sua sorella, fiera del suo peccato

Non sono io, tua sorella, che tu tradisci? ¶ - Io

il cuore di tua sorella, tu figlia della stessa

le mie braccia di sorella: e caritatevolmente, nella tua

nella vita, Laura, Laura, sorella mia! Vedi, tu mi

piegarono, innanzi alla colpevole sorella; ella ne prese le

la commozione. Lasciò sua sorella inginocchiata, abbandonò a quelle

ricordarti che mi sei sorella, devi dimenticare Cesare. ¶ - Anna

si slanciò contro la sorella, ma quando fu faccia

Quando ritornò presso sua sorella, il suo volto era

in piedi, guardando sua sorella negli occhi. ¶ - Lasciami mio

voltò le spalle alla sorella e se ne andò

fermò e guardò sua sorella, quasi involontariamente. Anna stava

scena avuta con sua sorella, solo un ricordo pauroso

Quando aveva pregato sua sorella, chiedendole la grazia di

collo bianco di sua sorella, un fiume rosso, un

non aver ucciso sua sorella. Uno sfinimento succedeva alla

pensava, veramente, che sua sorella Laura l'aveva atterrata

pure austero di sua sorella, e il sorriso cinico

e sentiva che sua sorella l'aveva atterrata. Anna

nel cuore di sua sorella: Anna capiva che, dal

il marito di sua sorella, quasi un fratello: poichè

moglie innamorata e una sorella devota, tradita da suo

marito e da sua sorella, potendo vendicarsi senza timore

per dire a sua sorella che le voleva bene

aveva avuta, con sua sorella, fra il pianto e

tre volte scongiurata sua sorella, a non amar più

suo matrimonio, da sua sorella Laura, ne trovò una

Portando con noi la sorella, la istitutrice, il cane

vuoi separarti da tua sorella? ¶ - Sì. ¶ - E perchè? Dimmi

voglio separarmi da mia sorella, ecco tutto. ¶ - E io

vivere più con tua sorella. Essa è buona, è

vi tradisca, amando vostra sorella. Descrivetemi tutta la nerezza

fra te e mia sorella! Sotto i miei occhi

ha fatto Laura, mia sorella! ¶ E buttata sulla sedia

assai cambiato. ¶ - È mia sorella, Cesare! ¶ - Questo è un

adorerà sempre; è mia sorella, ha al cuore lo

laidezza mediocre, e mia sorella diventa una volgare civetta

amore colpevole di mia sorella, il tuo capriccio, e

dovrà mai avere, mia sorella, la creatura purissima, l

ti adora, per sua sorella che non ami? Ah

voi... ¶ - Avresti preferito mia sorella? - ella chiese, esasperata. ¶ Ma

Sì, avrei preferito vostra sorella. Non è seccante, affatto

hai tradita con mia sorella! ¶ - Signora Dias, voi avete