Pietro Metastasio, Giustino, 1713

nipote di Teodora. ¶ ASTERIA sorella di Sofia. ¶ GIUSTINIANO imperatore

o Sofia? ¶ Dimmi, cara sorella, e perché porti ¶ Tutto

Asteria, che mi sei sorella e madre, ¶ Che giova

tosto, ¶ La tua cara sorella è giunta a morte

SOF. Non ho, cara sorella, ¶ Premio ch'eguagliar possa

SOF. Vanne tosto, o sorella, e pensa teco ¶ Che

E tornerai la mia sorella in vita. ¶ TEOD. Io

di me forse cercando. ¶ Sorella, or così tosto ¶ Dalle

Tal io sono, o sorella; e se pur tento

aspetto. ¶ Ma narrami, o sorella, ¶ Come sentì Teodora, e

sofia. ¶ AST. Oh misera sorella! E chi pensava ¶ Che

mancanza. ¶ SOF. Oh pietosa sorella, il modo istesso ¶ Ch

contento. ¶ SOF. Per me, sorella, è vano ogni piacere

Oh sconsigliata, oh improvvida sorella! ¶ Aimè, debb'esser vero