Pietro Metastasio, Giustino, 1713

poserà la tua felice sorte. ¶ IMP. Tu, che vincesti

Accelerato vien da questa sorte ¶ D'esser compagno a

talora ¶ La virtù della sorte, e dove suole ¶ Spesso

degg'io sì bella sorte, ¶ Qual è questa di

il mare e la sorte al tuo desio. ¶ SCENA

avvinte, ¶ Fatto prigione a sorte, ¶ Andare innanzi al barbaro

porge il crine ¶ La sorte, allor nol vuoi; ¶ E

voglia ¶ Sia propizia la sorte. E qual cagione ¶ A

ti si opponga a sorte. ¶ SOF. Di ciò non

Oh contento infinito! Oh sorte amica! ¶ Non v'è

ciel, le stelle, ¶ La sorte, il fato ¶ Pugnar non

veggo di Giustin la sorte, e veggo ¶ La sorte

sorte, e veggo ¶ La sorte di Sofia per vari

invidio una sì bella sorte! ¶ CLE. Solo Asteria di

Tanto mi diè la sorte ¶ Che in parte corrisponde

La virtude e la sorte unite sono, ¶ Non dubitar

onore ¶ Coll'armi, colla sorte e col consiglio. ¶ IMP

se pur l'iniqua sorte ¶ Non negherà ch'io

Non abbracciai così felice sorte ¶ Quando da' guardi miei

Oh come mal la sorte altrui predisse! ¶ SCENA QUINTA

Oh Cleone, ecco la sorte ¶ Che lieta predicesti. ¶ CLE

breve. ¶ Qual stranezza di sorte è questa mai? ¶ Ah

giro. ¶ Ma la variabil sorte, ¶ Che solo al danno

esser dovea la vostra sorte. ¶ Ecco gli affanni terminati

felici, e sia ¶ La sorte di Giustino esempio al

Nascer dovea così felice sorte? ¶ Atra nube, ombroso orrore