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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «stesso»

nautoretestoannoconcordanza
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c’era. Ma nello stesso tempo s’era sollevata
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una parte di me stesso, e provassi il desiderio
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bizzarra e domestica nello stesso tempo, e che io
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che io ero me stesso, e insieme anche l
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e robustezza dal suo stesso progredire nel tempo. ¶ Il
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parte delle piante. Allo stesso modo, guardando la terra
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paesani e dal prete stesso. Ma poi qualcuno aveva
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sapevamo tutto. Ma nello stesso tempo provava il desiderio
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di slancio, ma nello stesso tempo anche un po
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andavo recuperando nel momento stesso in cui le lavoravo
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di venire scoprendo me stesso, chi ero e cosa
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una frode a me stesso indecifrabile, e ora il
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di convincere anche me stesso che Irina non c
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da mesi. Ma, nello stesso tempo, era come se
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lui, Marco e me stesso da una grande distanza
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Bassa Baviera, dove lui stesso aveva lavorato da ragazzo
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ignoto. ¶ Ma poi io stesso ero soverchiato da elementi
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subito alle persone, allo stesso modo in me interveniva
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di crescere su me stesso, come cresceva la foresta
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altro villaggio con lo stesso nome, oppure c’era
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avevo altri che me stesso cui dovessi provvedere. La
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e scure, ma, nello stesso tempo, ne aveva paura
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questione: «Ho parlato io stesso con Anataj. È tutto
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e parlava di se stesso come avesse accumulato una
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del villaggio. Eppure, nello stesso tempo, una parte di
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personaggio incognito a me stesso. Per esempio il quarto
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acquitrino pareva sempre allo stesso punto. ¶ Il lavoro anzi
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della luna. Tuttavia, nello stesso tempo, si era subito
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di paure, eppure, nello stesso tempo, aspettava quel momento
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luoghi sconosciuti. Ma, nello stesso tempo, provava una fretta
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circi possessive, che lui stesso prima o poi abbandonava
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da noi e, nello stesso tempo, che era per
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di non dimenticare se stesso e la propria identità
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e ci spaventava nello stesso tempo. ¶ Arrigo ne era
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La donna era nello stesso tempo una fonte di
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di orsi, e nello stesso tempo lo desiderasse. ¶ Dietro
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l’idea che lui stesso le vedesse ancora, ne
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pareva concentrarsi in se stesso, sdegnoso e corrucciato. Si
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la cosa su me stesso, intuivo il suo desiderio
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attratto e respinto nello stesso tempo dalla casa di
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di loro il mio stesso desiderio, quando si aggiravano
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che la riempiva. Lo stesso si poteva dire per
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sentiva restituito a se stesso e alla propria dignità
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di Ghircik, eppure, nello stesso tempo, era anche un
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il fiume.» ¶ Era lo stesso lavoro che facevamo anche
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i forzati. Facevamo lo stesso lavoro, negli stessi luoghi
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ma non correre allo stesso modo, perché i loro
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di Irina. Ma lo stesso dovevo tenermi saldo e
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quella sicurezza che io stesso non possedevo. Non ero
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nasce il calcestruzzo. ¶ Nello stesso tempo mi pareva che
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all’interno di se stesso, aspettando da Mosca, finalmente
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Tutti erano accomunati dallo stesso sentimento di esilio e
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ma che continuasse lo stesso il proprio lavoro perché
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concedeva neppure a se stesso di esplorare, se non
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calavano sul Bajkal, nello stesso periodo dell’anno. Oppure
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di pensare a me stesso. Continuavo a scoprirmi, o
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altra zona di me stesso sapevo che non v
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Nichanor. Del resto io stesso ero uscito dal manicomio
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vicini, di sederci sullo stesso pancone e di tenerci
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per dimostrare a se stesso che non la temeva
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cosa stasera. Verrò io stesso a svegliarvi». Ma tutto
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ne avevo visti io stesso, durante il viaggio fino
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Marco lo accese lo stesso perché l’idea lo
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tradimento compiuto. Pareva nello stesso tempo cercare compagnia e
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allo steccato, mentre io stesso ero trasportato dalle mie
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mi stupiva e nello stesso tempo mi pareva perfettamente
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un forzato, eppure, nello stesso tempo, non credeva nell
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e morire, che lui stesso si era distrutto la
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s’abbandonava a se stesso all’aperto anche per
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e la detestava nello stesso tempo. Voleva liberarsene, ma
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legati alla parete. Lui stesso ogni tanto andava in
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per lui era lo stesso. Erano tutti suoi amici
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via, che facevano lo stesso mestiere, la sua foga
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Eroska era per se stesso una novità, nella monotonia
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Transbajkalia, ed era lui stesso che aveva diffuso la
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taiga, come se egli stesso volesse fuggire dal ricordo
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erano diventati il ritmo stesso della terra e della
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che Ajdym e lui stesso erano, o erano stati
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della sorte. Forse Allah stesso era un essere che
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case celesti, e lui stesso non faceva che seguire
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anima e il sentimento stesso della dignità non poteva
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Lo era, e nello stesso tempo non lo era
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l’incertezza. Infatti nello stesso tempo sapevo che era
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alla Siberia, e nello stesso tempo sapersi straniero e
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repugnanti tra loro. ¶ Allo stesso modo sentivo la dolcezza
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ritornati tutti insieme, sullo stesso scompartimento del treno, cantando
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La voce pareva, nello stesso tempo, molto realistica e
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mescolati con il nostro stesso spirito. Eravamo costruiti con
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fare era sempre lo stesso, e sembrava che non
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Marco e come me stesso. Riuscivo ad assaggiare il
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farlo rientrare in se stesso e impadronire di nuovo
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cemento. E il legname stesso doveva maneggiarlo per uso
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anche troppo. Fu lui stesso a fare la proposta
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parte ignota di me stesso stava lentamente affiorando in
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lo ero, e nello stesso tempo continuavo a sperare
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e crescesse su se stesso. Non avrei mai ripreso
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compagno di viaggio, nello stesso tempo enigmatico e perfettamente
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terra che conteneva nello stesso tempo la vita e
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fondo possesso di me stesso. Nonostante tutto, sentivo che
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l’eterna reincarnazione dello stesso cavallo. Tutti erano stati
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cieco, usciva da se stesso e diventava un altro
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essere lontano da se stesso, in un mondo di
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quando fosse diventato lui stesso un vecchio con la
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fosse stata soltanto io stesso. E invece quelli che
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non sarebbe più lo stesso, Falalej. E neanche senza
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dalla poiana. Di se stesso non si preoccupava, per
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io le so lo stesso. Ho parlato con gente
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veniva somigliando a se stesso. Ormai mancavano soltanto le
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la metà di se stesso da un’altra parte
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o certezze su me stesso. Forse perché la ferrovia
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loro si divertivano lo stesso. Con Falalej la parte
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tappeto colorato, e lo stesso telaio cessava di essere
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se siete sempre dello stesso parere.» ¶ Anataj scosse il
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copertamente ciò che lui stesso aveva desiderato e progettato
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essere cieco. Ma lo stesso scosse il capo. «E
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ben chiarito a se stesso ciò che all’inizio
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anni prima, e nello stesso tempo erano molto diversi
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erano vere ma, nello stesso tempo, lo erano, e
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si raccontavano sempre allo stesso modo, inventava varianti e
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suo, avrebbe strepitato allo stesso modo, avrebbe sentito la
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altro per avere lo stesso nome, e faceva conto
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Silvestro era sbalordito, nello stesso tempo distrutto e sollevato
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perché forse in me stesso non avrei saputo trovarla
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attento, ragazzaccio!” pensai. Nello stesso istante lo vidi vacillare
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le ragioni, ma lo stesso ci restano forestiere, come
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dalla lunga infermità. ¶ Lui stesso non sapeva da dove
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chiesto troppo a me stesso? Non avevo peccato di
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vera scoperta su me stesso. Avevo scoperto che appartenevo
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me sottilmente il giorno stesso che la vidi per