parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'uomo che guarda, 1985

concordanze di «studio»

nautoretestoannoconcordanza
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letto fosse sistemato nello studio, tanto più grande, di
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oppure andare nel mio studio a leggere o ascoltare
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il mio ingresso nello studio, con un: “Ah sei
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mi fa scappare dallo studio con un sentimento, perché
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dell’appartamento, nel mio studio attiguo alla camera da
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pranzo, nel salone, nello studio di mio padre, perfino
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nella camera, è nello studio, se la cerco nello
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se la cerco nello studio è nel salone. In
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dietro la scrivania dello studio; alludo ai libri di
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È ancora affittato allo studio notarile. Ma siete fortunati
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è morto e lo studio se ne va. Ci
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che provo e mi studio di atteggiare il viso
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alla porta del suo studio. ¶ Ecco il corridoio con
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fioca, la porta dello studio, e, accanto, lo scaffale
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che l’uscio dello studio è aperto di un
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in un angolo dello studio, ho una visione parziale
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insolita. La porta dello studio che dà nella camera
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davanti alla porta dello studio, aspettare un momento senza
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ben guardare, quella dello studio di mio padre, in
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madre è entrata nello studio; mio padre, dal divano
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che avevo intravveduto nello studio di mio padre; e
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chiede dal fondo dello studio: “Si può?” Mio padre
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attraverso la porta dello studio rimasta aperta, mi giunge
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che? perché?), rientro nello studio. ¶ Osvaldo sta in piedi
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Perché poi?” ¶ “Perché nello studio c’erano dei rumori
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hai visto Silvia nello studio.” ¶ “No, non l’ho
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dipinti che abbellivano lo studio notarile. Dico a Silvia
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di esaminare il tuo studio, il bagno e persino