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esplorazioni verbali


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Paolo Maspero, Odissea [traduzione da Omero], 1867

concordanze di «su»

nautoretestoannoconcordanza
1
1867
pelo ¶ M'era spuntato su le guance appena, ¶ Quando
2
1867
depose ¶ Sui letti o su le scranne il proprio
3
1867
fece ad umil desco ¶ Su rozza scranna. Delle carni
4
1867
delira ¶ Il novello stranier! Su via, qualcuno ¶ De' nostri
5
1867
diamo accettar? Mandali entrambi ¶ Su vecchia nave ai siciliani
6
1867
Della sua stanza, e su la soglia assisa, ¶ La
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1867
il dorso ¶ Godea cacciando su le patrie balze. ¶ Poiché
8
1867
e pose il piede ¶ Su la soglia di quercia
9
1867
forbita ¶ Guaina involto. Poi su le ginocchia, ¶ Sedendo, lo
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1867
un sottil velo ¶ Calando su le gote, il labbro
11
1867
pali ¶ Coi ferrei cerchi su la cima, e a
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1867
il grand'arco, in su la soglia ¶ Di curvarlo
13
1867
cauto Ulisse. Giunti in su la porta, ¶ Così disse
14
1867
fra loro non dicea: Su via, ¶ Cessiam dal pianto
15
1867
seder si pose in su la scranna ¶ Onde s
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1867
si levi; ¶ E noi su negra nave al diro
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1867
saldi ¶ Calzari ai piedi su veloce nave ¶ L'invïerò
18
1867
e delle ancelle ¶ Veglia su l'opre; e agli
19
1867
Un aligero stral, che su la mensa ¶ Nudo mirò
20
1867
sangue. ¶ Pose lo stral su l'arco, e il
21
1867
I cenci si spogliò, su la marmorea ¶ Soglia balzò
22
1867
avventarli, e l'un su l'altro ¶ Morti i
23
1867
arco alla parete ¶ Appoggiando, su l'omero si gitta
24
1867
forti sbarre, che mettea ¶ Su pubblico sentiero; e il
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1867
Pronti i servi obbedìan. Su per la scala ¶ Mossero
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1867
ch'egli ¶ Non uscì su la soglia, in una
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1867
dell'armi accinti, in su la soglia ¶ Stavansi della
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1867
pastori e il figlio ¶ Su la soglia il lasciò
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1867
I compagni gittâr; ma su la soglia ¶ Cadde languida
30
1867
avidi sono ¶ Questi Proci, su via, le nostre lancie
31
1867
parlava, ¶ Trasse un fendente su la nuca, e il
32
1867
e il vate, ¶ E su l'ara s'assisero
33
1867
bramosi; così l'un su l'altro ¶ Nella sala
34
1867
Achei, che l'un su l'altro ¶ Giacean, tutto
35
1867
gradito, e a me su gli altri ¶ E al
36
1867
a tacer mi forzò. Su via, mi segui, ¶ E
37
1867
con dotta ¶ Mano scorrendo su la cetra, il vate
38
1867
Del vermiglio giacinto, inanellato ¶ Su gli omeri gli sparse
39
1867
e favellò: Regina, ¶ Femina su la terra io non
40
1867
una in altra terra, ¶ Su gli omeri portando un
41
1867
ti dica ¶ Che porti su le spalle un ventilabro
42
1867
E con prodi nocchier su presta nave ¶ L'invìan
43
1867
l'aurea verga, onde su gli occhi ¶ De' mortali
44
1867
Il divo Achille: Agamennón, su tutti ¶ Gli achivi eroi
45
1867
Non sei tu prima su le teucre sponde? ¶ Un
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1867
di Menezio il figlio. ¶ Su verde colle, in riva
47
1867
anelli. ¶ Piantossi ei quindi su la soglia, e i
48
1867
splendida mensa, e poi su colmo ¶ Letto s'adagia
49
1867
Di Laerte il figliuol. Su via, si parta, ¶ E
50
1867
presto ¶ A vender manderò su vecchia barca? ¶ Così trafitto
51
1867
è l'albergo, che su gli altri tutti ¶ Bello
52
1867
di zecche Argo giacea ¶ Su lo sterco de' muli
53
1867
Al bastone appoggiato; e su la soglia ¶ Di frassino
54
1867
paga ¶ Ogni voglia, e su tutti ei sia felice
55
1867
le pose ai piedi ¶ Su la bisaccia, e a
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1867
già quest'uomo ¶ Incontrai su la via, mentre il
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1867
la destra lo sgabello ¶ Su cui posava banchettando i
58
1867
donna, ¶ Mentre dell'aula su la soglia assiso ¶ L
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1867
al mandrïano ¶ Ella gridò: Su via, t'affretta, Eumeo
60
1867
non appena il vide ¶ Su la soglia apparir, così
61
1867
tu fra tanto ¶ Veglia su la tua casa, e
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1867
la tua casa, e su te stesso, ¶ Poiché molti
63
1867
mio pari. ¶ Ambo così su la marmorea soglia ¶ Con
64
1867
questo dire ¶ Si gitta su le spalle, ed alla
65
1867
Han vita e moto su la terra, alcuna ¶ Non
66
1867
il riso ¶ Le spunta su le labbra, ed alla
67
1867
e spargi ¶ L'unguento su le gote, e agli
68
1867
E un lieve sonno su le stanche ciglia ¶ Di
69
1867
Spiccò la Diva, e su l'Olimpo ascese. ¶ Vennero
70
1867
a tergo; e come su la soglia ¶ Giunse, al
71
1867
leggiadro velo ¶ Si calò su la fronte. A quella
72
1867
a somiglianza, e sostenersi ¶ Su le gambe non può
73
1867
già ne siete ¶ Sazi, su via, ciascuno al proprio
74
1867
E le fanti adocchiar? Su via, cialtrone. ¶ Ti leva
75
1867
per cui superba ¶ Vai su l'altre fanciulle, e
76
1867
de' suoi beni. Ma su via, mi narra ¶ In
77
1867
popolata da infinite genti, ¶ Su novanta città porta corona
78
1867
Dagli algenti Aquiloni riversata ¶ Su le cime de' monti
79
1867
si sentì la donna ¶ Su gli occhi il pianto
80
1867
Trinacria. Ei solo ¶ Fu su gli avanzi dell'infranto
81
1867
con le mie navi. ¶ Su duri letti, in povere
82
1867
Benché mal ferma, laverà. Su via, ¶ T'affretta, o
83
1867
Infilzâr negli spiedi, e su le ardenti ¶ Brage arrostito
84
1867
uccise. ¶ Mentre la vecchia su la nuda coscia ¶ Per
85
1867
cervice, per terra una su l'altra ¶ Prive di
86
1867
l'aquila, tornando, in su lo sporto ¶ Si posava
87
1867
fila ¶ Il mio consorte; su la cima avea ¶ Ogni
88
1867
mortali gl'Immortali avendo ¶ Su questa terra. Alla mia
89
1867
di Giove ¶ Le stillò su le ciglia un dolce
90
1867
Si coricò nel portico, su greggia ¶ Bovina spoglia, ch
91
1867
e un largo manto ¶ Su lui la vecchia Eurìnome
92
1867
in simil modo ¶ Or su l'un fianco ed
93
1867
un fianco ed or su l'altro Ulisse ¶ Agitato
94
1867
cuspide brandita, ¶ Si ferma su la soglia, e così
95
1867
E le morbide coltri, su distese ¶ Pelli agnelline si
96
1867
e poiché reo destino ¶ Su la terra or t
97
1867
e donde vieni ¶ E su qual nave, e come
98
1867
banchettando ¶ L'oste intrattenni su la verde spiaggia, ¶ Con
99
1867
fra tanto ¶ m'accomiatava su tesprozio legno, ¶ Che alla
100
1867
poi tutti a cenar su l'arenosa ¶ Spiaggia scendean
101
1867
palme ¶ Tacito remigando, in su la riva ¶ Uscii non
102
1867
al porco ¶ Lo gittò su le fiamme, supplicando ¶ Pel
103
1867
candida farina, li distese ¶ Su gli ardenti carboni. Il
104
1867
ad un tempo, e su la mensa ¶ Si deposer
105
1867
accanto al fuoco, e su vi stese ¶ Pelli d
106
1867
te propizio leverà. Disceso ¶ Su la riva itacense, i
107
1867
s'avvolse, ¶ Si gittò su le spalle il largo
108
1867
sferza, ciò detto, in su le groppe ¶ De' corsieri
109
1867
mare i cavalli, e su la spiaggia ¶ Deposti i
110
1867
doni del divino Atride, ¶ Su via, disse a Telemaco
111
1867
Per voler degli Dei su molte genti ¶ Ivi stese
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1867
disse: ¶ Poiché ti trovo su la spiaggia, intento ¶ A
113
1867
dunque pietoso mi ricetta ¶ Su la bella tua nave
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1867
Dell'onde vïatrice, in su la poppa ¶ Ei s
115
1867
A vagar mendicando in su la terra. ¶ Quanti disagi
116
1867
E lo scettro stendea su l'una e l
117
1867
mille seco industri bagatelle ¶ Su la nave recò. Fra
118
1867
lavori esperta, ¶ Che stava su la spiaggia allor per
119
1867
io questo ancora ¶ Condurrò su la nave, e voi
120
1867
attraversando, ¶ Vede nell'atrio su la mensa i nappi
121
1867
n'accogliean con festa ¶ Su la nave i Fenici
122
1867
alla prora. ¶ Quindi, scendendo su l'amena spiaggia, ¶ Apparecchiâr
123
1867
Così diss'egli; e su la soglia apparve ¶ Pari
124
1867
e baci ¶ Gli stampò su le mani e su
125
1867
su le mani e su la fronte ¶ E su
126
1867
su la fronte ¶ E su gli occhi lucenti. E
127
1867
tagliere; e l'un su l'altro ¶ Messi i
128
1867
quest'ospite nostro? e su qual nave, ¶ Con quai
129
1867
li dovrò. Ma questo ¶ Su le ginocchia degli Dei
130
1867
visiti i campi, e su la soglia, ¶ Scarno sedendo
131
1867
flutti, ¶ E fui dormendo su la nostra spiaggia ¶ Da
132
1867
essi che impero ¶ Han su tutti i mortali e
133
1867
porto entrati, ¶ La traean su l'arena; e poiché
134
1867
Celesti che salvâr costui. ¶ Su la cima de' monti
135
1867
avvïâro alla reggia, ove su molli, ¶ Pulite scranne ciaschedun
136
1867
alla sala venuta, in su la porta, ¶ Bella come
137
1867
Ulisse, ¶ Eversor di città, su le ginocchia ¶ Toglieami spesso
138
1867
lasciato le insidie? o su la nave ¶ Ancor si
139
1867
stringe al seno, ¶ E su gli occhi gli stampa
140
1867
partir da Pilo ¶ Ricettai su la nave, e con
141
1867
Alla sua casa. Quivi su le scranne ¶ I mantelli
142
1867
ei pure ¶ Ancor vivesse. Su lucente cocchio ¶ Indi scortar
143
1867
sparvier, che vidi ¶ Sedendo su la nave, e al
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1867
E posti i manti su le scranne, i Proci
145
1867
ad azzuffarsi: ¶ Ché levar su l'Olimpo avean tentato
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1867
tentato ¶ L'Ossa, e su l'Ossa il Pelio
147
1867
Nume, ¶ E quaggiù regni su la morta gente: ¶ Tu
148
1867
da sfamarmi, che regnar su l'ombre. ¶ Ma tu
149
1867
né più mi reggo ¶ Su le ginocchia, come allor
150
1867
Della vittoria, ch'io su lui per l'armi
151
1867
veglio sitibondo ¶ Si piegava su l'aqua, ed altrettante
152
1867
Alberi eccelsi ¶ Gli stendean su la testa i verdi
153
1867
il sasso enorme ¶ Spinge su per un monte; ma
154
1867
rovina al piano; ¶ E su per l'erta il
155
1867
Petto la formidabile cintura, ¶ Su cui vedevi, in oro
156
1867
gli amici ¶ A dormir su la nave. Ma la
157
1867
Sei lunghissimi colli, e su ciascuno ¶ Un capo orrendo
158
1867
la cura ¶ Di guidarci su l'onde. Allor, dal
159
1867
Achei, ma quanto accade ¶ Su la terra e sul
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1867
Non più sospinto, rimanea su l'aque ¶ Immobile. Di
161
1867
l'aque ¶ Immobile. Di su, di giù mi volgo
162
1867
oblïarlo ¶ Voi non potete. Su via, dunque, torni ¶ Ognuno
163
1867
remi, rinculando ¶ Gli uni su gli altri alla rinfusa
164
1867
e due lancie brandite, ¶ Su l'alta poppa mi
165
1867
altri, ¶ Affamati, spossati, in su la riva ¶ Non escano
166
1867
sarà che scellerato ardisca ¶ Su giovenco o montone alzar
167
1867
e come le vivande ¶ Su la nave mancâr, dalla
168
1867
partenza. ¶ Finito il prego, su le ciglia un dolce
169
1867
al Sole ergeremo, e su gli altari ¶ Deporrem numerosi
170
1867
in difetto di vino, su le ardenti ¶ Brage le
171
1867
i visceri assaggiati, in su gli spiedi ¶ Infilzavano il
172
1867
Immortali ¶ Ed ai mortali su l'immensa terra; ¶ Ché
173
1867
Saturno un nembo oscuro ¶ Su noi raccolse. Né gran
174
1867
e le rudenti, ¶ Ruinò su la poppa, e al
175
1867
in quel punto, e su la nave ¶ Un fulmine
176
1867
quindi nove dì vagai su l'onde; ¶ E la
177
1867
Della concava nave, e su la poppa ¶ Steser la
178
1867
che alla morte somigliava, ¶ Su le pupille dell'eroe
179
1867
il feacese ¶ Legno ferì su l'itaca riviera. ¶ Quivi
180
1867
e chetamente ¶ Il posâr su l'arena. Indi gli
181
1867
della fronte acconsentito. ¶ Ma su veloce prora, in braccio
182
1867
converte in pietra ¶ Immobile su l'onde, e s
183
1867
che avrebbe ¶ Nel redir su le azzurre onde una
184
1867
che uccisi ¶ Restai celato. Su fenicia nave ¶ Allor salendo
185
1867
curò della cena, e su la spiaggia ¶ Ne coricammo
186
1867
Della Grecia i guerrier, su la mia nave ¶ Più
187
1867
Ma le tue ricchezze, ¶ Su via, celiamo nel vicino
188
1867
avrai, vigile sempre ¶ Terrò su te lo sguardo, allor
189
1867
il sapevi? ¶ Forse perché su l'onde tempestose ¶ Vada
190
1867
È bensì vero ¶ Che su negra carena il suo
191
1867
Ulisse, e la pelle su le membra ¶ Gli dissecca
192
1867
il buon famiglio. ¶ Ei su bovina rossa pelle inciso
193
1867
che fosse tratto in su le mura, ¶ E giù
194
1867
la selvosa cima; ¶ E su quel mar Zacinto anco
195
1867
Lacerate le vele, e su le gonfie ¶ Onde piegarsi
196
1867
due dì giacevamo; e su l'Aurora ¶ Del terzo
197
1867
ammainate ¶ Le bianche vele, su le bionde arene ¶ Ci
198
1867
Subito si tornasse, e su la nave ¶ Capre ed
199
1867
d'aride legne in su le spalle ¶ Per cuocersi
200
1867
cuocersi la cena, e su l'entrata ¶ Versandole dell
201
1867
che noi gli uni su gli altri ¶ Ci gettammo
202
1867
infuocar la posi in su le brage, ¶ Donde tratto
203
1867
a terra; ¶ E, piegata su l'omero la testa
204
1867
masso; ¶ E poi, seduto su la soglia, in giro
205
1867
vestiti. Con tenaci vinchi, ¶ Su cui dormir solea la
206
1867
all'ovile sempre in su la sera ¶ Primo tornavi
207
1867
voce, comandai di tosto ¶ Su la nave gittar le
208
1867
giunga ¶ Senza un compagno, su straniera nave, ¶ E ripiena
209
1867
terra, ¶ Ciascun si diede su l'arena al sonno
210
1867
figli. ¶ Noi ci prostrammo su la soglia; e questi
211
1867
padre, ove, giungendo, ¶ Videro su la soglia inorriditi ¶ Una
212
1867
stupiti ¶ l'enorme belva su l'arena stesa. ¶ Poscia
213
1867
sera. ¶ Scesa la notte, su la verde spiaggia ¶ Noi
214
1867
consultarci è d'uopo ¶ Su ciò che far ne
215
1867
compagni, ¶ Ma si rizzâr su l'anche, dimenando ¶ Le
216
1867
il piede arrestando in su la porta ¶ Di quel
217
1867
e caro ¶ A me su tutti, favellò primiero: ¶ Certo
218
1867
inganno. ¶ Essa li collocò su troni d'oro, ¶ E
219
1867
l'arco ¶ Mi gitto su le spalle, e ad
220
1867
e pensoso. Giunto in su la soglia, ¶ Io m
221
1867
deschi ¶ Un'altra apparecchiò, su cui depose ¶ Canestri d
222
1867
Mi versò l'aqua su bacil d'argento, ¶ Ed
223
1867
figlio, ¶ O saggio Ulisse, su via, corri al lido
224
1867
spiegate le vele, in su la poppa ¶ Siedi tranquillo
225
1867
ai mani, in pria su l'orlo ¶ Latte vi
226
1867
poscia ed aqua, ¶ E su vi gitta candide farine
227
1867
vago ¶ Serto si pose su la testa. Io ratto
228
1867
ogni verso un cubito. Su l'orlo ¶ Quindi vi
229
1867
il montone ¶ Io scannai su la fossa; e mentre
230
1867
segni ¶ Del fresco lutto su le guance impressi; ¶ Eran
231
1867
a piè, che noi su l'agil prora? ¶ Ed
232
1867
guastâr la mente: ¶ Sendomi su l'altana addormentato ¶ Dell
233
1867
L'infelice nocchiero, e su la vetta ¶ Vi pianta
234
1867
Ma guai se alcuno ¶ Su quelle ardisse di calar
235
1867
e senza amici ¶ E su nave straniera, alla tua
236
1867
che un ventilabro hai su le spalle. ¶ Allor tu
237
1867
fin dal giorno ¶ Che su l'orme del grande
238
1867
preda ¶ Alle sventure, che su lui piovea ¶ L'ira
239
1867
un dì lo scettro ¶ Su l'Orcomeno Minïeo stendeva
240
1867
Orcomeno Minïeo stendeva ¶ E su Pilo arenosa. Egregia prole
241
1867
congiunte ¶ Io mi terrò su queste travi, in pace
242
1867
però n'abbranca, e su vi monta ¶ Come a
243
1867
serenossi il cielo, ¶ Rizzandosi su l'onde e le
244
1867
l'onda tranquilla, e su la riva ¶ Presso alla
245
1867
fronte dell'altra in su la soglia, ¶ Due fide
246
1867
genitrice e il padre? ¶ Su via, ti leva anzi
247
1867
resterai fanciulla. ¶ Vanne dunque su l'Alba al genitore
248
1867
purpuree lane, ¶ E incontrò su la soglia il genitore
249
1867
altra la sferza, e su le groppe ¶ Sonar la
250
1867
fila ¶ Del mar vicino su le terse arene. ¶ Anch
251
1867
membra, ¶ Sedeansi in cerchio su la riva a mensa
252
1867
essa la fronte ¶ Leva su tutte maestosa, e tutte
253
1867
acuto, ¶ Che Ulisse risvegliò. Su l'anca allora ¶ Ei
254
1867
Forse di Ninfe, che su l'ardue cime ¶ Albergano
255
1867
tenni ¶ A lungo immote su la sacra pianta, ¶ Bella
256
1867
poverello è questi ¶ Che, su l'onde smarrito, a
257
1867
lor non torni accetto. ¶ Su via, dunque, gli date
258
1867
divo Ulisse ¶ Guidano, e su la riva deponendo ¶ Una
259
1867
fiore del giacinto, in su le spalle ¶ Inanellato gli
260
1867
Il liquid'oro versa su l'argento; ¶ Così sul
261
1867
le piegate ¶ Vesti depone su la tersa biga, ¶ I
262
1867
cornipedi v'attacca, ¶ E su vi balza. Quindi la
263
1867
domanda, ¶ Vasto e bello su tutti, e che un
264
1867
torcer lane intenta; e su dorata ¶ Scranna seduto a
265
1867
e chi sia. Poi su l'entrata ¶ Della città
266
1867
Che porta un'urna su la testa; ed egli
267
1867
flutti valicar son use ¶ Su prore come l'aquila
268
1867
Diva, ¶ Che sempre veglia su l'eroe, diffusa ¶ Aveagli
269
1867
che tenea lo scettro ¶ Su gli alteri giganti, iniqua
270
1867
quinci e quindi in su la porta ¶ Quattro grossi
271
1867
Di femmine feaci. In su que' troni ¶ Ogni dì
272
1867
e tutte d'oro, ¶ Su piedestalli di gentil fattura
273
1867
al focolar s'asside ¶ Su la cenere Ulisse, e
274
1867
fianco ¶ Seder lo fece su lucente scranna, ¶ Che prima
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1867
Da brocca d'oro su bacil d'argento ¶ Versò
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io ¶ infelice tra quanti su la terra ¶ Abbian vissuto
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mi riscossi, e vidi ¶ Su la riva del fiume
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Al parlamento, dove ognun su bianchi ¶ Tersi marmi sedea
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ora del suo partir. Su via, scegliete ¶ Fra il
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le vele sciolsero, e su l'onde ¶ Fermâr la
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la divina ¶ Canzon riprese, su la testa Ulisse ¶ Di
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conducea ¶ Fuor della reggia, su la via che i
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e sì le avanza. ¶ Su via, t'allegra, ché
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il cor vi basta. ¶ Su via, meco venite a
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qualunque mortal, ch'or su la terra ¶ Di pan
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Ritornata la Diva; e su dorato ¶ Seggio il fianco
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beati del cielo abitatori, ¶ Su, venite a mirar questa
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stanze ¶ Da pudor trattenute. Su la soglia ¶ Del talamo
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Le tuniche indossâro, e su le scranne ¶ Sedeansi al
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man tenendo, ¶ Vaga donzella su bacil d'argento ¶ Versò
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non cale. Io molto ¶ Su l'onde errai, molto
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roseo manto ¶ Si traea su le ciglia. Il riconobbe
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e posti i piedi ¶ Su lo sgabello, interrogò lo
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largo pianto ¶ Gli scendea su le guance, e del
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Se co' suoi legni su l'achiva sponda ¶ Gli
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divina Sparta ¶ Del mar su l'ampio dorso? Un
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Alle navi, schierate in su l'arena. ¶ Ivi cenammo
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notturna ¶ Ombra discese, e su la spiaggia ognuno ¶ A
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sul meriggio emerse: ¶ Girò su tutti attento il guardo
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per lungo, difficile cammino ¶ Su l'ondoso oceano alle
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perîr de' loricati Achivi ¶ Su le dardanie sponde, ove
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perì. Dai tempestosi flutti ¶ Su gli scogli girei tratto
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fui sazio ¶ E rotolarmi su l'arena, il vecchio
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Spicca un salto, e su lui l'onda si
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la notte, ci corcammo ¶ Su la spiaggia a dormir
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al vento ¶ Si spiegâr su le antenne, e in
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Si venìan trastullando in su la porta ¶ Dell'albergo
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gioventù lo segue; ¶ E su la nave, pari ad
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appena il vide ¶ Apparir su la soglia, A che
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ha costretto a salir su le veloci ¶ Navi, che
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restar la regina, e su la soglia ¶ S'abbandona
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Della misera donna, e su le ciglia ¶ Ne frena
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Spinsero il curvo ¶ Pino su l'onde, l'albero
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freni il duolo, e su le ciglia ¶ Le lagrime
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breve a te ritorno. ¶ Su le porte de' sogni
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balzar, che in lei su l'Alba ¶ Avea la
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giovinetto ¶ I Proci intanto su la bruna prora ¶ Fendean
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Immortali a parlamento ¶ Sedea su l'alto Olimpo il
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O de' mortali; ma su ferma zatta, ¶ Da lui
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talari ¶ Annodossi, che lui su l'ampia terra ¶ E
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ampia terra ¶ E lui su l'onde portano veloci
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verga impugna, ¶ Con cui su gli occhi de' mortali
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in simil guisa ¶ Correa su l'onde il messaggier
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Laerte il figliuol, che su la riva ¶ Del mar
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i flutti ¶ E lagrimando. Su lucente scranna ¶ Collocò l
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venti combattuto, io trassi ¶ Su questo lido, al frusto
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darò, che lo scortino su l'onde; ¶ Ma ben
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che tristamente ¶ Lagrimando sedea su la deserta ¶ Spiaggia e
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isola il giorno, ¶ E su gli scogli assiso, il
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immoto il guardo ¶ Tenea su l'onde. D'improvviso
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ei s'assise in su la scranna ¶ Che lasciata
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Dio mi volesse travagliar su l'onde, ¶ Sopportarlo io
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quindi acconci a galleggiar su l'onde. ¶ Ma come
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di negro vino in su la zatta ¶ Gli pose
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Dunque a mio dispetto ¶ Su le sorti d'Ulisse
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Spiccò dall'onde, e su le avvinte travi ¶ Posando
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al piè, che lei su l'onde, ¶ Lei su
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su l'onde, ¶ Lei su la terra portano veloce
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Ivi trovò, corcati in su le spoglie ¶ Degli uccisi
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questo ¶ Pensiero assorto, quando su la soglia ¶ Scòrse Minerva
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Ulisse acute lancie. ¶ Indi su bella scranna, ricoperta ¶ Di
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Loro in fretta allestì, su cui l'accorta ¶ Dispensiera
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i nappi ¶ Il banditore. Su le scranne e i
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Con quai nocchieri e su qual nave e donde
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sempre fûr vaghi. ¶ Or su celere nave m'incammino
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era Ulisse in Efira su presta ¶ Nave condotto ad
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un monumento ¶ Gl'innalza su la spiaggia, ed al
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rivali, il pie' ritenne ¶ Su la marmorea soglia, un
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un sottil velo ¶ Calò su gli occhi, e al
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alla spola, ¶ E veglia su le fanti; e le
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reggia splendida s'innalza ¶ Su l'altre tutte, e
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Non di nemico che su noi veleggi, ¶ Non di
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mentre lo scettro ¶ Tenea su questa terra. Io l
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venti ¶ Con infausto fragor. Su l'adunato ¶ Popol discese
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piegâro il volo, e su pei tetti ¶ Delle case
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remator vi chieggo, ¶ Che su l'ondose vie mi
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in breve ¶ Apparecchiato lancerem su l'onde. ¶ Sì disse
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gli Achivi, e tu su l'orme ¶ Andrai del
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andrò, né indarno ¶ Benché su nave altrui; perché una
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Se da gran tempo su deserta spiaggia ¶ L'infelice
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forme ¶ Novamente Minerva, e su la soglia ¶ A se
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chiamò Telemaco, dicendo: ¶ Già su la spiaggia assisi i
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Impazienti aspettano te solo: ¶ Su via, dunque, n'andiam
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Com'egli imposto avea, su la veloce ¶ Nave il
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occhi-cerulea Diva, e su la poppa ¶ Al fianco
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mortali e agli Dei su l'alto Olimpo ¶ E
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l'alto Olimpo ¶ E su la terra apportator di
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tauri ¶ Facean quel giorno su la spiaggia al forte
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Di cinquecento cittadin composta ¶ Su l'erba assisi, nove
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Preparavano il desco, e su gli spiedi ¶ Altri infiggean
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la notte, ¶ E Giove su le stanche ciglia un
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duce ad Ilio abbandonai, ¶ Su le pescose vie seguendo
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navi adunate, immantinente ¶ Via su l'onde fuggii. Meco
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amico ¶ Poi suscitava, che su l'onde i nostri
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tetto. ¶ Molti ei bruciò su l'are de' Celesti
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le recise ¶ Lingue gittando su le brage, e fatte
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confortar gli amici ¶ E su tutto a vegliar, ch
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Quivi sui troni ¶ E su le scranne s'adagiâro
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presso all'eccelsa ¶ Porta su bianchi levigati marmi, ¶ Ove
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fronte dell'ostia, e su l'acceso ¶ Fuoco gittolli
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il vecchio ¶ Gli arrostìa su le brage e li
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mentre con le mani ¶ Su gli acuti schidoni a
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Aggiogâro i corsieri, e su la pinta ¶ Biga entrambi
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e un dolce canto ¶ Su la cetra sciogliea l
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pianto l'onorò, disteso ¶ Su la bara funebre. Or
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ah sì, che ancora ¶ Su noi vegliate, se i
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un bacio ¶ Gli stampa su la destra, e così
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Anch'egli al desco su pulita scranna ¶ L'antico
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alla natìa contrada ¶ Inviando su navi peschereccie ¶ I forestieri
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tutti d'Ulisse ¶ Corriam su l'orme, o noi
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calar fra l'ombre! ¶ Su via, dunque, n'andiamo
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inseguìa, che l'un su l'altro ¶ Morti a
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Si mosse, e stando su la porta vide ¶ Non
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doppio taglio si gittâr su gli altri ¶ Ulisse e