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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «sua»

nautoretestoannoconcordanza
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lamentavo con Dio della sua distrazione. Non c’era
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stesso posto, vicino alla sua poltrona. ¶ Allora capivo che
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assistente, e dopo la sua partenza quel privilegio era
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scantu!». ¶ Altre erano di sua invenzione: «Fai così, o
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riuscire a distinguerlo nella sua interezza, per arrivare sino
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severità, e vista la sua propensione a non lasciar
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passato aveva fatto la sua parte. Lei era cresciuta
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alcuni limiti dovuti alla sua proverbiale diffidenza, in quel
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poco, Salvatore, laureato a sua volta – e non c
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avevo messo piede nella sua stalla: allora ero una
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mia mano intrecciata alla sua, ne comprendo il valore
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che si offriva nella sua generosità struggente davanti ai
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di prestare attenzione alla sua voce. Avevo altro a
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mettendo in ridicolo la sua famiglia. ¶ Tanti erano stati
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certi discorsi spiacevoli sulla sua pensione che non bastava
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amore. Questa era la sua sentenza. Letta, confermata e
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dignità nelle case. La sua lingua sembrava indemoniata, e
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un no gigante a sua madre. A quel punto
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con Nora e una sua amica, Emilia. ¶ Per la
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un guaio in famiglia: sua madre era una donna
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a quella strega di sua madre… Ditemi, ho o
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oltre il limite della sua capienza. Faceva eccezione la
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di circostanza adatto alla sua misura. ¶ Per fortuna Nora
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del vino che faceva sua sorella Carmelina. Inoltre, poggiate
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tra mio padre e sua madre, i giochi con
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parte nascosta, aveva la sua dose di tenerezza non
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ritornata a parlare con sua sorella di punto croce
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se fossi stata la sua seconda mamma, ma adesso
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una madre e alla sua paura, le aveva assicurato
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Ape multicolore. ¶ Posteggiava la sua gelateria ambulante vicino ad
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voglio trovare Lucia. Anche sua madre le vuole parlare
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contento. L’eco della sua risata mi era arrivato
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una seconda volta con sua madre, ma prima che
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su di me la sua sciocca curiosità. ¶ «I miei
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dovuto prendere atto della sua mancanza. ¶ Quello stesso giorno
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raccontata per mezzo della sua voce, diventava un romanzo
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piacere di raccontare nella sua vera essenza era quella
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soffrire, per non vedere sua moglie e i suoi
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andata a vivere con sua madre, ma a seguito
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del carattere e la sua bruttezza infinita, non le
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modo si guadagnavano la sua simpatia. Anche i muri
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vedovo molti anni prima. Sua moglie si era ammalata
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non era mai diventata sua cliente. Aspettava anche giorni
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si riforniva da una sua vecchia conoscenza, la signora
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tre gradini, poggiandosi sulla sua ferla, e andava dritta
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un’ingiuria da parte sua, anche se non la
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si piegavano sotto la sua forza e dalle gonne
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vero, ma temevo una sua vendetta. ¶ «E allora tieni
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possiamo permettercela. ¶ Melo e sua moglie sono stati gentilissimi
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che la madre di sua moglie è pure una
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a vedere ristrutturata la sua abitazione. Ah, e poi
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botti della zia Carmelina, sua sorella che, siccome viveva
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soddisfatto. Per me la sua non era affatto una
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irruenza, ma aggravato dalla sua prosopopea. Ai miei genitori
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viso, ma fu la sua voce a scioccarmi, perché
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senza Nora, Emilia e sua madre, commare Rosina, l
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altri commenti, per quella sua naturale propensione a evitare
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in casa, abbiamo già sua madre che è un
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io conoscevo bene la sua anima. C’era dell
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e invece in quella sua particolare capacità c’era
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quelli che vestiva la sua rivale sembravano bambolotti di
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i numeri e la sua firma, ma arrivava alle
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poesie erano davvero la sua grande passione. Possedeva dei
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con voi. ¶ Salutate Melo, sua moglie e tutti i
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un bacio da parte sua per Pietro. ¶ P. S
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zia aprì, vidi la sua faccia impallidire. Mi fissò
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perché il tono della sua voce stonava con l
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si era mostrata nella sua fragile pochezza, come una
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che a Milano la sua famiglia aveva dei parenti
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bianco la speranza della sua salvezza. Chiamavano «professore» anche
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con una carezza della sua mano candida. Nessun genitore
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che trascinava ansimante la sua bicicletta con una ruota
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e furia da casa sua. ¶ D’istinto mi rivolsi
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io), e nonostante la sua fosse una brutta malattia
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necessario abbandono. E la sua assenza diventava ogni giorno
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solite, se paragonate alla sua malattia, si ridimensionavano. Eccetto
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Un pomeriggio bussai alla sua porta. Era uscita da
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vestaglia beige. E della sua gamba, quella che trascinava
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in ospedale per la sua troppa malinconia. «Ma la
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desiderosa di raccontare la sua disavventura, mi disse che
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resa conto che la sua era solo una richiesta
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Peppina, Rita e la sua malattia, mio padre, mia
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impresso il calore della sua carezza. ¶ Le visite ¶ Tra
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mi aveva assicurato la sua presenza e una deroga
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di competere con la sua stella. ¶ Non nascondo che
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all’istante, urlando a sua sorella: «Cettina, a soru
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Teresa aveva alluso alla sua presunta cattiveria. Ma io
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in tanto lodava la sua bontà, ma non dimenticava
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e quanto dipendesse da sua madre, la mia bisnonna
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Quando uscii da casa sua, in strada era già
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quella svergognata era la sua spina nel fianco. Nemmeno
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aveva subìto, né della sua responsabilità di starle accanto
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ritornato dritto dritto nella sua tana. Subito, le comparve
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non volevo tradire la sua fiducia, e avevo anche
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Alla nonna invidiavo quella sua rispettabile capacità di proteggere
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quando a scuola incontro sua sorella, chiedo sempre come
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latte delle capre di sua nonna, eppure non l
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bere il vino di sua sorella. ¶ Mi stavo dimenticando
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a prenderci con la sua automobile di fresco acquisto
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aveva dovuto litigare con sua moglie per settimane. ¶ «Donna
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la proprietaria era una sua amica, le aveva praticato
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voce della mamma. La sua voce che tremava. ¶ Per
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arrivata ad abiurare la sua forte fede, doveva essere
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faccia, e sentivo la sua lama affilata sfiorarmi le
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comunque io, pur nella sua rinuncia, quel pacchetto non
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chiamavo così? ¶ Perché la sua voce cavernosa mi riportava
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con lei, per la sua lungimiranza e per la
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illuminavano la stanza dove sua sorella Carmelina aveva approntato
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E subito allontanò la sua mano dal ventre. ¶ Donna
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valigia. ¶ Mentre aspettavo la sua reazione, sentendomi addosso lo
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lisciò il pelo alla sua maniera. ¶ Rimasi a lungo
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abbandonarmi per colpa di sua moglie, ca niscìu pazza
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settimana si mostrò nella sua vera natura… ¶ Pausa. Silenzio
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Lercio; lui con la sua perenne espressione arrabbiata, e
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conseguenze nella norma. La sua spossatezza altro non era
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di tutto quel grigio. ¶ Sua madre continuava a invocare
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non avrebbe fatto morire sua figlia Giovanna, e si
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dipendente da quel farmaco. Sua madre, invece, si illudeva
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fissava in silenzio, mentre sua madre si era spostata
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la mia mano alla sua. E poi le sorrisi
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camera la nonna e sua madre, preferii congedarmi da
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porta, arrivate ai saluti, sua madre ci implorò: «Venite
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agli amici. Diceva che sua figlia stava meglio, e
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dell’estasi perenne di sua figlia, non potevamo fare
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tazza di tè nella sua stanza. ¶ «Mi accompagni a
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l’amasse per la sua bellezza interiore. Aveva necessità
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di sì, ma la sua voce non mi sembrò
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miracoli. O arrivava una sua lettera, oppure telefonava. ¶ E
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Franca ci disse che sua sorella aveva telefonato pregandola
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smania di sentire la sua voce, e non solo
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e non solo la sua. ¶ Non appena arrivammo al
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liberava dei manici della sua borsa. La voce di
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non abusare troppo della sua tolleranza. Tolleranza? Mi fece
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cosa stesse rimuginando. ¶ Quella sua reazione era dettata da
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della mia amica. ¶ La sua visione mi scioccò non
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andava a trovare la sua picciridda anche quando il
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del pullman per colpa sua. Mi ero anche assuefatta
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Era venuto fuori che sua sorella stava sempre rinchiusa
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lei, e così la sua storia d’amore col
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che era sconvolta. La sua preoccupazione principale era che
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si vive in casa sua! ¶ Ma dove si sarebbero
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bisognava dare peso alla sua importanza. ¶ L’amico della
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riuscito a prendersi la sua rivincita: nel giro di
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importante. Milano, con la sua nebbia, gli aveva dato
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verbo per descrivere la sua decisione di chiudere la
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senza vederla. ¶ Interpretati dalla sua voce intensa e virile
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valutare la realtà nella sua crudezza infinita. ¶ Dai, che
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perso buona parte della sua identità. Diventava paragonabile solo
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che aveva perso la sua barca con l’ultima
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Amoroso, e a casa sua nessuno si sarebbe azzardato
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Ancora lui, con la sua losca faccia. Era convinto
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contenti perché Melo e sua moglie, che adesso è
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fogli scritti con la sua bella grafia, e anche
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poi ci andremo nella sua città» mi aveva scritto
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aprire una ditta tutta sua in Germania, tra qualche
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di vista, data la sua bassa statura. ¶ Ritornai dentro
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lunga salita. Con la sua voce da cavernicolo mi
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circostanza, per guadagnarmi la sua fiducia. E d’impeto
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aveva confidato riguardo a sua madre: Pina aveva le
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al ristorante in vita sua ed era il suo
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porta?» ¶ Di fronte alla sua insistenza, tentennai Non ero
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a stilla, gocce della sua fatica mi scivolavano addosso
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lui. ¶ Muovendo ancora la sua mano vecchia sulle mie
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Uscii, scaraventata fuori dalla sua inspiegabile follia, e mi
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mamma, che aveva la sua importanza, e per i
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sarei partita, lasciando alla sua spietata furia il compito
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quello che fa per sua nipote». ¶ Mi lasciò senza
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sdraiammo sul letto della sua stanza e ci raccontammo
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di mio padre e sua moglie si erano offerti
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miei che per la sua. Poi all’improvviso, in
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negozi, altro che la sua putìa da miserabile! Paragonata
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si era infilata nella sua testa come un mantra
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un resoconto veloce della sua giornata, elencando i nomi
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i quali condivideva la sua dura giornata. E non
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mamma mi raccontava della sua giovinezza a Melìa e
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Flörsheim stavamo giocando nella sua stanza, quando all’improvviso
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mai cancellati. Mi sentivo sua complice, pur non volendolo
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uomini. ¶ E con la sua voce inconfondibile, mi faceva
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omicidio. Mi aspettavo una sua forte reazione, ma questa
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confondendomi le idee. La sua contentezza mi appariva come
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cattivi sulle stranezze di sua suocera, ma subito era
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addolorata. Era addolorata. ¶ La sua assenza, in quelle serate
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tipico delle donne della sua generazione. Un tripudio di
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neanche il compiacimento della sua distruzione: farlo marcire in
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Maria le parole della sua niputeddra, interpretando il più
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un bar, e la sua mano, che tenevo stretta
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perso buona parte della sua forza, l’energia che
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la mia faccia sulla sua pancia molle. Mentre ricordavo
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ed era uscita dalla sua vita come una comparsa
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un altro insulto alla sua dignità, e alla mia
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messo in conto la sua reazione, mi sarei strappata
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ed era contenta della sua nuova vita. ¶ Pina, la
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mi attraeva per la sua bontà mai sbandierata ai
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sarebbe ripresentato con la sua nuova famiglia. Oramai l
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aveva sedotto con la sua magia di terra accogliente
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dalla rovina. Ma nella sua breve sosta in Sicilia
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la triste notizia della sua morte, avevano alzato gli
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viva che mai la sua voce che mi incita
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Maria Amoroso!» Urlava quella sua speranza nei momenti di