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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «sua»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
invitarono a raccontare la sua storia, e quando seppero
2
1956
prese la cavallina di sua moglie, raccomandò ai genitori
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1956
la cavallina, ma la sua consolazione durò poco, perché
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1956
nel giardino con la sua damigella Lisabetta. In fondo
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1956
il perché di quella sua vendetta. Mio padre, uomo
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1956
gli raccontò tutta la sua storia, ed essi si
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1956
bambino della Regina sulla sua sella, e partirono. ¶ Dovevano
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1956
fare a chieder la sua mano? Il fornaio si
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1956
preparare il terreno con Sua Maestà, tanto per abituarlo
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1956
Ebbene, ne parlerò a Sua Maestà, ma bada che
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1956
d’avergli dato la sua parola di non prendersela
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1956
le mani fino alla sua stanza e si buttò
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1956
terza, che era la sua innamorata, siccome era rimasta
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1956
mai stato in vita sua e non capiva come
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1956
a un albero la sua bestia, montò sulla cavallina
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1956
chi la lascerà, la sua corona? Lei non ha
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1956
ho neanche visto la sua tomba, perché è sepolta
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1956
Ma Fioravante aveva la sua cavallina, che gli disse
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1956
e ognuno diceva la sua. Solo Fioravante stava zitto
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1956
di ritirarsi con la sua sposa, Fioravante pensò di
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1956
Sandrina, la tessitrice, la sua antica innamorata. – Vedi, Fioravante
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1956
chiusa. Campriano bussò e sua moglie uscì dalla stalla
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1956
voleva negare, ma ormai sua moglie aveva detto tutto
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1956
dirlo, per colpa di sua moglie. – È per causa
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1956
scatola e continuò la sua strada tutto pesto e
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1956
se si fermava nella sua città lo avrebbe incoronato
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1956
la mela in camera sua. Le preparava tutto per
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1956
cuore, di lasciare la sua mela! Chiamò il suo
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1956
fare per entrare nella sua stanza. Fece mettere dell
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1956
che questa mela la sua fissazione! ¶ Si sa che
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1956
e scappò. ¶ Andò da sua zia, che era una
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1956
che sia giunta la sua ora. Invece entrò Memé
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1956
la portò a casa sua, per darla a balia
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1956
darla a balia a sua moglie. ¶ Al Re, in
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1956
voleva fosse fatto della sua sposa. Lui scrisse: «Quello
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1956
ragazzina. Il barcaiolo e sua moglie erano morti e
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1956
verde si posò sulla sua spalla e gli disse
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1956
Rincasò tutto afflitto. – Ragazze, Sua Maestà m’ha ordinato
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1956
e subito meditò la sua vendetta. Scrisse al legnaiolo
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1956
la mano di una sua figlia. ¶ – Una qualsiasi delle
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1956
letto nuziale, con la sua camicia e la sua
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1956
sua camicia e la sua cuffietta da notte. ¶ Dopo
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1956
pasta credendo fosse la sua sposa, e fu tutto
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1956
tanto avaro che la sua figliola unica la teneva
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1956
così avaro da tenere sua figlia in soffitta. ¶ Cosa
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1956
per levarsi da quella sua tirannia, disse di sì
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1956
e lei raccontò la sua storia. Allora la liberarono
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1956
cotone e diresse la sua barca a vela verso
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1956
tinture! – Il velo della sua sposa non osava alzarlo
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1956
figlio, visto che la sua idea era quella, gli
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1956
di ritirarsi in una sua villa fuori di città
52
1956
del cuoco e la sua cameriera quello del cameriere
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1956
avventure, e come la sua prima moglie si ritrovasse
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1956
non lo so. ¶ La sua seconda moglie, come niente
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1956
pistolettata in capo a sua moglie, e così si
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1956
lui subito corse da sua madre. – Mamma, mamma, – le
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1956
tornò di corsa da sua madre: – Mamma, il generale
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1956
Il Re tornò da sua madre in grande affanno
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1956
Ghirò era passata nella sua stanza a prendere le
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1956
l’allegrezza. Corse da sua madre: – Mamma! Mamma! L
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1956
di casa, con la sua balia, con un sacchetto
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1956
come fosse stata figlia sua; presto imparò a camminare
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1956
se la figlia era sua non gliela si poteva
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1956
ma serrata in camera sua diceva l’Uffizio della
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1956
le Litanie, e la sua fida cameriera intanto stava
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1956
si fece raccontare la sua storia. – Non m’importa
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1956
non stette a sentir sua madre, e senza più
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1956
scrisse al figlio che sua moglie era morta di
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1956
tutto un tradimento di sua madre. ¶ Ma torniamo all
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1956
il paese in lutto. Sua madre cercava di consolarlo
71
1956
storia della vita della sua povera moglie. E non
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1956
usare un figlio verso sua madre, quasi mettesse in
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1956
un contadino, zappando la sua vigna, dà col ferro
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1956
A casa lo aspettava sua figlia Caterina, e le
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1956
condussero alla presenza di Sua Maestà. – Sacra Corona, – disse
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1956
fatta la riverenza a Sua Maestà se n’andò
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1956
che vivo. Ma la sua figliola, come fosse niente
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1956
comandava lui e la sua parola era sacra per
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1956
tutta umile: – Come vuole Sua Maestà; non ho che
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1956
come un maiale sulla sua poltrona. ¶ Allora Caterina disse
81
1956
fermò che a casa sua, a tarda notte. ¶ – Apritemi
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1956
e infine gli offerse sua figlia in sposa. Quest
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1956
alle nozze; con la sua innamorata si separarono piangendo
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1956
del Re, mentre la sua bella, per non dare
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1956
non ha più la sua figliola, ma resto pur
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1956
riconobbe nella donna la sua antica innamorata, che s
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1956
Giuseppe le spiegò la sua scoperta, e insieme mangiarono
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1956
alla vita, e la sua donna che stava ad
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1956
di tornarsene a Torino, sua città natale. Si costruì
90
1956
coronato il sogno della sua giovinezza, andò a Costantinopoli
91
1956
del Sole e di sua figlia in quel momento
92
1956
e la portò da sua moglie. Le trovarono una
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1956
chi nascerebbe e la sua stella. Gli astrologhi risposero
94
1956
tutto, ed era la sua migliore amica. Appena fu
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1956
capo. Ne parlò a sua madre: – Mamma, a dirtela
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1956
si persuadeva. ¶ – Ora, – disse sua madre, – non c’è
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1956
reale per tutta la sua vita. ¶ (Montale Pistoiese) ¶ 61 ¶ La
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1956
ebbero ognuno detto la sua, il Mago venne avanti
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1956
e gli palesò la sua ricerca. – Eh, caro giovane
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1956
contornata da raggi: A Sua Signoria la Regina de
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1956
modo d’accorgersi della sua presenza. A giorno, saltò
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1956
e la porse a sua madre perché la mangiasse
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1956
di raccontar loro la sua storia e li convinse
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1956
distruggerlo con tutta la sua famiglia e il popolo
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1956
è morto e la sua testa è appesa sulla
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1956
e Bello, con la sua morte ti salvò, perché
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1956
e per segno la sua storia, e chiese che
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1956
ragazzo in cerca della sua fortuna, e m’hanno
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1956
nel cassettone di camera sua, e un giorno che
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1956
felicità: quella era la sua bacchetta, e anche rotta
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1956
tutti i paesi: la sua figlia unica era in
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1956
suo nome e la sua nascita, prese alloggio in
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1956
poi videro che la sua ferita era fasciata col
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1956
che lui raccontava la sua storia. ¶ Quand’ebbe finito
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1956
ogni cosa acquistata per sua virtù divenne cenere anch
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1956
capì che tutta la sua ricchezza era perduta per
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1956
perduta per sempre, per sua imprudenza, e scoppiò a
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1956
scimmia fu accompagnata nella sua stanza e volle esser
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1956
astio. – Mamma, – diceva a sua madre, – io con la
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1956
ci esco più. ¶ Vedendo sua figlia struggersi per l
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1956
la canapa da filare. ¶ Sua madre l’accontentò e
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1956
giù botte con la sua bacchetta. Le vacche incominciarono
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1956
campo di quel contadino. ¶ Sua madre, per contentarla, comandò
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1956
di giorno, perché la sua bellezza mandava una gran
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1956
gli raccontò tutta la sua storia, e la maledizione
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1956
Leggeva, sempre chiuso nella sua stanza, chiudeva il libro
127
1956
e a pensare. Dalla sua camera non usciva che
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1956
ma non rivelò la sua avventura. ¶ Tornato alla Reggia
129
1956
Fiordinando e tornò nella sua tana. ¶ Quando Fiordinando si
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1956
stava per mantenere la sua promessa di scaricarle in
131
1956
senso ne avrà la sua fortuna. ¶ – E come, dunque
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1956
chiamare suo padre e sua madre che già lo
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1956
arrovellava a zappare la sua grama terra, quando diede
134
1956
la coperse con la sua giubba. E quando la
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1956
giubba. E quando la sua figlia maggiore venne a
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1956
la bambina sentì la sua voce che diceva: – Levati
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1956
e propria; e la sua scolara veniva su brava
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1956
al vedere che la sua sposa era diventata un
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1956
ma si consigliò con sua madre, che lo persuase
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1956
rinchiusa per gelosia. Solo sua madre conosceva il suo
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1956
stammi a sentire, – disse sua madre. – Ci sono a
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1956
sapeva che piangere sulla sua mala sorte. Il sabato
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1956
Alzandosi, quale fu la sua meraviglia vedendo nello specchio
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1956
vedendo nello specchio la sua testa di prima, ma
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1956
andò a casa da sua sorella. Quando arrivò, la
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1956
Re lo fidanzò a sua figlia. ¶ Venne il giorno
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1956
era stato, fece venire sua sorella. Dopo lo sposalizio
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1956
era felice con la sua sposa, tanto più che
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1956
andò a piangere da sua madre e a raccontarle
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1956
corse a casa da sua mamma: – Stanotte viene Zio
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1956
oro, la portò nella sua stanza e passava le
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1956
ma Giricoccola raccontò la sua storia. Allora la fecero
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1956
non vedendo più la sua statua, fu preso dalla
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1956
genitori presentandola come la sua sposa. Le nozze furono
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1956
n’è di rimpiattati, ¶ sua moglie gli disse: – Vieni
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1956
gli fece raccontare la sua storia. A sentire tutte
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1956
l’Uomo Selvatico e sua moglie andarono a letto
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1956
l’Uomo Selvatico e sua moglie scapparono gridando; e
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1956
andò. Andò da una sua zia che stava in
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1956
come merita, insieme alla sua damigella. ¶ – Sì, accetto, verrò
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1956
s’innamorò di lui sua moglie, e andò via
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1956
povero giovane malediva la sua bellezza, e arrivò a
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1956
sempre una processione alla sua porta. ¶ Un giorno disse
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1956
fece capire che dalla sua risposta dipendeva la salvezza
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1956
offrire in sposo a sua figlia una bestia. Ora
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1956
a quel signore che sua figlia la più piccina
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1956
a insaponarsi e la sua bella pelle d’una
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1956
dormiva beato accanto alla sua sposa. Venne il Re
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1956
aveva preso invece della sua. ¶ (Bologna) ¶ 54 ¶ Bene come il
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1956
bosco e l’ammazzassero. ¶ Sua madre la Regina, che
171
1956
cima a fondo la sua storia. Il Principe ne
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1956
portassero il candeliere nella sua camera, perché era tanto
173
1956
chiave, faceva uscire la sua Zizola e mangiavano insieme
174
1956
mente la risposta della sua figliola, che gli voleva
175
1956
ricevette Sandrino volentieri nella sua locanda e gli disse
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1956
vecchia lo accompagnò alla sua stanza. ¶ Alla mattina Fiore
177
1956
è. Ci sarà la sua sposa, invece, che è
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1956
condotto alla presenza di Sua Maestà, il giovane gli
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1956
andarsene con tutta la sua rabbia in corpo; tornò
180
1956
dormito con la Principessa sua moglie, fu preso dalla
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1956
la spada contro la sua gola, benché tutti quegli
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1956
le mani sopra alla sua mercanzia, saltarono fuori altri
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1956
s’avviò verso la sua vigna. Cammina cammina, venne
184
1956
ricordò del desiderio di sua figlia Bellinda e pensò
185
1956
quel fiore era per sua figlia Bellinda che non
186
1956
fu il mercante alla sua vigna, le figlie gli
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1956
e per segno la sua disgrazia. ¶ Le sorelle grandi
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1956
se era venuta di sua spontanea volontà, franca franca
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1956
sparito e in vece sua c’era un bel
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1956
palio la mano di sua figlia, con tutto il
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1956
a dichiararlo sposo di sua figlia. ¶ Ma a Corte
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1956
dormire una notte con sua figlia, mia legittima fidanzata
193
1956
contento d’aver ritrovato sua figlia che credeva morta
194
1956
va via con la sua carrozza. ¶ La ragazza rientra
195
1956
vede le chiede la sua risposta. Lei gli risponde
196
1956
a morte per causa sua… ¶ – Per causa mia? Non
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1956
stava zitto. – Dica la sua anche lei, – gli fece
198
1956
botte. L’apersero in sua presenza e uscì quella
199
1956
di Danimarca. La Regina sua sorella, invece di far
200
1956
andare a trovarla nella sua stanza. ¶ La giovane era
201
1956
Strega Bistrega ripeté la sua preghiera e Pierino Pierone
202
1956
la Strega Bistrega chiamò sua figlia: ¶ Margherita Margheritone, ¶ Vieni
203
1956
fino a casa, dove sua figlia l’aspettava sull
204
1956
stavano in allegria, solo sua figlia rimaneva seria e
205
1956
tignoso le porse la sua boccia di vino; la
206
1956
suocero e alla Principessa sua sposa e si fecero
207
1956
vostro figlio con la sua. ¶ Quel giorno stesso, il
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1956
indietro. ¶ Per sfogare la sua disperazione, il Re andò
209
1956
nel cimitero e la sua sposa è morta di
210
1956
da una strada e sua moglie da un’altra
211
1956
un’altra. Per la sua strada, Pietro incontrò un
212
1956
corto, e continuò la sua strada. Ma le parole
213
1956
bastonate sulla schiena di sua moglie. – Ah, ladro volevi
214
1956
pellegrini si ripresentarono alla sua porta, Donna Catìn fece
215
1956
invece di pentirsi della sua prepotenza e di contentarsi
216
1956
ginocchio e raccontò la sua disgrazia. Il Signore, visto
217
1956
giovane povero disse alla sua mamma: – Mamma, io vado
218
1956
secchi, l’accompagnò alla sua casetta, salì le scale
219
1956
piedi, il gatto alla sua testa, e lo vegliarono
220
1956
il cane era nella sua cuccia, e il gatto
221
1956
andare a chiedere la sua mano. Lei era contenta
222
1956
a poco comprese che sua moglie era stata un
223
1956
giovane fece venire anche sua madre e le diede
224
1956
quello che può desiderare». ¶ Sua moglie, quando scalarono la
225
1956
padre gli diede la sua benedizione e il giovanotto
226
1956
giorni fa anche la sua unica figliola. E nessuna
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1956
rispettato perché in vita sua non aveva fatto che
228
1956
bastimenti in cerca di sua figlia. E uno di
229
1956
divise con lui la sua cena. ¶ Dopo mangiato, si
230
1956
era più dolce la sua voce. Chi è che
231
1956
si trovò di fronte sua moglie! S’abbracciarono, si
232
1956
padre. ¶ A rivedere la sua corona, il Re era
233
1956
era buono di stufare sua figlia a forza di
234
1956
abbastanza –. E continuò la sua strada. ¶ Si presentò alla
235
1956
che vai a invitare sua zia, che sta di
236
1956
e gli raccontò la sua sfortuna. Il vicino gli
237
1956
nel sacco; è venuta sua figlia e ha comperato
238
1956
capì che doveva dargli sua figlia. ¶ (Romagna) ¶ 48 ¶ I tre
239
1956
gli batteva perché certo sua sorella l’avrebbe strapazzato
240
1956
cominciò a pensare a sua sorella, che poverina chissà
241
1956
di spavento. ¶ Portato alla sua reggia, il Principe non
242
1956
le altre Masche. ¶ – Nella sua stanza c’è una
243
1956
presero ognuna per la sua strada. La Principessa saltò
244
1956
fosse la causa della sua disgrazia. ¶ La ragazza era
245
1956
e dicendole tutta la sua gratitudine e il suo
246
1956
dallo sdegno per la sua perfida moglie. E non
247
1956
e gli chiese se sua figlia maggiore era disposta
248
1956
a far carezze alla sua signora. E lei prese
249
1956
con lei, ma la sua fantesca le disse: – Lasci
250
1956
a letto, con la sua cuffia e la sua
251
1956
sua cuffia e la sua camicia, e si nascose
252
1956
Sono qui per sposare sua figlia, – disse il giovane
253
1956
piccina, e continuando la sua via s’imbatté in
254
1956
che si avvicinava alla sua zucca, pensando che l
255
1956
al sicuro in casa sua, sgusciò fuori dalla zucca
256
1956
tranquilla per tutta la sua vita. ¶ (Mantova) ¶ 25 ¶ Il contadino
257
1956
anch’io!» ¶ Continuò la sua strada. Dov’era quel
258
1956
riconosceva più. Cerca casa sua, ma non c’è
259
1956
da un’altra parte. ¶ Sua moglie era la Madonna
260
1956
e raccontò tutto a sua madre, che gli disse
261
1956
In grazia, lei è sua nonna? ¶ – E già, e
262
1956
E già, e già: sua nonna. ¶ – Dato che è
263
1956
nonna. ¶ – Dato che è sua nonna, mi faccia questo
264
1956
la polenta per la sua famigliola. Un giorno, tirando
265
1956
il granchio con la sua bacchetta, e dalla scorza
266
1956
un Principe – spiegava alla sua innamorata, stretti insieme dentro
267
1956
poi le raccontò della sua maledizione, e che dopo
268
1956
cambio le dette la sua camicia e le sue
269
1956
d’armare bene casa sua perché era in pericolo
270
1956
È chiusa in camera sua a dormire, come al
271
1956
più aveva perso la sua fortuna. ¶ Dopo gli otto
272
1956
regalo a tutta la sua servitù. Fece venire tutti
273
1956
andò a riguardare la sua nota, e vide che
274
1956
giovane tornò in camera sua e si mise a
275
1956
giorni sente bussare alla sua porta ed era il
276
1956
ero a casa con Sua Maestà mio padre, e
277
1956
ha così tradito la sua padrona! ¶ E tutti saltarono
278
1956
La faccia mangiare a sua moglie e in capo
279
1956
e la dà a sua moglie. – Mangia questa mela
280
1956
entrare in casa perché sua figlia si diverta. La
281
1956
balcone e lanciò contro sua figlia tre sentenze: ¶ «Che
282
1956
d’andare in camera sua, entrò nella camera degli
283
1956
dato tre maledizioni a sua figlia: di trovare tre
284
1956
casa e dice a sua madre: – Hai visto mamma
285
1956
i poveri, disse a sua madre: – Preparami la mia
286
1956
vuota: il Mezzo, la sua sposa e il bambino
287
1956
innocente lei, era innocente sua figlia, ed è giusto
288
1956
che ha fatto di sua figlia faccia io di
289
1956
far fortuna. Gli disse sua madre: – Cosa vuoi andare
290
1956
sradicato. Giuanin corse da sua madre, che venne a
291
1956
si metteva paura della sua ombra. Allora s’offerse
292
1956
ucciso il leone, dalla sua pancia uscirà un cane
293
1956
Giuanin ricondusse dal Re sua figlia, tutti felici e
294
1956
Venne a trovarlo la sua balia, una vecchia bacucca
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lui le raccontò la sua storia. ¶ – Ebbene? – disse la
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e gramo, e più sua madre lo curava e
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diventava gramo. Gli disse sua madre: – Cosa t’è
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cantano!» ¶ – Allora, – gli disse sua madre, – non c’è
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pozzo vicino a casa sua; mise la mano in
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portò in casa. Intanto sua madre era morta e
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quale non fu la sua meraviglia a trovare i
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La sera dormiva nella sua cameretta, quando Naso d
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mezzo al fuoco riconobbe sua sorella. – Sorella mia, – le
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lei era in mano sua senza scampo. Tornò Naso
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in mezzo a tutti, sua sorella la maggiore, e
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la maggiore, e poi sua sorella la seconda. – Lucia
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dell’Inferno, tirò fuori sua sorella maggiore e la
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lo mandò a casa sua con un altro sacco
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sacco e abbracciò la sua seconda figlia. Ma cominciò
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Lucia. ¶ «Perbacco! Proprio la sua voce come fosse qui
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era furbo dalla nascita. Sua madre, appena nato, vedendolo
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bagno, perché si rinfrescasse, sua madre l’aveva messo
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chiedere un consiglio a Sua Signoria. ¶ Il Conte restò
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osare di chiedere a Sua Signoria la grazia di
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Re, che aveva la sua età, stava sempre insieme
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per portarla a casa sua. Lei gli disse che
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gamba: era la biscia sua amica. – Sai di tua
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né il Re, né sua sorella si sarebbero mai
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accorse che era la sua sposa di prima. Lei
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ladro. Lo disse a sua madre. – Non hai vergogna
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Non hai vergogna? – disse sua madre. – Vatti subito a
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Portò i marenghi a sua madre e lui andò
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Re, e c’era sua figlia affacciata. Vide il
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d’argento e la sua armatura era d’argento
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d’argento e la sua lancia e il suo
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nati tre cuccioli alla sua cagna da caccia preferita
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più piccino e la sua sposa. ¶ (Monferrato) ¶ 15 ¶ Il pappagallo
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e diceva d’esser sua zia. (Non era zia
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innamorato: stava chiuso nella sua stanza a contemplarla e
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pappagallo perché innamorato di sua figlia. Sapendo che un
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chiedere la mano di sua figlia. ¶ Il mercante acconsentì
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la ragazza diventò la sua sposa principessa, e gli
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Re gli fece sposare sua figlia. ¶ (Monferrato) ¶ 18 ¶ Il Principe
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Re, sebbene affezionato a sua figlia, finì per darla
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non aveva mai visto sua figlia tanto contenta. ¶ Invece
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occhi alla finestra della sua innamorata ancora atterrita di
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cede il campo alla sua più anziana e rustica
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e pubblicò con la sua firma, nella rubrica Favole
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poneva di fronte alla sua proprietà più segreta: la
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proprietà più segreta: la sua infinita varietà ed infinita
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ogni cosa ha la sua epoca; adesso alla gente
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le ventiquattro annate della sua rivista (l’«Archivio per
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del Pitrè vengono dalla sua bocca, e la mia
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della raccolta descrive la sua «narratrice-modello»: ¶ Tutt’altro
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ti fa indovinare della sua straordinaria memoria e dell
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ebbe raccontate da una sua nonna, che le aveva
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è come in casa sua; né può essere altrimenti
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ho potuto raccogliere dalla sua bocca le molte e
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anni fa; né la sua narrazione ha perduta un
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narrazione perde metà della sua forza ed efficacia. Fortuna
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già personale, di scelta sua di contenuti), è pronta
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fiabistica mediterranea sin dalla sua più antica testimonianza scritta
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di novellistica comparata (la sua passione per i racconti
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e così vince la sua mano. A Montale l
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linea di fronte alla sua vera abilità che è
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forte divario tra la sua e le altre voci
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coloritura di mondo fantastico sua propria, e per l
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i suoi spazi, la sua luce, e sono tutte
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passi davanti a casa sua e trovi l’uscio
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tre fate48 – ha una sua storia, diversa da quella
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suoi motivi e a sua volta modella la fiaba
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modella la fiaba nella sua forma. ¶ Dobbiamo, s’intende
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lì abbia propagato la sua influenza in Italia attraverso
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che s’era a sua volta propagata dal Meridione
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incongiungibili, che ha la sua prova nell’assenza; storie
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oggi, senza raggelare nella sua schematica cifra la sensualità
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l’ascoltatore con la sua arcana meraviglia, la fiaba
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là per noi la sua morale vera: alla mancanza
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piccola o grande arte sua, quel che ci mette
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insieme, con notizie sulla sua vita e il suo
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Bagli. PAOLO TOSCHI nella sua Romagna solatia della collana
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Annunzio trasse molta della sua documentazione sulla vita e
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ma talora – in questa sua povertà – suggestivo. La Sardegna
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J. Greimas e della sua scuola. ¶ Il libro di
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che, voltandosi, vide la sua ombra e se ne
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gli avesse riportato la sua figlia sparita gli avrebbe
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nessuno s’avvicinava alla sua nave, nessuno osava salire
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Baciccin Tribordo raccontò la sua storia; il capitano fu
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sole che entravano nella sua camera. – Bravo, – disse al
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montagna, riempirono ognuno la sua ampolla, e rivolarono fino
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Finalmente ha trovato la sua fine. E allora tu
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tanto mangiona che quando sua madre portava a tavola
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La portò a casa sua, e la chiuse in
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non sarebbe mai diventata sua sposa e si mise
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matrimonio che aveva fatto sua figlia. ¶ Finalmente Giovannuzza arrivò
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con la Mamma-Draga sua moglie. Salì in tutta
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conoscere i desideri della sua bella sposa; ora può
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Conte Pero e a sua moglie, – e dovete promettermi
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cadde morto, e la sua anima volò in cielo
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in croce e la sua anima gli si staccò
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Poi tornò a casa sua, e tutto ciò che
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Verità, perché in vita sua non aveva mai detto
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pensò la notte e sua moglie a vederlo così
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e ci appese la sua mantellina; si mise lontano
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un po’ la voce sua: ¶ – Buon giorno a voi
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che dovette pagare la sua invidia con la testa
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di me al mondo. ¶ Sua moglie per un po
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crescevano le fiamme della sua bellezza finché il Reuzzo
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il dispiacere per la sua illusione perduta e l
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uguale al posto della sua. Quando il poveretto se
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baciò, si lamentò della sua nera sfortuna e gli
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palazzo per ritrovare la sua borsa. Ma lo videro
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città nominata per la sua ricchezza, suonò e cominciarono
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anno e lui e sua moglie diventarono Re e
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sacco e andò da sua madre. – Mamma, non mi
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servono i quattrini. ¶ E sua madre: – Domani te ne
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a fare il vagabondo. Sua madre gli diceva sempre
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Càssaro53 per guadagnarsi la sua roba. Da un mercante
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e pace all’anima sua! – E tutti venivano e
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aveva anche lui la sua parte di legnate da
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slegarono contro i cani. Sua madre allora gli procurò
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andare al campo con sua madre. La madre uscì
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e andò dietro a sua madre. Dopo un po
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Ignazio perché evitava casa sua, andò al Convento a
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sapendo più niente della sua famiglia, gli venne desiderio
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ma continuò per la sua strada. ¶ Continuando ad andare
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suo paese. Cercò la sua strada, la sua casa
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la sua strada, la sua casa. C’erano luci
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ed ecco che vide sua moglie affacciata con un
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vita». Salì a casa sua, la moglie aperse, i
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visse tranquillo a casa sua. ¶ (Campidano) ¶ 194 ¶ L’erba dei
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indomani uscì da casa sua per partire, e Mariaorsola
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una lettera a casa sua dicendo che era arrivato
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che malattia avesse, e sua madre si disperava. ¶ Bisogna
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novello, all’insaputa di sua mamma e di suo
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suo babbo, e la sua sposa è malata grave
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disse il babbo a sua moglie, che a sentire
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la portò a casa sua e la fece coricare
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Peppino. ¶ – Peppino, – lo chiamò sua mamma, – guarda Mariaorsola tua
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mio cadavere a casa sua e mi freghi sotto
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si preparò al viaggio. Sua moglie che era Mariaorsola
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E raccontò tutta la sua storia, da quando s
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che si fidava di sua moglie, pensò: «E chi
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a loro tutta la sua roba e restò un
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in marcia, con la sua bisaccia, vestito da villano
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gli ridiedero subito la sua roba e anche la
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vita di prima con sua moglie; il Re lo
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Non vorrà mica dare sua figlia in moglie a
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hai pensato? ¶ E lui: – Sua Maestà voglia caricarmi un
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li rimandarono ognuno alla sua casa. ¶ In quella città
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fece vela verso la sua città, e sparò una
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e divenne Re a sua volta. ¶ (Salaparuta) ¶ 174 ¶ Il figlio
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fame. Volevano sapere la sua storia, ma ella scuoteva
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le raccontò tutta la sua storia dal principio: che
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figlio del Re e sua moglie abbracciarono il Re
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a chiudersi in camera sua. Il Re suo padre
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il Reuzzo, s’avvicinò sua madre, la Regina. Vide
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disse che era colpa sua, e che la portasse
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la giovane tornò alla sua stamberga e raccontò allo
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padre come la vita sua. Andò in guerra e
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in guerra e pigliamo sua moglie, che c’era
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Vossignoria vede che la sua nuora se l’intende
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cosa volevate fare con sua moglie? – E poiché il
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e riconobbe che era sua moglie, si mise a
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mise ad aspettare. Torna sua moglie, e fa: – Ora
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Alla finestra c’era sua figlia: lei lo riconobbe
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stare qui, insieme a sua figlia orba d’un
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vuole tutti a casa sua, me, te e tua
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piangi? – le chiese, credendola sua moglie. ¶ – Il vitellino con
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e ne uscì la sua sposa sana e salva
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Reuzzo si sedette nella sua stanza tutto malinconico e
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a piangere guardando la sua sposa morta. E così
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carità, perché in casa sua volevano fare un pignoramento
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da conservarmela in casa sua? ¶ Teresina acconsentì, e la
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lui, vendette tutta la sua mercanzia e girò il
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indicare: era uno della sua compagnia, che da poco
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un invito a casa sua a tutti i suoi
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nomina del Generalissimo. ¶ Alla sua festa, il Generalissimo invitò
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La ragazza andò da sua madre e le raccontò
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La portò a casa sua e la chiuse in
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pranzo di nozze di sua figlia. ¶ Vennero gli invitati
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e pensò di mandarci sua figlia che aveva proprio
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e mise in carrozza sua figlia. ¶ Quando il Re
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la portò a casa sua, che si colmò di
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al Re che era sua figlia che le buttava
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persuadere il Re che sua figlia continuava a fare
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dentro la Marchesa e sua figlia, e restò felice
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e gli raccontò la sua storia. ¶ Il compare pensò
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e che vuoi la sua figlia per sposa. ¶ – Comare
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avere una risposta alla sua richiesta. ¶ – Di’ al Conte
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neanche una riga a sua sorella. E finì per
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Don Giuseppe scrisse a sua sorella raccontandole tutto quel
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come qualmente per causa sua stava per essere decapitato
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l’accompagnò dove la sua Signora riposava. Ella dormiva
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casa e cercò di sua moglie. Entra nella stanza
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poi non guardò più sua moglie. ¶ La povera Signora
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Ogni Cavaliere doveva portare sua moglie, o, se non
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un’altra dama della sua casa. Il Bracciere manco
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a meno di portarci sua moglie perché non aveva
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mano manca né a sua moglie. Alla fine si
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male aveva causato la sua curiosità e disse: ¶ Di
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il Bracciere, sentendo che sua moglie era innocente, restò
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della cameriera verso la sua padrona e ancor più
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giorno. Appena sbarcò alla sua città, la fece piantare
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a frugare in camera sua e trovarono lo zufolo
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la più piccina a sua volta suonò una nota
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la portò a casa sua, la mise a letto
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avrà in premio la sua reale mano». Voi venite
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il Gigante avanzava la sua mano, ci stringevamo fitti
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seduto, vide venire alla sua volta un Greco-levante