Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956
concordanze di «sua»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1956 | invitarono a raccontare la sua storia, e quando seppero | ||
2 | 1956 | prese la cavallina di sua moglie, raccomandò ai genitori | ||
3 | 1956 | la cavallina, ma la sua consolazione durò poco, perché | ||
4 | 1956 | nel giardino con la sua damigella Lisabetta. In fondo | ||
5 | 1956 | il perché di quella sua vendetta. Mio padre, uomo | ||
6 | 1956 | gli raccontò tutta la sua storia, ed essi si | ||
7 | 1956 | bambino della Regina sulla sua sella, e partirono. ¶ Dovevano | ||
8 | 1956 | fare a chieder la sua mano? Il fornaio si | ||
9 | 1956 | preparare il terreno con Sua Maestà, tanto per abituarlo | ||
10 | 1956 | Ebbene, ne parlerò a Sua Maestà, ma bada che | ||
11 | 1956 | d’avergli dato la sua parola di non prendersela | ||
12 | 1956 | le mani fino alla sua stanza e si buttò | ||
13 | 1956 | terza, che era la sua innamorata, siccome era rimasta | ||
14 | 1956 | mai stato in vita sua e non capiva come | ||
15 | 1956 | a un albero la sua bestia, montò sulla cavallina | ||
16 | 1956 | chi la lascerà, la sua corona? Lei non ha | ||
17 | 1956 | ho neanche visto la sua tomba, perché è sepolta | ||
18 | 1956 | Ma Fioravante aveva la sua cavallina, che gli disse | ||
19 | 1956 | e ognuno diceva la sua. Solo Fioravante stava zitto | ||
20 | 1956 | di ritirarsi con la sua sposa, Fioravante pensò di | ||
21 | 1956 | Sandrina, la tessitrice, la sua antica innamorata. – Vedi, Fioravante | ||
22 | 1956 | chiusa. Campriano bussò e sua moglie uscì dalla stalla | ||
23 | 1956 | voleva negare, ma ormai sua moglie aveva detto tutto | ||
24 | 1956 | dirlo, per colpa di sua moglie. – È per causa | ||
25 | 1956 | scatola e continuò la sua strada tutto pesto e | ||
26 | 1956 | se si fermava nella sua città lo avrebbe incoronato | ||
27 | 1956 | la mela in camera sua. Le preparava tutto per | ||
28 | 1956 | cuore, di lasciare la sua mela! Chiamò il suo | ||
29 | 1956 | fare per entrare nella sua stanza. Fece mettere dell | ||
30 | 1956 | che questa mela la sua fissazione! ¶ Si sa che | ||
31 | 1956 | e scappò. ¶ Andò da sua zia, che era una | ||
32 | 1956 | che sia giunta la sua ora. Invece entrò Memé | ||
33 | 1956 | la portò a casa sua, per darla a balia | ||
34 | 1956 | darla a balia a sua moglie. ¶ Al Re, in | ||
35 | 1956 | voleva fosse fatto della sua sposa. Lui scrisse: «Quello | ||
36 | 1956 | ragazzina. Il barcaiolo e sua moglie erano morti e | ||
37 | 1956 | verde si posò sulla sua spalla e gli disse | ||
38 | 1956 | Rincasò tutto afflitto. – Ragazze, Sua Maestà m’ha ordinato | ||
39 | 1956 | e subito meditò la sua vendetta. Scrisse al legnaiolo | ||
40 | 1956 | la mano di una sua figlia. ¶ – Una qualsiasi delle | ||
41 | 1956 | letto nuziale, con la sua camicia e la sua | ||
42 | 1956 | sua camicia e la sua cuffietta da notte. ¶ Dopo | ||
43 | 1956 | pasta credendo fosse la sua sposa, e fu tutto | ||
44 | 1956 | tanto avaro che la sua figliola unica la teneva | ||
45 | 1956 | così avaro da tenere sua figlia in soffitta. ¶ Cosa | ||
46 | 1956 | per levarsi da quella sua tirannia, disse di sì | ||
47 | 1956 | e lei raccontò la sua storia. Allora la liberarono | ||
48 | 1956 | cotone e diresse la sua barca a vela verso | ||
49 | 1956 | tinture! – Il velo della sua sposa non osava alzarlo | ||
50 | 1956 | figlio, visto che la sua idea era quella, gli | ||
51 | 1956 | di ritirarsi in una sua villa fuori di città | ||
52 | 1956 | del cuoco e la sua cameriera quello del cameriere | ||
53 | 1956 | avventure, e come la sua prima moglie si ritrovasse | ||
54 | 1956 | non lo so. ¶ La sua seconda moglie, come niente | ||
55 | 1956 | pistolettata in capo a sua moglie, e così si | ||
56 | 1956 | lui subito corse da sua madre. – Mamma, mamma, – le | ||
57 | 1956 | tornò di corsa da sua madre: – Mamma, il generale | ||
58 | 1956 | Il Re tornò da sua madre in grande affanno | ||
59 | 1956 | Ghirò era passata nella sua stanza a prendere le | ||
60 | 1956 | l’allegrezza. Corse da sua madre: – Mamma! Mamma! L | ||
61 | 1956 | di casa, con la sua balia, con un sacchetto | ||
62 | 1956 | come fosse stata figlia sua; presto imparò a camminare | ||
63 | 1956 | se la figlia era sua non gliela si poteva | ||
64 | 1956 | ma serrata in camera sua diceva l’Uffizio della | ||
65 | 1956 | le Litanie, e la sua fida cameriera intanto stava | ||
66 | 1956 | si fece raccontare la sua storia. – Non m’importa | ||
67 | 1956 | non stette a sentir sua madre, e senza più | ||
68 | 1956 | scrisse al figlio che sua moglie era morta di | ||
69 | 1956 | tutto un tradimento di sua madre. ¶ Ma torniamo all | ||
70 | 1956 | il paese in lutto. Sua madre cercava di consolarlo | ||
71 | 1956 | storia della vita della sua povera moglie. E non | ||
72 | 1956 | usare un figlio verso sua madre, quasi mettesse in | ||
73 | 1956 | un contadino, zappando la sua vigna, dà col ferro | ||
74 | 1956 | A casa lo aspettava sua figlia Caterina, e le | ||
75 | 1956 | condussero alla presenza di Sua Maestà. – Sacra Corona, – disse | ||
76 | 1956 | fatta la riverenza a Sua Maestà se n’andò | ||
77 | 1956 | che vivo. Ma la sua figliola, come fosse niente | ||
78 | 1956 | comandava lui e la sua parola era sacra per | ||
79 | 1956 | tutta umile: – Come vuole Sua Maestà; non ho che | ||
80 | 1956 | come un maiale sulla sua poltrona. ¶ Allora Caterina disse | ||
81 | 1956 | fermò che a casa sua, a tarda notte. ¶ – Apritemi | ||
82 | 1956 | e infine gli offerse sua figlia in sposa. Quest | ||
83 | 1956 | alle nozze; con la sua innamorata si separarono piangendo | ||
84 | 1956 | del Re, mentre la sua bella, per non dare | ||
85 | 1956 | non ha più la sua figliola, ma resto pur | ||
86 | 1956 | riconobbe nella donna la sua antica innamorata, che s | ||
87 | 1956 | Giuseppe le spiegò la sua scoperta, e insieme mangiarono | ||
88 | 1956 | alla vita, e la sua donna che stava ad | ||
89 | 1956 | di tornarsene a Torino, sua città natale. Si costruì | ||
90 | 1956 | coronato il sogno della sua giovinezza, andò a Costantinopoli | ||
91 | 1956 | del Sole e di sua figlia in quel momento | ||
92 | 1956 | e la portò da sua moglie. Le trovarono una | ||
93 | 1956 | chi nascerebbe e la sua stella. Gli astrologhi risposero | ||
94 | 1956 | tutto, ed era la sua migliore amica. Appena fu | ||
95 | 1956 | capo. Ne parlò a sua madre: – Mamma, a dirtela | ||
96 | 1956 | si persuadeva. ¶ – Ora, – disse sua madre, – non c’è | ||
97 | 1956 | reale per tutta la sua vita. ¶ (Montale Pistoiese) ¶ 61 ¶ La | ||
98 | 1956 | ebbero ognuno detto la sua, il Mago venne avanti | ||
99 | 1956 | e gli palesò la sua ricerca. – Eh, caro giovane | ||
100 | 1956 | contornata da raggi: A Sua Signoria la Regina de | ||
101 | 1956 | modo d’accorgersi della sua presenza. A giorno, saltò | ||
102 | 1956 | e la porse a sua madre perché la mangiasse | ||
103 | 1956 | di raccontar loro la sua storia e li convinse | ||
104 | 1956 | distruggerlo con tutta la sua famiglia e il popolo | ||
105 | 1956 | è morto e la sua testa è appesa sulla | ||
106 | 1956 | e Bello, con la sua morte ti salvò, perché | ||
107 | 1956 | e per segno la sua storia, e chiese che | ||
108 | 1956 | ragazzo in cerca della sua fortuna, e m’hanno | ||
109 | 1956 | nel cassettone di camera sua, e un giorno che | ||
110 | 1956 | felicità: quella era la sua bacchetta, e anche rotta | ||
111 | 1956 | tutti i paesi: la sua figlia unica era in | ||
112 | 1956 | suo nome e la sua nascita, prese alloggio in | ||
113 | 1956 | poi videro che la sua ferita era fasciata col | ||
114 | 1956 | che lui raccontava la sua storia. ¶ Quand’ebbe finito | ||
115 | 1956 | ogni cosa acquistata per sua virtù divenne cenere anch | ||
116 | 1956 | capì che tutta la sua ricchezza era perduta per | ||
117 | 1956 | perduta per sempre, per sua imprudenza, e scoppiò a | ||
118 | 1956 | scimmia fu accompagnata nella sua stanza e volle esser | ||
119 | 1956 | astio. – Mamma, – diceva a sua madre, – io con la | ||
120 | 1956 | ci esco più. ¶ Vedendo sua figlia struggersi per l | ||
121 | 1956 | la canapa da filare. ¶ Sua madre l’accontentò e | ||
122 | 1956 | giù botte con la sua bacchetta. Le vacche incominciarono | ||
123 | 1956 | campo di quel contadino. ¶ Sua madre, per contentarla, comandò | ||
124 | 1956 | di giorno, perché la sua bellezza mandava una gran | ||
125 | 1956 | gli raccontò tutta la sua storia, e la maledizione | ||
126 | 1956 | Leggeva, sempre chiuso nella sua stanza, chiudeva il libro | ||
127 | 1956 | e a pensare. Dalla sua camera non usciva che | ||
128 | 1956 | ma non rivelò la sua avventura. ¶ Tornato alla Reggia | ||
129 | 1956 | Fiordinando e tornò nella sua tana. ¶ Quando Fiordinando si | ||
130 | 1956 | stava per mantenere la sua promessa di scaricarle in | ||
131 | 1956 | senso ne avrà la sua fortuna. ¶ – E come, dunque | ||
132 | 1956 | chiamare suo padre e sua madre che già lo | ||
133 | 1956 | arrovellava a zappare la sua grama terra, quando diede | ||
134 | 1956 | la coperse con la sua giubba. E quando la | ||
135 | 1956 | giubba. E quando la sua figlia maggiore venne a | ||
136 | 1956 | la bambina sentì la sua voce che diceva: – Levati | ||
137 | 1956 | e propria; e la sua scolara veniva su brava | ||
138 | 1956 | al vedere che la sua sposa era diventata un | ||
139 | 1956 | ma si consigliò con sua madre, che lo persuase | ||
140 | 1956 | rinchiusa per gelosia. Solo sua madre conosceva il suo | ||
141 | 1956 | stammi a sentire, – disse sua madre. – Ci sono a | ||
142 | 1956 | sapeva che piangere sulla sua mala sorte. Il sabato | ||
143 | 1956 | Alzandosi, quale fu la sua meraviglia vedendo nello specchio | ||
144 | 1956 | vedendo nello specchio la sua testa di prima, ma | ||
145 | 1956 | andò a casa da sua sorella. Quando arrivò, la | ||
146 | 1956 | Re lo fidanzò a sua figlia. ¶ Venne il giorno | ||
147 | 1956 | era stato, fece venire sua sorella. Dopo lo sposalizio | ||
148 | 1956 | era felice con la sua sposa, tanto più che | ||
149 | 1956 | andò a piangere da sua madre e a raccontarle | ||
150 | 1956 | corse a casa da sua mamma: – Stanotte viene Zio | ||
151 | 1956 | oro, la portò nella sua stanza e passava le | ||
152 | 1956 | ma Giricoccola raccontò la sua storia. Allora la fecero | ||
153 | 1956 | non vedendo più la sua statua, fu preso dalla | ||
154 | 1956 | genitori presentandola come la sua sposa. Le nozze furono | ||
155 | 1956 | n’è di rimpiattati, ¶ sua moglie gli disse: – Vieni | ||
156 | 1956 | gli fece raccontare la sua storia. A sentire tutte | ||
157 | 1956 | l’Uomo Selvatico e sua moglie andarono a letto | ||
158 | 1956 | l’Uomo Selvatico e sua moglie scapparono gridando; e | ||
159 | 1956 | andò. Andò da una sua zia che stava in | ||
160 | 1956 | come merita, insieme alla sua damigella. ¶ – Sì, accetto, verrò | ||
161 | 1956 | s’innamorò di lui sua moglie, e andò via | ||
162 | 1956 | povero giovane malediva la sua bellezza, e arrivò a | ||
163 | 1956 | sempre una processione alla sua porta. ¶ Un giorno disse | ||
164 | 1956 | fece capire che dalla sua risposta dipendeva la salvezza | ||
165 | 1956 | offrire in sposo a sua figlia una bestia. Ora | ||
166 | 1956 | a quel signore che sua figlia la più piccina | ||
167 | 1956 | a insaponarsi e la sua bella pelle d’una | ||
168 | 1956 | dormiva beato accanto alla sua sposa. Venne il Re | ||
169 | 1956 | aveva preso invece della sua. ¶ (Bologna) ¶ 54 ¶ Bene come il | ||
170 | 1956 | bosco e l’ammazzassero. ¶ Sua madre la Regina, che | ||
171 | 1956 | cima a fondo la sua storia. Il Principe ne | ||
172 | 1956 | portassero il candeliere nella sua camera, perché era tanto | ||
173 | 1956 | chiave, faceva uscire la sua Zizola e mangiavano insieme | ||
174 | 1956 | mente la risposta della sua figliola, che gli voleva | ||
175 | 1956 | ricevette Sandrino volentieri nella sua locanda e gli disse | ||
176 | 1956 | vecchia lo accompagnò alla sua stanza. ¶ Alla mattina Fiore | ||
177 | 1956 | è. Ci sarà la sua sposa, invece, che è | ||
178 | 1956 | condotto alla presenza di Sua Maestà, il giovane gli | ||
179 | 1956 | andarsene con tutta la sua rabbia in corpo; tornò | ||
180 | 1956 | dormito con la Principessa sua moglie, fu preso dalla | ||
181 | 1956 | la spada contro la sua gola, benché tutti quegli | ||
182 | 1956 | le mani sopra alla sua mercanzia, saltarono fuori altri | ||
183 | 1956 | s’avviò verso la sua vigna. Cammina cammina, venne | ||
184 | 1956 | ricordò del desiderio di sua figlia Bellinda e pensò | ||
185 | 1956 | quel fiore era per sua figlia Bellinda che non | ||
186 | 1956 | fu il mercante alla sua vigna, le figlie gli | ||
187 | 1956 | e per segno la sua disgrazia. ¶ Le sorelle grandi | ||
188 | 1956 | se era venuta di sua spontanea volontà, franca franca | ||
189 | 1956 | sparito e in vece sua c’era un bel | ||
190 | 1956 | palio la mano di sua figlia, con tutto il | ||
191 | 1956 | a dichiararlo sposo di sua figlia. ¶ Ma a Corte | ||
192 | 1956 | dormire una notte con sua figlia, mia legittima fidanzata | ||
193 | 1956 | contento d’aver ritrovato sua figlia che credeva morta | ||
194 | 1956 | va via con la sua carrozza. ¶ La ragazza rientra | ||
195 | 1956 | vede le chiede la sua risposta. Lei gli risponde | ||
196 | 1956 | a morte per causa sua… ¶ – Per causa mia? Non | ||
197 | 1956 | stava zitto. – Dica la sua anche lei, – gli fece | ||
198 | 1956 | botte. L’apersero in sua presenza e uscì quella | ||
199 | 1956 | di Danimarca. La Regina sua sorella, invece di far | ||
200 | 1956 | andare a trovarla nella sua stanza. ¶ La giovane era | ||
201 | 1956 | Strega Bistrega ripeté la sua preghiera e Pierino Pierone | ||
202 | 1956 | la Strega Bistrega chiamò sua figlia: ¶ Margherita Margheritone, ¶ Vieni | ||
203 | 1956 | fino a casa, dove sua figlia l’aspettava sull | ||
204 | 1956 | stavano in allegria, solo sua figlia rimaneva seria e | ||
205 | 1956 | tignoso le porse la sua boccia di vino; la | ||
206 | 1956 | suocero e alla Principessa sua sposa e si fecero | ||
207 | 1956 | vostro figlio con la sua. ¶ Quel giorno stesso, il | ||
208 | 1956 | indietro. ¶ Per sfogare la sua disperazione, il Re andò | ||
209 | 1956 | nel cimitero e la sua sposa è morta di | ||
210 | 1956 | da una strada e sua moglie da un’altra | ||
211 | 1956 | un’altra. Per la sua strada, Pietro incontrò un | ||
212 | 1956 | corto, e continuò la sua strada. Ma le parole | ||
213 | 1956 | bastonate sulla schiena di sua moglie. – Ah, ladro volevi | ||
214 | 1956 | pellegrini si ripresentarono alla sua porta, Donna Catìn fece | ||
215 | 1956 | invece di pentirsi della sua prepotenza e di contentarsi | ||
216 | 1956 | ginocchio e raccontò la sua disgrazia. Il Signore, visto | ||
217 | 1956 | giovane povero disse alla sua mamma: – Mamma, io vado | ||
218 | 1956 | secchi, l’accompagnò alla sua casetta, salì le scale | ||
219 | 1956 | piedi, il gatto alla sua testa, e lo vegliarono | ||
220 | 1956 | il cane era nella sua cuccia, e il gatto | ||
221 | 1956 | andare a chiedere la sua mano. Lei era contenta | ||
222 | 1956 | a poco comprese che sua moglie era stata un | ||
223 | 1956 | giovane fece venire anche sua madre e le diede | ||
224 | 1956 | quello che può desiderare». ¶ Sua moglie, quando scalarono la | ||
225 | 1956 | padre gli diede la sua benedizione e il giovanotto | ||
226 | 1956 | giorni fa anche la sua unica figliola. E nessuna | ||
227 | 1956 | rispettato perché in vita sua non aveva fatto che | ||
228 | 1956 | bastimenti in cerca di sua figlia. E uno di | ||
229 | 1956 | divise con lui la sua cena. ¶ Dopo mangiato, si | ||
230 | 1956 | era più dolce la sua voce. Chi è che | ||
231 | 1956 | si trovò di fronte sua moglie! S’abbracciarono, si | ||
232 | 1956 | padre. ¶ A rivedere la sua corona, il Re era | ||
233 | 1956 | era buono di stufare sua figlia a forza di | ||
234 | 1956 | abbastanza –. E continuò la sua strada. ¶ Si presentò alla | ||
235 | 1956 | che vai a invitare sua zia, che sta di | ||
236 | 1956 | e gli raccontò la sua sfortuna. Il vicino gli | ||
237 | 1956 | nel sacco; è venuta sua figlia e ha comperato | ||
238 | 1956 | capì che doveva dargli sua figlia. ¶ (Romagna) ¶ 48 ¶ I tre | ||
239 | 1956 | gli batteva perché certo sua sorella l’avrebbe strapazzato | ||
240 | 1956 | cominciò a pensare a sua sorella, che poverina chissà | ||
241 | 1956 | di spavento. ¶ Portato alla sua reggia, il Principe non | ||
242 | 1956 | le altre Masche. ¶ – Nella sua stanza c’è una | ||
243 | 1956 | presero ognuna per la sua strada. La Principessa saltò | ||
244 | 1956 | fosse la causa della sua disgrazia. ¶ La ragazza era | ||
245 | 1956 | e dicendole tutta la sua gratitudine e il suo | ||
246 | 1956 | dallo sdegno per la sua perfida moglie. E non | ||
247 | 1956 | e gli chiese se sua figlia maggiore era disposta | ||
248 | 1956 | a far carezze alla sua signora. E lei prese | ||
249 | 1956 | con lei, ma la sua fantesca le disse: – Lasci | ||
250 | 1956 | a letto, con la sua cuffia e la sua | ||
251 | 1956 | sua cuffia e la sua camicia, e si nascose | ||
252 | 1956 | Sono qui per sposare sua figlia, – disse il giovane | ||
253 | 1956 | piccina, e continuando la sua via s’imbatté in | ||
254 | 1956 | che si avvicinava alla sua zucca, pensando che l | ||
255 | 1956 | al sicuro in casa sua, sgusciò fuori dalla zucca | ||
256 | 1956 | tranquilla per tutta la sua vita. ¶ (Mantova) ¶ 25 ¶ Il contadino | ||
257 | 1956 | anch’io!» ¶ Continuò la sua strada. Dov’era quel | ||
258 | 1956 | riconosceva più. Cerca casa sua, ma non c’è | ||
259 | 1956 | da un’altra parte. ¶ Sua moglie era la Madonna | ||
260 | 1956 | e raccontò tutto a sua madre, che gli disse | ||
261 | 1956 | In grazia, lei è sua nonna? ¶ – E già, e | ||
262 | 1956 | E già, e già: sua nonna. ¶ – Dato che è | ||
263 | 1956 | nonna. ¶ – Dato che è sua nonna, mi faccia questo | ||
264 | 1956 | la polenta per la sua famigliola. Un giorno, tirando | ||
265 | 1956 | il granchio con la sua bacchetta, e dalla scorza | ||
266 | 1956 | un Principe – spiegava alla sua innamorata, stretti insieme dentro | ||
267 | 1956 | poi le raccontò della sua maledizione, e che dopo | ||
268 | 1956 | cambio le dette la sua camicia e le sue | ||
269 | 1956 | d’armare bene casa sua perché era in pericolo | ||
270 | 1956 | È chiusa in camera sua a dormire, come al | ||
271 | 1956 | più aveva perso la sua fortuna. ¶ Dopo gli otto | ||
272 | 1956 | regalo a tutta la sua servitù. Fece venire tutti | ||
273 | 1956 | andò a riguardare la sua nota, e vide che | ||
274 | 1956 | giovane tornò in camera sua e si mise a | ||
275 | 1956 | giorni sente bussare alla sua porta ed era il | ||
276 | 1956 | ero a casa con Sua Maestà mio padre, e | ||
277 | 1956 | ha così tradito la sua padrona! ¶ E tutti saltarono | ||
278 | 1956 | La faccia mangiare a sua moglie e in capo | ||
279 | 1956 | e la dà a sua moglie. – Mangia questa mela | ||
280 | 1956 | entrare in casa perché sua figlia si diverta. La | ||
281 | 1956 | balcone e lanciò contro sua figlia tre sentenze: ¶ «Che | ||
282 | 1956 | d’andare in camera sua, entrò nella camera degli | ||
283 | 1956 | dato tre maledizioni a sua figlia: di trovare tre | ||
284 | 1956 | casa e dice a sua madre: – Hai visto mamma | ||
285 | 1956 | i poveri, disse a sua madre: – Preparami la mia | ||
286 | 1956 | vuota: il Mezzo, la sua sposa e il bambino | ||
287 | 1956 | innocente lei, era innocente sua figlia, ed è giusto | ||
288 | 1956 | che ha fatto di sua figlia faccia io di | ||
289 | 1956 | far fortuna. Gli disse sua madre: – Cosa vuoi andare | ||
290 | 1956 | sradicato. Giuanin corse da sua madre, che venne a | ||
291 | 1956 | si metteva paura della sua ombra. Allora s’offerse | ||
292 | 1956 | ucciso il leone, dalla sua pancia uscirà un cane | ||
293 | 1956 | Giuanin ricondusse dal Re sua figlia, tutti felici e | ||
294 | 1956 | Venne a trovarlo la sua balia, una vecchia bacucca | ||
295 | 1956 | lui le raccontò la sua storia. ¶ – Ebbene? – disse la | ||
296 | 1956 | e gramo, e più sua madre lo curava e | ||
297 | 1956 | diventava gramo. Gli disse sua madre: – Cosa t’è | ||
298 | 1956 | cantano!» ¶ – Allora, – gli disse sua madre, – non c’è | ||
299 | 1956 | pozzo vicino a casa sua; mise la mano in | ||
300 | 1956 | portò in casa. Intanto sua madre era morta e | ||
301 | 1956 | quale non fu la sua meraviglia a trovare i | ||
302 | 1956 | La sera dormiva nella sua cameretta, quando Naso d | ||
303 | 1956 | mezzo al fuoco riconobbe sua sorella. – Sorella mia, – le | ||
304 | 1956 | lei era in mano sua senza scampo. Tornò Naso | ||
305 | 1956 | in mezzo a tutti, sua sorella la maggiore, e | ||
306 | 1956 | la maggiore, e poi sua sorella la seconda. – Lucia | ||
307 | 1956 | dell’Inferno, tirò fuori sua sorella maggiore e la | ||
308 | 1956 | lo mandò a casa sua con un altro sacco | ||
309 | 1956 | sacco e abbracciò la sua seconda figlia. Ma cominciò | ||
310 | 1956 | Lucia. ¶ «Perbacco! Proprio la sua voce come fosse qui | ||
311 | 1956 | era furbo dalla nascita. Sua madre, appena nato, vedendolo | ||
312 | 1956 | bagno, perché si rinfrescasse, sua madre l’aveva messo | ||
313 | 1956 | chiedere un consiglio a Sua Signoria. ¶ Il Conte restò | ||
314 | 1956 | osare di chiedere a Sua Signoria la grazia di | ||
315 | 1956 | Re, che aveva la sua età, stava sempre insieme | ||
316 | 1956 | per portarla a casa sua. Lei gli disse che | ||
317 | 1956 | gamba: era la biscia sua amica. – Sai di tua | ||
318 | 1956 | né il Re, né sua sorella si sarebbero mai | ||
319 | 1956 | accorse che era la sua sposa di prima. Lei | ||
320 | 1956 | ladro. Lo disse a sua madre. – Non hai vergogna | ||
321 | 1956 | Non hai vergogna? – disse sua madre. – Vatti subito a | ||
322 | 1956 | Portò i marenghi a sua madre e lui andò | ||
323 | 1956 | Re, e c’era sua figlia affacciata. Vide il | ||
324 | 1956 | d’argento e la sua armatura era d’argento | ||
325 | 1956 | d’argento e la sua lancia e il suo | ||
326 | 1956 | nati tre cuccioli alla sua cagna da caccia preferita | ||
327 | 1956 | più piccino e la sua sposa. ¶ (Monferrato) ¶ 15 ¶ Il pappagallo | ||
328 | 1956 | e diceva d’esser sua zia. (Non era zia | ||
329 | 1956 | innamorato: stava chiuso nella sua stanza a contemplarla e | ||
330 | 1956 | pappagallo perché innamorato di sua figlia. Sapendo che un | ||
331 | 1956 | chiedere la mano di sua figlia. ¶ Il mercante acconsentì | ||
332 | 1956 | la ragazza diventò la sua sposa principessa, e gli | ||
333 | 1956 | Re gli fece sposare sua figlia. ¶ (Monferrato) ¶ 18 ¶ Il Principe | ||
334 | 1956 | Re, sebbene affezionato a sua figlia, finì per darla | ||
335 | 1956 | non aveva mai visto sua figlia tanto contenta. ¶ Invece | ||
336 | 1956 | occhi alla finestra della sua innamorata ancora atterrita di | ||
337 | 1956 | cede il campo alla sua più anziana e rustica | ||
338 | 1956 | e pubblicò con la sua firma, nella rubrica Favole | ||
339 | 1956 | poneva di fronte alla sua proprietà più segreta: la | ||
340 | 1956 | proprietà più segreta: la sua infinita varietà ed infinita | ||
341 | 1956 | ogni cosa ha la sua epoca; adesso alla gente | ||
342 | 1956 | le ventiquattro annate della sua rivista (l’«Archivio per | ||
343 | 1956 | del Pitrè vengono dalla sua bocca, e la mia | ||
344 | 1956 | della raccolta descrive la sua «narratrice-modello»: ¶ Tutt’altro | ||
345 | 1956 | ti fa indovinare della sua straordinaria memoria e dell | ||
346 | 1956 | ebbe raccontate da una sua nonna, che le aveva | ||
347 | 1956 | è come in casa sua; né può essere altrimenti | ||
348 | 1956 | ho potuto raccogliere dalla sua bocca le molte e | ||
349 | 1956 | anni fa; né la sua narrazione ha perduta un | ||
350 | 1956 | narrazione perde metà della sua forza ed efficacia. Fortuna | ||
351 | 1956 | già personale, di scelta sua di contenuti), è pronta | ||
352 | 1956 | fiabistica mediterranea sin dalla sua più antica testimonianza scritta | ||
353 | 1956 | di novellistica comparata (la sua passione per i racconti | ||
354 | 1956 | e così vince la sua mano. A Montale l | ||
355 | 1956 | linea di fronte alla sua vera abilità che è | ||
356 | 1956 | forte divario tra la sua e le altre voci | ||
357 | 1956 | coloritura di mondo fantastico sua propria, e per l | ||
358 | 1956 | i suoi spazi, la sua luce, e sono tutte | ||
359 | 1956 | passi davanti a casa sua e trovi l’uscio | ||
360 | 1956 | tre fate48 – ha una sua storia, diversa da quella | ||
361 | 1956 | suoi motivi e a sua volta modella la fiaba | ||
362 | 1956 | modella la fiaba nella sua forma. ¶ Dobbiamo, s’intende | ||
363 | 1956 | lì abbia propagato la sua influenza in Italia attraverso | ||
364 | 1956 | che s’era a sua volta propagata dal Meridione | ||
365 | 1956 | incongiungibili, che ha la sua prova nell’assenza; storie | ||
366 | 1956 | oggi, senza raggelare nella sua schematica cifra la sensualità | ||
367 | 1956 | l’ascoltatore con la sua arcana meraviglia, la fiaba | ||
368 | 1956 | là per noi la sua morale vera: alla mancanza | ||
369 | 1956 | piccola o grande arte sua, quel che ci mette | ||
370 | 1956 | insieme, con notizie sulla sua vita e il suo | ||
371 | 1956 | Bagli. PAOLO TOSCHI nella sua Romagna solatia della collana | ||
372 | 1956 | Annunzio trasse molta della sua documentazione sulla vita e | ||
373 | 1956 | ma talora – in questa sua povertà – suggestivo. La Sardegna | ||
374 | 1956 | J. Greimas e della sua scuola. ¶ Il libro di | ||
375 | 1956 | che, voltandosi, vide la sua ombra e se ne | ||
376 | 1956 | gli avesse riportato la sua figlia sparita gli avrebbe | ||
377 | 1956 | nessuno s’avvicinava alla sua nave, nessuno osava salire | ||
378 | 1956 | Baciccin Tribordo raccontò la sua storia; il capitano fu | ||
379 | 1956 | sole che entravano nella sua camera. – Bravo, – disse al | ||
380 | 1956 | montagna, riempirono ognuno la sua ampolla, e rivolarono fino | ||
381 | 1956 | Finalmente ha trovato la sua fine. E allora tu | ||
382 | 1956 | tanto mangiona che quando sua madre portava a tavola | ||
383 | 1956 | La portò a casa sua, e la chiuse in | ||
384 | 1956 | non sarebbe mai diventata sua sposa e si mise | ||
385 | 1956 | matrimonio che aveva fatto sua figlia. ¶ Finalmente Giovannuzza arrivò | ||
386 | 1956 | con la Mamma-Draga sua moglie. Salì in tutta | ||
387 | 1956 | conoscere i desideri della sua bella sposa; ora può | ||
388 | 1956 | Conte Pero e a sua moglie, – e dovete promettermi | ||
389 | 1956 | cadde morto, e la sua anima volò in cielo | ||
390 | 1956 | in croce e la sua anima gli si staccò | ||
391 | 1956 | Poi tornò a casa sua, e tutto ciò che | ||
392 | 1956 | Verità, perché in vita sua non aveva mai detto | ||
393 | 1956 | pensò la notte e sua moglie a vederlo così | ||
394 | 1956 | e ci appese la sua mantellina; si mise lontano | ||
395 | 1956 | un po’ la voce sua: ¶ – Buon giorno a voi | ||
396 | 1956 | che dovette pagare la sua invidia con la testa | ||
397 | 1956 | di me al mondo. ¶ Sua moglie per un po | ||
398 | 1956 | crescevano le fiamme della sua bellezza finché il Reuzzo | ||
399 | 1956 | il dispiacere per la sua illusione perduta e l | ||
400 | 1956 | uguale al posto della sua. Quando il poveretto se | ||
401 | 1956 | baciò, si lamentò della sua nera sfortuna e gli | ||
402 | 1956 | palazzo per ritrovare la sua borsa. Ma lo videro | ||
403 | 1956 | città nominata per la sua ricchezza, suonò e cominciarono | ||
404 | 1956 | anno e lui e sua moglie diventarono Re e | ||
405 | 1956 | sacco e andò da sua madre. – Mamma, non mi | ||
406 | 1956 | servono i quattrini. ¶ E sua madre: – Domani te ne | ||
407 | 1956 | a fare il vagabondo. Sua madre gli diceva sempre | ||
408 | 1956 | Càssaro53 per guadagnarsi la sua roba. Da un mercante | ||
409 | 1956 | e pace all’anima sua! – E tutti venivano e | ||
410 | 1956 | aveva anche lui la sua parte di legnate da | ||
411 | 1956 | slegarono contro i cani. Sua madre allora gli procurò | ||
412 | 1956 | andare al campo con sua madre. La madre uscì | ||
413 | 1956 | e andò dietro a sua madre. Dopo un po | ||
414 | 1956 | Ignazio perché evitava casa sua, andò al Convento a | ||
415 | 1956 | sapendo più niente della sua famiglia, gli venne desiderio | ||
416 | 1956 | ma continuò per la sua strada. ¶ Continuando ad andare | ||
417 | 1956 | suo paese. Cercò la sua strada, la sua casa | ||
418 | 1956 | la sua strada, la sua casa. C’erano luci | ||
419 | 1956 | ed ecco che vide sua moglie affacciata con un | ||
420 | 1956 | vita». Salì a casa sua, la moglie aperse, i | ||
421 | 1956 | visse tranquillo a casa sua. ¶ (Campidano) ¶ 194 ¶ L’erba dei | ||
422 | 1956 | indomani uscì da casa sua per partire, e Mariaorsola | ||
423 | 1956 | una lettera a casa sua dicendo che era arrivato | ||
424 | 1956 | che malattia avesse, e sua madre si disperava. ¶ Bisogna | ||
425 | 1956 | novello, all’insaputa di sua mamma e di suo | ||
426 | 1956 | suo babbo, e la sua sposa è malata grave | ||
427 | 1956 | disse il babbo a sua moglie, che a sentire | ||
428 | 1956 | la portò a casa sua e la fece coricare | ||
429 | 1956 | Peppino. ¶ – Peppino, – lo chiamò sua mamma, – guarda Mariaorsola tua | ||
430 | 1956 | mio cadavere a casa sua e mi freghi sotto | ||
431 | 1956 | si preparò al viaggio. Sua moglie che era Mariaorsola | ||
432 | 1956 | E raccontò tutta la sua storia, da quando s | ||
433 | 1956 | che si fidava di sua moglie, pensò: «E chi | ||
434 | 1956 | a loro tutta la sua roba e restò un | ||
435 | 1956 | in marcia, con la sua bisaccia, vestito da villano | ||
436 | 1956 | gli ridiedero subito la sua roba e anche la | ||
437 | 1956 | vita di prima con sua moglie; il Re lo | ||
438 | 1956 | Non vorrà mica dare sua figlia in moglie a | ||
439 | 1956 | hai pensato? ¶ E lui: – Sua Maestà voglia caricarmi un | ||
440 | 1956 | li rimandarono ognuno alla sua casa. ¶ In quella città | ||
441 | 1956 | fece vela verso la sua città, e sparò una | ||
442 | 1956 | e divenne Re a sua volta. ¶ (Salaparuta) ¶ 174 ¶ Il figlio | ||
443 | 1956 | fame. Volevano sapere la sua storia, ma ella scuoteva | ||
444 | 1956 | le raccontò tutta la sua storia dal principio: che | ||
445 | 1956 | figlio del Re e sua moglie abbracciarono il Re | ||
446 | 1956 | a chiudersi in camera sua. Il Re suo padre | ||
447 | 1956 | il Reuzzo, s’avvicinò sua madre, la Regina. Vide | ||
448 | 1956 | disse che era colpa sua, e che la portasse | ||
449 | 1956 | la giovane tornò alla sua stamberga e raccontò allo | ||
450 | 1956 | padre come la vita sua. Andò in guerra e | ||
451 | 1956 | in guerra e pigliamo sua moglie, che c’era | ||
452 | 1956 | Vossignoria vede che la sua nuora se l’intende | ||
453 | 1956 | cosa volevate fare con sua moglie? – E poiché il | ||
454 | 1956 | e riconobbe che era sua moglie, si mise a | ||
455 | 1956 | mise ad aspettare. Torna sua moglie, e fa: – Ora | ||
456 | 1956 | Alla finestra c’era sua figlia: lei lo riconobbe | ||
457 | 1956 | stare qui, insieme a sua figlia orba d’un | ||
458 | 1956 | vuole tutti a casa sua, me, te e tua | ||
459 | 1956 | piangi? – le chiese, credendola sua moglie. ¶ – Il vitellino con | ||
460 | 1956 | e ne uscì la sua sposa sana e salva | ||
461 | 1956 | Reuzzo si sedette nella sua stanza tutto malinconico e | ||
462 | 1956 | a piangere guardando la sua sposa morta. E così | ||
463 | 1956 | carità, perché in casa sua volevano fare un pignoramento | ||
464 | 1956 | da conservarmela in casa sua? ¶ Teresina acconsentì, e la | ||
465 | 1956 | lui, vendette tutta la sua mercanzia e girò il | ||
466 | 1956 | indicare: era uno della sua compagnia, che da poco | ||
467 | 1956 | un invito a casa sua a tutti i suoi | ||
468 | 1956 | nomina del Generalissimo. ¶ Alla sua festa, il Generalissimo invitò | ||
469 | 1956 | La ragazza andò da sua madre e le raccontò | ||
470 | 1956 | La portò a casa sua e la chiuse in | ||
471 | 1956 | pranzo di nozze di sua figlia. ¶ Vennero gli invitati | ||
472 | 1956 | e pensò di mandarci sua figlia che aveva proprio | ||
473 | 1956 | e mise in carrozza sua figlia. ¶ Quando il Re | ||
474 | 1956 | la portò a casa sua, che si colmò di | ||
475 | 1956 | al Re che era sua figlia che le buttava | ||
476 | 1956 | persuadere il Re che sua figlia continuava a fare | ||
477 | 1956 | dentro la Marchesa e sua figlia, e restò felice | ||
478 | 1956 | e gli raccontò la sua storia. ¶ Il compare pensò | ||
479 | 1956 | e che vuoi la sua figlia per sposa. ¶ – Comare | ||
480 | 1956 | avere una risposta alla sua richiesta. ¶ – Di’ al Conte | ||
481 | 1956 | neanche una riga a sua sorella. E finì per | ||
482 | 1956 | Don Giuseppe scrisse a sua sorella raccontandole tutto quel | ||
483 | 1956 | come qualmente per causa sua stava per essere decapitato | ||
484 | 1956 | l’accompagnò dove la sua Signora riposava. Ella dormiva | ||
485 | 1956 | casa e cercò di sua moglie. Entra nella stanza | ||
486 | 1956 | poi non guardò più sua moglie. ¶ La povera Signora | ||
487 | 1956 | Ogni Cavaliere doveva portare sua moglie, o, se non | ||
488 | 1956 | un’altra dama della sua casa. Il Bracciere manco | ||
489 | 1956 | a meno di portarci sua moglie perché non aveva | ||
490 | 1956 | mano manca né a sua moglie. Alla fine si | ||
491 | 1956 | male aveva causato la sua curiosità e disse: ¶ Di | ||
492 | 1956 | il Bracciere, sentendo che sua moglie era innocente, restò | ||
493 | 1956 | della cameriera verso la sua padrona e ancor più | ||
494 | 1956 | giorno. Appena sbarcò alla sua città, la fece piantare | ||
495 | 1956 | a frugare in camera sua e trovarono lo zufolo | ||
496 | 1956 | la più piccina a sua volta suonò una nota | ||
497 | 1956 | la portò a casa sua, la mise a letto | ||
498 | 1956 | avrà in premio la sua reale mano». Voi venite | ||
499 | 1956 | il Gigante avanzava la sua mano, ci stringevamo fitti | ||
500 | 1956 | seduto, vide venire alla sua volta un Greco-levante |