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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «sua»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
la voleva tòr per sua mogliera. ¶ Di giorno in
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1483
re di Murrocco con sua gente fera, ¶ vestiti di
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1483
e si pentea della sua impresa strana; ¶ e dopo
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1483
briga ne truova a sua posta. ¶ E' si levò
5
1483
sia caduto. ¶ L'anima sua nel Ciel si rimarita
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1483
vo' cercar per la sua salvazione ¶ qualche rimedio, s
7
1483
Orlando ponea mente una sua spada, ¶ come di cor
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1483
pensata, ¶ ed Aldighier vien sua gente assettando. ¶ In questo
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1483
battaglia. ¶ Ed Aldighier con sua gente dà drento, ¶ e
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1483
sciocco. ¶ Ognun la nave sua ritruova al porto ¶ sanza
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1483
si ricordorno ¶ che di sua povertà fe' loro onore
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1483
ed ogni porta a sua difensïone ¶ aveva un fiero
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1483
e pio. ¶ Orlando Durlindana sua ritiene, ¶ e disse: - Questo
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1483
riserrava ed apriva a sua posta. ¶ Dunque e' si
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1483
fretta; ¶ ma, perché la sua regola non falli, ¶ Astolfo
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1483
avea disposto. ¶ Rinaldo alla sua vita mai non fue
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1483
ch'avea trovata una sua fede nuova: ¶ non crede
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1483
come il signor governava sua corte ¶ con tanta infamia
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1483
lo ringraziavon per la sua bontate. ¶ Orlando si posò
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1483
e' si dormia nella sua cella; ¶ e molta reverenzia
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1483
l signor vuol la sua figlia tenere, ¶ se non
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1483
e la figliuola di sua mano uccidere ¶ innanzi che
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1483
assaglia; ¶ e ruppe la sua lancia in una torre
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1483
e' si partissi di sua corte presto. ¶ Orlando seguitò
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1483
dargli la città in sua mano ¶ se venissi a
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1483
ne verrà con la sua compagnia ¶ e renderatti la
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1483
veduta, ¶ e raccontò la sua calamità; ¶ e 'ncrebbe tanto
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1483
e 'l fuoco ¶ con sua superbia, e del mare
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1483
Ma lasciàn questo; la sua meschinella ¶ Filiberta pel mondo
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1483
e tenga in vita sua la signoria; ¶ poi sia
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1483
Greco partì con la sua compagnia, ¶ e fu contento
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1483
si vide sbigottito ¶ alla sua vita quanto a questa
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1483
serberà a tempo la sua penitenzia. ¶ Una città chiamata
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1483
son segnato ancor della sua branca. - ¶ Rinaldo si vantò
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1483
a Bambillona; ¶ alla figliuola sua rimase il regno, ¶ ed
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1483
ha gran gente sotto sua corona, ¶ che si son
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1483
uscendo un dì della sua terra fuora: ¶ certi giganti
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1483
è manifesto; ¶ e la sua morte più ch'Uliva
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1483
vento! ¶ Orlando adopra ogni sua disciplina ¶ di dare intanto
40
1483
nol poté uccider con sua mano, ¶ però che 'l
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1483
tradimenti e 'nganni alla sua vita; ¶ ma per tornar
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1483
il gatto ¶ la penitenzia sua non ha fuggita. - ¶ Guarda
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1483
e piango ancor la sua disavventura. ¶ Io ho cercato
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1483
Diceva Orlando con la sua compagna: ¶ - Tosto con questi
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1483
fa pur contro a sua voglia. - ¶ Astolfo rispondeva al
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1483
dolente. - ¶ Gherardo allor la sua lancia abbassava ¶ subitamente, e
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1483
partito prese; ¶ così tutta sua gente in poca d
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1483
Rosaspina; ¶ disse Aldighieri: - Nella sua regione ¶ lasciata l'ho
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1483
quel ch'Antea promisse sua Corona ¶ de' due prigion
50
1483
quanti ne giugne la sua mazza strana, ¶ tanti convien
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1483
che trovava, per la sua fierezza. ¶ Chi fuggì prima
52
1483
pigliassi, ¶ e ringraziorno la sua Signoria ¶ della sua gentilezza
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1483
la sua Signoria ¶ della sua gentilezza e cortesia. ¶ Orlando
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1483
Ma Ricciardetto a ogni sua parola ¶ diceva: - Tu ne
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1483
è la fede della sua Corona, ¶ che par che
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1483
del Soldan contòe la sua tristizia. ¶ Poi disse: - Tempo
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1483
cristiano, ¶ e battezzollo con sua propria mano. ¶ E fu
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1483
così bello? ¶ - È la sua Madre Virgin nazzarena; ¶ e
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1483
si sazi di veder sua vista? - ¶ Rispose Orlando: - È
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1483
appresso si vede ¶ colla sua sposa? - È Giovacchino ed
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1483
di Maria ¶ e la sua madre glorïosa e pia
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1483
poi gli diè la sua benedizione, ¶ e l'anima
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1483
io comincio, per la sua sciagura, ¶ gli forbirò col
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1483
Carlo in Parigi nella sua tornata ¶ Meredïana volse rimandare
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1483
non crederrei con ogni sua misura ¶ ti rifacessi a
66
1483
la tengo appiattata, ¶ una sua bardelletta ch'io gli
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1483
ogni dì con la sua mano ¶ e faccimi a
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1483
non poté, con la sua scure, ¶ e con fatica
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1483
mentire ¶ né esser di sua fede mancatore». ¶ Per liberarmi
70
1483
dal collo, ¶ ché la sua scimitarra taglia l'osso
71
1483
non si fidando di sua opinïone. ¶ Ma poi che
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1483
gli bastò per la sua cena; ¶ poi si succiò
73
1483
che si dormiva a sua consolazione, ¶ ch'era già
74
1483
avvezzo. - ¶ E diègli la sua parte finalmente, ¶ come si
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1483
gli fu tolta una sua figlia, ¶ né sa chi
76
1483
bruno lui e la sua famiglia, ¶ e non ci
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1483
è stata afflitta la sua vita, ¶ e la catena
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1483
padre e l'altra sua famiglia ¶ d'orror ciascuno
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1483
lui restare ¶ ch'ogni sua impresa gli par guasta
80
1483
Tanto è che la sua morte fu così: ¶ di
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1483
e conta d'ogni sua piacevolezza, ¶ e lacrimava ancor
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1483
e parve a tutti sua forza mirabile. ¶ Orlando stupefatto
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1483
Ciel ci tenga la sua mano, ¶ e diren tutto
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1483
e rallegrato è nella sua salute ¶ lo spirto di
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1483
virtute ¶ l'umiltà di sua ancilla giusta e pia
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1483
con ricchi arnesi ¶ nella sua patria, e fatto imbalsimare
87
1483
ed onorata tutta la sua gente, ¶ e dato a
88
1483
Orlando. ¶ Piangendo va la sua disavventura ¶ per molti mesi
89
1483
errori. - ¶ Gan presto la sua lancia in resta pose
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1483
a mostrar l'ira sua: ¶ cominciano apparir baleni e
91
1483
sì strana? ¶ Pensavi tu sua vita così corta? ¶ E
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1483
fallace! - ¶ Così piangean la sua disavventura. ¶ Ma sopra tutto
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1483
ma prima imbalsimar la sua persona. ¶ Ed ebbe tanto
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1483
Orlando ed altri di sua setta, ¶ e sopra questi
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1483
il signor con molta sua famiglia: ¶ Orlando non si
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1483
natura; ¶ e rimutossi di sua opinione, ¶ ch'Orlando molto
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1483
brutte; ¶ e sempre di sua man servì il marchese
98
1483
ma con sospiri Antea sua richiamava, ¶ dicendo: «Lasso, tu
99
1483
Giove e mutata la sua forma propia, ¶ né Ganimede
100
1483
già, Cupido, ¶ appiè della sua donna dal dalfino, ¶ s
101
1483
che può ferirmi a sua posta e sanarmi ¶ come
102
1483
certo sogno, e trovava sua scusa. ¶ Rispose Orlando: - Noi
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1483
e potere ¶ e con sua man mi sosterrà lui
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1483
damigella ¶ e ruppe la sua lancia, e non la
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1483
ed or chiedea la sua distruzïone! ¶ Or basti questo
106
1483
però che l'arme sua fatata truova, ¶ e spesso
107
1483
il brando, ¶ e la sua figlia l'aveva abbattuto
108
1483
legata, ¶ e molto la sua vita era meschina. ¶ E
109
1483
si poté rïavere a sua posta ¶ Orlando, che pel
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1483
molto afflitta mena la sua vita, ¶ ed èssi innamorata
111
1483
forse pazza. - ¶ E la sua figlia confortò ch'andassi
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1483
ma molto suona la sua possa magna, ¶ e 'l
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1483
co' turcassi; ¶ chi la sua scimitarra piglia in mano
114
1483
Abbi avvertenza ¶ che la sua branca addosso non ti
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1483
questa stella ¶ d'una sua vesta ch'avea molto
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1483
schermire era l'arte sua vecchia; ¶ ma ogni volta
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1483
mostrare a quel colpo sua virtùe: ¶ un cappellaccio ch
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1483
mura giugnea ¶ e con sua gente comincia accamparsi; ¶ e
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1483
era venuta con molta sua setta; ¶ e che non
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1483
lor fratel contro alla sua famiglia: ¶ che mandin giù
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1483
Guicciardo con Alardo e sua brigata ¶ l'altra mattina
122
1483
di Rinaldo e di sua gesta, ¶ tanto sopra il
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1483
il buon Guicciardo la sua lancia spezza, ¶ e molti
124
1483
si vede alfin la sua vendetta ¶ per qualche via
125
1483
solea, adoròe, ¶ e la sua Madre, che in qualche
126
1483
questo modo fu la sua orazione: ¶ O sommo Padre
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1483
passorno; ¶ quella fanciulla a sua consolazione ¶ all'uscio corse
128
1483
e fargli villania di sua persona, ¶ e strascinava quella
129
1483
Colui pur la 'mbasciata sua replìca; ¶ il re Falcone
130
1483
era a vedere la sua redenzione, ¶ e per Orlando
131
1483
aiutasse ¶ e che di sua virginità gl'incresca, ¶ che
132
1483
non la vïolasse ¶ nella sua pura età fiorita e
133
1483
pagan fello; ¶ e la sua aste appiccava alla treccia
134
1483
Prese Don Bruno una sua scimitarra, ¶ la qual già
135
1483
perduto; ¶ pur sempre la sua fé servar si vuole
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1483
presto al campo a sua difesa ¶ colui ch'al
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1483
quel compagnone ¶ né la sua alfana, benché sia robusta
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1483
il costo. - ¶ E Durlindana sua fuori ha tirata, ¶ e
139
1483
E Salicorno per la sua grandezza ¶ alcuna volta la
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1483
è salvo, e libera sua gente; ¶ e dopo alquanti
141
1483
tempo pianta, e la sua madre. ¶ Era vestito a
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1483
re Costanzo, come la sua figlia ¶ era venuta: onde
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1483
corse incontro con la sua famiglia; ¶ e tutta la
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1483
rubata, ¶ e tutta la sua vita vien contando, ¶ e
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1483
Trivicante. ¶ Questo ribaldo per sua tirannia ¶ le nostre figlie
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1483
partissi e seguitò la sua giornata, ¶ e lascia il
147
1483
e 'ncrebbegli sentendo una sua figlia ¶ il re Vergante
148
1483
esser pagato, ¶ ma di sua povertà lor proffereva: ¶ guata
149
1483
giusto Iddio, ¶ per la sua carità ch'è infinita
150
1483
savio un saggio ¶ di sua potenzia, poi ch'io
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1483
appunto bene: ¶ Rinaldo la sua spada fuor tiròe ¶ ed
152
1483
si duole, ¶ ché la sua gentilezza è superata; ¶ dismonta
153
1483
E fecelo spiegare in sua presenzia. ¶ Quando Rinaldo il
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1483
adornava ¶ e riprendeva poi sua giovinezza. ¶ E la nuova
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1483
Èvvi il cuculio con sua malizietta, ¶ che mette l
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1483
drento alla buca ¶ della sua balia, che è detta
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1483
rilucente e bella ¶ nella sua sedia Giunon coronata, ¶ e
158
1483
cose; ¶ che la Corona sua, sempre onorata, ¶ combatter non
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1483
truovi uom simigliante a sua Corona, ¶ e poi verrà
160
1483
a corpo a provar sua persona; ¶ ma di campal
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1483
molto pazza fu la sua proposta. ¶ Né d'aspettar
162
1483
e pazza non terresti sua domanda; ¶ ma si conosce
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1483
io il presi a sua contemplazione; ¶ e qualche modo
164
1483
per questo mezzo alla sua salvazione. - ¶ E Chiarïella a
165
1483
Chiarïella l'armò di sua mano. ¶ Come fu armato
166
1483
del campo, ognun mostri sua forza. - ¶ E volson l
167
1483
fischiando: ¶ non ebbe alla sua vita un tal martìre
168
1483
al padiglione, e la sua Lucïana ¶ gli trasse l
169
1483
ch'avea fatto in sua presenzia Orlando, ¶ dicendo: - Quanto
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1483
l cavallo, ¶ e Chiarïella sua sol vuole armallo; ¶ e
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1483
in mano. ¶ Abbassa la sua lancia Chiarïella, ¶ e poi
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1483
punto della sella ¶ per sua gran forza e per
173
1483
forza e per la sua grandezza; ¶ e giunse nello
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1483
per far della sorella sua vendetta; ¶ e l'uno
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1483
combatté con seco, ¶ di sua gran forza era ammirato
176
1483
s'è innamorata ¶ della sua fama e di sua
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1483
sua fama e di sua gagliardia, ¶ sarebbe or la
178
1483
gagliardia, ¶ sarebbe or la sua vita annichilata, ¶ perché il
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1483
mia, ¶ si loderà della sua cortesia. ¶ A mio parer
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1483
impiccato. - ¶ Copardo a Chiarïella sua n'è ito, ¶ ed
181
1483
conclusïone ¶ di tradir la sua patria e l'amostante
182
1483
seguaci e tutta la sua corte! - ¶ Il popol si
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1483
amostante e presa la sua terra, ¶ e cominciava a
184
1483
di fuora, ¶ e la sua figlia, c'ha l
185
1483
città assediar con la sua gente. ¶ Veggendol la sua
186
1483
sua gente. ¶ Veggendol la sua figlia in tanto duolo
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1483
ama, ¶ s'innamorò della sua gagliardia. ¶ Or s'alcun
188
1483
la Pentessilea; ¶ e la sua armadura era incantata, ¶ che
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1483
si viene assettando; ¶ della sua gente ordinava tre schiere
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1483
e luna, ¶ ed a sua posta l'abbisso apre
191
1483
ragione, ¶ e conservar la sua giuridizione. ¶ Questa città coll
192
1483
spade, ¶ e così da sua parte vi dico io
193
1483
che il gigante per sua parte viene: ¶ che sùbito
194
1483
dia Meredïana ¶ e rimandassi sua gente pagana; ¶ e che
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1483
fece dimora: ¶ subitamente una sua alfana assetta ¶ e presto
196
1483
sùbito mi dia la sua figliuola ¶ e tutto quanto
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1483
non puoi negarlo) ¶ della sua figlia cosa disonesta: ¶ non
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1483
molto caro appruovo; ¶ alla sua figlia ho fatto giusto
199
1483
quando sentì trattar di sua fallenzia, ¶ che tal segreto
200
1483
riterrebbe le risa a sua posta: ¶ l'un col
201
1483
sùbito corse per la sua armadura; ¶ torna a Rinaldo
202
1483
Se vi passassi con sua compagnia ¶ sant'Orsola con
203
1483
traverso una banda ¶ alla sua sopravvesta e al palafreno
204
1483
pensò di far con sua gente tal serra ¶ al
205
1483
gli dètte Astolfo in sua man di segreto. ¶ Questo
206
1483
farai il dovuto: ¶ alla sua vita mai fe' cosa
207
1483
vegga morir con tanta sua vergogna. ¶ Io trarrò a
208
1483
che far dèe di sua persona. ¶ Gan sopra un
209
1483
che ci perturba ogni sua grazia e zelo. ¶ Quel
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1483
mille e mille alla sua vita, ¶ e tanti ha
211
1483
vecchio padre e la sua cara sposa. ¶ Talvolta gli
212
1483
gli avea cucito di sua mano addosso ¶ nella prigion
213
1483
come Astolfo è di sua man fuggito, ¶ con ambo
214
1483
quanto Iddio amassi la sua stirpe buona, ¶ ché dal
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1483
ha conceputo sdegno ¶ della sua morte, mosterrà gran segno
216
1483
etterne e salde ¶ della sua gloria e fama e
217
1483
raccettare, ¶ e che cercando sua ventura vada, ¶ e ritrovassi
218
1483
a Carlo come la sua gente ¶ e lui in
219
1483
fracasso ¶ ed assaltollo con sua compagnia, ¶ tanto che preso
220
1483
esso insieme, per la sua nequizia. - ¶ Diceva Orlando: - E
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1483
camparlo temea; ¶ pur la sua gente veniva assettando. ¶ E
222
1483
Ricciardetto gli dessi in sua mano. ¶ Ma non poteva
223
1483
aspetta, ¶ e tuttavia la sua brigata assetta. ¶ Era già
224
1483
martoro. ¶ Gan da Pontier sua baronia appella, ¶ quando fu
225
1483
scrisse ¶ Astolfo, e con sua gente stava attento ¶ aspettar
226
1483
reale addobbato; ¶ e di sua forza ognun quivi ragiona
227
1483
sella ¶ il Soldan con sua gente saracina, ¶ per acquistar
228
1483
d'affrontarmi. - ¶ E la sua alfana pigliò per la
229
1483
doglia; ¶ e ruppe la sua lancia a mezzo il
230
1483
per venir sempre la sua fé servando. ¶ Terigi aveva
231
1483
era l'amostante e sua corona, ¶ e del palazzo
232
1483
suo regno o in sua contrada: ¶ appiè della montagna
233
1483
quel che bisogna con sua disciplina: ¶ trovò come un
234
1483
n'andaro. ¶ Orlando alla sua camera n'è gito
235
1483
e guardal Chiarïella, ¶ una sua figlia nobile e gradita
236
1483
il caso appunto. - ¶ Alla sua vita tanto afflitto e
237
1483
pur creda e la sua frodolenzia, ¶ che mille volte
238
1483
usanza è dimostrar la sua prodezza, ¶ e sempre non
239
1483
per le sale. ¶ La sua figliuola, detta Lucïana, ¶ ch
240
1483
dovunque egli volessi, a sua difesa; ¶ e ringraziata Rinaldo
241
1483
Il saracin, che la sua voglia intende, ¶ subitamente allor
242
1483
suona, ¶ Carlo sprezzando e sua santa corona. ¶ Era Carlo
243
1483
ognuno in resta la sua tosto pone. ¶ Ma quella
244
1483
portare. - ¶ Berlinghier mano alla sua spada caccia, ¶ e volle
245
1483
salvato Carlo e la sua gente; ¶ e lecito ogni
246
1483
campo, e con gran sua vergogna ¶ al primo colpo
247
1483
e indosso aveva una sua sopravvesta ¶ dov'era un
248
1483
gran festa andava; ¶ di sua prodezza ognun molto parlava
249
1483
gli accompagnò con tutta sua famiglia ¶ fuor della terra
250
1483
a Montalbano è con sua compagnia. ¶ Poi ch'egli
251
1483
a vicitare andava una sua terra. ¶ Questo è colui
252
1483
or vi fa colla sua gente; ¶ ch'a Montalbano
253
1483
mostrato in molti modi sua nequizia, ¶ a nessun fatto
254
1483
più chiar mostrar la sua tristizia, ¶ s'alcun pur
255
1483
il cavallo e la sua sopravvesta: ¶ noi ti faren
256
1483
contento ¶ di voler la sua patria liberare. ¶ Mentre che
257
1483
Faburro possente. ¶ Allor Faburro sua gente rauna; ¶ e poi
258
1483
uccisela, e punì la sua malizia: ¶ e così ebbe
259
1483
pativa questo, ¶ ché la sua gente si ribellerebbe, ¶ quantunque
260
1483
ch'aveva fatta certa sua pensata ¶ come ingannar potessi
261
1483
nel padiglione: ¶ così la sua tristizia ha covertata, ¶ dicendo
262
1483
facea stima. ¶ Erminïon colla sua gente bella ¶ sempre più
263
1483
que' guerrieri, ¶ che di sua gente ha fatto capo
264
1483
insano, ¶ nulla rispose alla sua orazione; ¶ e 'l messaggiero
265
1483
sa che fussin della sua famiglia, ¶ e più che
266
1483
pur, così afflitto, alla sua gente è corso ¶ e
267
1483
e riprovar volea la sua ventura; ¶ e fece quel
268
1483
crede in Gesùe, ¶ e sua prodezza non ha pari
269
1483
non minuisce già la sua presenzia ¶ la fama e
270
1483
tal gigante! - ¶ Ebbe di sua grandezza ammirazione. ¶ Morgante ginocchion
271
1483
che mai fussi in sua vita contento. ¶ Gan, come
272
1483
ed Ulivieri innanzi alla sua dama ¶ dava gran colpi
273
1483
Orlando in mezzo alla sua gente entrava ¶ ed una
274
1483
a colei ¶ ch'era sua scorta come agli orbi
275
1483
rei, ¶ perché soccorrer la sua donna vuole: ¶ ovunque e
276
1483
agnusdei ¶ rivolto sempre alla sua dama bella, ¶ e quanto
277
1483
che si confidi di sua forza o arte: ¶ qua
278
1483
lo tiene. ¶ La gente sua parea smarrita e stolta
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baroni, ¶ sare' costretto per sua gentilezza ¶ di lacrimar con
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e qualche dì colla sua sposa starsi. ¶ Carlo contento
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vino: ¶ però scambiò la sua spada e 'l roncione
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veggendo Orlando e la sua furia accesa. ¶ Orlando tolse
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e mesto. ¶ Erminïon colla sua gente fera ¶ non s
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per gentilezza e per sua discrezione. ¶ Carlo lo vide
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Il qual sentì di sua figlia l'oltraggio, ¶ e
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grave martoro; ¶ e la sua donna ne fu molto
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farsi ¶ di racquistar la sua figlia e l'onore
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sospiri e dolore, ¶ colla sua donna in tal modo
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così timidamente, ¶ fu la sua prima incomportabil pena ¶ fuggita
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tutto afflitto ¶ della ferita sua più non curando, ¶ ché
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Millone. - ¶ Ulivier consentia contra sua voglia, ¶ ché lasciar Forisena
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salvare: ¶ dunque ritorna alla sua santa fede ¶ di quello
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il popol volse a sua intenzione. ¶ E fece battezar
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Iddio preson conforto, ¶ della sua grazia e della sua
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sua grazia e della sua potesta; ¶ come nell'altro
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con seco teneva in sua corte; ¶ e come Manfredonio
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e come Manfredonio alla sua terra ¶ ha posto il
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assedio ¶ e tuttavia con sua gente la serra, ¶ e
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messo manda ¶ e la sua figlia a lui si
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prometto, ¶ di salvar la sua gente fuori e drento
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che son là di sua setta: ¶ questi fanno assai
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ch'era morta: ¶ alla sua vita non fu sì
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correr lo facea contra sua voglia. ¶ Disse Rinaldo a
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èvvi ancora scritto di sua mano ¶ le letter colla
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tòrgli d'onor la sua famosa insegna; ¶ ed aspettava
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il lor Macone ¶ che sua virginità debba servare; ¶ com
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franciosa; ¶ a Ulivieri in sua lingua favella: ¶ - Quant'io
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non sapeva, omè, della sua pena: ¶ - Prima consenta il
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s'eron vantati ¶ alla sua gente dar molto martoro
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campo ne venga a sua posta. - ¶ Lo imbasciador tornò
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il meno ed ogni sua bontà, ¶ non parleresti in
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Caradoro ¶ e la figliuola sua Meredïana: ¶ per lei tal
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importanza: ¶ vedi la 'mpronta sua qui stabilita ¶ perché tu
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lui raccapezza, ¶ ed in sua man la lettera ponea
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Ulivier, ch'è nella sua presenzia, ¶ per dimostrare ogni
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Orlando vede, ¶ tosto della sua sedia s'è levato
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dice il saracino». ¶ Alla sua vita mai fu più
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forse ti darà la sua figliuola, ¶ ch'io n
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risentire ¶ come egli è sua natura e suo costume
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ne' lupi riscontrata. ¶ Questa sua furia alcuna volta è
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assalto. ¶ Rinaldo presto Frusberta sua trasse, ¶ quella che fésse
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ch'era venuta con sua gente al campo, ¶ e
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Venuto è qua colla sua compagnia ¶ la fama e
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Re Manfredonio e la sua compagnia ¶ contento è di
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questo giorno. - ¶ Re Manfredon sua gente dolorosa ¶ per tutto
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suo dipartir fa la sua gente, ¶ certo ch'assai
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augurio e segno ¶ la sua venuta e quella gente
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avvisare Erminïone ¶ della venuta sua che sia cagione. ¶ Erminïon
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che inverso Francia con sua gente andava ¶ per vendicarsi
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novella, ¶ non ebbe alla sua vita un tal dolore
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domandare ¶ di Carlo, di sua gente e sua possanza
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di sua gente e sua possanza; ¶ e la cagion
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Astolfo indovinò subitamente ¶ la sua malizia, e scrisse a
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e nessun pose la sua lancia in fallo. ¶ Ma
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mai più dolente alla sua vita, ¶ e ragguardava per
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intorno ¶ dove era la sua gente sbigottita. ¶ Dusnamo e
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ché si ricorda di sua antica pena, ¶ e pe
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cima, ¶ che tutti la sua gloria prevarrebbe: ¶ è stata
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E tu, Fiorenzia, della sua grandezza ¶ possiedi e sempre
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dolorosa rotta quando...», ¶ nella sua Comedìa Dante qui dice
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e' non mostrava la sua forza magna. ¶ Il ver
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che ciascuno abbi la sua parte; ¶ la corte tutta
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ravvide prestamente, ¶ e la sua sposa pigliava la briglia
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grido intende, ¶ subitamente la sua fromba prende, ¶ e trasse
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Orlando adoperò poi la sua possa: ¶ nel pettignon tutta
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Signor sanza peccato ¶ nella sua madre virgine pulzella. ¶ Se
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tuo rinnegato ¶ e la sua fede iniqua, ingiusta e
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ed accettato per la sua umiltade, ¶ vuolsi tu usi
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e squadrava Morgante ¶ la sua grandezza ed una volta
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abate in una camera sua aveva ¶ molte armadure e
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non so se la sua istoria hai intesa o
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pure era omai di sua famiglia: ¶ temenza avea non
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che vuol partir dalla sua riverenzia ¶ e domandava e
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e' si vadi nella sua cittade: ¶ chi colla spada
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spera ¶ di ritornarsi alla sua antica spera. - ¶ Morgante avea
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Caradoro. ¶ Ed ha una sua figlia molto bella, ¶ onesta
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gli lasciassi andar colla sua pace. ¶ Disse l'abate
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agio. - ¶ Orlando nella mente sua ragiona: ¶ - O qualche saracin
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o ch'i' in sua corte in Francia stessi
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più non tornerò in sua corte. ¶ Dimmi a Rinaldo
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Ulivier di' che la sua sorella ¶ gli raccomando, e
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mangiar nïente, ¶ e di sua impresa alla fine si
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ognun ci adoperrà tutta sua possa; ¶ e credo pure
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acciò ch'ognun la sua virtù conosca. ¶ Morgante vide
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perché e' temeva della sua sciagura. ¶ Orlando colla spada
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te ne incresce di sua morte rea? ¶ Che pensi
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sanz'altro dir, colla sua chioma sciolta, ¶ collo scudiere
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son per salvar la sua fama. - ¶ Lasciamo Orlando star
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quel dì che di sua corte ¶ e' si partì
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voglia -, ¶ e tutti per sua parte salutòe. ¶ - Io il
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la ragion pur ebbe sua misura; ¶ nostri compagni alcun
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comandava a un di sua famiglia ¶ ch'a' lor
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trasse dallato la spada sua bella, ¶ ma presto brutta
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e' potessi dir la sua ragione. ¶ Disse Brunoro: - Io
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trovar costoro ¶ e con sua mano uccise due di
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rivolse. ¶ Il saracin la sua lancia abbassava: ¶ sopra lo
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qua giù per la sua fede. - ¶ Rinaldo si partì
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ed appiccato a una sua caviglia ¶ un cervio, e
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un cervio trassi: ¶ alla sua capannetta andiamo un poco
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re Corbante, per la sua bontade, ¶ la sua figliuola
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la sua bontade, ¶ la sua figliuola detta Forisena ¶ a
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torna alla città colla sua gente; ¶ e come e
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e divorava tutta la sua gente; ¶ e come il
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ama, ¶ e non sare' sua legge giusta o buona
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quivi piangeva tutta la sua corte; ¶ quivi Gherardo ignun
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si duole ognun della sua morte; ¶ quivi pur Gano
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perché e' sapea della sua gagliardia, ¶ ché l'avea
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con certi principal della sua insegna ¶ ed Archilagio suo
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a vederlo in questa sua sciagura. ¶ E sepellito fu
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si volse ognuno. ¶ Calavrïon sua gente saracina ¶ offerse, e
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e quanto può la sua terra afforzava. ¶ Carlo, giugnendo
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recata ha questa per sua cortesia, ¶ ch'al mio
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e 'l saracin la sua dal fianco arraffa; ¶ e
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E' gli diceva di sua crudel sorte ¶ e come
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sbandito m'ha della sua corte, ¶ ed è qui
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non mi vedrà in sua corte. - ¶ Quando ebbe così
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molto bruna un'altra, sua sorella, ¶ e come bruna
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e ridea, quasi in sua lingua parlassi: ¶ «Costui t
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quanto potea con ogni sua vergogna; ¶ e fu pur
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al palagio, ¶ ché di sua forza si maravigliava; ¶ e
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tanto ¶ che non potea sua morte perdonare; ¶ alla risposta
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rifar Natura, ¶ e con sua mano il cuor trargli
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comandato. ¶ Filisetta sapea la sua prodezza; ¶ veggendolo, stupia di
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atto fiero e della sua grandezza; ¶ e disse: - Orlando
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re Galigante, per la sua fierezza, ¶ come tu vedi
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questo memoria ¶ l'imagine sua qui vedi scultata, ¶ che
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sospeso è tra la sua gente morta. ¶ Dio t
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un tratto per la sua follia ¶ nella sua buca
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la sua follia ¶ nella sua buca, chiedendo riposo; ¶ poi
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sacco in tutto di sua furia sciolse; ¶ e mai
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E poi toglieva una sua rete in collo, ¶ e
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Marsilio lo tenne in sua corte, ¶ perché l'alta
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anni afflitto: ¶ ch'addirizzassi sua famosa insegna ¶ in Francia
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Francia, e presto con sua gente vegna. ¶ Teneva Antea
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che in piccol tempo sua Corona magna ¶ farà la
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Orlando s'accosta, ¶ la sua corona è tua mitera
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opinïone, ¶ e tutta la sua gente saracina ¶ apparecchiava sotto
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Orlando, e l'arte sua gittorno ¶ e tutte queste
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e non potersi a sua posta partire; ¶ ma serba
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poco ragionando, ¶ tanto ancor sua prodezza m'innamora. ¶ Rinaldo
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e 'l Ciel della sua morte. ¶ Pur, se tu
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Antea è parata a sua posta; ¶ e de' giganti
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e benché l'arme sua abbi incantata, ¶ si spiccò
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tanto adoperò con la sua possa ¶ ch'a più
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Danese arrivato ¶ e cognosceva sua prodezza magna, ¶ pargli che
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come Antea abbi provata sua lancia: ¶ perché e' cognobbe
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l'avea con la sua mano; ¶ ma voglio al
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sai che in corte sua m'allevò quello. ¶ Io
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di', dal Ciel venne sua morte; ¶ e non si
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tanto, ¶ che l'anima sua in Ciel visibilmente ¶ fu
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vuole, ¶ e Carlo con sua man la benedisse, ¶ ed
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ciò che vuole a sua posta ¶ sanza metter più
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pagano ¶ e tutta la sua corte insieme accozza. ¶ Intanto
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il re Marsilio una sua vesta ¶ dove eran certi
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non ha la patria sua dimenticata, ¶ e forse assalteravvi
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Marsilïone, ¶ poi cominciò la sua degna orazione: ¶ Quel vero
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marchese ¶ non menar la sua sposa Alda la bella
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Inghilterra, la Fiandra e sua possanza, ¶ i paladini e
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paladini e tutta la sua corte ¶ e tutte le
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Spagna. ¶ Poi finse una sua certa novelletta: ¶ - In una
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s'imprima ¶ e la sua fede elegga in questo
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Ma drento nella mente sua lavora ¶ un pensier ch
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cosa ¶ ch'ancor nella sua mente era dubbiosa. ¶ E
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Era Gan traditor di sua natura, ¶ prescito più che
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persona ¶ e inginocchiarsi a sua santa Corona; ¶ e che
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interpetrargli; ¶ e mostrò con sua arte e sua dottrina
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con sua arte e sua dottrina ¶ che questi segni
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la ragione; ¶ poi vinse sua natura maladetta. ¶ L'altra
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in Roncisvalle con la sua brigata; ¶ e del tributo
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e giurava per la sua corona, ¶ poi che son
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dovea; ¶ e commendava la sua diligenzia. ¶ Or come il
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Marte, se venisse con sua insegna, ¶ e farà cose
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che e' menassi la sua corte adorna; ¶ e pure
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è Orlando e la sua gente tutta ¶ e la
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s'io ho la sua vita ben raccolta, ¶ piangerà
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caduto ¶ per voler la sua sede in Aquilone; ¶ ma
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suo decreto, ¶ e la sua carità qui non sarebbe
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lungo tempo per la sua clemenzia ¶ ci comportòe, per
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con gran pietà la sua giustizia, ¶ e non fu
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tentato; ¶ dispiacque sol la sua disobbedenzia: ¶ però di paradiso
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grazia, e pace della sua discordia ¶ e l'olio
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ché, se non fussi sua potenzia degna ¶ che molto
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ne venìa con la sua insegna, ¶ e posto arebbe
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n'uccise per la sua fierezza; ¶ il re Malprimo
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era venuto ¶ con la sua schiera usata anticamente, ¶ ed
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e che la fede sua ci raccomandi. ¶ Io mandai
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ché così è la sua natura propia; ¶ e dove
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Era Baiardo fier di sua natura, ¶ e se non
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merzede ¶ chi rettamente la sua legge tiene: ¶ la mente
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chi serverà ben la sua legge ¶ potrebbe ancora aver
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ab initio ha in sua presenzia. - ¶ Disse Rinaldo: - Orsù
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anche non parve la sua forza doma, ¶ e poco
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ch'ognuno abbi la sua malizia: ¶ questo Astarotte sa
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si vorrebbe ¶ aver giusta sua possa ognuno amico, ¶ ché
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il suo decreto antico, ¶ sua legge, sua sentenzia o
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decreto antico, ¶ sua legge, sua sentenzia o suo giudicio
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Chi la diè, credo sua fia; ¶ il resto tutto
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desinar vorrai, ¶ appiè della sua mensa ci porremo. ¶ Non
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e' faceva la parte sua recarsi: ¶ i servi a
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un gran leon la sua casa conturba; ¶ e non
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vede ove e' rivolge sua intenzione. ¶ Tu hai cercato
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con la bocca ¶ per sua pigrizia, e par col
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può qual vuole a sua posta piegallo, ¶ come ogni
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volle ¶ insegnar tutto, per sua cortesia. ¶ Non si passa
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taglia lo piglia a sua posta. ¶ E cefi sono
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il tuo arcangel con sua compagnia, ¶ che le spade
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Runcisvalle, ¶ e pianse la sua gente dolorosa, ¶ e disse
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Runcisvalle a morir la sua gente. ¶ Ed Ulivier dicea
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parole non vengono a sua posta. ¶ Il campo intanto
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incresce che Carlo in sua vecchiezza ¶ vedrà forse pur
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e' rivide tutta la sua gente; ¶ e disse un
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penna. ¶ Orlando aveva alla sua gente detto: ¶ - Della battaglia
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l'altro abbassò la sua lancia, ¶ e - Siragozza! - si
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volte piegossi. ¶ Pur la sua gagliardia, la sua fierezza
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la sua gagliardia, la sua fierezza ¶ non si nascose
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volta certo, ¶ ché la sua lancia non si piega
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Turchion maladetto ¶ con la sua lancia, con superbia e
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ch'ognun porterà ben sua lancia. ¶ Or quando Orlando
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Marsilio e tutta la sua corte, ¶ che si vorrebbe
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Siragozza Gano! ¶ La gente sua vi corse con gran