Ugo Foscolo, Ricciarda, 1813

Guelfo ignori che in sua reggia vivi? ¶ GUIDO ¶ Non

temo - allora ¶ Pria di sua man darà Salerno al

fea pensier che la sua figlia un giorno ¶ S

intendo andar per la sua vota casa; ¶ E paventa

esser solo: e me sua guida ¶ Appella; e dopo

Vendetta feci - ecco, alla sua vendetta ¶ Oppongo l'armi

io deggio ¶ Trar dalla sua calunnia alta vendetta. ¶ Or

e più la vil sua plebe. ¶ AVERARDO ¶ Inerme freme

serba ¶ Vittima incauta a sua virtù, ch'io spesso

l'attende ¶ Guelfo dalla sua figlia; e il tuo

pur anche, e morir sua pur voglio. ¶ Ma pria

Piaga nella mesta anima sua, ch'io sola ¶ Forse

ei di partirmi ¶ Dalla sua casa. Io speme ebbi

pietà che avesse ¶ Della sua figlia. ¶ GUIDO ¶ Abbi il

le tombe, e la sua figlia, e un ferro

farmi rea, né di sua morte... ¶ GUELFO ¶ O il

regna? ¶ Già della lunga sua notte infernale, ¶ Mentre ancor

Su quel sen la sua spada. «Empio, contempla; ¶ "Tu

silenziosa il sepolcro di sua madre, mentre Guelfo si

Non ferirà la figlia sua. ¶ SCENA ULTIMA ¶ Guelfo, Ricciarda