Bruno Buozzi, Camillo Prampolini, 1930

Emilia il 27 aprile 1859. Della sua famiglia, abbastanza agiata e

essere la passione della sua vita. ¶ All'università gli

proposizione ripugna subito alla sua adamantina coscienza assetata di

possidenti – scrive Prampolini nella sua tesi di laurea – ciò

trovato uno scopo alla sua vita. «Egli era stato

che dette tutta la sua vita con una dedizione

il candido ardore della sua fede lo portava a

tranquilla città emiliana la sua conversione fu argomento di

ciò che fosse la sua oratoria. Il movimento socialista

che traspariva da ogni sua parola, la suggestività della

applauso lo disturbava. La sua sola preoccupazione era quella

a parlare fuori della sua provincia. Egli pensava che

in tal modo, la sua piccola provincia gli sembrava

troppo grande. ¶ Ma la sua fama di oratore eccezionale

degli amici. Fuori della sua provincia, una delle sue

di luce socialista la sua provincia, che il fascismo

e locale, sotto la sua penna di revisore correttore

dalla classe padronale della sua città. E qui vale

Camera di Commercio della sua città a 90 lire al

dedicare gratuitamente tutta la sua attività extra ufficio alla

idealisti e realizzatori. La sua provincia era una delle

sfera di dominio della sua idea e della sua

sua idea e della sua azione tenendo conto della

l'intera bandiera della sua fede. Così sostenne che

organizzazione avesse detta la sua parola, non si verificavano

a costruirsi la casa sua, subì gli effetti delle

M. di combattere la sua battaglia contemporaneamente in diverse