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interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

concordanze di «sul»

nautoretestoannoconcordanza
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ancora vestita, mi tuffai sul materasso. Solo che il
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di tanto in tanto sul luogo di lavoro adotto
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nessuno ci disse nulla sul movente dell’agguato, né
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perché papà faceva ridere sul serio. ¶ Nessuno, nel mio
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Il problema è che sul punto Pasquale non aveva
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avvolto dalla nebbia e sul punto sono nate, negli
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di venuzze rosse spruzzate sul bianco degli occhi; doveva
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fatto prendere a schiaffi sul culo da una trentaquattrenne
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e non si prendono sul serio. I Peter Pan
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dovevo prima fare pratica sul campo. “Si inizia con
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sale con le ruote sul marciapiede. Niente da fare
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Geronimo lascia cinque euro sul tavolino e mi invita
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volte però si incaponisce sul serio, allora, dopo circa
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lobi e un tatuaggio sul collo. Appena mi ha
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ho dato un bacio sul naso, ho fatto un
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stavo sbagliando la disposizione sul campo dei singoli soldati
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con il fucile poggiato sul petto e l’occhio
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verde talmente luminoso che sul casco riverberano i palazzi
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guardarmi, le mani intrecciate sul grembo e la mascella
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in avanti per sedermi sul bracciolo della poltrona al
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la nonna Giuseppina, stretti sul fondo e larghi sopra
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mi pone la mano sul braccio prima di commentare
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e il grosso porro sul naso incurvato. ¶ Per fortuna
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passò un fine settimana sul cesso giurando che non
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Di Notte, la catechista...” ¶ Sul viso della signora Bonavita
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tempo di rispondere perché sul pianerottolo sopraggiunge la signora
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in salotto, si tuffa sul divano e inizia a
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un paio di robot sul letto, un pigiama appallottolato
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appallottolato e un “Topolino” sul comodino. Sgrano gli occhi
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per favore?” ¶ “Dov’è?” ¶ “Sul letto.” ¶ “Stai parlando di
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di latte caldo qui sul divano e rimane con
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ha mai portato qualcosa sul divano e, se le
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scocciato...” ¶ Mi sistemo meglio sul divano e mi faccio
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senza nemmeno provarci. ¶ Esco sul balcone e mi accendo
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e con la testa sul bracciolo, mentre i personaggi
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Mi passo una mano sul viso e sospiro, proprio
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rimanere tutta la notte sul divano. Un ciuffo di
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sulla natica. Appoggio Kevin sul letto e sfilo il
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e mi trova seduta sul divano a fare zapping
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le scarpe che lascia sul pavimento e si getta
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pavimento e si getta sul divano al mio fianco
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più forte vinca sempre sul più debole. ¶ Più che
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guancia e si tuffa sul divano, poi seguono le
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stato buono?”. ¶ “Un angioletto.” ¶ Sul viso di Carmen si
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le parole di Geronimo sul fatto che Carmen Bonavita
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apprendere qualcosa in più sul padre di Kevin, ma
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guardai dritto in volto, sul punto di sputargli in
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alla volta e arrivo sul pianerottolo con il fiatone
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giri che è sempre sul giradischi, quello che don
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non disse mai nulla sul mio lavoro, ma tutte
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imparato molto di più sul calcio e sul Napoli
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più sul calcio e sul Napoli, che sul diritto
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e sul Napoli, che sul diritto. ¶ Per fortuna ho
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silenzio il mio sfogo sul desiderio di diventare calciatrice
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cappellino da baseball calato sul viso e i capelli
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domanda di quest’ultima sul perché avessimo passato la
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lo avrebbe pagato solo sul venduto, se la merce
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a spingere la macchina sul marciapiede, mentre la gente
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migliori, eppure la frase sul mio viso mi fa
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le giornate a riflettere sul perché non siamo felici
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e lascia dieci euro sul tavolino. Poi mi riprende
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accappatoio che avevo poggiato sul water mi lascio andare
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finestra e mi riverso sul piccolo balconcino della cucina
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passi e mi sedetti sul bordo del suo letto
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modo suo...” ¶ Alleria arriva sul balcone e infila il
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anzi, per essere precisi, sul barattolo di miele. Stacco
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stai lì a rimuginare sul fatto che tieni un
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con il capo chino sul Vangelo o sulla Bibbia
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cosa vogliono mi stanno sul cazzo, mamma, figurati quelli
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la cenere della sigaretta sul bordo del posacenere. Don
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e vorresti solo stravaccarti sul divano. È una moglie
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ha una foto simile sul comodino. Il passato sembra
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un chilo di fard sul viso, ciglia enormi e
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eco dei suoi trampoli sul marmo a ricordarmi che
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taglio, ma per salire sul bel destriero. Don Vicienzo
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schizzinoso, e allora scaraventa sul tavolo tutto il puculillo
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da avvertirne gli effetti sul corpo: nel tempo che
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nonostante mi trovi sdraiata sul marciapiede della strada più
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che ti si presenteranno sul cammino, dovrai essere tu
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ogni tanto le mani sul viso, le infilo in
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cose abbandonate, mentre rifletto sul fatto che credevo di
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me, che di felice sul volto ho poco o
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moglie che lo aspetta sul divano davanti alla tv
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per cena. E dopo, sul divano, si sdraiava di
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e ci mettiamo comodi sul divano, ad aspettare che
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bambino si era addormentato sul divano di don Vittorio
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ragazzino che dorme rannicchiato sul mio divano insieme a
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ho posato il telefono sul tavolo e ho proseguito
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una casa che affacciava sul mare... andare a cavallo
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avrai mai una casa sul mare, ma per i
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occhi. C’era qualcuno sul ballatoio. Pochi secondi e
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Bugs Bunny che spuntano sul lato superiore) dalla borsetta
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chissà quale traccia importante sul selciato. ¶ “Sì proprio ’na
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mentre Alleria si sdraiava sul tappeto del salotto. ¶ “Ha
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Avrei dovuto sdraiare Kevin sul letto, invece sono rimasta
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prima che mi accompagnasse sul pianerottolo. Qui mi ha
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il senso di colpa sul mio viso, e lei
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osservavo il cielo plumbeo sul quale riflettevano le luci
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per mettere una teiera sul fuoco, attese che l
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inoltrata, posai le mani sul grembo e sentii un
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bagno e mi sedetti sul water, in preda agli
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smorfia di antipatia dipinta sul volto, che non ti
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rotoli il piccolo mondo sul quale siamo costretti a
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indossasse perennemente un impermeabile sul quale le emozioni scorrono
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con un sorrisino piantato sul viso. ¶ “A chi piace
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si fa una risata. ¶ Sul fatto che Arminio Geronimo
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di casa, mi lancio sul letto e socchiudo gli
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la bustina di zucchero sul piattino e dice preoccupato
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e poggio la borsa sul tavolo. ¶ Lei non risponde
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così, godendo dell’incertezza sul suo viso. Le sfilo
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che non si chiudeva sul collo, una calza strappata
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ti faceva stare sempre sul chi va là, attenta
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dal mare mi porti sul viso zaffate di polpo
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e fermammo il pulmino sul lungomare, dove già c
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erano altre bancarelle. Era sul finire dell’estate, perché
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spalle. ¶ Caro papà ¶ Sdraiata sul letto, con una sigaretta
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e una birra vuota sul comodino, mi rigiro fra
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Sbuffo, poso la cassetta sul comodino al mio fianco
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spuntato dal nulla. Esco sul pianerottolo e suono il
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Mi chino ad accarezzare sul capo Cane Superiore e
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mi tira uno schiaffo sul culo, “però la prossima
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naso e la salsedine sul viso, con la luna
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ti conviene sempre stare sul chi va là, sempre
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me. Allunga l’indice sul mio viso e segue
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tirarmela, e a riflettere sul perché un bonazzo del
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ritrovo la sua lingua sul mento e sul collo
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lingua sul mento e sul collo. E allora succede
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talmente preso a strusciarsi sul mio corpo e a
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che mi si schiaffa sul viso, nonostante il suo
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tufo del palazzo quando sul display del telefono mi
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soprattutto che lei è sul punto di picchiarmi, e
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che iniziano a colarle sul viso senza che lei
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se scherzi o faccia sul serio, ma non mi
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mia madre, più precisamente sul portone di legno di
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telefono che ho memorizzato sul cellulare. ¶ Da bambina la
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Un’altra goccia, stavolta sul naso. Ho alzato lo
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famosa curva che affaccia sul mare, mi fece poggiare
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tavola con la testa sul braccio appoggiato al legno
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pure. ¶ Quando siamo arrivati sul lungomare, don Vittorio ha
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undici anni fa ero sul ponte della nave con
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vite e i sogni sul ponte, la sera tardi
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e un bel pianoforte sul palco rosso in un
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lessi il suo cognome sul citofono e quanto mi
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il dorso della mano sul viso e resto in
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grappoli. ¶ Perciò, quando sbuco sul pianerottolo, l’ascensore ancora
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spray che hanno spruzzato sul dorso del povero Cane
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dall’appendiabiti ed esco sul ballatoio. Carmen arriva dietro
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Diaz, con le chiappe sul mitico Vespone arancione senza
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quello del prototipo camorristico sul Tmax, sono certa che
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circonda, ebbene, l’uomo sul Tmax sarebbe il topolino
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appena finito di baciarmi sul collo, le Superga al
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concerto. ¶ Appoggio la borsa sul tavolo e sfilo una
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mi appoggia una mano sul braccio senza distogliere lo
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appoggiato la mano sinistra sul petto, come non sapesse
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Mà...” stavo per interrompere sul nascere la discussione, perché
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con le braccia poggiate sul vecchio tavolo di una
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occhi e le braccia sul tavolo, mentre ripeteva sottovoce
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altrimenti non sono belle. ¶ Sul balconcino, in seconda fila
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smorfia di felicità dipinta sul viso e ho allungato
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se sulla sua bocca, sul naso, o dritto nei
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rondine e la solleva sul palmo della mano, quindi
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il più sconsolato, e sul balcone resta solo Cane
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sta fissando un piccione sul cornicione e di Primavera
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occhi che mi fissano, sul suo naso, o sui
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a metà strada e sul suo viso barbuto scorgo
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e fingo di concentrarmi sul piatto, così che lui
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lamento del solito piccione sul davanzale e all’odore
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per il lavoro certosino sul testo, impregnato di napoletano