Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

ci si pensava, sospesa sul bel mezzo del corso

corte uscenti dal feltrino sul collo; e dirle: – Che

faceva l'incanto, segnando sul mare la via del

che, battendo in pieno sul Castiglione e sul Solaro

pieno sul Castiglione e sul Solaro alla Piccola Marina

campanelle di messa prima: sul bianco, le cancellate nere

lungo nastro di cielo sul mio capo aveva la

vedi? – Ed egli risponde, sul violino: ¶ — Vi sento: «Verranno

gagliardamente giovine piomba diritto sul capo, e dà le

Alte e sfacciate splendono sul terreno già venduto ai

in primavera. La finestra, sul cui davanzale stavano i

talune portano due persone sul sellino, l'uomo e

s'eleva a collina: sul crinale, una villa patrizia

la schiena al muro sul pancone dinanzi alla trattoria

da mezzo il cielo, sul nostro capo: voleva dirci

proprio in quest'ora, sul parco. ¶ Ora del tramonto

ripiegata nel sonno. ¶ VILLA SUL LAGO ¶ Il deodàra piú

rosa rossa, sbocciata ieri sul rosaio vicino alla porta

il corpo enorme, steso sul fianco, sussultare a tratti

stanno, però, in attesa, sul rosaio: domattina si schiuderanno

l'azzurro, affaccendati; e, sul tramonto, a garrire in

rosse torri di Nazzano sul crinale del colle, io

fiori del mandorlo sognati sul far dell'alba: dolcissimo

mani rivoltate a vicenda sul palmo e sul dorso

vicenda sul palmo e sul dorso. Anche quelle mani

si metteva a giocare sul prato: io ricamavo, o

mia quercia? Al punto sul quale ora ho il

Perugia antica, a sperone sul colle, fra le sue

e castighi sarebbero piombati sul popolo, quando i carri

Oggi, dallo stesso parapetto sul quale le mie mani

un riso di grazia sul cipiglio del Grifo e

torre degli Scalzi, indugiano sul portale della chiesa romana

di fronte, chiara, raccolta sul fianco del Subasio, simile

i pochi mobili scompaiono. Sul letto di ferro, un

appollaiata come un falco sul brullo Subasio: a' miei

trovare. ¶ Son venuti davvero, sul far dell'alba, che

avido urtarsi dei becchi sul cibo, e il palpitare

fino alla morte. Fu sul letto d'agonia ch

fazzoletto di seta nera sul capo. Tiene gli occhi

Tiene gli occhi fissi sul libro di preghiere; non

della corona di spine) sul costato ridotto a strisce

un cancelletto il ceppo sul quale il Santo poggiava

a chiudere il passo sul resto del mondo: una

lati del viso, e, sul fazzoletto, un largo cappello

preferí tornare al trespolo sul fiume. Fattasi grande e

e la chiamano mamma sul serio. Le narrano le

punto del cielo, uscendo sul far dell'alba per

del palazzo, l'uno sul vicolo e l'uno

brutta, ma tipica. Ostenta, sul petto, il nastrino di

bene avere gli occhi sul modo col quale si

far temere si spacchi sul serio la testa, sui

nero, le s'incurva sul ventre che in gioventú

scoperta dietro l'intonaco, sul muro del doppio portico

Como, in una casuccia sul lago, col Montevecchio. Poi

è la specchiera magica sul cui fondo verdastro si

la statua di Agostino sul letto di morte, in

L'argine è alto sul fiume. La scarpata, digradante

per celia, un po' sul serio: «Ci disturbi l

scorge stesa in lunghezza sul pendio irregolare, ch'è

me la ritrovavo lí sul marciapiede, splendessero sette soli

scritto in rotonda calligrafia sul frontespizio dei quaderni di

lato, sull'acqua lenta, sul fico e le robinie

di suppellettili in mostra sul ciottolato: lettiere, ottomane, armàdi

Il peso che sentiva sul cuore per aver lasciato

da donna: cioè, ricama. ¶ Sul ricamo è un'altra

candida, fazzoletto rosso-fiamma sul capo, pendagli e fibbie

v'è segnata nettamente sul palmo, ad arco allungato

indice e il polso, sul palmo, la linea tronca

radio, – avrei voluto rimanere sul treno non so quante

scalfitture e slabbrature, inevitabili sul lavoro. Un po' d

scioglie, ci si mette sul serio, e ogni suo

terreno a vòlta, aperto sul vecchio Verziere: ingombro di

quando usciva si buttava sul grembialone un lungo pastrano

donna di fatica congiunte sul ventre ma pronte a

quel viola e verde sul nero e l'argento

ritrovare il sentimento che sul principio li aveva uniti