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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «sul»

nautoretestoannoconcordanza
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occorre per non prendere sul serio tutto quello che
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e quel petto quadrato sul quale l’Italia innamorata
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al caffè s’incontravano sul tardi quasi tutti i
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in montagna (trecento metri sul livello del mare) e
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affettuosamente mettendomi una mano sul ginocchio e guardandomi in
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Lazio da me studiata sul vivo, monsignor Manassei in
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in testa un berretto sul cui nastro lessi stampate
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e senza un manovratore sul tranvai noi si resta
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motori. – E in testa sul berretto e al braccio
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poi si tolse di sul seno una spilla e
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tutta la sua attenzione sul seno di sua madre
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giorno, neve e solleone, sul tuo terrazzino, maneggiando le
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in gesso nella nicchia sul primo ripiano dello scalone
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piede destro che riposava sul ginocchio sinistro: ¶ — Caro dottore
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diverto, se posso dire, sul serio, e mi pare
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di monotonissima strada seduto sul mio bagherino a guardare
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tutte le sue informazioni sul mio conto. Trentacinque, anzi
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tonfo del mio corpo sul lastrico: ¶ — Ah no, questo
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data il prefetto, e sul Corso ad ogni staffetta
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Domenica del Corriere”, alzò sul treppiede la sua più
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S’era súbito seduto sul divano dando larghe manate
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braccia e mi ripose sul divano. ¶ — Niente, – osservò senza
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la macchina del socialismo sul nostro binario. Le leve
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quattro cocche: l’Italia sul lenzuolo, e loro a
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testa bassa cercava se sul pavimento fosse caduto il
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indomani, a vedermeli così sul guanciale vicino, ogni notte
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e chi dei carabinieri. Sul tricolore aveva stinto il
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galline le quali giacevano sul pavimento, le zampe legate
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una dolce penombra, supina sul letto, in maniche di
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ultimo guizzo e ricadde sul guanciale, le due mani
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un involto, l’aprì sul letto, ai piedi del
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cugino soldato di fanteria sul Carso, ravvolte in una
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vicino seminario, una mano sul cappello, una sul ventre
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mano sul cappello, una sul ventre ad alzare la
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magazzino fino al carro. Sul collare del cavallo avevano
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sola.... – E l’uomo sul carro, serio e regale
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per aprire il calzaturificio sul Corso, l’ha dati
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da Roma; e magari, sul consiglio della moglie e
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Ma non avevano contato sul vino. Calcolando che i
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nelle case si consigliavano sul modo più provvido per
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olio versato per dispetto sul selciato; che le uova
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e, quando è inginocchiata sul suo banco, è tanto
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che Tocci era morto sul Piave, alle falde del
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anche le buone notizie sul nemico ricacciato oltre il
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centro d’un mortorio, sul catafalco. A me piaceva
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sciocchezze, prima a pensare sul serio che fossi morto
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io, poi a pensare sul serio di voler morire
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i suoi peccati, finiva sul serio a credere di
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presso la finestrella spalancata sul cielo, Nestore e Cencina
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che mia moglie meditasse sul mio silenzio e finalmente
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Bambino, in un festone sul capo della Madonna abbiano
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da un lato dà sul giardino e sull’orto
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dopo, essendo domenica uscì sul Martello, periodico settimanale dei
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e le teneva appunto sul suo comò. Poteva confessarlo
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segretario che togliesse di sul comò le due finte
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mani posi di là sul mattonato il pigiama, il
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una volta fui davvero sul punto di romperla con
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boja dietro: dato che sul popolo questo fa un
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sotto il tetto. E sul letto trovai la partoriente
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modo. Ma quelli soffrivano sul serio. E del resto
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fossero ognuna una lapide sul cadavere d’un borghese
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guardar fuori, i gomiti sul davanzale. Il burocratico gittò
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torto), quando la porta sul corridojo s’aprì e
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la spada nella bilancia sul piatto che sapete. Il
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sinistra stringeva il pacco sul cuore, con la destra
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mano, poi accompagnandolo fino sul corridoio gli accarezzò affettuosamente
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primavera, e gl’ippocastani sul piazzale della stazione erano
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gesso. Passò un treno sul binario a un metro
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non fossimo stati soli sul piazzale esterno. Eravamo appena
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Ma quando fummo fuori sul piazzale all’ombra profumata
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Come sai? ¶ Mi misi sul naso l’indice della
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venne gentilmente a ricevermi sul marciapiede davanti al treno
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la seconda domanda era sul suo nome e la
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del gatto che dorme sul bancone, della tovaglia macchiata
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scosse, se lo distese sul petto potente, col gesto
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cinque salsicce della mano sul cranio calvo per scacciarne
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scansate le tende, saltò sul davanzale e balzò in
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sua prontezza a precipitarsi sul nemico saltando giù dalla
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si schiacciò il mento sul petto per arrivare a
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poggiava le due mani sul manico d’avorio del
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sempre le due mani sul manico dell’ombrellino come
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ultimo da una voluta sul ventre spianato sboccia ridendo
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lui un bacio fuggevole sul piede di San Pietro
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ci aspettava all’ombra sul principio del colonnato, dalla
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la crema sfuggendo cadesse sul pavimento. Tanto lesta era
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viola, in tre file sul petto marziale, cuciti sopra
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con grazia una mano sul braccio del colonnello e
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Calcolò, guardandosi l’orologio sul polso, chi dei suoi
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Nuova Antologia, mi riaccomodai sul divano e mi sprofondai
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era più conosciuto che sul portone di Montecitorio. Il
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un pretesto. Egli meditava sul guardaportone. Infatti concluse la
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due, v’era gente sul portone? ¶ — Qualcuno è venuto
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la porta si richiudeva sul mio naso. ¶ Pazzotti fece
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s’era arrivati e sul marciapiede della mia stazione
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che pronunciava con sicumera, sul modo migliore di cibare
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hanno consigliato di vendere sul posto, a lotti, se
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gamba, e si sedette sul letto. ¶ — Un affare è
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rispose quando si sentì sul soffice: – E se è
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la lisca di pesce sul cranio del conte Tibò
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altro súbito dopo apparve sul poggiolo di casa Langeli
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di contentezza. ¶ Le guardie sul portone, i fascisti sotto
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Municipio; ma chi abitava sul Corso assumeva già le
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come un pennacchio. Pascone sul letto matrimoniale giaceva a
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la moglie. ¶ Quello balzò sul letto a sedere: ¶ — Tu
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testa, uno a sinistra sul braccio. ¶ Mentre lo esaminavo
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voglio, per poterglielo piantar sul muso. Ah sì, tu
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le spatole delle mani sul ventre come suonasse un
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alla porta di strada sul punto d’aprirla, quando
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Cantelli interrogasse gli avvocati sul miglior modo di lasciare
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e, le due mani sul pomo della mazza, lanciava
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Ma, mentre io mettevo sul letto il primo ginocchio
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ch’ella troppo pesasse sul suo lato e ch
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mentre quella, le mani sul volto, pel pudore tempestava
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Basta: il Re stava sul davanti della scena solo
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che mettano il piede sul primo gradino: non smettono
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oche, polli e tacchini sul campo della fiera che
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la più minacciosa. E sul campo i contraenti erano
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la verità. ¶ Quando giunsi sul Corso in cima alla
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arrivo favoloso dei fascisti sul campo della fiera, aveva
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po’ vuota. Quando giunsi sul ponte del mulino, trovai
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al meccanico. E salga sul mio carrettino. L’accompagno
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che la conversione sia sul serio, voglio dire nel
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ajutò così ad esserlo sul serio. Prima agiva come
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In Italia è preso sul serio solo chi fa
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che più francamente accettano sul serio le opinioni provvisoriamente