Tomaso Monicelli, Il viaggio di Ulisse, 1915

vele e s'allontanò sul mare. Ma invece di

segni del terrore sparsi sul volto, e gli domandò

molte miglia intorno, fin sul lontano mare. Posto in

Achille, che volle vendicare sul re dei Troiani la

mentre le navi filavano sul mare tranquillo. E unanime

navi di Ulisse vagarono sul mare deserto senza direzione

scivolarono leggeri e rapidi sul lucido specchio del mare

remi, i naviganti uscirono sul lido: quieta era la

rocce cadenti a piombo sul mare, capre, capre e

alte cime delle montagne. ¶ Sul far della sera, venne

e la nave scivolò sul mare, incontro alle altre

ogni parte a picco sul mare. Entro l'isola

dai buoni vènti, filavano sul mare tranquillo. E unanime

una all'altra bocca sul nuovo cammino della nave

Elpenore, il quale, addormentatosi sul tetto della casa di

di così quieto viaggio sul mare azzurro, Ulisse si

voci, che si spandevano sul mare come una musica

forza, la nave volava sul mare, il canto delle

mostri infernali. ¶ Ecco apparire sul mare un denso fumo

a divorare quanti passavano sul mare. Cariddi era meno

acqua quante navi passavano sul mare. ¶ Nessuna nave era

come si culla dolcemente sul mare tranquillo! Accostiamo la

vuoi che noi proseguiamo sul mare misterioso, col terrore

terra nel porto, apparecchiarono sul lido le mense, mangiarono

furiosa tempesta si scatenò sul mare. I navigatori si

del sole, il viaggio sul mare. ¶ La tempesta cessò

intero soffiarono e fischiarono sul mare, con tanta rabbia

terra, le carni poste sul fuoco muggivano, da ogni

grande albero maestro piomba sul capo del timoniere, che

nave squarciata dalla tempesta, sul mare selvaggio. ¶ I venti

dal fico, e piomba sul suo legno natante. Un

con una semplice zattera, sul mare selvaggio? Naufragherò e

finire. ¶ E va Ulisse sul mare tranquillo, notte e

cielo ottenebrato, si scatena sul mare e lo sconvolge

Itaca, Ulisse, – gli grida sul furibondo strepito delle nubi

scogli, e mi poserà sul suolo dell'isola". ¶ Si

buona regina Arete portò sul carro un grosso paniere

via con le ancelle sul traballante carro verso il

distesero quindi ad asciugare sul lido. Finito il lavoro

illustre che sei». ¶ Risalì sul carro, riprese in mano

sui muli, e via sul traballante carro verso l

dolci frutti maturavano incessantemente. Sul confine del meraviglioso orto

sparirono. ¶ Ulisse dormiva, disteso sul suolo della sua patria

pianto che gli sgorgava sul viso. Passò oltre. Seguito