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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

concordanze di «sulla»

nautoretestoannoconcordanza
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1921
mia madre, potete andare sulla terrazza. Non piove più
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1921
Salimmo dunque, noi due, sulla terrazza. L'arcobaleno era
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dietro il monte, dardeggiava sulla pianura un gran fascio
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occhi si posarono attentamente sulla mia persona. Io li
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rispose. Scese la notte sulla loro capanna di giunchi
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ambo le mani, apparve sulla soglia. Volse intorno gli
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con la mano distesa sulla fronte e le palpebre
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mano. Poi mi baciò sulla gota e soggiunse: ¶ — Spero
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Il riso si spense sulla sua bocca. Si strofinò
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parole le avevo io sulla punta della lingua, ma
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1921
conchiglie e facendo disegni sulla sabbia, finchè vidi, sopra
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1921
casa. Aveva un livido sulla faccia. ¶ Clauss di nuovo
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un turbine si precipitò sulla porta, la chiuse sulle
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Daria posando una mano sulla mia bocca. — Mi farete
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molle e carezzevole, posava sulla mia bocca. Io sentivo
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profumo di quella carne sulla bocca. ¶ — Ebbene? — domandò quella
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presente. Noi ceneremo insieme sulla veranda, ed egli non
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alla luce delle candele, sulla veranda, nell'intimità di
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me ne andai. ¶ Uscendo sulla strada soleggiata, provai l
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capo un poco piegato sulla spalla, e sempre sempre
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uomo! ¶ Allargò le braccia sulla spalliera del sedile, stese
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tratto mi si buttò sulla bocca, mi dette un
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a un piccolo tavolo, sulla veranda, avendo per unico
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erbe aromatiche. C'erano, sulla tavola, molti bicchieri, e
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Poppea, (non ricordo bene) sulla porta del triclinio. — Calpurnia
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sua mano si posava sulla mano di Clauss, quando
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mosso e ritornai correndo sulla veranda. ¶ — Ecco, — disse Clauss
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mosse e mi battè sulla spalla. ¶ — Ora basta, — disse
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Si mise a sedere sulla sponda del letto e
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vede il vino rosso, sulla faccia. E che vuol
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bacio s'è posato sulla tua bocca, un bacio
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in tanti radi ciuffi sulla fronte e sulle gote
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risa. Altro che carezze sulla bocca, altro che bisbigli
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si passò un fazzoletto sulla fronte e domandò: ¶ — Dove
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per posare un bacio sulla mia bocca. Ah! io
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lungo una strada buia, sulla quale ogni tanto s
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che avevo veduto brillare sulla nudità del suo collo
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che fosse tutta testa; sulla testa cresceva poi un
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al mercato dei pesci, sulla banchina nuova del porto
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steso un velo opaco sulla sua immaginazione, era stato
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sè, il vecchio meditava sulla sua sfortuna, mentre quei
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Il suo tubino calato sulla fronte, il naso arcigno
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pioveva giù dal mento sulla vecchia palandrana verde, stava
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tubino nero gli gocciolava sulla fronte un sudor freddo
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la pietra verde splendeva sulla sua esile gola. ¶ Mio
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i vecchi, la costruirono sulla strada, con giardino ed
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e grandi ciuffi arricciati sulla fronte, intrecciano senza donne
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la morte. Quando giungemmo sulla strada, Silvina rientrava allora
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mani gli teneva distesa sulla fronte una benda inzuppata
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appena un bacio silenzioso sulla fronte di mia madre
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poco più a lungo sulla vostra persona, penso che
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il collo ed alzarsi sulla punta dei piedi. Finalmente
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bocca. Erano: ¶ — Amore... giuro sulla vita... vi ucciderò... fuggite
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piena di strane idee sulla potenza della natura che
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che si era imbattuto, sulla via maestra, in una
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e posando il capo sulla sua spalla: ¶ — Silvio, diceva
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in casa, baciava Silvina sulla bocca, le mordeva il
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gli dava un bacino sulla gota, e diceva: — Peccato
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mia madre quando, posando sulla sua fronte il bacio
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di cenare e, sdraiata sulla poltrona, dove le piaceva
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e, riposte le mani sulla prominenza del ventre, la
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gran fiocco di nastro sulla tempia. Dalle trecce lisce
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chi sul collo chi sulla gota, le sue sette
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con galanteria le labbra sulla sua mano, e attentamente
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tratto, battendosi la mano sulla fronte. All'Alhambra, qualche
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collo m'ha messo sulla buona strada... ¶ — Anche la
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poco più a lungo sulla sua vicina. Allora quella
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e posando il capo sulla sua spalla, le disse
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sè e la baciò sulla bocca. Silvina ebbe un
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riflessi di madreperla. Quindi sulla fronte, sulle gote, sul
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sulle gote, sul mento, sulla gola passò il piumino
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un nastro rosa annodato sulla spalla. Rimase così nuda
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miele.... ¶ E la baciò sulla bocca. Poi appoggiò la
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appoggiò la sua testa sulla spalla nuda di Silvina
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che stava leggiadramente posato sulla fronte di Stanislao, e
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era alzata, e saettava sulla sua testa prona i
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Uscite! uscite! si abbattè sulla sedia e, nascosto il
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una lacrima, e certo sulla sua tomba non avrebbe
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Silvio s'era sollevato sulla sponda del letto, e
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si aggiustò i riccioli sulla fronte e sulla nuca
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riccioli sulla fronte e sulla nuca, quindi si rivolse
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gli si sedette accanto sulla sponda del tetto, e
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Sentì che Silvina soffiava sulla candela, e infatti quel
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le rose, la baciò sulla fronte. ¶ — Sono per me
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i suoi occhi caddero sulla mantellina di talpa grigia
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esse trovarono madama Humbert sulla porta, tutta stralunata, col
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verso me, mormorò: ¶ — Andiamo. ¶ Sulla soglia si arrestò un
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mantello, il cappello calcato sulla fronte, me ne stavo
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la sua luce spettrale sulla campagna tutta triste, deserta
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il rotolio delle ruote sulla via maestra, e lo
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Ma quando lo chiamai sulla porta, prima ancora che
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olivi, che crescevan fitti sulla collina. Prima di giungere
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neri che si affacciano sulla via maestra. In quel
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tempo, divisi i capelli sulla fronte, raccolti poi sulla
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sulla fronte, raccolti poi sulla nuca; e quando ebbe
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che dagli occhi colavano sulla sua faccia terrosa: ¶ — Marta
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e ricominciarono a seminare sulla loro strada delitti e
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gli sportelli, e mettono sulla strada le mercanzie come
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si fosse improvvisamente abbattuto sulla città, e per le
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poco a poco sfumare sulla terra. E già i
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questo fagotto che ha sulla schiena! ¶ Allora sentì la
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arruffò disperato i capelli sulla fronte e capì che
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topazi che erano posati sulla pietra, li mostrò a
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gli appiccicò l'impiastro sulla ferita. ¶ — Non aver paura
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un camiciottino bianco ricamato. Sulla fronte gli spazzolò bene
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le scarpe, ha scoperto sulla punta o nel tallone
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la grande poltrona imbottita sulla quale passavo ore ed
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denti ti hanno lasciato sulla gota. Dille che quello
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e persino nelle carrozze, sulla strada. Mia madre, lo
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frettolosi nel corridoio e sulla soglia della mia stanza
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lasciò baciare sulle gote, sulla fronte, sulla bocca, inerte
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sulle gote, sulla fronte, sulla bocca, inerte, abbandonata, muta
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dal capo, mi sollevava sulla fronte i capelli disordinati
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la mia stanchezza scritta sulla fronte, io, io, mi
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di me!... ¶ Mi curvavo sulla minestra e mi mettevo
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la conduceva a sedere sulla poltrona. Tutto questo in
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lo appuntava con civetteria sulla fronte, e non si
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Con la mano posata sulla maniglia, rimase un momento
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che fosse mai nato sulla terra e consideravo la
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soggiunsi battendogli una mano sulla spalla. Io lo so
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voluto posarle un bacio sulla bocca, un lungo bacio
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sentire il suo respiro sulla mia nuca, il suo
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mentre mi vestivo seduto sulla sponda del letto, ecco
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colpi discreti bussati qui, sulla parete, fra questa stanza
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fermavano ancora a chiacchierare sulla soglia, poi Isacco, nel
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ragione crede di costruire sulla realtà. Ma nel caso
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mani. Quindi si sedeva sulla sedia o sul letto
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già piegato le gambe sulla sponda e che fra
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andare sicura. Allora, camminando sulla punta dei piedi, scalza
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e posò una mano sulla gruccia. Qui incominciava il
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dolcemente con una mano, sulla fronte, sulle gote, sul
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posava la sua gota sulla sua bocca, come per
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posava la sua bocca sulla bocca di Isacco. Teneva
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e il giubbettino, infilati sulla camicia. Si coricò, si
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proto mi battè amichevolmente sulla spalla e mi disse
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Poi, battendomi un pugno sulla fronte, mi sfilai il
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quei colori da arlecchino sulla schiena, mi parve che
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che scaricavano della legna sulla banchina e un uomo