Tomaso Monicelli, Il viaggio di Ulisse, 1915
concordanze di «suo»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1915 | Accettato che fu il suo consiglio, s'apprestarono a | ||
2 | 1915 | pianto dell'infelice, il suo miserando stato commossero il | ||
3 | 1915 | la buona riuscita del suo stratagemma – levò le braccia | ||
4 | 1915 | Itaca Ulisse sortiva il suo effetto. Spento Laocoonte, il | ||
5 | 1915 | perduti, amaro fu il suo dire: ¶ «Ogni nave ha | ||
6 | 1915 | la triste fortuna, col suo cuore invitto e prode | ||
7 | 1915 | l'interminata marina del suo bel riso d'oro | ||
8 | 1915 | montagne, a pascolare il suo gregge. ¶ La vendetta di | ||
9 | 1915 | già nella mente il suo piano di vendetta e | ||
10 | 1915 | seguitava a dormire del suo pesantissimo sonno: e di | ||
11 | 1915 | spelonca. ¶ Ulisse rise nel suo cuore di avere ingannato | ||
12 | 1915 | legò nel fondo del suo naviglio: e, lieto in | ||
13 | 1915 | e chiuso, piangendo nel suo povero cuore deluso, si | ||
14 | 1915 | cupo cipiglio; ma il suo cuore silenziosamente piangeva. E | ||
15 | 1915 | una ricca dimora. Il suo primo pensiero fu di | ||
16 | 1915 | altra pose sotto il suo proprio comando: ed estrasse | ||
17 | 1915 | con la soavità del suo canto. ¶ «Chiamiamo la signora | ||
18 | 1915 | sulle luminose porte, col suo bel sorriso incantatore. ¶ «Entra | ||
19 | 1915 | e teneva avvinti al suo canto gli ospiti navigatori | ||
20 | 1915 | fico, e piomba sul suo legno natante. Un vento | ||
21 | 1915 | sua patria Itaca, il suo padre, la sua sposa | ||
22 | 1915 | la sua sposa, il suo figliolo. Era solo e | ||
23 | 1915 | terra amica, ma con suo terrore si avvede che | ||
24 | 1915 | Arete, a bere il suo vino soave. E, mangiato | ||
25 | 1915 | e venne riconosciuto dal suo vecchio cane Argo. ¶ La | ||
26 | 1915 | giunse alla reggia del suo padre Alcinoo. I cinque | ||
27 | 1915 | vederlo, e domandargli del suo nome, e dove andasse | ||
28 | 1915 | diede le vesti del suo padre e mi indirizzò | ||
29 | 1915 | re Alcinoo alzandosi, dal suo trono splendente, si volse | ||
30 | 1915 | Ulisse si alzò dal suo dorato seggio e rispose | ||
31 | 1915 | incominciò il racconto del suo viaggio, che noi già | ||
32 | 1915 | l'ultima parola del suo racconto, e tacque. Ma | ||
33 | 1915 | Ulisse, che dormiva del suo profondissimo sonno, lo adagiarono | ||
34 | 1915 | Itaca serena e il suo Ionio mare. In tanti | ||
35 | 1915 | il cammino verso il suo palazzo reale, gli apparve | ||
36 | 1915 | gli spiriti eccitati del suo corpo, e accettò il | ||
37 | 1915 | cadente mendico appoggiato al suo bastone, si avvicinò alla | ||
38 | 1915 | non aveva riconosciuto il suo antico padrone. ¶ «Ospite mendico | ||
39 | 1915 | e io sono il suo servo fedele. Tanti anni | ||
40 | 1915 | fatto più ritorno. Il suo vecchio padre Laerte lo | ||
41 | 1915 | Proci, non dimentica il suo Ulisse, e risponde ai | ||
42 | 1915 | per avere notizie del suo padre, e per ritrovarlo | ||
43 | 1915 | Ulisse si alzò dal suo giaciglio di pelli e | ||
44 | 1915 | pelli e riprese il suo bastone per uscire. Vecchio | ||
45 | 1915 | bevve, benedicendo in cuor suo l'onesto servo che | ||
46 | 1915 | il cuore: aveva riconosciuto suo figlio Telemaco. ¶ Eumèo si | ||
47 | 1915 | Telemaco non riconosceva il suo sospirato padre. Ma la | ||
48 | 1915 | fece parola: ma nel suo vecchio cuore fedele, volgeva | ||
49 | 1915 | tela, lo strinse al suo seno con amorose parole | ||
50 | 1915 | bisogno di riprendere il suo posto di padrone e | ||
51 | 1915 | ora moriva, sognando il suo dolce padrone e la | ||
52 | 1915 | del logoro mantello. Nel suo cervello di cane, un | ||
53 | 1915 | risorse: l'immagine del suo padrone antico. Fiutò: gli | ||
54 | 1915 | riveduto e salutato il suo caro padrone, sulla soglia | ||
55 | 1915 | finisce il racconto del suo lungo viaggio. ¶ Varcata la | ||
56 | 1915 | prode signore tornato dal suo grande viaggio! ¶ La fata | ||
57 | 1915 | patria, a tutto il suo passato triste e soave | ||
58 | 1915 | e non dimentica. Il suo cuore è così pieno |