Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

non ave, ¶ E il suo la Cetera ha più

e dei Talenti del suo Secolo profondeva tesori immensi

il Voltaire compose il suo Edipo. Lungi dal reputare

I suoi pianti, il suo duol, le sue sventure

Ciel t'elegge ¶ Per suo vendicator; seconda, o figlio

Che vuol recisa al suo furor l'Olimpo? ¶ Me

cieca Turba ¶ Volesse il suo furor … pria, tel prometto

soccorso. ¶ ARSINDO ¶ Ma il suo fatal amor … ¶ CALCANTE ¶ Soffri

è la vittima … il suo sangue ¶ L'Oracolo richiede

tu frattanto ¶ Vola al suo fianco, e di sedar

onde spirando ¶ Col sangue suo della Patria sua oppressa

orribil terror; mentre al suo letto ¶ Fremer d'intorno

infelice! ¶ Che il Figlio suo della sua Patria un

sventurati avanzi ¶ Scampati al suo furor - quando impugnato ¶ Un

sen nasce improvviso! ¶ Il suo volto … i suoi tratti

Traci ¶ Onde del Figlio suo cura egl'avesse, ¶ Ed

per anco il furor suo fu sazio, ¶ Che avido

Ove drizzasse il coro suo la Nave, ¶ Che a

mio braccio, ed al suo carro, ¶ Che una pronta

fuoco ¶ Tutto distrusse, e suo malgrado il suolo ¶ De

lei ¶ Cadde represso il suo german furore. ¶ Ma quando

stesso, e il grado suo ¶ Di propria man la

da te il Padre suo sotto i suoi lumi

costei … ¶ PIRRO ¶ Dell'odio suo ¶ Lasciami dubitare un sol

ella ne tronchi a suo piacere, almeno ¶ Da una

chioma sanguigna, e col suo sangue ¶ Senz'ombra di

non cerco ¶ Il furor suo; Ma s'ei la

di tema privo ¶ Al suo stolido amor pascolo cerca

tolse la vita, ¶ Il suo fallo espiò, mentre difese

estingui ¶ Ne' flutti del suo sangue il fuoco mio

l'arrossirne l'error suo s'emenda. ¶ POLIDORO ¶ Or

io fazj entro il suo sangue ¶ Tutto il duol

occhi miei l'empio suo cuor fumante. ¶ Ubbidisci … ¶ Arsindo

indegno corpo ¶ Del fido suo cadrà da me trafitta

quel pallido volto il suo supplizio; ¶ S'adempìa il

Se palese è il suo fallo, e se è

l'indegna. ¶ Chiama il suo bene … Il seguirà frappoco

estrema ¶ Ciel! che sento! ¶ Suo German … sommi Dei! - possibil

sarà ver? - che intesi! ¶ Suo German Polidoro! - Io sono

aditi aperse ¶ Del seno suo, d'onde sortiro a

onde salir dal fondo suo Nettuno. ¶ Allor dall'urna

sangue ¶ Onde placarla, il suo sepolcro asperga. ¶ POLISSENA ¶ Numi

e lungi ¶ Dal fianco suo più non la vidi

sono, ¶ Misera! ancor del suo destino incerta. ¶ ARSINDO ¶ Odimi

Pirro lanciarsi, e dal suo fianco ¶ Fremer d'altri

involato olocausto, e col suo sangue ¶ Omai l'ira

S'involi al braccio suo pegno sì sacro. ¶ via

io senza orrore ¶ Nel suo bel petto il sacro

far sazio il furor suo nel sangue. ¶ Polissena è

non abbia ¶ Col sangue suo questo sepolcro asperso. ¶ Popoli