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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Ottavia, 1783

concordanze di «sì»

nautoretestoannoconcordanza
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1783
di Burro, a lei feramente espulsa ¶ con tristo
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ascoltai? ritorna ¶ Ottavia? ¶ Nerone ¶ . ¶ Seneca ¶ Pietà di lei
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ti prese? ¶ Nerone ¶ Pietade?... : pietà men prese. ¶ Seneca
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anco non sempre ella si adopra. Intatta ¶ se a
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a te Stoico; e il mio senno, ¶ tutto
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ch'altri pur reo si mostri: ¶ divisa colpa, a
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assoluta immensa possa, ¶ cui si attraversan d'ogni parte
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bocca; il suo ¶ destin si piange in odio mio
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deserta piaggia ¶ remota è , che t'allontani troppo
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io pur quell'amator fermo ¶ riamare! Ma il
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sa, né vuole; ¶ e pur finger l'osa
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nel core al sir si aggiunga. ¶ Ei non svelommi
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chiamando, Ottavia uccide. ¶ Poppea ¶ ; ma frattanto un passeggiero
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ove ei da noi si piglia, ¶ l'abborre in
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Neron proporne, ¶ onde costei si spenga; apporle falli, ¶ ove
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cor già fitto ¶ Neron si avrà; non dubitar: nell
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maestro: e, il sai, si sdegna ¶ s'altri quant
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di Claudio, è ver, si tacque: ¶ tacque a quei
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Ottavia piange, e mormorar si attenta. ¶ Svela i falli
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talamo, e soglio; e si usurpava ancora ¶ gli omaggi
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te non degna ¶ ben si conobbe, e quindi il
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ch'io ne traggo veraci danni!... ¶ D'odio
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te: né al paragon si attenti ¶ meco venirne ella
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Eucero! a me?... ¶ Nerone ¶ ; l'amator, che merti
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d'ogni tolto bene: ¶ preziosa dote erami indarno
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invidiata: ed or mi si vuol torre, ¶ pria della
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vide ¶ insania in un obbrobriosa, e stolta? ¶ Tu
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udrammi Roma: ¶ chi fia duro, che pietà non
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ingannar tu speri ¶ con turpe menzogna il popol
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infame scherno ¶ di lei si fa: colmo è Neron
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imponi? ¶ Nerone ¶ Che far?... Si mostri or questa Ottavia
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al volgo; ¶ su via, si mostri; — indi si sveni
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via, si mostri; — indi si sveni. ¶ Ottavia ¶ Il petto
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Nerone ¶ A Roma, io , te mostrerò: ma pria
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E se in furor si volge? è breve il
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breve il passo. — ¶ Mal si resiste a una città
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spera, desia; ¶ già già si appressa anco il tuo
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chi n'è rea si debba. — Ma innocente ¶ io
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Or via, ¶ tu, che altera in tua virtù
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librar te meco ¶ alcun si ardisse, a Ottavia appor
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in mille ¶ doppi or si accresce, e il susurrare
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ella temer vie più si fa? Poppea, ¶ trema per
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il feroce figlio ¶ amava , ma il conoscea; né
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e il farti udir il vero, ¶ che al
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in opra ¶ da me si ponga, poiché sola io
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core ho fermo,... ¶ ahi, , pur troppo!... e il
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Nerone ¶ Atterrito io? ¶ Poppea ¶ ; per me il sei
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non è: ma ben si appressa, io spero. ¶ Pur
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parte. Il dì frattanto, ¶ si muore; e fian segnal
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Securo stassi ei dunque? ¶ tosto? appieno?... E in
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le tue conscie ancelle, ¶ , che ai martìr non
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ben provato a te si apponga. Or altra, ¶ ben
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brami... ¶ Ottavia ¶ E un gran dono da Neron
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Ma, poss'io mai crudo ¶ esser da ciò
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fia? Puoi dunque esser crudo ¶ da rimirarmi straziata
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io pur volessi,... in brev'ora,... or... come
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Io,... con me?... ¶ Ottavia ¶ ; tu stesso, altra fiata