Aldo Palazzeschi, Il re bello, 1921

Santa creatura! ¶ — Angelo sulla terra! — Gridava ogni cittadino. ¶ — Ella

ora l'abbassava alla terra quasi volesse schiacciarla tutta

nuca lo schiacciò a terra: «Odi, brutto pagliaccio che

e soavi principesse della terra gli venne destinata. ¶ I

piedi, colla fronte a terra, avvolta ancora nei veli

più beato regno della terra.... ¶ Andò ancora per la

venti anni sopra la terra la più ridicola menzogna

più beato regno della terra — rise ghignando amaramente scandendo

che sia sopra la terra, non ne ha voluto

umanità, venuto sopra la terra solo per salvare un

portare con sè sotto terra la sua anima, e

perdonatemi, la vedo sotto terra, ma non ora, fra

tutto questo ancora troppa terra per formare l'ideale

del cielo e della terra, che fosse sua, sua

uomini che seminarono la terra della loro bruttezza, si

misere mortali di questa terra, ma come un viaggio

comune essere di questa terra non sapeva rimanere sereno

infiniti esseri di questa terra. Gli erano cresciuti smisuratamente

in mano, guardando in terra e alzando tratto tratto

seguitando a guardare in terra. Mi affacciai alla finestra

buttarsi tutta distesa in terra a cercarvi sotto, io

è il paradiso della terra, naturalmente, si può benissimo

tutti gli accidenti della terra! Zeppa di briganti! Questa

chi aveva dormito per terra e sopra i sofà

chiusa e attaccata alla terra con la sua grande

scendevano rotoloni fino in terra, come avessero dovuto rotolare

suo vergine corpo alla terra, e la sua bell