Luigi Pulci, Morgante, 1483

Queste ci fan più tosto stare a segno: ¶ sonci

borbottando. ¶ - Tu 'l saprai tosto - gli rispose Orlando. ¶ Vengo

perché e' giunse troppo tosto al varco, ¶ non fu

l vedea tornar sì tosto ¶ co' porci morti e

antenna ¶ mi par' più tosto, e la gaggia la

laude e paternostri, ¶ più tosto che da cena o

la gola il corrier tosto ciuffa, ¶ cioè quel che

in là n'andava tosto, ¶ e cominciò a sciorinare

prigion se n'andrà tosto, ¶ s'avessi più avvocati

pace. ¶ Non siate così tosto al ferir pronti. ¶ Io

tu di', tu sarai tosto chiaro. ¶ Io fui figliuol

serpente rigido e feroce: ¶ tosto sarà per tua mano

saracin: - Tu la vedrai ¶ tosto, la terra misera e

non gli è portato tosto, ¶ col tristo fiato ci

tutti quanti». ¶ Dimmi pur tosto qual sia il tuo

cianciava. ¶ La vipera crudel tosto si rizza ¶ e fuoco

in aiuto! ¶ Credo più tosto sia la Befanìa ¶ o

promesso abbiam di gire; ¶ tosto sarem con Orlando alle

dicea: «Questo ne vien tosto al fischio»; ¶ cognobbe il

Caradoro, quando Orlando vede, ¶ tosto della sua sedia s

che e' si lieva tosto; ¶ prese il battaglio e

alla città ne fu tosto sentore; ¶ le guardie ch

come il nocciolo arà tosto la pèsca, ¶ e come

per guastare ¶ Montalban, come tosto avea speranza, ¶ dice che

molto chiaramente ¶ Rinaldo saria tosto a Montalbano. ¶ Astolfo indovinò

parte il franco paladino ¶ tosto tornava indrieto a contastallo

quando il corno sente, ¶ tosto apportar si facea l

è in queste armi, ¶ tosto perdon verresti a domandarmi

in resta la sua tosto pone. ¶ Ma quella del

che è di ciresse, ¶ tosto si ruppe e pel

allora ¶ il saracino. - Oì - tosto rispose ¶ il paladin sanza

primo colpo rimase codardo. ¶ Tosto s'armava Angiolin di

come falsa e micidiale ¶ tosto lo prese sotto questo

tu fermi questa gente tosto: ¶ vedi che vanno via

liberi sanz'altro impedimento ¶ tosto saranno; e fe' sùbito

gente armata ¶ Faburro, e tosto la piazza ha pigliata

chiama? ¶ Hai tu sì tosto lasciato il suo amore

e vassene con essa tosto giùe; ¶ truova la volpe

vedieno infurïato e caldo. ¶ Tosto la piazza sgomberar facìa

e qui gli vedrai tosto. - ¶ E raccontò come andava

ch'io m'armi tosto», e l'arme fe

grido: ¶ - Prendi del campo tosto, ch'io ti sfido

parliàn piùe. ¶ Lasciàn pur tosto de' pagan lo stuolo

il fatto gli contava tosto: ¶ e poco men che

Rinaldo la lettera intende, ¶ tosto il cavallo e 'l

quella gente. ¶ Ma chi tosto erra, a bell'agio

Altachiara di piglio; ¶ ma tosto gliela prese il savio

Ed io. Facciàn pur tosto, ¶ però che non è

s'accorse: ¶ al conte tosto ed a Rinaldo corse

noi gli assaltassin così tosto, ¶ nella città potrebbon rifuggire

Malagigi? ¶ E' fia qui tosto, egli è poco lontano

uccidersi lui stessi ¶ più tosto ch'altri vi ponessi

al mio parere, e tosto, ¶ che lo riveli sanza

fino alle forche, ma tosto si mosse, ¶ acciò ch

Fu preso a Vegliantin tosto la briglia, ¶ ch'Orlando

Orlando. ¶ Fate venir - gridò - tosto mie armi, ¶ ch'io

e disse: - Piglia, piglia tosto, conte! ¶ Le gentilezze son

e vanne al padre tosto, ¶ e dice: - Quel sergente

città che tu vedrai ¶ tosto, che miglia non ci

vivendo in etterno: ¶ faccisi tosto come vuoi la 'mpresa

fanti, ¶ e molta gente tosto s'ordinava. ¶ Vennono a

Ricciardetto tornò nel campo tosto, ¶ e disse come il

ammirato ancora, ¶ e cominciossi tosto a ricordare ¶ ch'altri

stesso ¶ e transformato così tosto in lei, ¶ tanto che

cruccio. ¶ - Deh, taci! - Orlando tosto rispondea ¶ - ché ti direbbe

e cominciò a pensar tosto malizia. ¶ E dopo molto

che gli dia sì tosto morte, ¶ saranno trapassati molti

non narra: ¶ credo più tosto forte temperata; ¶ e par

potrei col brando chiarir tosto: ¶ a ogni cosa troverren

antico. ¶ Io vo' più tosto trovarmi alle mani ¶ col

Al re Costanzo va tosto una spia, ¶ e dice

però che noi daren tosto alla ragna. - ¶ Queste parole

si rizzò del Veglio tosto; ¶ quel del Soldan col

allor Margutte: - A dirtel tosto, ¶ io non credo più

per paura si fe' tosto; ¶ Margutte spicca di sala

Margutte vi fe' sù tosto disegno ¶ che questa accorderà

l'ostier: - Tu saprai tosto come: ¶ io son il

qui innanzi, a dirtel tosto, ¶ ché tu fai sempre

e perché spera veder tosto Orlando. ¶ A poco a

se non partia sì tosto: ¶ contaminò con lusinghe e

si tornò in cucina tosto, ¶ e cominciò assettare un

disse: - Lieva, Morgante, sù tosto! - ¶ e missegli le braccia

quel che provide sì tosto al capresto; ¶ e riconobbe

dava un tocco: ¶ - Lievaci tosto e pàgati, e cammina

e' vedeva questo, ¶ e tosto inverso la prua se

e cogli urti ¶ più tosto che venir come ladroni

d'averlo rubato ¶ più tosto che d'averlo combattuto

disse: - In cortesia, ditemi tosto ¶ per che cagion sia

Io tel farò, ghiotton, tosto sapere. - ¶ Rinaldo un colpo

Montalbano. ¶ Astolfo per camin tosto si misse, ¶ tanto che

fecion come e' disson tosto e netto, ¶ però che

quella figura, ¶ tanto che tosto aperte fien le porte

avere; ¶ ma che più tosto morire è contento ¶ che

Rispose Chiaristante: - Or torna tosto; ¶ digli che vengan lui

questo sdegno ¶ morir, più tosto che essere sforzato»; ¶ e

non ti partir sì tosto ancor da giuoco. ¶ Non

caviamo. - ¶ Rinaldo rispondea: - Pur tosto all'aste! ¶ Ch'aspettiam

pagano: - Ogni volta fia tosto: ¶ basta che di giostrar

con la sua compagna: ¶ - Tosto con questi saremo alle

ché d'impiccarti più tosto pietosa ¶ sarebbe opera suta

festa sanza alloro, ¶ più tosto sanza pane o cacio

che la mia penna ¶ tosto non bagni nel sangue

io dica, mandagli via tosto, ¶ ché bestiame mi par

a' mocciconi ¶ che così tosto si sono impaniati! ¶ E

era coperta. ¶ «Son così tosto due monti spariti?», ¶ e

Durlindana punge e taglia ¶ tosto vedrassi, o se bisogna

da Parigi partire ¶ sì tosto, e par ch'io

la palma. ¶ Ma così tosto sarà ancor dolente ¶ questa

che no; ma più tosto verrà ¶ cogli altri in

vuol quelle gente pigliar tosto ¶ come le pecchie, gli

sue colpe in sempiterno ¶ tosto l'anima trista nello

molto laboravo invano, ¶ più tosto un cherubino o serafino

e' sia ¶ che così tosto ha spacciata la via

vedere Orlando; ¶ e così tosto il partito si prese

l'effetto. ¶ - Saltian pur tosto - dicea Ricciardetto. - ¶ Disse Rinaldo

cosa strana ¶ che così tosto la via fussi mozza

alfin vedersi! ¶ O Ganellon, tosto sarai contento ¶ d'aver

in suo linguaggio e tosto, ¶ onestamente, ch'e' sognava

buono e il fello; ¶ tosto fia ministrato il grande

campi saremo alle mani, ¶ tosto vedren se saranno gagliardi

Dunque vegnamo alla battaglia tosto, ¶ sì ch'io non

né rezzo; ¶ ma così tosto non fugge uno strale

di botto: ¶ tanto che tosto Ibero sarà rosso, ¶ che

Orlando impaürato: ¶ credo più tosto vorrebbe una fromba, ¶ come

Cristo il gonfalone; ¶ e tosto faran sù gli angeli

che non vadi sì tosto all'occaso: ¶ non mi

trovargli in Giusaffà sì tosto; ¶ tanti squartati, smozzicati e

in Cafarnaù, ¶ anzi più tosto allo inferno giù manda

mia cosa meco»: ¶ più tosto molto ben le rene