Ada Negri, Il dono, 1936

a chi passai ¶ la tua fiaccola ardente? Sol per

allunga il nero della tua grande ombra. ¶ Pronta a

Pronta a inghiottirci nella tua grande ombra ¶ al termine

nulla ¶ rispondi. È la tua legge. E l'improvvisa

l'ultimo fosse di tua vita, ¶ – l'ultimo, donna

e sul riposo ¶ della tua vita. Il fisso azzurro

questo tempo, donna: o tua compiuta ¶ ricchezza! O, fra

santo ¶ vero amor di tua vita, amor di patria

sia bella ¶ come la tua bellezza, o annunziatrice. ¶ LE

volto, o regina, alla tua terra: ¶ benedicila, o santa

Vangelo; ed uguale alla tua terra ¶ disadorna e ferace

disadorna e ferace, alla tua terra ¶ lombarda, che piú

in fresche ¶ vite a tua somiglianza; e ad ogni

cuori. – Vai con la tua vita, ed altri ¶ va

fuggendo. ¶ Vai con la tua vita; e ignori ¶ ch

occhi ¶ t'accese: la tua voce ebbe cadenze ¶ di

cantare; e la voce ¶ tua sorge su l'altre

illusi ¶ dentro l'anima tua fissar l'impronta ¶ di

questa forma ¶ ch'è tua, ch'è mia, che

d'acciaio offerto alla tua gloria, tutto. ¶ Dall'anulare

rose nel tempo di tua vita, ¶ né sí candide

nell'ombra. ¶ Ma la tua voce ¶ che mi giungeva

senza nube ridea sulla tua fronte ¶ lunare: in te

eco il mio, dalla tua voce ¶ di paradiso, che

di mondi ¶ cercherai la tua via, senza trovarla. ¶ Innumeri

piú forte ¶ e la tua voce è cantico di

solo ¶ accanto a me tua serva; e, nel silenzio