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Giacomo Leopardi, Canti, 1837

concordanze di «tuo»

nautoretestoannoconcordanza
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il pianto ¶ Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno
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scrive, ¶ Che, rimembrando il tuo passato vanto, ¶ Non dica
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il ferro, e per tuo bene, ¶ O patria nostra
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Ignota immensa terra al tuo viaggio ¶ Fu gloria, e
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eterno; allo stupendo ¶ Poter tuo primo ne sottraggon gli
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stolto non direbbe il tuo mortale ¶ Affanno anche oggidì
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Di forti esempi ¶ Al tuo sangue provvedi. Aure soavi
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Piena degli anni il tuo valor contrasti ¶ La spoglia
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contrasti ¶ La spoglia di tuo nome), attendi e il
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al nostro ¶ Il gener tuo; quelle tue varie note
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quanto affanno ¶ Al gener tuo, padre infelice, e quale
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e forte, ¶ E di tuo seme i generosi alunni
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molli ¶ Rive del gregge tuo nutrici e sedi, ¶ Te
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dell'onda. ¶ Bello il tuo manto, o divo cielo
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Incaute voci ¶ Spande il tuo labbro: i destinati eventi
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Oimè, quanto somiglia ¶ Al tuo costume il mio! Sollazzo
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le stelle, ¶ Certo del tuo costume ¶ Non ti dorrai
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alle mie luci ¶ Il tuo volto apparia, che travagliosa
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Infesto scende ¶ Il raggio tuo fra macchie e balze
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contrade cittadine il bianco ¶ Tuo lume al drudo vil
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me sempre benigno il tuo cospetto ¶ Sarà per queste
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innocente io fossi, il tuo vezzoso ¶ Raggio accusar negli
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abbella, ¶ Elvira mia, col tuo sembiante. Alcuno ¶ Non l
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prim'anni ¶ L'amor tuo mi farebbe. Or non
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le vie dintorno, ¶ Al tuo perpetuo canto, ¶ Allor che
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lontano accento ¶ Del labbro tuo, ch'a me giungesse
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vagar mio breve, ¶ Il tuo corso immortale? ¶ Vecchierel bianco
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i miei sensi il tuo soggiorno. ¶ Quasi incredibil parmi
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pensieri infesto, ¶ E degno tuo disprezzator, calpesto. ¶ A quello
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Là dove spesso il tuo stupendo incanto ¶ Parmi innalzar
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una finta imago ¶ Il tuo volto imitar. Tu sola
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dolce aver che il tuo pensiero? ¶ XXVII ¶ AMORE E
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da me, s'al tuo divino stato ¶ L'onte
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addormentato il volto ¶ Nel tuo virgineo seno. ¶ XXVIII ¶ A
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mio pensier talora ¶ Il tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo
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viva forza impresse ¶ Il tuo braccio lo stral, che
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e chiaro ¶ Dell'esser tuo, dell'arti e delle
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che sola ¶ Sei del tuo sesso a cui piegar
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o giocondo, ¶ Da quel tuo grave aspetto ¶ Mal s
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d'ogni tempo il tuo soggiorno. ¶ Forse beata sei
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mira, ¶ Seco pensando, al tuo destin, sospira. ¶ Mai non
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Il mio secolo e tuo! Con che costanza ¶ Quel
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procedere il chiami. ¶ Al tuo pargoleggiar gl'ingegni tutti
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uomo? E rimembrando ¶ Il tuo stato quaggiù, di cui
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mortal non renitente ¶ Il tuo capo innocente: ¶ Ma non
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la luna in sul tuo campo. ¶ ALCETA ¶ Chi sa