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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «tutto»

nautoretestoannoconcordanza
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è? Dobbiamo sempre fare tutto noi anche per lui
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sopra. ¶ — Smetti: farai rompere tutto! ¶ — Non sarebbe meglio? ¶ Giulio
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viene! ¶ — Sì, sì! Piglia tutto quel che abbiamo incassato
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meno delle scarpe! Di tutto! Mi lascio morire di
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specie di ammirazione per tutto ciò che facevano gli
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sto qui dentro, sacrificato tutto il giorno; non vedo
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senza smettere più, per tutto il pranzo. Era capace
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ascoltare. ¶ Giulio, invece, durante tutto il chilo, faceva ripetizione
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gli bastava per fumare tutto il sigaro, trovò in
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a ridere. Aveva in tutto il viso una ilarità
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penserò. ¶ — Hai segnato bene tutto? ¶ — Ho ricopiato dal libro
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assonnato e intontito; camminava tutto dinoccolato e cozzò nel
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noi ti lasciamo spifferare tutto quel che vuoi. ¶ — Per
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stesso le parole, tremando tutto: ¶ — Zitto! ¶ Giulio capì che
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la sua moglie partoriente; tutto quel che era accaduto
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non dimenticare niente, segno tutto qui. Il bambino non
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piangeva... Le lascio immaginare tutto il rimanente!.. ¶ E siccome
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anche troppo corto. ¶ Passava tutto il reggimento, e si
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la gente può stare tutto il giorno senza fare
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Le donne riescono a tutto. ¶ — Non mi sarà difficile
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Giulio, quando gli raccontarono tutto, disse: ¶ — Siamo rovinati! Non
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per viltà, a dirle tutto, Niccolò sentiva per lei
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battendo su la tavola. Tutto doventava ridicolo e piacevole
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zia, il cielo era tutto cinereo, ma chiaro; e
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campagne sparse da per tutto. Più in là, ma
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di un colore cinerognolo tutto eguale. Soltanto dove cominciava
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troppo; perché, convinto che tutto ormai gli dovesse essere
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quel che avrebbe potuto. Tutto il suo sentimento d
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niente da dire, sorrise tutto imbarazzato e timido, gli
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Ma entrò Costanzo Nisard tutto azzimato e gioioso; con
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governo ha fatto inventariare tutto senza pensare al nostro
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occhi. ¶ Il cavaliere disse tutto festoso: ¶ — Ho incontrato il
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vedi che io so tutto? E hai visto come
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io che penso a tutto. La spesa la faccio
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lavo le mani di tutto: te lo fischio davanti
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me la colpa di tutto? ¶ Enrico non s'arrischiò
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sentimento. ¶ Niccolò si storse tutto, e, raccattando il sigaro
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ultimo. ¶ — Abbiamo fatto già tutto il possibile. ¶ — Seguiteremo. ¶ Giulio
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ammattito da vero, tremando tutto, baciò le nipoti e
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facetamente, sebbene non del tutto rassicurata: ¶ — Se mi vuoi
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le mani da per tutto. ¶ Giulio se ne accorse
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orgoglio. Ho fatto di tutto non per essere un
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dato il tracollo a tutto. Ma gli pareva già
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doventata una cosa del tutto involontaria. Non gli importava
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volessi più obbedire a tutto ciò che fa parte
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era divertito a girare tutto il giorno; senza parlare
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spingendola a dietro con tutto il corpo e puntando
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cose strampalate: ¶ — Ci penserò tutto il giorno; così, la
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gli diceva che, dopo tutto, sessanta o settanta mila
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essere il primo, disse tutto a Modesta; che cominciò
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quel che penso e tutto quel che volessi, ma
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aspettava che sapessero già tutto; e non gli veniva
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è d'un rosso tutto eguale; con le finestre
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e proponendosi di raccontare tutto, perché ridesse anche qualche
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una umidità che bagnava tutto. Anche la cancellata del
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preso la responsabilità di tutto, e li aveva salvati
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e m'ha tolto tutto quello che avevo. Lo
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cane! Ha fatto di tutto per straziarmi; ma, questa
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guardiano, non rassicurato del tutto, gli disse: ¶ — Aspettami un
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faceva venire i brividi. Tutto il vecchio cimitero era
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cattivo; e si raggomitolava tutto; perch'ella non lo
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gli aveva ormai infettato tutto il sangue, morì senza