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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Mirra, 1786

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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infelice ¶ l´orrendo a un tempo e innocente amore
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stato orribile: mal puote ¶ un padre intender di donzella
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di regno ¶ maggiore l´un; con maestà beltade ¶ era
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pur lascia ei sempre un non so che di
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spene ¶ d´alto reame, un altro pregio aggiunge, ¶ agli
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seno mai bastante ¶ contra un solo sospiro della figlia
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narra; ¶ e dille in un, che a me spiacer
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uno ¶ voler concorde, e un amor solo, è in
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qual gioia arrechi ¶ a un padre amante d´unica
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già d´appellarti di un tal nome io godo
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bramo e temo a un tempo: io ´l pianto
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franco e caldo parlare un´alma svela ¶ umana ed
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d´amanti ¶ fia sempre un padre. Or, prence, appien
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poss´io ¶ assegnar di un dolor, che in me
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Euriclèa si voli: né un istante, ¶ io rimaner vo
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io stando, all´ara un giorno ¶ io ne venìa
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amor, ti scongiuro. — A un cor dolente ¶ sfuggon parole
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che materno, e a un tempo ¶ giovar mi dei
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riapparirle in volto ¶ anco un lampo di gioia, in
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nodo ¶ manca omai sola un´ora; il tien ciascuno
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dì più crescendo. Irato un Nume, ¶ implacabile, ignoto, entro
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suggendo tue lagrime, conceda ¶ un breve sfogo anco alle
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cara, e felice forse, ¶ un giorno ancor mi fia
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beati ¶ ve ne terrete un giorno. ¶ Cecri ¶ Oh rara
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mai pregi aduni! ¶ Ciniro ¶ Un po´ mi acqueta ¶ il
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vuoi tosto; e in un lo temi e il
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A voi ritorno ¶ faremo un dì, quando il paterno
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sento in cuore ¶ certo un presagio funesto, che dove
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pianto!... ¶ Fosse almen vero un dì l´augurio fausto
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nozze io son fra un´ora. Il tempo ¶ vel
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duol, voi mi vedete. Un fero ¶ contrasto è in
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de´ miei giorni a un tempo ¶ rompasi il filo
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in breve; e in un (pur troppo!) il tutto
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sento... ¶ Mirra ¶ Deh! taci... Un dì ritornerò... ¶ Euriclea ¶ Deh
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gioia e d´amore un tanto sposo; ¶ tutto, in
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ei non t´incresca un giorno! — ¶ Pur, benché in
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e te stesso in un conosci e apprezza. ¶ Alle
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pietosa ¶ dammi tu, madre, un ferro; ah! sì; se
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per me d´amore, un ferro, ¶ senza indugiar, dammi
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non mi aver d´un ferro oggi soccorsa. ¶ Cecri
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madre mai ¶ non chiederesti un ferro... — Or, più di
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né mai, né d´un sol passo, mai lasciarti
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nel dar vita ad un´empia; e il sei
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di offesi Numi a un lagrimar perenne ¶ la condanna
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deggio ¶ l´ira d´un padre a sue tante
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e disperati, e in un tremanti, sguardi ¶ al suolo
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solo, e sepolto in un muto dolore, ¶ ei si
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trafitto, ei giacea ¶ entro un mare di sangue: a
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convinto. ¶ È certo in un son io (pur troppo
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giorni, ¶ troncarli vuoi, di un genitor che t´ama
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tu puoi, che a un tempo assai nol sii
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Cecri ¶ Al suon d´un mortal pianto... ¶ Ciniro ¶ Oh