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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Ottavia, 1783

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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1783
regnar tu m'insegnavi un tempo; ¶ ma il non
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e me, vive ad un tempo entrambe, ¶ non che
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voler mio rispetta a un tempo. ¶ Esser non può
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Poppea ¶ Sì; ma frattanto un passeggiero lampo ¶ può di
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dubbio e frale ¶ di un tremante signore? A perder
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perder noi ¶ solo basta un istante; a noi che
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poi cada? ¶ Tigellino ¶ Che un balen di favore a
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tu il puoi d'un detto, ¶ d'un sorriso
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d'un detto, ¶ d'un sorriso, d'un guardo
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d'un sorriso, d'un guardo. Osai giurarle ¶ in
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ogni altra cosa a un tempo, ¶ ove mostrar pur
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che dal mio soglio un cenno. ¶ SCENA VI ¶ NERONE
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Poppea, che orbata ¶ d'un fratello non hai, più
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mai vide ¶ insania in un sì obbrobriosa, e stolta
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trargli ¶ di mano almeno un innocente, a costo ¶ di
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finor vacilla: e forse un dì... ¶ Ottavia ¶ Qual odo
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mia ¶ tu pur vendetta un dì sarai; ma poca
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ode la plebe, che un sovran comando ¶ Ottavia in
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Inni festivi, e in un minacce udresti; ¶ poi preghi
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sbaragliati, o uccisi, ¶ è un sol momento. — Omai, che
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così. Sol chieggio, ¶ che un'urna stessa il freddo
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mio ¶ di Britannico in un col cener serri. ¶ Base
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perder vuoi seggio ad un tempo e vita, ¶ Neron
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fede ¶ potessi tu, solo un de' motti suoi ¶ punto
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sapria, ¶ se il trono un dì perdesse: appien qual
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forse ¶ son io d'un Rufo, o d'un
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un Rufo, o d'un Ottone? ¶ Nerone ¶ Avanzo ¶ di
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fia ch'ei curi un popol vile, ¶ pien di
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uccision costasti; ¶ ma, se un periglio, anco leggier, gli
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uno, ¶ costor che a un tratto io svenerei, m
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indugi, ad uno ad un svenarli. ¶ Poppea ¶ Oh quai
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infame ¶ di egizio schiavo un dì pervenga, è meglio
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per anco udir di un Seneca t'è forza
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me stessa immemore, ad un lampo ¶ di passeggiera pace
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e della plebe a un tempo, ¶ odio pur sempre
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ripentito? Oh cielo!... ¶ a un tal pensier di tema
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ei più crede ad un lontan periglio: ¶ di un
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un lontan periglio: ¶ di un tanto error, deh, non
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le tue ancelle a un grido, ¶ tutte negaro il
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duce in Miseno, a un cenno ¶ tuo ribellar non
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o di scolparti a un tempo ¶ dei sozzi amori
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il brami... ¶ Ottavia ¶ E un sì gran dono da
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se mia fama in un non toglie? ¶ Lasciarmi esposta
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ora,... or... come?... ¶ Meco un ferro non ho; giunge
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fianco ei sempre ¶ cinge un acciaro: io mi v
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non rechi in dito ¶ un fido anello? eccolo; il
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mie vene serpe ¶ già un fero tosco... ¶ Nerone ¶ E
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tuoi... sonni... ¶ Conoscerai frattanto un dì costei. — ¶ Nerone ¶ Più
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non uccisi: e in un pur s'oda ¶ il